3-Spine

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I quattro ragazzi, sopraffatti dalla curiositá e insospettiti dal fatto che il treno si fermasse troppo spesso per dei guasti, erano decisi ad andare a vedere cosa fosse quell'enorme e strana colonna di luce scarlatta che si intravedeva in lontananza, immersa nell'oscura foschìa della caverna.
L'Asteroide al momento era fermo, e dal foro sul soffitto creato da Krista, stava continuando ad entrare quella nebbiolina argentata che i Gemini avevano giá visto prima.
La locomotiva ripartí.
Un labirinto di fiori enormi si estendeva davanti agli occhi dei gemelli, quasi fosse impenetrabile.
"Se solo fossimo in grado di librarci in aria..." pensó a voce alta Xander.
"Purtroppo non possiamo Xander!" disse dura Krista.
"Dobbiamo incamminarci a piedi." continuó Ruben.
I ragazzi partirono dunque verso la loro meta, ma come al solito Amy rimase indietro di qualche metro.
"Sei sempre la solita Amy!" le disse la sorella.
"Sbrigati Amy!" incitó Ruben.
La ragazza si era fermata e stava guardando un punto fisso.
"Ragazzi..." mormoró con voce preoccupata.
"Che c'é?" chiese Xander, sbuffando.
"Venite quí un attimo!"
I tre raggiunsero l'amica.
Amy indicó ció che stava osservando agli altri: uno dei grossi boccioli lilla piantati al suolo, sembrava contenere una sagoma scura al suo interno.
"Interessante...ma ora andiamo, non abbiamo tempo da perdere, prima andiamo da quella colonna, prima scopriamo se questa locomotiva nasconde qualcosa!" esclamó convinto Xander, con aria da conducente.
"Cavolo Xandy! Tiratela di meno!" disse Ruben.
"Che vuoi dire?" rispose il fratello.
"Non so...ti atteggi da caposquadra!"
"Ma smettila Ruben!"
"Vuoi forse dirmi che non é cosí?"
"Hei ragazzi? Non é il momento questo di discutere!" li interruppe Krista "Forza proseguiamo!"
"E tu Amy smettila di fissare sempre qualunque cosa come se fossi un neonato!" disse rivolta alla sorella, che ancora una volta non sembrava voler distogliere lo sguadro da quel grosso bocciolo lilla.
"C'è...qualcosa al suo interno..." sussurró Amy.
"Che?"
Amy stava palpando il fiore, quando ad un certo punto chiuse gli occhi e si fermó con il palmo della mano aperta.
"Che sta combinando?" domandó Ruben.
La Delta Geminorum si illuminó di verde e pian piano l'enorme bocciolo inizió ad aprirsi.
Piú i suoi petali aggrovigliati si spalancavano, piú si intravedeva all'interno della gemma una specie di uovo.
"Oh Santo Cielo ma cos'é!?"
Krista, Ruben e Xander si impressionarono ed indietreggiarono.
Amy allora, che stava tenendo gli occhi chiusi, sentendo le reazioni degli altri, li aprí improvvisamente anche lei; si spaventó e si gettó all'indietro, interrompendo il suo incantesimo.
Il bocciolo non era del tutto aperto, ma si poteva ugualmente osservare ció che ospitava al suo interno: una specie di uovo lattiginoso trasparente con un bambino che galleggiava, privo di sensi, in un liquido.
"Ma cos...?"
"Ma é un bambino!" gridó Krista, mettendosi le mani davanti agli occhi.
"Sara morto?!" chiese Ruben, con gli occhi spalancati e la mano sulla fronte.
"Piuttosto, che ci fa un bambino in un fiore?" domandó Xander tremante.
I cuori dei quattro ragazzi iniziarono a battere piú forte. Non potevano accettare che un bambino galleggiasse privo di sensi in un fiore.
"E se dentro tutti questi boccioli. ci fossero delle persone?" chiese impaurita Amy, voltata per non vedere il bambino.
"Cosa se ne fa un treno di tutte queste persone, a patto che ci siano veramente dentro i fiori delle persone?!" rifletté Xander a voce alta.
I ragazzi rimasero incerti ed impauriti.
