7-Crux

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"Perché volete tanto ucciderci?!" chiese Amy a Decrux, che insistentemente colpiva la sua barriera con quell'enorme clava di legno, nonostante l'espressione calma e sorridente.
"Voi...siete...sbagliati." rispose con tono rilassato.
"Sbagliati?"
"Voi quattro siete solo dei contenitori. Non sareste nemmeno dovuti venire al mondo."
"Ma...non credi che ogni vita valga la pena di essere vissuta?!" ribatté Amy "Non esistono forme di vita sbagliate, Decrux. Tutti hanno diritto alla vita."
"Infatti.
Voi siete nati. Nessuno vi ha negato l'esistenza quando veniste al mondo...ma é giunta l'ora che moriate."
Decrux si caricó e sferró l'ultimo attacco allo scudo verde di Amy, che si infranse e la fece cadere per terra.
"Rassegnati piccola Amy. Il tuo futuro é dentro quà." disse la nemica indicando la sua pancia.
"Io non sono venuta al mondo per finire nel tuo stomaco!" urló lei, alzandosi in piedi.
"Non scegliamo noi in che modo morire cara Amy."
Decrux voló addosso ad Amy e le montó sopra, atterrandola.
I suoi canini si fecero piú lunghi e affilati e tese il Bastone in aria, pronta per colpire Amy sul volto.
La ragazza rapidamente afferró tre foglioline di Leablades dalla sua saccoccia verde e le scaglio sul viso dell'avversaria.
"Ahhh!"
Decrux gemette di dolore, segnata da tagli sanguinanti sulle guancie.
Scattó verso Amy e cercó di colpirla; lei si paró con i polsini dorati. Poi la creatura aprí le fauci e morse il polso della ragazza, protetto dal polsino magico.
Un dente affilato graffió la mano di Amy, lei fece accendere la tua pietra verde e un fascio d'energia luminosa allontanó la nemica.
Decrux, che aveva mutato espressione e pareva essersi trasformata in una bestia famelica, si leccó le labbra, bagnate dal sangue di Amy, e le brillarono gli occhi.
"Hai...veramente...un sapore... irresistibile!"
Acrux e Xander lottavano manipolando l'acqua che usciva dalla coppa d'oro della creatura.
Un potente getto gelido si vedeva serpeggiare da Acrux a Xander, come se se lo stessero passando.
"Sei bravo!" esclamó lei.
Xander bloccó il getto sopra la sua testa e creó una grossa bolla che scaió verso la nemica.
Lei tese la Coppa, che risucchió la bolla.
"Vediamo come te la cavi con questi."
La ragazza col kimono lilla fece volare in aria la coppa d'oro; questa rivolse spontaneamente la cavitá verso il ragazzo e ne fece schizzare fuori una pioggia di scaglie di ghiaccio.
Xander non poté evitarle, ma prontamente si giró di spalle.
Diede un'occhiata veloce al fratello, che teneva testa a Becrux, soffiando fiamme che allontanavano la vogliosa avversaria.
"Che c'é?! Hai bisogno del fratellino?" lo provocó Acrux.
"Ma fatti i cavoli tuoi!" rispose il ragazzo.
"Smettila!"
"Sei per caso...invidioso di lui?
Lui sa combattere molto meglio di te, sai?"
"Taci."
"Si é sempre reso utile, e invece te...!" continuó Acrux con tono saccente e provicatorio.
"Anch'io l'ho fatto quando ho potuto, che ne puoi sapere te?"
"Io ti conosco Xandy. Io sono la Leader delle Regine, e in quanto tale conosco alla perfezione ogni mio avversario."
"Che sbruffona..."
"Io riesco a leggere mente delle creature del Sacco di Carbone...quei rifiuti come te."
Xander, si sentì come frastornato, e distolse lo sguardo dagli occhi magnetici privi di pupilla della nemica, che sembrarono inghiottirlo.
'Non devo guardarla degli occhi...è come Medusa' pensò lui.
"Tu, Xander, sei invidioso dei tuoi compagni perché non hai particolari doti o abilitá, e questo ti spinge ad atteggiarti da leader!"
Inizió a ridere fastidiosamente.
"Ma cosa ridi?" gridó lui.
"Invidioso! Invidioso!" intonó Acrux indicando l'avversario.
La ragazza venne interrotta da Xander.
