4-Sagittarius

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Passarono una trentina di minuti, ed i ragazzi erano stanchi di camminare, cosí si fermarono un'attimo, accasciandosi sotto un grosso ceppo di sequoia ricoperto di funghi chiodini; bevvero e ripartirono.
Xander, annoiato, guardó i compagni e se ne uscí con:
"Ehi! Perché non facciamo un gioco!?"
I ragazzi lo guardarono muti.
"Un gioco?" ribatté Amy.
Xander annuí sorridente.
Krista sbuffó.
"Il gioco consiste" continuó Xander "nel contare quante volte Krista sbuffa in un minuto! Pronti...via!"
Krista si voltó verso il ragazzo, con occhi di ghiaccio.
"Idiotaaa!" sbraitó la ragazza.
Gli altri tre, incluso Silver, risero di gusto, e cosí Ruben, ancora pensieroso, accennó un sorriso.
"Allora...il gioco consiste nel dire a turno parole che iniziano con le ultime due lettere di altre parole!"
"Eh?"
I ragazzi non capivano.
"Non ho capito una mazza!" esclamó Krista.
"In effetti l'hai spiegato veramente male Xandy!" continuó Amy.
"É un gioco a cui giochiamo di solito in macchina con mamma e papá per passare il tempo!" intervenne Ruben.
"Ah...forse ho capito invece..." disse Amy "se io dico fiore, tu dici regina, Krista dice nastro e cosí via..."
"Ora ho capito!" bofonchió Krista.
"Esatto Amy!" esclamó Xander.
"Allora inizio io!" affermó Silver.
"Mh...vediamo..." disse con una mano sul mento "fungo!"
Xander pensó.
"Gorilla!"
"Vai Amy!"
"Mh...lattuga!"
"Tocca a Kry!" disse Silver.
"Si..." rispose lei "gallina!"
"Ruben tocca a te!"
"Narice!" rispose lui.
"Mh..." pensó Silver "cesto!"
"Torta!" continuó Xander.
"Tassa!" esclamó di seguito Amy.
"Dunque..." disse Krista guardandosi intorno "sa...sa...sa..."
"SAGITTARIUS!"
I ragazzi si guardarono intorno impauriti.
"Krista..." le si rivolse tremante la gemella "da quando hai imparato a parlare con lo stomaco?"
"Che stai farfugliando Amy? Non sono stata io ad urlare quella parola!"
I ragazzi non capivano: non era stata Krista a pronunciare la parola Sagittarius, bensí una vocetta maschile stridula ma rimbombante.
"Proveniva da lassú!" esclamó Xander indicando all'orizzonte verso il cielo.
"Ma lassú non c'é nessuno!" continuó Amy.
"Ragazzi..." intervenne Silver "guardatevi intorno e siate pronti a qualsiasi cosa!"
I Gemini si preoccuparono e si guardarono intorno.
"Se non sbaglio..." disse Ruben "qualcuno ha detto...Sagittarius!"
Improvvisamente si udí un rumore ed inizió a brillare un punto luminoso nel cielo.
Un oggetto di piccole dimensioni piovve rapidamente andandosi a conficcare nel terreno, ad una ventina di metri dai ragazzi.
"Che cos'é?" chiese Krista strizzando gli occhi.
Silver fluttuó cautamente verso l'oggetto fumante, poi si allontanó di scatto, come spaventato.
"Ragazzi!" sopraggiunse "Temo che sia il nemico..."
L'oggetto nel terreno era una carta, simile a quelle di Vega, solamente a scacchi neri ed azzurri.
"Un'altra di quelle carte..." sussurró Silver "deve essere uno dei 118!"
"La Nowhere-corp ancora ci tiene d'occhio!" esclamó impaurita Krista.
Subito dopo la carta a scacchi inizió a brillare di una luce celestina; da quel punto si innalzó un vortice di vapore bianco, come una nebbia.
I ragazzi si prepararono a combattere contro qualsiasi creatura si sarebbe generata da quella nebbia; Amy incroció gli avambracci davanti a sè, pronta per evocare il suo scudo, e Silver si pose davanti ai ragazzi.
Quando il vortice si dissolse, al posto della carta si poté osservare una creatura grossa e mostruosa.
"Che cos'é quel coso?" domandó ad occhi sbarrati Xander.
"Credo di saperlo!" rispose Silver.
La creatura nera era un grosso centauro, bestia antropomorfa dal corpo di cavallo e il busto umano; aveva due occhi rossi e splendenti ed un viso truce ed oscuro, coperto da lunghi capelli lisci e neri.
