6-Specchi

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"Guardate! Oltre questa linea ci addentreremo in un terreno sacro!" fece Silver.
"Ci deve essere una qualche barriera illusoria, me lo sento.
Se oltrepassiamo il solco nella sabbia, potremmo vedere ció che realmente si cela al centro di Wasteland!"
"Sicuro Silver?" chiese Amy.
Lui annuí convinto.
"Allora andiamo" incitó Krista.
"Che ansia..." tremó la sorella.
"Allora" disse Silver "al mio tre oltrepassiamo la linea."
"Uno...
Due...
Tre!"
I ragazzi incerti fecero qualche passo e oltrepassarono la linea nella sabbia.
Una strana sensazione li pervase. La temperatura si fece un po' inferiore.
Una leggera brezza gli carezzó il viso.
"Quindi?" chiese Xander.
"Bhe..."
Non era accaduto proprio nulla. Il deserto aldilá della linea era proprio come lo avevano sempre visto.
"Che iella" disse Krista.
"Dai...riproviamo!" ordinó Silver.
Lui indietreggió e cosí fecero i Gemini piú confusi che mai.
"Uno, due e tre!"
Solamente Silver avanzó, ma non successe nulla.
"Perché esitate ragazzi? Avanti entrate!"
"Vedi qualcosa Sil?" domandó Amy.
"Ehm...veramente no."
Il folletto indietreggió di nuovo.
"Non c'é speranza..." si abbatté Xander "non sappiamo cosa fare. Non raggiungeremo mai la Place-corp!"
"Ma che dici Xander!" esplose Krista "Non abbiamo fatto tutta questa strada per tirarci indietro proprio adesso!"
Ruben stava riflettendo, quando qualcosa gli venne in mente.
"Senza l'ausilio del Terzo Occhio..." mormoró il ragazzo "non avrei potuto realizzare i miei dipinti..."
"Mh?"
"Grazie alla pietra che mi ha permesso di scrutare oltre l'orizzonte..." continuó Ruben.
"Non era ció che Pollux ha lasciato sul quadro?" chiese Amy.
"Proprio cosí Amy. Dobbiamo usare i cristalli!"
"Ne sei sicuro?" chiese Xander.
"Si!" rispose lui.
I quattro incerti ragazzi si concentrarono, chiusero gli occhi e le pietre stellari sulla loro fronte brillarono.
Anche la bussola dorata di Silver si accese di una luce bianca.
"Dobbiamo vedere oltre l'orizzonte..." mormoró Ruben "dobbiamo riuscirci!"
Questo aprí di scatto gli occhi e una barriera luminosa si alzó dalla linea sulla sabbia.
"Ragazzi aprite!"
Gli altri aprirono gli occhi e videro questo muro di luce che fuoriusciva dal solco sul terreno e fluiva verso l'alto, descrivendo un cilindro di energia tutt'attorno alla regione centrale del deserto.
"Waw!" esclamó Xander.
"Allora andiamo!" affermó Krista.
Amy la guardó e fece 'si' con la testa.
La bussola e le pietre brillavano intensamente.
"Ragazzi...io non vedo nient..."
Silver non riuscí a finire la frase che inavveritamente cliccò col dito su un bottoncino dorato della bussola; il vetrino si rizzò rimanendo ancorato alla bussola in un punto, e Silver lo avvicinò all'occhio.
"Ora lo vedo." scandí il folletto sorridendo come un bambino.
"Che figata questa bussola!" esclamò Ruben.
"Già" disse fiero Silver "Dunque.
Uno...
Due...
Tre!"
Il folletto ripeté per la terza volta quella formula e i cinque oltrepassarono la barriera di luce.
"Che strana frescezza!" esclamó Krista.
"Sembra come una doccia di vapore fresco!" osservó Xander.
Improvvisamente tutto quel caldo soffocante che si respirava nel deserto cessó; una brezza fresca aleggiava nell'aria.
Il cielo era stranamente scuro e buio e le dodici costellazioni dello Zodiaco brillavano fulgide come mai visto prima.
"Ma...dove siamo?" chiese Amy.
La barriera di luce alle spalle dei cinque era assente e al suo posto si trovava un muro altissimo di pietra con una miriade di rami sinuosi pieni di foglie scure che si arrampicavano tra i mattoni.
Krista alzó gli occhi al cielo.
"Vega...Deneb...Altair..." sussurró.
"Mh?" fece Xander.
"Il Triangolo Estivo!" spiegó la ragazza.
"É un famoso asterismo composto da queste tre stelle: Vega, Deneb e Altair."
"Waww!" esclamó Amy.
Nel cielo oltre alle costellazioni conosciute c'erano altre tre stelle luminosissime: una di colore rosa, una azzurra e una gialla.