"Tu straparli!"
"Oh povero bambino...non conosce se stesso e crede che..."
"Secondo me l'unica invidiosa sei tu!" urló  ragazzo alzando lo sguardo, non curante delle conseguenze.
Lei sbarró gli occhi e distolse lo sguardo.
"Cosa...come...?!" mormorò velocemente.
"Ah! Ho fatto centro allora!"
"Di che parli moccioso?" gridó lei.
Becrux rappresenta la Lussuria, e questo lo ho capito subito.
Gacrux l'Ira e Decrux la Gola...ci ho riflettuto tutto il tempo."
"Che ne vuoi saper...?!"
"E tu...Acrux...per esclusione dovresti essere l' Invidia!"
"Come fai a sapere queste cose? Lurida briciola!" chiese Acrux stupefatta e sconcertata.
"Come hai detto te, un vero leader conosce alla perfezione i suoi nemici." rispose provocatorio il ragazzo, semisorridente.
"Fammi il piacere di stare zittooo!"
Dalla coppa d'oro uscí un getto d'acqua piú potente che mai, dal diametro di un metro.
Xander si concentró; l'Alpha Geminorum brilló d'azzurro e il getto prese la forma di un dragone.
Voló sopra la sua testa, si rigiró e partí sparato verso colei che lo aveva generato.
"Non riesco...a fermarlo..." parlottó lei.
Il drago colpí Acrux, che venne inglobata in una sfera d'acqua volante che Xander controllava mentalmente.
La battaglia contro le quattro Regine si stava facendo ardua, in quanto i ragazzi perdevano energia man mano che il tempo passava.
Il terreno nero solcato da corsi d'acqua e il cielo rosso sangue opprimevano i ragazzi in una dimenzione spazio-temporale distorta.
Krista era stanca di saltare a destra e a sinistra per evitare di essere colpita, ma doveva tenere duro; Amy non riusciva piú a generare la barriera, cosí si limitava a schivare i colpi di Decrux, mentre Ruben sembrava quello meno affaticato.
Il Denaro dorato roteó davanti al suo viso e lui non poté far altro che bloccarlo con le mani, o avrebbe fatto una brutta fine.
La Beta Geminorum brilló e la moneta cessó di ruotare nei suoi palmi, quasi bruciati.
"Che fai al mio Denaro?" esclamó preoccupata Becrux.
Ruben ci soffió sopra e questo prese fuoco a tal punto che diventó nero.
Becrux controlló il disco dorato, che voló e tentó di colpire l'avversario; lui strategicamente si pose in linea con la nemica di Krista: Gacrux.
Evitó il Denaro saltando in aria e l'arma colpí Gacrux in pieno.
La ragazza col caschetto nero gemette dolorante e cadde a terra sanguinante.
"Becrux...sei una deficinte buona a nulla!"
La creatura strilló rossa in volto.
Krista ne approfittó per riprendere fiato.
"Perdonami sorellona!" piagnucoló Becrux.
"Pagherai per la tua sbadataggine!"
Gacrux furiosa colpí il Denaro ormai nero con la sua sciabola d'argento e questo si frantumó.
I Gemini guardarono la scena confusi; non potevano capacitarsi del fatto che Gacrux avesse distrutto l'arma della sorella.
Becrux frignava rumorosamente.
"Ruby...come hai potutoooo. Ora la sorellona mi odierá.
Mimosa é arrabbiataaa!"
Becrux voló addosso al ragazzo e lo stese a terra; si mise sopra di lui con le mani sopra i suoi polsi e gli leccó la guancia.
"Sei pronto ad unirti a me?" gli chiese eccitata ad occhi spalancati.
"Il tuo spirito arde di passione, non puoi nasconderlo."
"Lasciami andare befana!" gridó lui.
"Sei cattivo!"
Becrux diede uno schiaffo a Ruben.
"Non si dice cosí ad una ragazza...ti credevo diverso!"
"E tu saresti una ragazza?!" fece il ragazzo in risposta.
Lei gli diede uno schiaffo sull'altra guancia.
Ruben era incapace di muoversi.
La creatura in arancione gli prese i capelli e gli alzó il capo.
"É finita Ruby. Non avrei voluto arrivare fin quì."
Lei arricció le rosse labbra carnose e socchiuse gli occhi.
Al ragazzo mancó il respiro.
"Lasciamiii!"
