6-Leo

11 2 0
                                    

Un grossa bestia feroce fece la sua apparizione tra la sabbia: era un grosso e imponente leone dagli occhi rossi fuoco e la criniera bruna e spettinata.
"Oddio! Non avevo mai visto un leone cosí da vicino..." disse Xander, in un misto di ammirazione e panico.
Altair saltó in groppa al gigantesco felino e si aggrappó alla folta e scura criniera.
"Uccidili" ordinó l'uomo in smoking, divertito.
Il leone inizió a correre in direzione dei gemelli.
"Siamo nei guai!" gridó Ruben impietrito.
"Non vi preoccupate" li rassicuró Amy.
Una bolla luminescente si alzó da terra per magia, inglobando i ragazzi e il folletto.
"Grazie Amy!" disse Krista.
Il Leo corse verso la barriera e la attaccó con le fauci gocciolanti di saliva.
"Meglio di un documentario..." ammiró Xander.
Krista sospiró rassegnata, con una mano sulla fronte.
Il leone ruggiva e si scaiava contro la bara sorretta da Amy, tuttavia questa era impenetrabile.
"Sei diventata piú forte o sbaglio?" chiese Ruben all'amica.
Lei sorrise.
Il Leo con in sella Altair, si allontanó dallo scudo.
"Ora tocca a me!" esclamó Krista.
Amy fece svanire la barriera e sua sorella si caricó di energia e scaglió per la seconda volta una saetta purpurea in direzione della bestia.
"Ahhh!" gridó Altair.
L'uomo impaurito saltó via dal Leone, che venne folgorato in un batter d'occhio.
Un esplosione di sabbia, scintille violette e frammenti di vetro; il leone era a ancora vivo.
"Il mio potere non é bastato a purificarlo!" esclamó Krista.
Il bestione si riprese in fretta, malgrado la criniera bruciata, ed espiró una fiamma potente rossa come il sangue.
Ruben saltó davanti al gruppo e il suo cristallo si illuminó.
Il ragazzo inspiró energicamente e risucchió la fiammata scarlatta del Leo, per poi risputarla con la forma di una fenice.
"Sei grande Ruby!" esclamó Silver.
L'uccello di fuoco investí l'animale, tuttavia questo sembrava essere immune al fuoco.
Contemporaneamente Xander sfrecció sulla sabbia desertica verso Altair e gli molló un pugno sulla faccia di soppiatto.
"Maledetto moccioso pelle e ossa...dietro le spalle!" urló dolorante con una lacrima sull'occhio.
"Se mi hai sfigurato il viso io giuro che..." piagnucolò Altair palpandosi il volto.
L'uomo scattó verso di Xander, e lo afferró col gomito per il collo.
"Lasciami andare" gridó il ragazzo.
"Ora ti strapperó tutti i tuoi ossicini, e ci costruiró un bell'attrezzo da aggiungere alla mia sala-pesi."
"Idiota..." esclamò Xander, che nonostante tutto non era intimidito dall'uomo
"Magari riesco anche a prendere il frammento di pietra che porti in corpo!"
Mentre Amy difendeva Krista e Silver dalle fiamme scarlatte del Leo, Altair alzó il braccio.
"Inizieró a smontarti dal cristallo che sta sulla tua fronte."
"Aiutoo!" gridó Xander dimenandosi dalla stretta ferrea dell'uomo col cilindro nero.
Ruben corse verso il gemello.
"Lascia andare mio fratello! Ora!"
La Beta Geminorum brilló di un arancione accecante e un rumore simile ad un battito cardiaco andó echeggiando per tutto il deserto.
Perfino il Leo si fermó ad ascoltare quel rimbombo.
"Ma cos'é?" si chiese Xander.
"Sembra...un cuore" affermó Amy.
"Beta Pulsar!" disse Ruben.
Improvvisamente delle scintille arancioni si accesero nell'aria ed andarono a convergere tutte davanti al ragazzo con il kimono bordeaux, accumulandosi in una palla di fuoco arancione, che pulsava come un cuore.