"Giusto...il Triangolo Estivo!" intervenne Ruben, perso nella bellezza della volta stellata "Ce l'ha illustrato il professor Rigel ieri...cioé il primo giorno di scuola!"
I ragazzi abbassarono lo sguardo e scrutarono il luogo fresco e umido in cui erano apparsi: era una foresta di arbusti dalle foglie sottili e scure, con rami aggrovigliati.
"É...una foresta." disse Silver.
Moltissimi rami inoltre spuntavano dal suolo nero e terroso del luogo e si attorcigliavano attorno a degli oggetti vitrei rettangolari.
"Ma sono specchi quelli!" affermó Xander.
Specchi con forme e cornici differenti disseminavano il terreno della foresta di arbusti, ma la particolarità era che ogni cosa circostante veniva riflessa su di essi eccetto le figure dei Gemini e del folletto.
"Siamo come vampiri!" disse Ruben.
"Eh?" chiese confusa Krista.
"Senza riflesso." spiegó lui.
"Guardate ragazzi!" indicó Silver sulla bussola dorata.
"La bussola segna una linea violetta...come un nuovo tragitto da percorrere."
"Si ma...sembra che siamo tornati al punto di partenza!" esclamó Amy.
La sferetta dorata che indicava la posizione dei cinque, si trovava all'inizio della linea viola che conduceva di nuovo alla rosa bianca, proprio nel punto esatto in cui si trovava quando erano entrati a Wasteland.
"Va bhe...continuamo allora!" sopraggiunse Xander.
Non fecero in tempo a muovere una gamba per partire, che da lontano si videro arrivare due fiaccole.
Due fiamme volanti, una azzurra e una gialla, si avvicinavano caute ai ragazzi, contorcendosi tra loro come due serpenti all'accoppiamento.
"Fuochi fatui?" chiese curiosa Krista.
"Che impressione..." tremó Amy.
"No..." continuó Silver "se sono chi penso, non c'é da preoccuparsi."
Le fiamme misero all'erta i Gemini, tuttavia queste si avvicinarono ad essi e si fermarono.
Due figure alte circa un metro, si materializzarono sotto le fiamme.
"Siete la Nana Bianca e la Nana Nera?" domandó il folletto alle due figure.
Una delle due emise un sospiro e Silver capí che si trattava di loro.
"Ma chi sono?" bisbiglió Ruben a Silver.
"Sono le guardiane della Rosa di Venti." rispose lui.
Le due figure indossavano un mantello e un cappuccio che non lasciava intravedere i loro volti, eccetto la luce bianca dei loro occhi luminosi; possedevano un'ala per una, e le due fiamme fluttuavano pochi centimetri sopra le loro teste.
Una era vestita di bianco ed aveva una grossa ala da pipistrello nera e la fiamma dorata sul capo; l'altra era vestita di nero, aveva un'ala bianca e piumata e la fiamma azzurra le bruciava sopra il cappuccio.
"A me mettono i brividi" sussurró Amy.
"Credo che ci vogliano accompagnare" disse Silver.
"A quanto mi hanno raccontato" continuó abbassando la voce "non sono delle tipe molto eloquenti."
"Si, lo vedo" disse Xander.
Le due figure misteriose alzarono le ali e fluttuarono tra gli specchi della foresta.
"Avanti...seguiamole!" ordinó il folletto.
Il percorso nella foresta umida procedeva sinuoso tra gli arbusti bitorzoluti che tenevano gli specchi. Silver aveva gli occhi puntati sulla bussola, per assicurarsi che la Nana Bianca e la la Nana Nera li stessero conducendo nel posto esatto.
"Quindi...andiamo dalla Rosa dei Venti." pensó il folletto.
Il silenzio che regnava nel deserto di Wasteland, combinato al buio e agli specchi di quel luogo, incupiva i quattro ragazzi, che non perdevano occasione per guardare ogni singolo punto del luogo umido.
Inoltre il comportamento di quelle silenziose guardiane non avrebbe messo a proprio agio neanche uno della Nowhere-corp.
Krista giró il collo e mentre osservava ció che si vedeva dietro le sue spalle da uno specchio, vide apparire chiara la sua immagine.
Sussultó spaventata.
"Krista..." disse la sua immagine con voce echeggiante e sublime.
"Benvenuta nella Foresta degli Specchi!"
Lei si strofinó gli occhi e guardó davanti a sè.
Si giró dall'altra parte e in un altro piccolo specchio tondo rivide il suo viso riflesso che le parló.
"Sta attenta a questo luogo...puó confondere la tua mente..."
"Basta!" gridó lei.
"Che c'é Kry?" domandó Amy.