Con una mano libera, si caricó di energia e diede un pugno sul ventre di Becrux, che con un lampo arancione voló via.
Cadde a terra gemendo e Ruben ne approfittó.
"Finirai consumata dalla passione che ti porti dentro!"
La pietra di rubino brilló intensamente e il ragazzo mise le mani a pistola.
"Beta Pulsar!"
Mentre gridó, una miriade di scintille arancioni apparvero in aria a si agglomerarono in una sfera di fuoco enorme; Ruben fece scattare la pistola e la stella partí, consumando l'aria.
"Che fai?! Ruby amore mio..." ansimó Becrux, con la Beta Pulsar che cresceva riflessa nei suoi occhi verdi chiaro.
La palla la investí e lei gridó al suo interno.
"Oh Si Ruben Siiii!
Era questo che volevo sentire!
La tua essenza...il tuo calore.
Non hai voluto darmi la tua anima, ma almeno io ti concederó la mia! Ti ameró per l'eternità!"
La sua voce si spezzó e in un esplosione venne carbonizzata.
I Gemini e le altre Regine vennero investiti da un aura bollente; Xander si sentí rinvigorito. Il suo torace bagnato si asciugó, tuttavia anche la sfera d'acqua all'interno della quale Acrux si dimenava, cadde a terra e si infranse.
Ruben si inginocchió.
Il seme della Lussuria ardeva tra le ceneri di Becrux.
"Ora chi é il Sacco di Carbone?!" esclamó a denti stretti il ragazzo, privo di energie.
"Avete...ucciso...mia sorella." mormoró Acrux con occhi colmi di odio e disperazione.
"Povera Becrux." disse Decrux, facendo il segno della croce "Mi mancherai sorellina. Almeno in Paradiso forse troverai l'uomo della tua vita."
"In...Paradiso?!" esclamó schifata Krista.
"Sta zitta Kristiana!" ruggí Gacrux "Ti ho gia detto che devi tacereeeee!"
La ragazza spadaccina, ancora preda del dolore procurato dal Denaro della sorella, agitó la sciabola argentata e ne scaturí una mezzaluna di luce bianca.
Krista sarebbe morta se una luce verde non l'avesse protetta.
Lo scudo magico di Amy era apparso attorno alla gemella per poi scoppiare a contatto con la lama di Gacrux.
"Amy...non dovevi!" gridó Krista.
"É la mia battaglia!"
"Ma dico, sei stupida?!" urló la sorella "Credi che me sarei dovuta stare quá a guardarti morire?! Sei una testa vuota!"
Krista si sentí intimorita dalla gemella; abbassó lo sguardo.
"Ti ringrazio...Amy." disse a bassa voce.
Alzó poi il capo.
"Ora peró tocca a me!"
Krista furtiva fece accendere la Gamma Geminorum, e una moltitudine di saette purpuree piovvero sopra a Gacrux, che in un primo momento le evitó, ma poi fu folgorata in un esplosione di scintille viola.
"Bastarda!" strilló la nemica. "Non ti perdoneró per aver ucciso Becrux!"
"Sono stato io in realtà!" rettificó Ruben, con le impronte rosse delle mani di Becrux sulle guance.
"Fa lo stesso. Siete un tutt'uno per me. Siete un'unica sporca anima spezzata alla nascita.
Se il Maestro non avesse tentato di avvelenare Teia, voi non sareste mai nati!"
"Lo so." affermó Ruben "Helios sarebbe stato quí al nostro posto a combattere valorosamente contro voi quattro tutte insieme!"
"Helios..." rabbrividí Acrux, fradicia e tremante di freddo "che nome viscido..."
"Basta chiacchiere!" sopraggiunse Krista alzando la mano destra.
Un fulmine lilla piombó sul suo corpo, e in un lampo abbagliante gridó;
"Gamma Ray Burst!"
Agitó il braccio e dall'indice fuoriuscí un raggio di energia nera che solcó l'aria e penetró il ventre di Gacrux.
"Raggiungi tua sorella." disse Krista.
La nemica venne incorporata da una sfera nera coperta di folgore lilla, ed esplose, mentre la sua voce graffiata rimbombava distorta dal dolore.
Una grossa mandorla nera schizzó dall'esplosione; Krista corse verso le ceneri di Gacrux, raccolse la sciabola d'argento bruciacchiata e con essa spaccó il Seme dell'Ira.
