0-Little Acorn

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Era il quindici settembre e a Little Acorn tirava un'aria tranquilla come tutte le mattine.
Gli uccellini cantavano melodie mattutine, il sorgere del sole bagnava di luce color arancio le foglie degli alberi e una leggera e piacevole brezza autunnale rendeva l'atmosfera frizzante ed allegra.
Nel frattempo le povere anime degli studenti si disperavano per il fatidico primo giorno di scuola.
Little Acorn era una cittadina situata in una valle tra due montagne, di circa quattromila abitanti, dove non era mai accaduto niente di speciale ma i cittadini vivevano spensierati, lontani dalla frenesia della grande città, raccolti e sicuri, come in una bolla.
La cittá piú vicina era il capoluogo di Contea: Oakwood Springs, decisamente piú trafficata e conosciuta di Little Acorn. 
In una casa verso la periferia del paese, viveva la famiglia Aster, composta da padre, madre, due fratelli gemelli, un fratellino minore, una nonna e un gatto nero.
La loro casa era un edificio grande e arancione, e sembrava anche alquanto vecchio; aveva un giardinetto con un'altalena e un piccolo cancello arrugginito con un quadretto vecchio con inciso il numero "17".
Si udí un tonfo e dal portone d'ingresso uscirono i gemelli Aster e la madre pronti per andare a scuola.
I due ragazzi erano magri e piuttosto piccoli di statura; avevano i capelli lisci e corvini che gli coprivano parte della fronte, gli occhi verdi a mandorla e la pelle bianca con delle lentiggini sul naso alla francese.
Indossavano inoltre una divisa scolastica sull'azzurro con una cravattina grigia e due zaini sulle spalle, Xander a quadri grigio e nero, e Ruben con un motivo militare.
Erano quasi identici e l'unica cosa per cui un comune mortale li avrebbe distinti, erano sicuramente gli occhiali di Ruben.
Xander esclamó: "Certo che questa divisa fa veramente schifo!"
Il fratello lo guardó e fece una risatina strozzata.
"Di chi é stata la bellissima idea di far indossare a degli studenti delle divise?" continuó il ragazzo, imbarazzato.
La madre subito ribatté: "Zitto che ti sta benissimo!" e Ruben, cercando di provocare il fratello: "Si mamma ha ragione, sei bellissimo con questa divisa!".
Il gemello lo fulminó con lo sguardo e subito la madre fece cenno di salire in macchina.
Meissa Aster era un'insegnante di scuola materna piuttosto alta, dai capelli mossi e neri che le arrivavano alle spalle ornati con meches bordeaux.
Era una donna molto gentile e calma all'apparenza, ma che diventava una furia se provocata o arrabbiata.
Al contrario, il padre dei due gemelli, quasi sempre fuori per lavoro, era un uomo autoritario e serio, ma che nascondeva un lato gentile e sensibile che raramente aveva mostrato ai ragazzi.
"Avete salutato la nonna?" domandó Meissa ai figli.
"Si, mamma dai...l'abbiamo salutata." sbuffó Xander.
"E dai! Cerca di stare calmo!" esclamó sorridente il fratello.
"Sei nervoso Xan?!" gli chiese la madre.
"Molto." rispose secco il ragazzo.
"Dunque..." riprese Ruben contando con le dita "Nonna...salutata; papá...salutato stamattina presto; Alioth, salutato..."
"Manca Mr.X!" suggerí Xander guardandosi intorno.
"Ma smettetela!" li rimproveró la madre "Siete in ritardo, vi sembra il caso di mettervi a cercare il gatto?"
"Che palle." mormoró Xander.
"Forza andiamo!" li incoraggió la madre.
I due gemelli avrebbero dovuto frequentare per la prima volta due sezioni differenti ma sempre della stessa scuola, precisamente il primo anno della "Goldenbark High School", una scuola superiore situata proprio nel confine tra Little Acorn e Oakwood Springs.
Dopo cinque minuti passati in macchina, dove si sentiva solamente il rombo del motore, arrivarono di fronte alla scuola e Xander pregó la madre di non scendere ad accompagnarli per evitare di farli vergognare.