"Un centauro?!" urló Ruben.
"No...non é un semplice centauro!" rispose il folletto, preoccupato.
"É una bestia malvagia generata dalla statua del Sagittarius!"
Il dettaglio che spaventó i Gemini piú di ogni altra cosa, era ció che la creatura tendeva nelle mani: un grosso e nero arco d'ebano, con una freccia color bianco sporco, pronta per essere scagliata in direzione dei ragazzi.
Il nero centauro dagli zoccoli chiazzati e logorati, teneva una faretra nera cilindrica sulla schiena, contenente altre frecce, allacciata tramite una fascia di pelle che gli passava davanti all'addome umano, con una cinghia di rame con la forma del simbolo astrologico del sagittario.
Nonostante la sua natura equina, i Gemelli si inquietarono di piú per quella umana, in quanto poteva indurre loro a pensare che la bestia fosse dotata di un'intelligenza superiore a quella delle altre creature affrontate.
La freccia che li mirava era bianca ed aveva la forma di un sottile osso appuntito.
"Ragazzi..." sussurró Silver "state calmi..."
"Amy..." la guardó il folletto "pronta!"
La ragazza annuí decisa con le braccia incrociate.
Il centauro scosse leggermente l'arco.
Il panico.
Amy istintivamente attivó il potere della sua pietra e generó una bolla verde luminescente tutt'attorno ai ragazzi e a Silver.
"Non so per quanto resisteró..."
Il Sagittarius scaió la prima freccia, in un silenzio spettrale, senza scomporsi minimamente.
La freccia d'avorio colpí lo scudo di Amy, e rimbalzó via.
I ragazzi respiravano affannosamente.
"Con questo scudo non riesco a vedere le mosse della bestia!" esclamó Krista.
"Non preoccuparsi Kry! Amy puó vedere oltre la barriera!" le sussurró il folletto.
La ragazza era concentrata e la Delta Geminorum brillava di verde sulla sua fronte.
Il centauro prese altre due frecce dalla schiena e lentamente le inserí nell'arco, e tese quest'ultimo.
Xander sopraggiunse:
"Ecco che ha preso un'altra freccia!"
"In realtá sono due!" rettificó Amy.
"Due frecce?!" esclamó impaurito Xander.
"Avrá intenzione di abbattere la barriera!" disse Ruben in risposta al fratello.
Dopo qualche secondo, il centauro scaglió le due frecce contemporaneamente, ma anch'esse vennero deviate dallo scudo di Amy.
"Non ce la faccio piú..." disse Amy ad occhi chiusi.
La barriera inizió man mano a farsi piú sottile e spenta.
"É un guaio..." mormoró Krista.
"Ehi ragazzi!" intervenne Silver "Tenete queste!"
Silver passó ai ragazzi delle foglioline blu seghettate, prese dal suo marzupio.
"Le Leaphantom!" sussurró Ruben.
"Al mio tre..." esclamó Silver "le scaiate a terra e saltate! Se tutto va bene, ci rivedremo alle spalle del Sagittarius, e voi sarete pronti per attaccarlo!"
Krista e Ruben si guardarono complici, mentre Xander pensava a come rendersi utile, dato che non poteva manipolare l'acqua in quel momento, trovandosi nel folto di una foresta.
Il Sagittarius nel frattempo aveva preso altre due frecce e tendeva l'arco, immobile ed impassibile come una statua.
"Sta per scagliarle...!" sussurró Amy al folletto.
"Uno...due...tre!"
I Gemini conficcarono a terra rapidamente le foglioline, che generarono dei mulinelli di vapore sottostante i loro piedi.
I ragazzi saltarono, e proprio in quel momento la bara di Amy si dissolse, e la creatura ne approfittó per scagliare le due frecce.
La paura dei cinque per una frazione di secondo si incrementó quando le sottili e bianche frecce del centauro iniziarono a penetrare l'aria; tuttavia i ragazzi erano giá saltati nei vortici quando la freccia li aveva raggiunti, cosí scamparono il pericolo.
Sospiro di sollievo.
A qualche metro dalle spalle della bestia, riemersero dal terreno i Gemini e Silver, che per un istante avevan visto completamente nero e non udito alcun suono.
Riacquistarono il senso dell'orientamento.
Subito Ruben e Krista si concentrarono, le pietre brillarono e dal cielo cadde una saetta violacea, mentre il ragazzo si chinó in avanti e
soffió una fiamma corposa.
