7-Argo

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I ragazzi restarono per un po' ad ammirare quel grosso quadro dalla cornice argentata sulla parete, in attesa che Propus uscisse dal suo ufficio.
Krista osservó il quadro e una domanda le sorse spontanea.
"Quello chi é?"
Lei indicó il ragazzo moro in mezzo ai due regnanti, e quasi sfioró il suo volto con l'indice.
"Ferma!"
Ruben devió la mano di Krista, timoroso che lei rovinasse il dipinto.
"Quello?" intervenne Silver.
"Non ricordo bene il nome...ma dovrebbe essere il primo figlio di Teia e Iperione."
"I sovrani avevano un fratello maggiore?" domandó stupito Xander.
"Si, ma...purtroppo gli accadde un incidente e morí giovanissimo.
I fratelli non lo conobbero mai...povero ragazzo."
I Gemini fissarono il volto del ragazzo, che avrá avuto all'incirca la loro etá: aveva un viso pallido e i capelli neri e lucidi che gli scendevano lisci sulla fronte; le labbra rosse spiccavano e rendevano piú vivo il suo viso e gli occhi a mandorla violetti erano pungenti e aggressivi, ma allo stesso tempo esprimevano dolore e sofferenza.
"Come fece a morire?" chiese Krista.
"Non so..." disse Silver.
"Oganessio!" irruppe una voce maschile familiare, insieme al rumore di una porta che si apriva.
"Oganessio. Era questo il suo nome."
"Propus!" esclamó Silver.
"Ci rivediamo ragazzi. Vi siete riposati? Io si.
Fra poco si parte eh!"
Propus poggió le mani sulle spalle di Xander e Ruben, e si mise ad osservare la famiglia reale rappresentata.
"Ci sono molte teorie che tentano di spiegare la misteriosa morte del giovane.
Alcune mettono veramente i brividi."
L'uomo alato si incupí.
"Per esempio?" domandó Krista.
"Alcuni ritengono che Oganessio sia stato ucciso...brutalmente da Onix, ma...
noi della Place-corp abbiamo un' altra teoria."
"Sul serio?!" incalzó Silver.
"Noi crediamo che la Nowhere-corp abbia rapito il giovane principe, e questo sia ancora vivo e al servizio di Onix." spiegó Propus, facendo cenno ai ragazzi di avviarsi lungo il corridoio.
"É una cosa tremenda" esclamó Amy.
"Per quale motivo avrebbe dovuto rapire Oganessio?" domandó Ruben.
"Si vociferavano delle strane cose su di lui..." disse Propus "era un ragazzo misterioso, e si dice fosse incline alla magia nera.
Ma ripeto, sono solo delle voci."
"Le voci hanno sempre un fondo di veritá..." parlottó Xander.
"Eh..." sospiró Propus "testimoni giurarono di aver assisitito alla cerimonia sacra di Oganessio e aver visto la Rosa dei Venti rifiutare di aprirsi per donargli i poteri della Gemma Geminorum."
"Giá." disse Silver "Ogni futuro regnante all'etá di 15 anni partecipava ad una cerimonia per acquisire i poteri della pietra..."
"Poveretto" si crucció Amy.
"E se..." intervenne Xander "se Oganessio fosse Ununoctio?"
"Ununoctio hai detto? Chi é costui?" chiese Propus spaesato.
"Vega, una dei 118, pronunció il suo nome con l'appellativo di 'Grande' o 'Maestro'." spiegó Silver al capo.
"Anche Virginia lo nominó, ma non sappiamo chi sia." continuó Ruben.
"Pensiamo sia una specie di comandante che fa le veci di Onix." concluse Amy.
"Ununoctio eh...questo dettaglio mi mancava."
Arrivarono all'inizio del corridoio e si ritrovarono nuovamente nel largo atrio centrale del castello.
Xander rifletté un attimo, poi si decise a parlare, come se gli si fosse accesa una lampadina nella mente.
"Ma certo!" urló.