"Ma é il vostro primo giorno di scuola ragazzi!" esclamó lei.
"Si mamma, ma..." cercó di spiegare Xander, lanciando al fratello occhiate che esprimevano ansia mista a imbarazzo.
"Va bhe...non fa niente!" sospiró la donna "Cosa devo fare con voi due?!"
La madre fece fatica a seguire l'indicazione del figlio, tuttavia li salutó e i due ragazzi scesero dalla macchina dirigendosi verso il giardino della scuola.
"In bocca al lupo tesori!" gridó la donna passando vicino ai ragazzi con il finestrino della macchina abbassato.
"Ecco...lo doveva proprio fare!?" disse Xander con la bocca socchiusa al gemello, mentre quest'ultimo si limitava a sorridere alla madre.
"E dai Xander, rilassati! Possibile che ti debba sentire in imbarazzo per qualsiasi cosa?!"
Ruben, che fino a poco prima sembrava saper contenere e gestire le proprie emozioni, quando entró nel cortile della scuola, inizió ad agitarsi.
I due avanzavano tesi come due bastoni di legno e l'uno guardava l'altro impietriti.
C'erano ragazzi ovunque: alcuni ridevano, altri scherzavano ed altri fumavano.
Nella testa dei due gemelli balzavano pensieri del tipo: "Ma cosa diavolo hanno da essere felici?! Dopotutto é il primo giorno di scuola!"
Ruben e Xander erano sempre andati discretamente bene a scuola, soprattutto alle elementari, mentre alle medie la loro voglia di studiare era andata scemando progressivamente.
Il suono della campanella.
"Ma dove sono loro?" domandó insicuro Xander.
"Le incontreremo dentro, abitano a due passi dalla scuola...saranno venute in anticipo." ipotizzó Ruben.
Tutti i ragazzi si ammassarono ed iniziarono ad entrare come una mandria imbufalita nell'edificio.
"A me sembra più un carcere!" esclamó una voce femminile alle spalle dei gemelli.
"Si hai ragione!" replicó un'altra piú alta e squillante.
"Sono loro." affermó sorridente Ruben.
I ragazzi si voltarono e riconobbero due loro amiche, le gemelle Windrose; si salutarono.
Una delle sorelle, Krista, doveva frequentare la stessa classe di Ruben mentre l'altra, Amy, quella di Xander.
I quattro si conoscevano all'incirca dalla loro nascita, in quanto le loro famiglie erano molto amiche e i padri, Alan Aster e Stephen Windrose, lavoravano insieme all'osservatorio astronomico di Oakwood Springs.
Ne avevano passate di tutti i colori insieme e si consideravano come fratelli.
"Come vi sentite ragazze?" chiese Xander alle gemelle, con un sorrisetto piú forzato che mai.
"Agitata! Ecco tutto!" rispose Krista.
Amy guardó la gemella, per poi rivolgersi verso Xander scuotendo la testa in sù e in giù.
Entrambe le gemelle Windrose erano magre e non molto alte, di qualche centimetro in meno dei ragazzi; avevano gli occhi color nocciola e dei capelli castani scuri lisci che portavano di lunghezza differente: Amy fino alle spalle, e Krista un po' più corti, con una frangia sulla fronte. Avevano inoltre un viso piuttosto magro, delle labbra carnose e la pelle di una tonalitá appena piú scura di Ruben e Xander.
"Ma queste divise?" chiese Xander.
"Dicono che sono una novitá di quest'anno!" rispose Krista "Forse le fanno indossare per via dell'abbigliamento indecente di alcuni studenti!"
"Ragazzi! La campanella é suonata da un pezzo! Non vorremmo mica marinare la scuola il primo giorno...?!" intervenne Ruben, un po' inquieto.
I gemelli annuirono e, una volta saliti i gradini e varcato il portone dell'edificio, le strade dei ragazzi si divisero e le due coppie si addentrarono rispettivamente in quelle che sarebbero state le loro classi per molto tempo, dopo un tremendo ed interminabile discorso del preside di circa un'ora.