"Gli specchi, hanno qualcosa di strano!"
"Gli specchi?" fece incredulo Xander.
Amy incuriosita si guardó intorno e vide sugli specchi apparire la sua figura.
"Amy..." chiamó la sua stessa voce.
"Amy..."
"Mi vedi Amy? Sono la tua coscenza."
La ragazza guardó spaventata tutti i suoi riflessi sugli specchi. Solo lei a quanto pareva, riusciva a vedere il suo riflesso e udire quella voce.
"Vedo la paura nei tuoi occhi...l'insicurezza..."
"Non ho paura!" esclamó lei.
"Che dici Amy?" chiese Xander.
"Niente...per un attimo mi é sembrato di...niente."
Xander si guardó intorno curioso.
Anche lui d'un tratto vide apparire il suo riflesso sugli specchi della foresta.
"Ma cosa...?"
"Ciao Xander." disse qualcuno.
Il timbro di voce era un po' differente dal suo, in quanto sembrava piú quello di suo fratello Ruben.
"Xander..."
"Lasciami in pace!" rispose lui.
"Xander...hai paura di me?
Hai paura di te stesso?"
Lui cercó in tutti i modi di guardare avanti, ma qualcosa lo spingeva inevitabilmente a confrontarsi con il suo riflesso.
"Non mi evitare Xander, guarda in faccia alla realtá."
La voce rimbomante scoppió in una fragorosa risata.
Non c'era dubbio: era senz'altro la risata rumorosa di Ruben.
"Confrontati con le tue paure Xander.
Tanto lo sappiamo tutti che sei perennemente invidioso dei tuoi amici e di tuo fratello."
"Ma che dici?" domandó lui.
"É questo che ti spinge a fare il finto caposquadra. Perdonami ma...in quelle vesti non ti ci vedo neanche un po'..."
"Ma chi ti ha detto che voglio fare il caposquadra?!" gridó il ragazzo spaventato.
"Xander stai bene?" gli chiese Ruben.
Sembrava ipnotizzato dal riflesso che solo lui poteva vedere.
"Tu Xander...ricorda che io so tutto di te." continuó la voce rimbombante.
"Sai...tuo fratello Ruben pensa sempre a lei...sempre a quella donna, e tu...
tu sei invidioso.
Tu non lo accetti.
Dopotutto, chi ti vorrebbe al suo fianco?!
Nessuna ragazza ha mai detto di desiderarti e tu...
sei troppo timid...no, debole, per dichiararti a qualcuno..."
"Bastaaa!" urló Xander.
"Xandy che c'é?" chiese Silver.
Il ragazzo aveva la testa tra le mani.
"Vai via vai via vai viaa!"
"Xander..." disse Ruben avvicinandosi al gemello.
"Levati!" gridó lui, spingendo il fratello che cadde all'indietro.
"Adesso calmati Xander!" lo rimproveró Krista "Non so quello che hai visto negli specchi, ma..."
"Sta zitta Krista!" ribatté lui, rabbioso.
Era uscito fuori di senno.
Amy non riusciva a vedere l'amico in quello stato, cosí si avvicinó a lui e gli diede uno schiaffo sulla guancia.
"Amy..." sussurró Silver stupefatto.
"Scusami Xandy...ho dovuto."
Il ragazzo si era stranamente calmato e si massaggiava la guancia, con gli occhi spalancati e il fiatone.
"No, grazie Amy!" ringrazió lui.
"Scusate tanto, io..."
"Non preoccuparti Xandy" disse Silver comprensivo "sono sicuro che é l'atmosfera di questa foresta!"
"Si, si chiama la Foresta degli Specchi." intervenne Krista.
"Che fantasia..." ironizzó Ruben.
"Non dobbiamo guardare gli specchi, possono influenzarci negativamente!" continuó la ragazza.
"Giá." affermó Xander, con lo stampo rosso fuoco della mano di Amy sulla guancia.
"Ok...non li guarderó!" disse terrorizzata Amy, con il timore di risentire la sua voce provenire dallo specchio.
Mentre lei e la sorella, dotata di una volontá d'acciaio, non torcevano il collo di un millimetro pur di non guardare gli specchi, Ruben fu attanagliato dalla curiositá.
Doveva almeno dare una sbirciatina; per lui era come tentare di resistere alla tentazione di guardare il bellissimo volto di Medusa, pur sapendo che si sarebbe pietrificato.
Pensava che valesse la pena sbirciare solo con la coda dell'occhio e che non sarebbe accaduto nulla di strano.
Si giró e guardó uno specchio rettangolare avvinghiato ad un ramo secco.
"Ruben..." chiamó rimbombante una voce di donna.
"Ruben..."