"Come ho fatto a non ricordarmelo?!"
"Che hai Xandy?" chiese Silver pacatamente.
"L'Oganessio é...é un elemento della tavola periodica!"
"E quindi? Quà tutti hanno il nome di elementi: Osmio, Radon, Mercurio..." disse il fratello.
"No il fatto é che l'Oganessio e l'Ununoctio sono...
la stessa cosa!"
"Ah" fece Krista.
Propus e Silver non sapevano di cosa i gemelli stessero parlando.
"E tu credi che c'entri qualcosa Xander?! É una coincidenza." disse Ruben.
"Ma se non fosse una pura coincidenza..." prese a parlare Amy.
"Oganessio e Ununoctio sarebbero la stessa persona." concluse Xander, gli occhi che gli brillavano.
"Se invece Ununoctio fosse Onix stesso?" sopraggiunse Krista.
"No Kry, altrimenti Oganessio sarebbe Onix." disse Ruben "Sempre secondo la logica di mio fratello."
"Oh mamma che confusione!" esclamó Amy.
"Sta di fatto che non sappiamo chi o cosa sia Ununoctio" intervenne Propus "quindi non pensateci, per ora."
Silver guardó sorridente i ragazzi, e agitó il capo come a dire di ascoltare Propus.
Si stavano dirigendo verso una delle tante porte colorate su una parete bianca.
Le alte vetrate colorate filtravano in parte la luce delle costellazioni, che splendevano immobili come se il tempo là fuori non scorresse.
Le pareti bianche e marmoree brillavano di una fioca luce propria, e il soffitto della cupola rendeva lo spazio piú profondo.
Di fronte ad una porta argentata, Propus afferró la maniglia ed aprí: uno spazio ampio e pieno di nubi colorate fece la sua apparizione dinnanzi agli occhi dei ragazzi.
"Che...spettacolo" affermó Ruben ad occhi spalancati.
La volta celeste brillava limpida, e davanti ai ragazzi non c'era altro che un enorme ammasso di nubi colorate al posto del pavimento.
"Come é possibile che ci troviamo quí?" domandó Krista, pensando come fosse plausibile che si trovassero in uno spazio aperto e senza confini.
Delle piccole scalette d'argento scendevano dalla porta fino a dentro le nubi.
Propus sollevó il braccio; qualcosa fece capolino da sotto i piedi del capo della Place-corp, perforando lo strato di vapore colorato e fluttuando nella sua mano.
"É una...bottiglia!" suggerí Amy.
L'oggetto che Propus impugnava era una bottiglia di vetro dal tappo dorato, al cui interno era situata una nave di legno dalle vele blu.
"Guarda Ruben" indicó Xander "quella sembra il modellino di nave che sta sul mio comodino."
"Già, con le vele blu." annuí Ruben.
"Oh buongiorno Gemini."
Una voce acuta provenenne dall'alto.
"Selenio!" esclamó Silver.
"Oh, giusto in tempo Selenio."
Il folletto dalle ali di libellula, il completino di foglie e capelli corti e verdi, impugnava uno scettro con il manico d'oro e uno spicchio di luna crescente in cima.
"Mi presento ufficialmente Gemini, il mio nome é Selenio, sono il principe del Regno delle Fate della Notte, nonché partner di Radon.
Quì alla Place-corp sono il membro Sigma."
"Piacere Selenio." disse Amy.
"Pronto?" sopraggiunse Propus, tenendo stretta la bottiglia.
"Certo." affermó il folletto vestito di foglie.
I Gemini e Silver, ignari di tutto e curiosi, restarono zitti e osservarono la scena.
Propus lanció la bottiglia con la nave dentro, piú in là che potesse; Selenio si concentró, si caricó e scaglió il suo scettro con la luna proprio il direzione della bottiglia.
Lo scettro, come un giavellotto, colpí la bottiglia prima che questa potesse cadere per effetto della gravitá, e una luce abbagliante si accese, accompagnata dal rumore di vetri che si infrangevano.
