0-Foresta

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Era terrificante.
D'un tratto tutta la voglia di tornare indietro dei ragazzi si arrestó.
Un brivido gelido percorse la loro schiena irrigidita dalla brezza e dal senso di inquietudine.
Ruben si spannava gli occhiali inutilmente, dato che c'era una nebbiolina fittissima che sembrava andare e tornare; Xander aveva gli occhi sgranati ed osservava a scatti ogni singolo punto della foresta, cercando in tutti i modi di trovare una spiegazione razionale alla sparizione del sentiero, mentre cercava di evitare che Amy, in preda al panico, gli strappasse la felpa di dosso.
Forse Krista sembrava l'unica che non si era fatta soggiogare dall'atmosfera cupa e spettrale della foresta.
Un silenzio di tomba regnava in quel luogo oscuro: sembrava come un cimitero di notte.
Gli alberi possedevano dei grossi ed alti tronchi scuri ed erano fittissimi, tanto che se si fosse alzato lo sguardo al cielo, si sarebbero potuti osservare solamente pochi spifferi di luce penetrare tra quelle frasche scure e tetre, e quella foschia argentea che la stessa mattina Xander ad Amy avevano visto fuori da scuola, contribuiva a dare un senso di mistero a quel luogo.
Xander aveva notato che c'era un particolare strano nella foresta: tutte le piante avevano le foglie ancora scure e vigorose nonostante la stagione autunnale, ma fù subito messo a tacere da Krista.
"Ti sembra questo il momento di pensare ad un particolare cosí stupido Xandy?"
"Ragazzi calma! Cerchiamo il modo di uscire di quì!" sopraggiunse Ruben, mettendo d'accordo gli altri.
Intanto Amy cercava di chiamare i genitori con il cellulare, ma sembrava che non ci fosse campo in quel posto.
"Dannazione!" esclamó.
Anche gli altri cercarono di utilizzare il loro cellulare, ma invano.
"Il sentiero non puó essersi volatilizzato! Su ragazzi siate piú svegli! É un bosco, non un labirinto!
Ci siamo persi? Troveremo la via d'uscita!" disse ad alta voce Ruben.
Subito il fratello reagí: "Ruben...non ci siamo persi affatto! Santo Cielo, abbiamo solamente percorso quel dannato sentiero che fino a qualche minuto fà stava dietro le nostre spalle! C'é qualcosa che non va quì!"
Ci fù un attimo di silenzio tombale che venne interrotto da uno stormo di corvi neri che voló a due metri dalle loro teste.
I ragazzi erano confusi.
Piano piano iniziarono a litigare tra di loro, quando la nebbia si infittí e si accumuló vorticosamente formando una sagoma a mezz'aria.
Aveva la forma di una persona ma era completamente fatta di vapore argenteo e splendente.
La visione fece sobbalzare i quattro ragazzi e Amy si mise a urlare.
"AAAAAAA!"
"Ragazzi che diamine é quello?"
chiese Krista, irrequieta.
"Ecco! E voi non volevate credermi dannazione!" aggiunse Ruben, paonazzo in volto.
Xander afferró alla svelta un ramoscello ed istintivamente lo lanció addosso alla sagoma fluttuante attraversandole il petto.
La figura dalla sagoma di un piccolo uomo, fece un gesto simile ad un respiro, ma trattenuto.
Continuava a inspirare l'aria e cosí facendo inghiottí pian piano tutta la nebbia presente nella foresta, neutralizzando l'alone spettrale che l'avvolgeva.
"Ma che...succede?" si chiese Xander, guardandosi intorno.
"Sembra una magia." aggiunse Amy incantata.
Attorno ai quattro gemelli tutto divenne piú tranquillo, e il sentiero che avevano percorso al principio riapparve alle loro spalle, come una figura sfocata che riprende colore e forma.
La misteriosa creatura si avvicinó lentamente ai ragazzi, ma questi indietreggiarono con l'intenzione di riprendere il sentiero e fuggire a gambe levate da quell'incubo.
"Che fac-ciamo?" balbettó Ruben a voce bassa, lanciano sguardi rapidi agli altri tre.
"Ragazzi. Benvenuti nella Foresta delle Illusioni!" disse una vocina soffiata.