Le gemelle Windrose non avevano mai avuto problemi a scuola, specialmente Amy. Il fatto che la madre le aiutasse costantemente nei compiti a casa le avvantagiava notevolmente, ma le stressava allo stesso tempo. Krista tentava sporadicamente di convincere la madre a fare da sole, ma la donna non demordeva.
Mentre il tempo scorreva e il Sole sovrastava splendente il cielo autunnale di Little-Acorn, una leggera nube argentata inizió a vorticare intorno alla scuola: non era una semplice foschìa stagionale, bensí sembrava quasi un ammasso di nebbia dotato di volontà propria.
Xander sembró l'unico in classe ad accorgersi che c'era qualcosa di strano fuori dalla finestra, ma inizialmente non diede peso alla cosa; poi si incuriosí.
"Amy...Amy..." disse chiamando la compagna a bassa voce.
"Che c'é?!" rispose lei.
"Guarda fuori!"
Amy seguí l'indicazione dell'amico, e si accorse anch'essa della strana nebbia d'argento scintillante che stava vorticando lentamente intorno all'edificio scolastico.
"Aster!"
Una voce di donna stava richiamando Xander.
"Windrose!"
La professoressa aveva notato che Amy e Xander stavano guardando fuori dalla finestra invece che seguire la sua lezione, cosí li riprese.
"Che state facendo?"
"Oh, ci scusi professoressa!" esclamó Xander, mortificato.
"Ci perdoni prof. Colpa della nebbia." disse dolcemente Amy.
La classe ridacchiò sotto i baffi.
L'insegnante guardó fuori dalla finestra, ma sembró non accorgersi della strana foschia che aveva ricoperto la scuola.
Sospirò.
"Seguite la lezione ragazzi...ve ne prego."
"Si, professoressa Greenfield!" esclamó Amy.
"Inauguriamo bene l'anno scolastico! Ok?" continuó, inclinando la testa ed accennando un smorfia simile ad un sorriso.
I ragazzi si voltarono tutti a guardare i due gemelli.
Passó del tempo, e Xander si accorse che la strana nebbiolina lucente se n'era andata, cosí decise di trascurare la cosa, per evitare che la professoressa si arrabbiasse sul serio.
La signorina Oliva Greenfield, completamente vestita di verde, era una donna sulla mezza età bassa con il fondoschiena enorme, all'apparenza severa e intransigente, che avrebbe occupato la cattedra di biologia e botanica quell'anno.
A Xander ed Amy erano sempre piaciute le scienze naturali, tanto da aver scelto appositamente quella sezione, tuttavia il pensiero di dover frequentare per tutto l'anno il corso con la Signorina Greenfield li spaventava enormemente.
Il ragazzo era interessato in particolare al mondo marino e a tutte le sue creature; la ragazza invece era molto ferrata sullo studio della terra e della vegetazione terrestre.
Parallelamente, nella sezione accanto, Ruben e Krista stavano ascoltando il programma di astronomia che avrebbero affrontato quell'anno con un uomo alto e magrissimo, gentile e scherzoso, dai capelli grigi e due occhialetti rettangolari sul naso: il professor Rigel.
Ruben e Krista, e cosí tutta la classe, non si erano accorti della nebbia che aveva avvolto l'edificio scolastico.
"E questa é la costellazione dei Gemelli..."
"Che barba..." si lamentó Krista.
"Ma dai é interessante Kry!" disse Ruben.
"Si lo so ma..." continuó lei "queste cose giá le sappiamo noi due! Ti ricordo che i nostri lavorano all'osservatorio!"
"Giá...ma non ci fa male ripassare!" ribatté Ruben, afferrando la penna con la sinistra, in quanto mancino.
"Se lo dici tu..." disse Krista, guardando fuori dalla finestra.
Ai due piaceva molto l'astronomia e tutto ció che riguardasse lo studio del cielo e degli astri, anche perché i loro genitori li avevano istruiti sin da piccolissimi sulla conoscenza del cosmo. Ruben, tuttavia, aveva tralasciato che nello studio dell'astronomia sarebbe stata necessaria, se non indispensabile, la conoscenza della matematica, materia con cui lottava da anni.

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