I ragazzi si allontanarono; il fulmine non colpí in pieno il centauro, ma gli cadde vicino facendolo sobbalzare, e la fiamma di Ruben appiccó il fuoco sulla faretra della bestia.
"Allontaniamoci!" urló Xander.
"No!" gridó Krista, a pugno stretto "L'ho mancato!"
"Ruben!" affermó Amy "Sei riuscito a bruciarli le frecce!"
La ragazza aveva ragione: le frecce si erano annerite e rovinate, e non erano piú utilizzabili, tranne una.
Il Sagittarius si voltó di scatto, si tolse energicamente la fascia con la faretra di dosso, afferró l'ultima freccia e la inserí nell'arco.
Erano a pochi metri dal mostro. Se solo in quell'istante avesse scaiato la freccia, uno di loro sarebbe morto sicuramente.
Amy riattivó il potere del suo scudo, e il Sagittarius decise di saltare addosso alla barriera per infrangerla, anzichè utilizzare l'ultima freccia a disposizione.
"Ci viene addosso!" urló Amy col cuore in gola.
"Resisti Amy!" gridó Silver.
Il centauro si levó sulle zampe posteriori, emise un nitrito agitando le zampe anteriori in aria e colpí con tutto il peso la barriera verde.
Lo scudo oppose poca resistenza, per poi infrangersi il mille scintille smeraldine; Silver d'instinto soffió una nube argentea sul viso della creatura e i ragazzi indietreggiarono velocemente. Solo uno di loro non ce la fece: Amy.
"Oh noo!" gridó Krista in preda al panico e col respiro affannoso.
Ruben si mise le mani sulla bocca; Xander sui capelli.
Il centauro, confuso, dimenava le zampe anteriori mentre Amy giaceva a terra proprio sotto di lui, poiché era inciampata in una roccia sul terreno.
"Amy!" gridó Ruben con voce spezzata.
La ragazza aveva gli occhi colmi di terrore ed il suo battito cardiaco stava aumentando sempre di piú; presto sarebbe svenuta.
D'un tratto, la creatura spalancó anch'esso gli occhi rossi splendenti, e in una nube di confusione sembrarono cambiare colore. Divennero grigi e le pupille apparvero sull'iride.
"Non farmi del male..." tremoló Amy.
Il Sagittarius continuava a fissare Amy a terra, e non sembrava affatto volerla colpire; poggió gli zoccoli a terra e gettó l'arma.
Gli altri quattro si avvicinarono a lei pronti per portarla in salvo, ma Amy ed il Sagittarius stavano intrattenendo un contatto visivo, come ipnotizzati.
"Non farmi del male..." ripeté lei alla creatura ora dagli occhi argentei e piú umani.
Una luce bianca balenò in cielo.
I ragazzi si coprirono gli occhi.
Una figura nera con due grosse ali piumate volava all'orizzonte.
"Che cos...?" si chiese Xander, accecato dal bagliore.
Improvvisamente una freccia luminosa, come un raggio di luce bianca, voló verso di loro.
Il fascio fotonico raggiunse il Sagittarius e lo colpí in pieno sulla schiena, trapassandogli il petto.
"Ahhh!"
La creatura emise un gemito di dolore umano, differente dal nitrito udito poco prima dai ragazzi.
Il raggio di luce perforó il ventre della creatura e sfioró il volto dei Gemini, carezzandogli delicatamente i capelli come una leggera brezza e dissolvendosi in aria.
"Di chi é questafreccia?!" domandó Xander cercando di capire chi fosse la sagoma alata controluce.
Il centauro cadde a terra sanguinante con il volto rivolto verso il viso di Amy.
I lineamenti del centauro erano diversi ora: i capelli si stavano tingendo di un castano lucido, la pelle stava acquisendo una colorazione olivastra e gli occhi grigi accendevano il viso dell'uomo.
"Pu...purificatemi..."
La creatura, con voce roca e fare dolorante, aveva parlato.
Amy, senza esitare, gli toccó il braccio; i ragazzi si avvicinarono a lei, si accucciarono e toccarono anch'essi il braccio del centauro, seppur titubanti.
Il suo corpo man mano si accese di un fioco bagliore velato, seguendo le sottili luci dei frammenti di Gemma Geminorum sulla fronte dei ragazzi.
Il Sagittarius alzó poi faticosamente l'altro arto umano e sfioró il viso di Amy, che in risposta spalancó i suoi occhi nocciola, mantenendo un contatto con quelli argentei della creatura.