Si chiedevano se veramente ci fossero altre persone all'interno di tutti quei boccioli perché, se fosse stato cosí, in quel momento sarebbero stati circondati da centinaia di corpi privi di sensi, rinchiusi all'interno di fiori giganti.
"Allora proseguiamo?"
Ruben ruppe il silenzio che si era creato.
"Si...dai andiamo!" disse il fratello' ingurgitando un malloppo di saliva sulla gola.
I Gemini ripartirono verso la colonna rossa, ma quel labirinto floreale era un vero e proprio ostacolo al raggiungimento della loro meta.
L'immagine del bambino turbava le loro menti e impediva loro di focalizzarsi a pieno sul superamento di quella foresta floreale.
Passarono molti minuti.
Amy, che era stanca di camminare intervenne:
"Io sono stufa di camminare a vuoto..."
"Amy, tutti siamo stanchi!" aggiunse la sorella.
"Poi non stiamo camminando a vuoto..." aggiunse Xander "sono sicuro che di questo passo ci arriveremo laggiú, ansi vedo la colonna piú vicina di prima."
Gli altri tre non erano molto convinti del fatto che la colonna si vedesse piú grande, ma non aprirono bocca per non distruggere le illusioni di Xander, che sembrava averci preso gusto a fare il "leader" della situazione.
Passarono altri lunghi minuti.
Dopo pensieri disperati, i gemelli si ricredettero, dato che vedevano che la colonna rossa si stava facendo sempre piú vicina.
Giravano a destra e sinistra di ogni bocciolo gigante che incontravano davanti, stando attenti a mantenere una traiettoria che li avrebbe portati dritti alla loro meta.
"Ci siamo quasi!" osservó speranzosa Krista.
A circa duecento metri, la visuale dei ragazzi era piuttosto strana e curiosa:
quell'enorme colonna rosso scarlatto sembrava fatta di un materiale trasparente, simile al vetro, e al suo interno conteneva un liquido rosso vivo che emanava una luce sanguinosa.
"Ma che roba é quella?" chiese titubante Amy.
Tutto il liquido nella colonna sembrava viaggiare dal suolo verso l'alto, come trasportato da una corrente.
"Guardate...il liquido converge verso la cima della colonna!" notó Ruben.
I Gemini alzarono gli occhi.
Da quella distanza non erano in grado di vedere dove si raccogliesse il liquido splendente, dato che il soffitto di stalattiti della caverna non lo permetteva.
"Dannazione! Le stalattiti!" esclamó Xander.
"Se ci avvicinassimo ancora un po' riusciremmo a vedere l'apice della colonna!" continuó Ruben.
"Dobbiamo proprio farlo?" chiese Amy, impaurita dalla reazione dei compagni.
"Amy..." la guardó Krista "sì, dobbiamo farlo!"
Stanchi e quasi privi di forze, i Gemini decisero di ripartire verso la colonna color cremisi.
Passarono cinque minuti di camminata, ed ancora non riuscivano a scorgere la cima, cosí per un attimo pensarono di rinunciare e tornare indietro, ma succese qualcosa di insolito.
"Che strano odore!" sopraggiunse Krista.
I ragazzi annusarono l'aria.
"Oddio é insopportabile!" disse Xander tappandosi le narici con la mano.
"Bleaa!" esclamó Amy disgustata.
"Ragazzi..."
Ruben era un po' preoccupato.
"Questo odoraccio é...sangue."
"Santo Cielo hai ragione Ruben!" lo appoggió il fratello.
"Sento che sto per svenire!" continuó Amy.
"Amy respira profondamente e stai tranquilla." le consigliò Ruben prendendole la mano "E cerca di respirare con la bocca chiaramente..."
Un attimo di sgomento e i ragazzi si fermarono; la terra inizió misteriosamente a tremare.
"Oddio."
Krista si accasció a terra e si mise le mani tra i capelli.
"Aiuto...mi gira la test...non ce la faccio." balbettó la ragazza, con gli occhi lucidi.
Amy si calmó e soccorse la gemella.
"Chiudi gli occhi e respira Kry." fece la sorella, prendendole le mani.
"Che succede?" domandó impaurito Xander.
"Krista ha paura del terremoto." disse Amy "Ha una fobia incontrollabile."