"Appari, Argo!" ordinó Propus.
Lentamente la luce bianca precipitó sprofondando tra le nubi multicolore, dove crebbe all'istante.
"Qualcosa sta per emergere." esclamó Krista.
"State a vedere." sussurró sorridente il capo.
Un'enorme nave inizió a emergere dalle nubi: aveva le vele blu ed era completamente laccata d'oro.
"Che meraviglia..." disse Xander senza fiato.
Ai lati della nave che galleggiava tra le nubi, c'erano delle grosse ali d'angelo dorate, e sulla prua vi era una polena d'oro che raffigurava una sirena.
"Maya" sussurró Xander, con il cuore che accelerava.
"Vi presento Argo!" sopraggiunse Propus.
"Argo?" chiese Silver "Vuole dire la leggendaria nave di re Castor?"
"Proprio cosí amico mio!" rispose Selenio.
Sull'Albero Maestro si spiegó un'enorme bandiera blu, su cui era raffigurato un simbolo in oro.
"Una stella?" chiese Ruben.
"Quello é il Sacro Pentalfa, La Stella di Luce o Stella del Microcosmo" spiegó Selenio.
La stampa sulla bandiera non era altro che un pentacolo stellare inscritto in un cerchio.
"É il simbolo del bene, dell'unitá e della luce" aggiunse Silver.
"Lo conosco!" intervenne Krista "Ad ogni punta corrisponde un elemento: Acqua, Fuoco, Terra, Aria e..."
La ragazza indicó la punta della stella rivolta verso l'alto.
"Spirito."
"Bravissima ragazza!" si complimentó Selenio "Ti sei guadagnata questo!"
Selenio diede alla ragazza una caramellina argentata.
"Quello è il simbolo che si dice fosse impresso sulla Gemma Geminorum." concluse Propus, in riferimento al Pentalfa.
"Waww" esclamó Amy.
"Quindi questa nave era...di Castor." sussurró sbalordito Xander, di fronte all'enorme vascello dalle vele blu.
Una creatura in lontananza, dal corpo azzurro e tre teste, incitava i ragazzi a salire.
"Salite a bordo gemellazzi!"
I ragazzi riconobbero subito che si trattava del drago a tre teste che sedeva a capotavola nella Sala delle Riunioni.
"Arriviamoooo!" gridó con voce acuta Selenio.
"Dopo di me!" disse Propus rivolto ai ragazzi.
L'uomo biondo e alato fece un leggero salto e caló giú sparendo nel pavimento di nubi.
"Dovremmo...buttarci?" fece Amy impaurita.
"Fai come se andassi a casa mia." le sorrise Silver.
Anche per entrare nella casetta del folletto dovevano buttarsi nella nube su cui poggiava; Amy sperava solo che avrebbe toccato i piedi per terra una volta saltato.
"Andiamo!" gridó Silver.
Selenio e Silver volarono direttamente sulla nave, mentre i quattro gemelli si tuffarono a candela sul pavimento di vapore, tutti insieme mano nella mano.
La sensazione di vuoto duró poco, per essere seguita da un tonfo che materiallizó i Gemini proprio all'interno della nave Argo, sul ponte.
"Benvenuti a bordo!" sopraggiunse una voce maschile familiare.
"Promezio!" esclamó Ruben.
Quel serpente corallo nero e arancione dagli occhiali neri e tondi stava fluttuando verso di loro, sopra ad un grosso manuale arancione con una lettera 'π' dorata.
"Il rettile sapientone..." mormoró Krista.
"Guarda che ci sento Krista!"
"Oh mi scusi!" disse imbarazzata la ragazza.
Selenio si trovava a prua, precisamente sul Castello di Prua, regione rialzata del Ponte, che lo collegava ad esso tramite due rampe di scale ai lati.
Il timone era assente, e rimpiazzato dallo scettro dorato di Selenio, quello con la luna in cima, che era conficcato per terra.
"Selenio, tu dirigerai la nave!"