Gli altri erano confusi.
"Perché..." intervenne Amy "non mi hai colpita subito...mai hai esitato?!"
"Amy ma che dici?!" urló la gemella.
"Per un attimo..." sussurró il centauro, sorridendo "mi é sembrato di vedere Wasat!"
La mano di lui stava ancora sfiorando la gota rosata di Amy.
"In effetti tu..." continuó il centauro accennando un sorriso nonostante il dolore "me la ricordi un po'..."
Il Sagittarius poggió la mano per terra e chiuse gli occhi, privato ormai del soffio della vita.
I Gemini tolsero le mani dal suo corpo, che aveva iniziato a brillare di luce e si allontanarono.
La luce si spense, lasciando intravedere la statua del Sagittarius, e sfrecció in un lampo bianco verso la Stella Minore.
In tutto questo tempo la figura alata se ne era stata lontana ad osservare la scena. Quando i ragazzi alzarono lo sguardo per vedere chi fosse, essa spiegó le grosse ali piumate e spiccó il volo scomparendo.
"Quella persona ci ha salvati!" indicó Ruben.
"Non abbiamo nemmeno potuto ringraziarla!" continuó Krista.
Ruben continuó poi ammutolito a guardare l'orizzonte "Era una creatura angelica, ne sono certo."
"C'é stato un momento" sopraggiunse Amy guardando per terra "in cui il centauro sembrava essere diventato buono..."
"Ho visto come ti guardava, infatti!" esclamó Xander con una smorfia che esprimeva disappunto.
"Non mi ha colpita!" continuó la ragazza "Mi ha...risparmiata!"
"Si! Dobbiamo essere grati al Sagittarius se Amy é ancora viva!" disse Silver.
"Ma che vi prende?!" esclamó Krista "Vi ricordo che un minuto fà ha tentato di ucciderci! Se siamo vivi é solo grazie a colui o colei che ha scaiato quella freccia di luce!"
"Si...in effetti Krista ha ragione" la appoggió Xander.
Silver guardó Amy.
"Io credo che, guardando Amy, nella creatura si sia veramente acceso qualcosa!"
"Wasat..." bisbiglió Amy "la regina del passato regno dell'Ovest?"
"Si Amy...lei!" rispose il folletto.
"Ha detto che glie la ricordo!"
"Bhe...se non erro, voi avete ereditato i poteri dei defunti quattro sovrani...quindi é probabile che la Delta Geminorum e il Sagittarius siano entrati in contatto per un istante!"
"Che c'entra il Sagittarius con Wasat?" chiese Krista.
Silver la guardó in viso.
"Loro...loro si amavano!"
"Cooosa?" esclamó Xander.
"Un amore tra un centauro e un'umana?" esclamó incredula Krista.
"Si..." continuó Silver "non so molto a riguardo, ma so che il loro amore era ritenuto proibito anche perché i centauri e gli esseri umani erano da sempre popoli in contrasto.
Quindi Wasat non ebbe l'approvazione dei fratelli quando volle sposare il principe e comandante dei Centauri!"
"Capisco..." sussurró Amy.
"I fratelli? Chi erano i fratelli di Wasat?" sopraggiunse Xander.
Silver, con i suoi due occhi blu spalancati, guardava inebetito i Gemini.
"Ma...credevo di evervi detto che..."
"Che...?" sollecitó Krista.
"Bhe...che Castor, Pollux, Alhena e Wasat erano...quattro fratelli!"
"Veramente?" domandó Krista.
Silver annuí.
"Questo dettaglio lo hai tralasciato Sil!" esclamó Xander.
"Vabhe..." intervenne Ruben, riprendendo a guardare il punto in cui la creatura alata se era andata "che importa? Insomma...ai fini della missione non credo sia importante!"
Ruben si tolse gli occhiali a montatura dorata che Silver gli aveva regalato, e se li strofinó per pulirseli. Erano scheggiati.
"No infatti!" riprese Silver "Ora andiamo! Propongo di rientrare a casa e ripartire domattina!"
"Si sono stremato!" disse Xander.
"L'abbiamo vista brutta ragazzi!" sospiró Krista.
Amy si alzó da terra e fece un sorriso a trentadue denti.
"È stata dura...ma ce l'abbiamo fatta!" esclamó lei.
Silver fece riapparire la sua casetta, cosí, stanchi, i Gemini rientrarono in casa.

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