Ció che successe poco dopo fù qualcosa che i Gemini si rifiutarono di credere: quell'immensa moltitudine di gemme lilla piantate al suolo, si schiuse pian piano.
"Ma che sta succedendo?!"
"Oddio ma cosa...?"
Amy generó una barriera di luce verde per proteggere tutti dalle eventuali stalattiti pioventi.
Come precedentemente avevano ipotizzato i ragazzi, i boccioli lilla contenevano ognuno una creatura priva di sensi immersa in un liquido, all'interno di una specie di uovo gelatinoso, che si scioglieva una volta aperta la gemma, lasciando fluttuare a mezz'aria i corpi privi di sensi.
Non erano solo creature umanoidi, bensí ogni forma di vita ospitasse Posto.
Non appena le gemme si schiusero, dei viticci spinosi spuntarono dal terreno, ed iniziarono a legare gli arti delle persone e ad aggroviagliarcisi intorno.
"Che scena raccapricciante!" disse Ruben.
Amy si tappó gli occhi.
Da lí a poco tutte quelle creature si ritrovarono totalmente ricoperte da viticci neri e spinosi.
"Gli stanno succhiando il sangue!"
urló Xander.
"Non posso crederci..."
Krista si scandalizzó e rimase a bocca spalancata.
In effetti Xander aveva proprio visto giusto: quei rovi spinosi che sembravano muoversi da soli come mille serpenti, avevano conficcato le loro spine nei corpi morti delle persone, e si vedeva come se qualcosa stesse fluendo all'interno di quegli steli spinati, partendo dai corpi verso il terreno nero della caverna.
"Di questo passo moriranno!" urló spavento Xander.
"E te mi vuoi forse dire che prima erano vivi Xander?" ribatté Krista "Quà siamo sempre stati circondati da centinaia di cadaveri! Ecco come la penso!"
"Ma che diavolo se ne fa il treno di queste persone?" chiese Ruben.
"É come se qualcosa o qualcuno si stesse alimentando del sangue di questa povera gente!" disse pensoso Xander.
"Io non ce la facc..."
Amy si accasció a terra e cadde lentamente priva di sensi.
"Amy!"
Era svenuta.
La bolla fluorescente che li proteggeva si dissolse.
Man mano che passava il tempo, sotto i piedi dei ragazzi, il suolo della caverna iniziava a pulsare letteralmente, come un enorme cuore; i corpi delle vittime diventavano sempre piú pallidi e magri, fino a quando i rovi spinosi non allentarono la presa e si staccarono dai corpi, ritirandosi nel sottosuolo.
I corpi cadaverici tutti chiazzati, ormai privi di sangue, si accasciarono a terra e i petali delle gemme, sporchi anch'essi, si richiusero reintrappolandoli al loro interno.
Una sciena raccapricciante era avvenuta.
I ragazzi non si capacitavano ancor di ció a cui avevano appena assistito; qualcosa che li segnó nel profondo.
La terra nera e fredda della caverna ancora batteva forte come un cuore pulsante.
"Alla colonna..." disse Ruben, col cuore in gola.
"Cosa?!" domandó Krista.
"I corpi sono stati privati del loro sangue per..."
Ruben fece un grande respiro e continuó.
"per alimentare la colonna."
"Tu credi?" chiese Krista.
"Si! So che potrá essere un'ipotesi azzardata, ma io ne sono convinto! Da quando abbiamo sentito quel forte odore sgradevole, mi é venuto in mente che la colonna rossa potesse contenere del sangue!"
"Potresti avere ragione!" disse il fratello "Ma ora cerchiamo di tornare indietro, potrebbe essere pericoloso!"
"Oddio, é pesantuccia Amy!" esclamó Xander prendendo in braccio la ragazza.
"Se ti sentisse..." sussurró Krista.
"Facciamo che la prendiamo in braccio a turno, eh Ruby?!" disse Xander rivolto al fratello.
"Eh...va bene" rispose l'altro.
Ripartirono seguendo il percorso contrario, superando di nuovo tutti quei fiori chiusi, che si erano macchiati si sangue e contribuivano a creare uno scenario inquetante e spaventoso.