Sia il seme nero, sia la spada, si tramutarono in cenere e volarono alla brezza.
"Fuori due." affermó Xander cercando di provocare Acrux.
"Lurida ragazzina! Come hai potuto uccidere un'altra delle mie sorelle?!
La pagherete tu e l'altro!"
Krista e Ruben si guardarono tra loro impanicati, mentre Amy si proteggeva con lo scudo dagli attacchi di Decrux, e Xander cercava a piccoli passi di avvicinarsi al pugnale che era in terra.
Acrux diresse la Coppa in direzione di Krista e Ruben, accasciati a terra con il respiro pesante.
"Sporca creatura, non osare attaccare i miei compagni!" ruggí rosso Xander.
"Non riusciremo ad evitarla..." mormoró Krista, incapace di reagire.
"Ma che ti salta in mente Kry?!" esplose Ruben.
La ragazza con i capelli lilla fece scaturire schegge di ghiaccio dal foro della sua arma, e queste investirono in un primo momento Krista e Ruben, poi si bloccarono a mezz'aria.
"Xander..." sussurró Amy.
"Tu combatti contro di me. Non pensare ai tuoi amici." esclamó Decrux, che con un colpo violento del Bastone infranse la bara di Amy.
Il ragazzo col kimono blu, concentrato, con l'Alpha Geminorum che brillava di celeste, teneva sospesi i ghiaccioli affilati in aria.
"Puoi manipolare anche il ghiaccio?! Ma come...?!" gridó Acrux sbigottita.
"Non te l'aspettavi eh?"
Acrux divenne rossa.
"Non provare a...!"
La ragazza dai capelli lilla non finí l'esortazione che le scaglie di ghiaccio sospese davanti a Ruben e Krista ripartirono in sua direzione, investendola.
"Ahhh!"
Lei cadde a terra; poi riprese la Coppa d'oro e un getto d'acqua ne fuoriuscí.
Xander ricreó il drago acquatico, che si rigiró ed attaccó Acrux.
Lei tuttavia non demordeva; manipolava con cura il drago, che volava da lei a Xander, che cercava di evitarlo saltando.
Ruben e Krista si stesero a terra, esausti e doloranti.
Nel frattempo Amy scappava dalle grinfie della sua rivale con il vestito verde chiaro a fiori marroni.
"Non puoi scappare per sempre, Amy cara."
"E va bene. Da adesso in poi non useró più la barriera, parola mia."
"Non basta che tu non ti difenda; occorre anche che tu attacchi, o non vincerai mai lo scontro."
"Ma tu vuoi che perda no?! Vuoi mangiarmi!" gridó Amy, col fiatone.
"Si ma...non é divertente vedere la preda che si nasconde senza che esca allo scoperto."
Amy deglutí.
"Non la ascoltare Amy" intervenne Ruben "mettiti in salvo."
"No. Combatteró e la uccideró!" ribatté lei.
Krista guardó con ammirazione la gemella, pensando a quanti progressi avesse fatto in quella settimana.
"Vai cosí Amy. Falle vedere chi comanda." incitó la sorella.
"Ahhhh!"
Decrux si caricó e scattó verso Amy; questa afferró la borsetta verde, prese delle Leablades e le lanció verso l'avversaria.
Le lame sembravano fluttuare nel vento magicamente; sfiorarono gli arti di Decrux, e degli schizzi di sangue zampillarono da sotto la sua verde divisa.
Atterró, ed Amy corse verso di lei.
Fece per darle un pugno, ma Decrux la afferró per un polso a la sbattè a terra.
Si accasció sopra di lei, poggió il bastone a terra, e guardó Amy fissa negli occhi nocciola.
"Che vuoi farmi?!" balbettó Amy.
La treccia castana di Decrux sembró animarsi e strisciare sopra il corpo di Amy.
Le si avvinghió poi delicatamente al collo.
"Amyyy!" strillarono gli altri ragazzi all'unisono.
Decrux spalancó la bocca e dei canini affilati fecero sgocciolare della saliva sulle gote di Amy; era bollente e bruciava sulla pelle.
"Non posso..." pensó Amy, persa negli occhi smeraldini e vuoti della nemica "non posso cedere..."