"Signor si, Capitano!" rispose il folletto a Propus.
Delle vele rettangolari si spiegarono azzurre, sventolando le vesti e i capelli dei Gemini. Solo una vela era triangolare: quella dell'Albero di Mezza.
"Siamo...su una vera nave pirata, é pazzesco!" ammiró Ruben.
"E no Ruben, non siamo pirati, ma marinai spaziali!" rettificó Selenio.
"Siiii!" gioí Amy.
"Gli Argonauti" affermó Krista, fiera.
"Bel nome Kry!" disse Propus.
Xander salí le scale di legno a prua, avvicinandosi a Selenio; si sporse leggermente e intravide la polena dorata.
"Un tempo era una sirena...la piú bella delle sirene."
"Oh, mi hai spaventato Selenio" esclamó Xander, arrossendo.
Non lontano dalla poppa della nave, sulla parete dell'impalcarura che reggeva il Castello di Poppa, si poteva accedere alla stiva tramite una porta di legno con una grossa conchiglia attaccata.
Il drago azzurro a tre teste non si vedeva piú, e sotto i piedi di Prupus, esattamente al centro del Ponte, c'era una botola dorata a forma di sole raggiante, al di sotto della quale si trovava l'ufficio del Capitano.
"Siete pronti?" chiese Propus ai ragazzi, mentre Xander si ricongiungeva a loro.
"Si." rispose Ruben.
"Propus, ma dove andremo?!" chiese Amy.
"Giá, ancora non ci hai detto la destinazione." aggiunse Silver.
"C'é un solo posto dove la Nowhere-corp puó trovarsi."
"Cioé?" domandó Xander.
"Se avete trovato il Paradiso allo Zenit, troverete l'Inferno al Nadìr!" rispose lui.
"A Nadìr?" fece Ruben.
Amy guardó verso l'alto e cercó di riflettere.
"Dunque...se ora siamo allo Zenit...il Nadìr si trova nel punto opposto, cioé...dall'altro emisfero di Posto!" indovinó Krista.
"Mi stupisci sempre Kry!" disse il capo.
Lei gli sorrise imbarazzata.
Amy riflettè e qualcosa le tornó in mente.
"Silver...te ci avevi detto che nell'emisfero nascosto non c'era nulla."
"Si bhe...molti dicono ci sia un buco nero, ma..."
"Proprio cosí." affermó Propus "Là dietro c'é una piccola isola al cui centro é situato il Blazar."
"Blazar?" domandó Krista.
"É l'entrata per il Tartaros!" spiegó Promezio "Non sssappiamo se di preciso sia un buco nero."
"Allora ciurma!" sopraggiunse Propus, con fare da capitano "Issate le vele!"
"Giá fatto!" rispose Selenio.
"Spiegate le ali!"
"Fatto anche questo!"
"Ma insomma!" gridó Propus. "In questo caso...bhe..."
Amy accennó una risata.
"Sergente Pyxis" continuó Propus "la bussola."
"La bussola?" balbettó Silver impacciato.
"Sussurrale la parola d'ordine, cioé 'Nadìr'."
Silver afferró la sua bussola dorata e sussurró: "Nadìr!"
Questa si illuminó di bianco e la sferetta dorata al suo interno uscí dal vetro e divenne una palla di luce bianca.
La sfera partí velocissima davanti ai ragazzi, proiettando una scìa luminosa, che descriveva il tragitto nel cielo che avrebbero dovuto percorrere Argo.
"Fantastico, quindi la nave volerá!" esclamó Ruben.
"Pronti? Si parte!" urló Selenio, le mani sul suo scettro d'oro che fungeva da timone.
Il folletto la mosse come il cambio di un'automobile e spontaneamente le vele azzurre si gonfiarono; la bandiera con il simbolo a stella inizió a sventolare magicamente e le gigantesche ali d'oro della nave a muoversi in sù e in giù.
Argo si stava staccando dalle nubi, sollevandosi in aria.

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