L'odore fortissimo e sgradevole di sangue aleggiava nell'aria, come se un momento prima ci fosse stata una violenta battaglia sanguinosa; il terreno arido, nero e freddo, ancora pulsava come un cuore, e la colonna scarlatta splendente ancora era lí, alle spalle dei Gemini, nascondendo chissá quale verità.
L'Asteroide nascondeva qualcosa di strano ed oscuro, perció i ragazzi non si sentivano piú a loro agio a viaggiare là dentro.
Krista era convinta che l'Aula Omega, che non avrebbero mai dovuto visitare, fosse proprio quell'enorme caverna all'interno della quale loro stessi stavano camminando.
Arrivarono finalmente d'innanzi alla scalinata rocciosa che risaliva sopra al precipizio, cosí la percorsero a fatica, specialmente Xander e Ruben, che dovettero trasportare una Amy a peso morto.
La grande fessura che aveva creato Krista con i suoi poteri, lasciava vedere ancora i colori sgargianti della volta celeste.
Arrivati in cima, Amy si sveglió di botto.
"Amy finalmente!" esclamarono i ragazzi.
"Che é successo?" chiese lei spaesata ed impaurita.
"Ti spiegheremo tutto piú tardi!"
Aiutarono Amy a camminare, dato che non aveva del tutto ripreso le forze, e dopo qualche metro si ritrovarono di nuovo davanti all'entrata della caverna.
"Rieccoci davanti al quadro!" disse Ruben.
"É chiuso!" esclamó Xander; e Krista: "Allora lo apriremo con la forza!"
I ragazzi poggiarono le mani contro il bordo destro del quadro e spinsero piú forte che potessero.
Niente.
Non ci fù verso di riaprire il passaggio.
"Cavolo! Riproviamo!" disse Xander.
I ragazzi, nonostante riprovarono e riprovarono a far ruotare il quadro sulla parete, non ebbero nessun risultato.
Proprio mentre stavano insistentemente premendo sulla cornice del quadro, qualcosa si mosse sul terreno nero della caverna:
non era un fruscìo, bensí uno stridìo che urtó le orecchie dei ragazzi, che se ne accorsero, voltandosi di scatto.
"Oh no!" urló Krista "Ancora quelle strane piante!"
I rovi striscianti che tempo prima avevano privato tutte le creature nei boccioli del loro sangue, erano davanti ai Gemini, pronti ad attaccare.
"Dobbiamo difenderci ragazzi!" ordinó Xander.
Amy cercó di sfruttare il potere della sua pietra, ma era troppo debole per creare una barriera.
"Oddio, non ci riesco!"
I rovi si stavano pian piano avvicinando quando, d'un tratto, si alzarono da terra come serpenti.
"Queste piante sono animate." pensó a voce alta Xander.
I rovi si incurvarono leggermente all'indietro, come dei cobra pronti ad attaccare, e subito dopo si lanciarono verso i ragazzi.
Sarebbero morti, se solo in quell'istante Ruben, mosso da chissá quale intenzione, non si fosse posto davanti agli altri per proteggerli.
Amy, Xander e Krista non fecero nemmeno in tempo a rendersi conto che Ruben stava per essere attaccato e privato della sua essenza vitale, che una luce fortissima li abbaglió.
"Ma cosa..?" sussurró ad occhi spalancati Krista.
Un fascio di luce calda color arancio, seguito da un cerchio di fiamme si materializzó davanti ai ragazzi, bruciando tutto ció che incontró davanti, e cosí facendo, polverizzó i rovi spinosi.
Quel fasció di fuoco splendente proseguí a velocitá impressionate illuminando tutta la caverna, fino a dissiparsi nell'aria: uno spettacolo affascinate.
I ragazzi rimasero a bocca aperta, un pó per lo stupore, un pó perché avevano capito che era stato proprio Ruben a salvarli.
"Rubeeeeen!" urló Amy.
"Ce l'hai fatta fratello!" continuó Xander.
"Era ora che ci riuscissi!" seguí Krista.
I tre corsero ad abbracciare Ruben, contenti, mentre lui sembrava stanco e stremato.
"Son-sono stato io?"
Il ragazzo accennó un sorrisetto e si toccó la fronte: era apparsa anche la Beta Geminorum, l'ultimo frammento della Gemma Geminorum, la pietra rosso scarlatto con il potere del fuoco.