Sullo specchio non apparve il suo riflesso, bensí quello di una donna alata dai capelli dorati.
Si guardó istintivamente alle spalle, sperando futilmente di trovare la donna, ma non c'era. Era solo una proiezione della sua mente sullo specchio.
"Ruben...fidati dei tuoi sensi...
io sono reale."
Lui spalancó gli occhi.
"Vir...vir-rginia." balbettó lui.
"Ti ho detto che non devi guardare Ruben!" lo riprese Xander.
Ruben bloccó il fratello e gli diede uno spintone che lo fece cadere.
"Ruben che fai?" gridó Amy "Fai come Xander?!"
"Ruben non devi guardare scemo!" ordinó Krista.
"Vedi...non credono nella mia esistenza..." disse la voce di donna dallo specchio "non credono in me...
loro sono cattivi, cercano solo di strapparti a me."
"Si...sono cattivi!" disse fermamente Ruben, ipnotizzato.
Il gruppo si era fermato, mentre la Nana Bianca e la Nana Nera stavano procedendo come se niente fosse.
Silver intervenne ansioso:
"Ragazzi, non perdiamo la ragione o perderemo anche il sentiero e le guardian..."
"Sta zitto Silver!" gridó Ruben.
Amy e Krista aiutavano Xander a rialzarsi.
"Loro non ti vogliono..." continuó la voce di donna "io ti voglio Ruben...
e tu mi desideri ardentemente lo so.
La fiamma della passione ti brucia nel petto ogni volta che mi pensi...non é così?!"
Ruben annuí.
"Ed ora possiamo vederci veramente!"
"Mi hai fatto male Ruben!" disse Xander.
"Allora vieni...vieni da me e vivremo per sempre insieme, lontani da tutti!" continuó la voce.
"Ruben, girati stupido!" gridó il gemello.
La voce di Virginia continuava a soggiogare Ruben.
"Ecco...tuo fratello ti odia e lo sai. Devi eliminarlo."
Dagli specchi inizió ad apparire la figura di Xander al posto di quella di Virginia, ed inizió a parlare al fratello.
"Ruben smettila di pensare a lei...
tu non sei innamorato, tu non tieni veramente a lei.
Quella donna é solo una distrazione, una banale infatuazione adolescenziale, liberatene!"
"No Xander." mormoró Ruben.
Riapparve la Virgo allo specchio.
"Vedi Ruben? Lui é malvagio...
uccidilo!"
Ruben esitó un attimo, poi chiuse gli occhi e scosse il capo.
"Bastaaaaa!"
Il ragazzo gridó talmente forte che la sua eco rimbombó per tutta la foresta, facendo voltare persino le due guardiane inquietanti.
Uno scoppio di vetri e tutti gli specchi si disintegrarono.
Amy, come di riflesso, generó la sua barriera verde e una moltitudine di schegge vitree piombarono su di essa e caddero a terra. Tuttavia una scheggià riuscí ad entrare e graffiò la guancia di Ruben.
Uno scenario inquietante e spettrale.
"Era...un sortilegio di protezione!" esclamó Silver "Lo riconosco ora! Un incantessimo potentissimo che provoca le vittime costringendole a pensare a cose orribili!"
"Ma é spaventoso!" disse Krista.
"E se finalmente riescono a liberarsene..." continuó il folletto abbassando il tono della voce "gli specchi si infrangono e i frammenti investono la vittima, lacerandola completamente."
"É rivoltante!" esclamó Xander.
Silver sospiró.
"Lo so ragazzi, ma le misure di protezione della Rosa dei Venti non sono mai abbastanza. Di questi tempi dobbiamo stare all'erta persino in un luogo sacro come questo."
"Mi...mi dispiace ragazzi." si scusó pentito Ruben.
"Non volevo."
"Non fa niente Ruben." disse Krista, sfregandogli il braccio.
Lui le sorrise, come un cane bastonato.
"Scusa fratello" disse poi Ruben al gemello.
"Non ti preoccupare, con questo siamo pari." rispose sorridente Xander.
"Abbiamo rischiato brutto, con questi vetri." esclamó Amy, annullando la barriera verde.
"E le due streghe se ne vanno come se non fosse accaduto niente" continuó Krista stupefatta.
"Avanti continuamo, altrimenti ci semineranno!" disse Silver "E attenti ai vetri per terra."
"La cosa positiva é che ora possiamo guardare la foresta per bene, senza impedimenti!" intervenne Xander.
"Per ora." rispose Silver "Temo che fra un po' tutti i vetri ricomporranno gli specchi e saremo da capo."
"Allora sbrighiamoci" ordinó Ruben.
Gli altri quattro annuirono convinti, ed allungarono il passo, per cercare di tenere testa alle due guardiane silenziose.

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