La vista di Amy si offuscó. Il nero nelle tenebre stava prendendo il sopravvento. Non sapeva veramente se fosse l'oscurarsi del cielo, o le sue palpebre che si chiudevano.
Per la prima volta venne pervasa dall'idea della morte.
Delle lacrime le sgorgarono dagli occhi nocciola, e si sentí mancare il respiro.
I suoni delle battaglie non giunsero piú alle sue orecchie.
"No." pensó rassegnata.
"Che senso ha avuto questo viaggio? Che senso ha avuto tutto? Non capisco..."
Dal buio delle tenebre si distinse una fiaccola verde, che rischiarava il buio.
"Amy. Che fai? Piangi proprio in questo momento?"
La voce maschile era bella, calda e armoniosa; un timbro giá udito.
"Chi é?" mormoró lei.
"Ancora una volta ci incontriamo in un momento fugace e tragico." parló lui.
"Euritione?! Sei tu?"
"Ciao Amy." continuó la luce.
"Sto sognando tutto?" domandó la ragazza.
"Ora so la veritá...so che Virginia ti uccise...proprio quando accettasti di divenire umano per lei..."
"Per Wasat" continuó Euritione "avrei fatto di tutto.
Fu lei che cambió radicalmente la mia natura selvaggia, e la nostra unione avvicinó il popolo umano e quello dei Centauri, in perenne conflitto."
"Lei ti cambió?!" balbettó Amy, anche se era certa di stare a parlare con la mente, e non con la bocca.
"Lei fece affiorare il mio lato umano, ed io scoprii quanto potesse essere bello vivere da essere umano."
"É questo che ti spinse a volere diventarlo?" incalzó Amy.
"Per poter coronare il nostro amore considerato sacrilego, e proteggerla per il resto dei miei giorni."
"Ed ora...perché sei apparso da me?!"
"Amy. Tu hai purificato il mio corpo, il Sagittarius, e il ricordo della mia anima, impresso indissolubilmente in esso.
Questo basta e avanza per restituirti il favore."
"Mi-mi aiuterai?!" chiese impacciata Amy.
La luce verde chiara si tramutó in un arco di luce verde e raggiunse la ragazza.
"Come ho sempre protetto la mia donna in vita, fino a che ho potuto, d'ora in poi proteggeró te..."
"Grazie, Euritione."
Amy tese il braccio e afferró l'arco di luce verde; una freccia di luce altrettanto splendente si materializzó.
"Io saró l'arco attraverso cui la tua freccia di luce sará scaiata." esclamó il centauro.
Amy alzó il capo, tese le braccia in alto e caricó l'arco.
Per un attimo si sentí la regina Wasat, come raffigurata nella sua celebre statua marmorea.
"Veglierai sempre su di me...promesso?!"
"Saró il tuo arco e il tuo scudo. Promesso." terminó Euritione.
Amy chiuse un occhio, e scaió la freccia verde in alto nel nero delle tenebre in cui stava sprofondando.
La luce esplose in alto e un lampo cinabro riportó la ragazza alla normalitá.
Amy si rialzó, e sommersa di una luce verde osservó stupefatta la sua avversaria che si contorceva, con una freccia di luce conficcata nel petto.
La ragazza gridó decisa:
"Delta Nebula!"
Dal suo palmo scaturí una tempesta di petali fucsia che presero la forma di un centauro galoppante; vorticarono attorno all'avversaria e ne bloccarono corpo e mente.
"Ora ti faró vedere io chi si nasconde!"
Amy corse all'impazzata e raccolse il Bastone legnoso della nemica dal suolo nero. La Delta Geminorum scintilló e dalla robusta clava arrotondata fuoriuscirono delle emergenze legnose, come delle grosse spine.
Scattó rapida, roteó la clava pesante e falció il collo della creatura, facendole volare via la testa.
Una fontana di sangue acceso inondó Amy, e la testa di Decrux cadde a terra.
Il suo corpo si afflosció e si trasformó in cenere nera.
"Attenta!" gridó Krista.
La testa insanguinata di Decrux, con occhi rossi scarlatto, sembrava ancora possedere vigore; roteó sulla terra e morse il polpaccio della ragazza.
"Maledetta!" gridó Amy in lacrime.
Colpí violentemente la testa della creatura con il bastone, e si trasformó in cenere nera, lasciando fluttuare il Seme della Gola.
Ad Amy cedettero le gambe e lei svenne.

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