"É simile alla sfera azzurra di Xander..." osservó Silver.
"É come un sole in miniatura!" disse Krista.
Ruben distese le braccia davanti a sè, mise le mani come una pistola e sparó la grossa sfera pulsante in direzione di Altair.
"Ahhh!" gridarono all'unisono Xander ed Altair; quest'ultimo lasció la presa sul ragazzo e questo corse via all'istante impanicato.
Il riflesso di quella stella arancione si ingrandiva sempre di piú negli occhi verdi smeraldo di Altair, quando egli venne inglobato dalla Beta Pulsar e carbonizzato in un batter di ciglio.
La sfera esplose in mille scintille e un seme nero cadde nella sabbia.
Xander si avvicinó ad esso e lo schiacció con il piede.
"Il seme della superbia..." commentó guardando Altair ridotto a un mucchietto di cenere fumante.
"Ho rischiato veramente brutto...piuttosto Rub, che diamine avevi in mente?! Volevi ammazzarmi?!"
"Mi dovrai ricambiare il favore Xandy, ricordatelo." rispose Ruben facendo l'occhiolino al gemello.
I due fratelli corsero verso le amiche e il folletto, che avevano ricominciato a combattere contro il Leo.
"Non possiamo continuare a nasconderci dietro la barriera!" esclamó Amy.
"Allora lo affronteró e lo purificheró!" disse convinta Krista.
Amy tolse la barriera e la gemella si avvicinó al grosso leone dagli occhi rossi; la bestia soffió una potente fiamma cremisi e lei saltó in aria evitandola.
"Ora sono l'unica che possa purificare il Leo!" pensó Krista.
"Non devo fallire...non falliró!"
Il bestione risoffió e una lingua infuocata prese la traiettoria della ragazza che rimase immobile.
Ruben si pose davanti a lei, e risucchió la fiamma per un pelo.
"Ma che ti prende Kry?" domandó lui.
"Non lo so, io..."
"Attacca Kry!" la sollecitó Xander.
"Non so...non so cosa devo fare..."
Il Leo rigeneró la fiamma scarlatta ed Amy protesse tutti con il suo potere.
"Che hai Krista?" le chiese Silver.
"Io non..." disse mettendosi una mano sugli occhi "non sono capace a sferrare un nuovo attacco..."
"Ma dai, concentrati!" esclamó Xander.
"Concentrati e vedrai che sentirai la sua voce!" continuó Ruben.
"La sua voce?" domandó lei spaesata.
"Si...la voce di Virginia!" rispose Amy.
"Ma non sento nessuno...non c'é nessuno!"
Krista sembrava come ipnotizzata; il suo volto era pallido e il temperamento audace che la caratterizzava d'un tratto sembrava essere venuto meno.
Nessuno si accorse che da sotto i suoi pantaloni stava sgorgando una goccia di sangue proveniente dalla ferita procurata dallo Scorpio.
"Non sentiró mai nessuna voce..."
"Ma che dice?!" mormorò Ruben esterrefatto.
"Io non ascolto mai nessuno!" strilló la ragazza "Perché sono un'egoista e una testarda!"
Lei si inginocchió e batté il pugno sulla sabbia.
"Non daró mai retta ai consigli degli altri...non ascolteró mai ció che la gente mi dirá!"
"Reagisci Kry!" le urlò la sorella.
"...e moriró in solitudine, abbandonata e rifiutata da tutti."
"Non la riconosco piú...non é mia sorella..." disse tremante Amy.
La barriera verde si dissolse e il Leo ne appofittó per correre verso di loro.
"Oh no Krista!" gridó Silver.
"Krista!" urlarono Ruben e Xander all'unisono.
"Ce la puoi fare Kryyy!" esclamó la gemella.
"Si...ce la puoi fare!" disse una voce di donna dal timbro familiare.
"Chi é?" chiese Krista.
"Ce la farai...sei una ragazza forte, forse la piú forte che abbia mai conosciuto."
"Io..."
"Allora pronuncia questa formula: 'Gamma Ray Burst' e salva te stessa e i tuoi amici.