Silenzio.
"R-Ragazzi...quel coso ha parlato?!" domandó spaventato Xander.
"Deve essere frutto della nostra immaginazione!" disse Ruben.
"Ve l'avevo detto io che abbiamo battuto la testa!" continuó Krista.
"Sento che sto per svenire..." concluse Amy.
"Non dovete aver paura di me.
Io sono Silver Pyxis e sono il guardiano di questa foresta" parló la creatura, come se stesse sussurrando all'orecchio di qualcuno.
Sebbene la sagoma argentea parlasse pianissimo, sembrava che la sua eco risuonasse per tutta la foresta, squarciando il silenzio tombale.
Xander, che evidentemente era il piú razionale del gruppo esclamó: "Ruben, Krista, Amy! sono sicuro che stiamo sognando...anzi deve essere l'effetto delle spore di qualche fungo allucinogeno!"
"Io continuo a sostenere che abbiamo battuto la testa!" disse Krista convinta piú che mai.
"VOGLIO LA MAMMA!" continuava a frignare Amy.
"E se provassimo a credere a quello che vediamo?" disse deciso Ruben "Insomma é evidente che non stiamo sognando!"
"Il ragazzo ha ragione" proseguí Silver Pyxis "questa foresta incantata é accessibile solamente da certe persone! Siate felici che siete proprio voi quattro ad esserci entrati!"
I ragazzi, perplessi e insicuri, si guardarono tra di loro e decisero di ascoltare ció che quella creatura di nome Silver aveva da dire.
"Riuscite anche capire quello che dico, no?!" affermó la nube.
I gemelli si guardarono tra loro
"Che siano proprio loro i prescelti?" sussurró la creatura tra sè e sè "Se fosse cosí Propus e la Maestra saranno fieri di me..."
Ruben, Xander, Krista ed Amy non sapevano piú nè dove fossero, nè se ció che stavano vedendo fosse frutto della loro immaginazione o meno; fatto sta che la foresta in cui erano immersi suscitava loro una strana sensazione.
Quella creatura di vapore fluttuante che diceva di chiamarsi Silver, si rivolse ai quattro ragazzi impauriti.
"Non siate cosí spaventati ragazzi.
Dopotutto se riuscite a vedere me e l'intera foresta un motivo ci sará!"
"Spiegati meglio razza di fantasma!"
chiese inquieta Krista.
"Krista...ma cosa diavolo dici?! Non rivolgerti ad un fantasma in questo modo...po-potrebbe essere pericoloso..." sussurró Amy alla sorella.
"Io non sono un fantasma!" disse Silver "Sono colui che protegge la foresta e mi é stato assegnato il compito di condurre all'altro mondo i prescelti..."
"All'altro mondo?" urló Amy "Ecco lo sapevo, vuole ucciderci!"
Ruben e Xander erano piú che incuriositi da quello che bisbigliava Silver e lo fecero continuare a parlare.
"Grazie alla mia nebbia stregata posso confondere ed ingannare le creature maligne provenienti dall'altro mondo."
"Creature maligne? Altro mondo?"
domandó Ruben curioso.
"Dunque la nebbia era opera tua?!" aggiunse Xander.
"Chi mi assicura che non sta mentendo?" continuó Krista, mentre Amy gridava: "Voglio tornare a casa."
"Piano! Uno alla volta con le domande!
Dunque...la mia nebbia stregata ha il potere di creare illusioni e siccome nel momento in cui avete messo piede nella Foresta eravate spaventati dall'idea di perdere la via di ritorno, la nebbia ha agito di conseguenza offuscando le vostre menti!"
"Ah ecco perché non vedevamo il sentiero!" dedusse Xander.
"Bravo ragazzo. Inoltre esiste eccome un altro mondo parallelo a quello degli umani...ma avremo modo di parlarne piú tardi".
"Piú tardi?" esplose Krista "Senti sottospecie di spettro fumante, noi dobbiamo tornare dalle nostre famiglie quindi sfodera uno dei tuoi trucchetti e lasciaci andare! Ok?"
Silver sorrise sotto l'aspetto di nube e rispose: "Siete voi che siete venuti da me, non il contrario."