"Ora anche io ho una pietra come voi! Dunque sono anche io uno dei Gemini!" disse con voce stanca, accasciandosi a terra.
"Ma certo stupidone!" scherzó Amy.
Proprio quando quest'ultima aveva ripreso le forze, Ruben le aveva perse.
"Dunque, se ricongiungiamo i quattro frammenti che sono sulle nostre fronti" disse Amy, indicando il quadro davanti a loro raffiguarante la Gemma Geminorum "riformeremo la leggendaria pietra che ci servirá per sconfiggere Onix e la Nowhere-corp!?"
"Credo di si Amy" rispose Xander.
"A proposito del quadro, ora siamo bloccati quì...che facciamo?" chiese Krista.
"Dobbiamo chiedere aiuto a qualcuno!" incitó Xander.
"Xandy ti ricordo che c'é solo Silver oltre a noi nella locomotiva!" ribatté Amy.
"E se provassimo a usare i nostri poteri per aprire il passaggio?" propose Krista.
"Ma, cosí facendo, distruggeremo il quadro di Pollux!" intervenne subito Ruben, che era appassionato di arte e non avrebbe mai permesso che si distruggesse un opera come quella.
"Dunque?"
"Ci deve pur essere un modo per uscire da qui!" pensó Xander.
"Siamo intrappolati in questa caverna...io suggereirei di abbattere la parete con tutto il quadro!" disse Krista.
Ruben non ne era convinto.
"Ma questi quadri appartengono al patrimonio di questo mondo! Sono ció che resta dei sovrani di centinaia di anni fà...vi rendete conto?"
Riprese fiato e continuó.
"E per giunta é raffigurata la Gemma Geminorum con una frase scritta direttamente da Pollux!"
"E allora sentiamo, che proponi di fare per uscire? Siamo nelle tue mani Ruben!" esclamó Krista a braccia conserte.
Amy e Xander guardarono Ruben.
"M-ma, io non..." balbettó il ragazzo.
Amy aggrottó la fronte ed osservó il quadro attaccato alla parete, in particolare la sua cornice dorata con incise le lettere "omega".
"Ragazzi sentite!" intervenne Amy, attirando l'attenzione degli altri "Se provassimo a distruggere solamente quella cornice, magari il quadro cadrá e riusciremmo a passare!"
"Mh...si puó provare!" disse Xander.
Krista acconsentí, e anche Ruben, anche se aveva paura che qualcosa sarebbe andato storto, e che si sarebbe rovinato il quadro.
"Usiamo le Gemme?" chiese Xander.
"Certo!" rispose Krista.
I Gemini si disposero in modo tale che toccassero tutti e quattro un punto della cornice: Amy e Xander si misero in ginocchio e poggiarono il palmo della mano agli angoli destro e sinistro della cornice, mentre Ruben e Krista erano in piedi, con le braccia distese, toccando la parte piú alta della cornice.
"Avanti! Concentriamoci!" incitó Xander.
I quattro chiusero gli occhi.
Dopo qualche secondo la pietra di Krista si illuminó di violetto; seguí quella azzurra di Xander, e dopo la pietra verde di Amy.
Krista aprí un occhio per assicurarsi che tutto andasse liscio, ma vide che la pietra di Ruben non brillava.
"Ruben! Concentrati di piú, la Beta Geminorum non splende!" disse.
"Eh, non ci riesco!" esclamó lui.
"Devi liberare la mente e concentrarti fermamente sulla cornice!" continuó Xander.
"Immagina una luce che splende nel buio." continuó Krista.
"Non avere paura per il quadro..." aggiunse Amy.
"Ma, cosa ti fa pensare che io stia pensando proprio al quadro?!"
"Te lo si legge in faccia mio caro." continuó lei.
"Ma se hai gli occhi chiusi?!"
Xander cercó di riattirare l'attenzione del gemello.
"Ruben, avanti sforzati di piú!"
"Pensa ad una luce!" insistette Krista.
Il ragazzo annuí e cercó di non pensare alla sorte del quadro, dato che riuscire ad evadere da quella caverna era piú importante al momento; si concentró a fondo sulla cornice ed immaginó una fiamma arancione che bruciava nel vuoto.

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