Sei la loro unica speranza, non deluderli!"
"Ok!" disse lei.
Il tempo, come se si fosse per qualche istante bloccato, ripartí furioso, e Krista si rizzó in piedi diversa da prima e alzó il braccio al cielo.
Un fulmine lilla piombó dal cielo e non colpí il Leo, bensí lei stessa.
"Gamma Ray Burst!"
Il corpo della ragazza divenne elettrostatico e avvolto da un bagliore violaceo.
Krista agitó il braccio e dalla sua mano fuoriuscí un raggio violetto che colpí il Leo.
Il corpo del leone venne avvolto da una grossa sfera di energia di colore nero, circondata da saette violacee che la elettrizzavano.
"Potente..." disse Xander.
Il bestione si trasformó in un secondo in una statua grigia e partí in un lampo verso la Stella Minore.
La sfera elettrica scomparve.
"Alpha Quasar...Beta Pulsar...Gamma Ray Burst e Delta Nebula..." rifletté Silver "queste formule mi suonano familiari. É questo il vero potere stellare dei Gemini...ce l'hanno fatta."
I cinque si ricongiunsero.
"Abbiamo sconfitto il Trio della Rosa e purificato tutti i Monumenti della Volta Celeste! Siamo grandi ragazzi!" esclamó Xander.
"Si ce l'abbiamo fatta" disse Amy.
"Krista stai bene?" chiese Ruben alla ragazza.
"Si tutto ok. Mi brucia un po' la gamba destra..."
Il polpaccio di Krista sanguinava: la ferita dello Scorpio si era riaperta.
Era stato il veleno di quella creatura a bloccare mente e corpo della ragazza, facendo leva sulle sue paure piú grandi e alimentando i suoi sentimenti piú oscuri e nascosti.
Parlarono e si confrontarono un po', poi decisero di ripartire seguendo la bussola dorata di Silver, dopo che questo ridisinfettó con l'olio di tarassaco il graffio di Krista. Eppure Silver temeva che il veleno dello scorpione potesse di nuovo avere effetto sul suo corpo, essendo ancora in circolo nel suo sangue.
Ripresero il sentiero di roccia; erano giá a metá cammino nel deserto e Ruben ripensava alla voce di donna che gli aveva sussurrato nell'orecchio, proprio la voce delicata di Virginia.
"Alkaid era in realtá Altair." affermó Amy.
"Che bello, non vedo l'ora di osservare stanotte tutte le costellazioni dello Zodiaco!" disse Ruben.
La strada che ancora avrebbero dovuto percorrere non era tanta e superata la barriera non avrebbero dovuto piú incontrare problemi.
Anche la ferita di Krista si era rimarginata del tutto e la cicatrice era svanita; era la presenza della Rosa dei Venti a purificare tutta la zona centrale del deserto.
La luce della Stella Maggiore e di quella Minore picchiava calda sulle teste dei Gemini.
"Se sono stelle" domandó curioso Ruben "perchè hanno la forma di spicchi di luna calante?"
Silver scrolló le spalle.
La bussola dorata segnava ancora una piccola parte del percorso segnato di rosso e il folletto si rasserenó di questo.
"Che enorme energia positiva che avverto!" fece Silver guardando tra le dune sabbiose del deserto, le cui cime piú alte ospitavano ognuna una pala eolica.
Gli stravaganti cartelli stradali si fecero piú fitti e tutti sembravano indicare la stessa direzione del tragitto dei cinque.
"Con questo kimono mi sciolgo" affermó Xander asciugandosi la fronte con la sua manica azzurra con i pesci dorati stampati.
"A chi lo dici..." continuó Silver ansimante.
Il viaggio sembrava infinito; la fine del percorso non si vedeva, e il sentiero di pietra tra la sabbia scompariva sempre all'orizzonte.
Le nubi multicolore del cielo si facevano sempre piú opache man mano che i cinque avventurieri avanzavano.
Si fermarono a bere; poi ripartirono.