I quattro rifletterono, e capirono che effettivamente quello che la creatura aveva detto corrispondeva al vero.
"Diciamo che era destino che lo faceste, ecco."
Riprese fiato e ripartí:
"Mi dispiace dirvi che purtroppo...la profezia parla chiaro e i Prescelti, una volta entrati nella Foresta delle Illusioni, non hanno modo di uscirne a meno che non portino a termine ció per cui sono venuti al mondo."
Passarono attimi di incertezza, di paura, di dubbio e di domande che rimbalzavano nelle teste dei quattro ragazzi, che erano piú confusi di prima.
"E te mi vorresti far credere che sai la ragione per cui sono nata? Ma dai... nemmeno io la so." esclamó scettica Krista, guardando verso l'alto.
"Se fossi certa al 100% di quello che sei saresti una macchina." ridacchió Silver.
"Si ma..." ribatté sottovoce la ragazza "mi chiedo come lo faccia a sapere una nuvola..."
"Ora seguitemi se volete uscire da quì!" sopraggiunse la voce soffiata.
I quattro avventurieri iniziarono a seguire Silver, insicuri delle loro azioni.
Attraversarono salite, discese, cespugli e fossi.
La spettrale e cupa foresta che si era presentata ai ragazzi inizialmente, si era trasformata in un incantevole e tranquillo luogo verde, dove gli alberi regnavano nel silenzio.
Xander aveva notato un altro particolare strano: anche se era passata almeno mezz'ora dal loro ingresso nella foresta, le fessure tra le frasche degli alberi lasciavano chiaramente intravedere la luce rossa del tramonto.
"Come puó essere possibile?" pensó il ragazzo.
"É freschino quì..." disse Amy, rabbrividendo.
"Forse era meglio se portavano i giubbotti." aggiunse Krista.
Silver portó i gemelli all'interno di un cerchio di cerspugli di circa cinque metri di diametro.
Alzando gli occhi al cielo, si poteva osservare che questo aveva stranamente conservato la sua colorazione rosata tipica del tramonto.
All'interno del cerchio di cespugli c'era a sua volta, un cerchio molto piú piccolo il cui perimetro era formato da funghi di campo.
"Che cosa é questo?" chiese Ruben al folletto.
"É un Anello delle Streghe!" rispose lui "Entrate, avanti!"
I ragazzi obbedirono incerti.
"Wao! Ne ho giá sentito parlare." disse Ruben, spalancando gli occhi affascinato "Si racconta che i funghi fossero gli sgabelli di folletti e robe drl genere..."
"Quindi cosa dovremmo fare dentro questo cerchio?" continuó Xander, ignorando il fratello.
"Se hai intenzione di offrirci la cena, sappi che odio i funghi!" disse Krista a Silver.
"Io peró ho un certo languorino." aggiunse Amy.
"Non dovrete mangiare niente ora. Alzate le mani al cielo" ordinó la nube argentea.
Dopo qualche secondo di silenzio, i ragazzi sollevarono le mani e la terra inizió a tremare.
Krista abbassó istintivamente le braccia al tremare del terreno, e il suo cuore acceleró. Era impaurita dal terremoto.
"Calma Kry." le sussurró la sorella, prendendole la mano e alzandola al cielo.
La ragazza in tuta nera chiuse gli occhi e sospiró profondamente.
I cespugli sembravano muoversi col vento.
D'un tratto i funghetti che li circondavano si illuminarono di una luce celestina; contemporaneamente il cielo divenne scurissimo e pieno di stelle, annullando e rimpiazzando il bagliore infuocato del tramonto; la volta stellare inizió magicamente a girare su se stessa e il vento si alzó.
Silver sbiadí nella brezza.

"Silver? Silver dove sei?!"urlarono i ragazzi impauriti

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"Silver? Silver dove sei?!"
urlarono i ragazzi impauriti.
"Ora prenderevi per mano"
intimó una voce acuta ed echeggiante.
I ragazzi seguirono quell'ordine e
un vortice di luce azzurra, come uno tsunami di scintille li avvolse, e vennero risucchiati a velocitá impressionante in un mulinello.
Il cielo tornó del colore del tramonto.
Il vento cessó.
I ragazzi erano spariti.

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