La linea rossa sulla bussola dorata di Silver si coloró di blu. Erano a tre quarti dal centro del deserto.
Passó una mezz'ora caldissima, segnata dal sudore che colava sulle tempie dei ragazzi.
Silver si bagnó la testa con una boraccia e si tolse il suo cappellino a strisce azzurre e argento, lasciando che i suoi boccoli blu luccicassero alla luce diurna.
I miraggi offuscavano di tanto in tanto i sensi dei Gemini, ma questi decisero di tenere duro e resistere al caldo.
Xander si immaginava delle oasi tra le dune, pensando di immergersi in un fresco laghetto.
Ruben vedeva una figura angelica che fluttuva in aria; la mente di Amy era bombardata di visioni di Deneb che le ripeteva quanto lei fosse debole mentre a Krista, ogni volta che le cadeva l'occhio per terra, le sembrava che del sangue le gocciolasse dalla ferita ormai guarita sul polpaccio destro.
"Ahhh!" ringhió Xander "Basta."
Si scrolló la testa.
Il vento era praticamente assente a Wasteland; malgrado ció, le pale eoliche sulle dune dorate giravano magicamente.
"Se corressimo?" propose Ruben.
"Ma io sono stancaa" si lamentó Amy.
"Ruben ha ragione Amy, potremmo velocizzarci!" intervenne Xander.
"Ragazzi" sopraggiunse Silver "il percorso sulla bussola da blu é diventato verde...manca poco."
"Appunto" insistette Ruben "non ce la faccio piú a camminare cosí! Voglio darmi una mossa!"
"Dai Ruben, sii paziente." disse Krista.
Ruben pensó che Krista potesse essere l'ultima persona sulla Terra a dire a qualcuno di essere paziente. Poi si ricordó di essere su Posto, e non sulla Terra.
Lí tutto girava diversamente rispetto al loro Pianeta Azzurro.
Loro quattro non si sarebbero mai sognati di combattere contro qualcuno che cercasse di eliminarli.
Xander ripensava alla notte precedente del loro avvento su Posto. La sera prima del primo giorno di scuola superiore, aveva visto una stella cadente e desiderato che qualcosa cambiasse, che un qualche strano evento sarebbe accaduto, ma non si aspettava minimamente di arrivare a quel punto.
Era sempre stato un ragazzo razionale e di certo non andava a credere che un astro che cadeva potesse avverare desideri. Eppure da quando vide per la prima volta Silver, tutte le sue certezze andarono a crollare, il mondo e tutto ció in cui credeva si rivelarono essere solo uno tra i tanti fili che componevano il tessuto dell'Universo.
I luoghi su Posto erano diversi, le persone erano diverse, le leggi fisiche che regolavano la natura erano differenti e la presenza della magia provvedeva a mutarle in continuazione.
Secondo Xander anche la magia non era un concetto irrazionale; era semplicemente la tendenza delle leggi naturali a cambiare.
Ruben al contrario riteneva che non si potesse spiegare razionalmente un concetto come la 'magia'.
Una possibilitá tanto grande non era mai stata concessa agli abitanti della Terra. Ma perché? Perché i terrestri non potevano usufruire della magia per semplificare la loro esistenza? Si chiedeva spesso Krista.
I ragazzi e il folletto camminarono ancora e finalmente si fermarono in un punto del deserto in cui la bussola segnava l'arrivo.
La sferetta dorata si trovava al termine del tragitto verde, proprio sulla rosa bianca disegnata al centro.
"Che desolazione..." disse Krista.
"Non c'é...niente" fece preoccupata Amy.
"Dai, abbiate fede!" esclamó Ruben.
"La bussola indica che dobbiamo fermarci qui" affermó Silver.
"Il percorso termina proprio quá sotto" continuó Xander.
"Si ma quí non ci troviamo allo Zenit preciso!" indicó Krista "Per farlo dovremmo continuare ancora un pochino."
Silver si accorse che da dove terminava il sentiero di pietra, partiva un leggero solco nella sabbia che descriveva una circonferenza enorme.

GeminiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora