3-Vega

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Il corpo di Ruben vibró come scosso da una pulsazione, cosí la Beta Geminorum si illuminó di un arancio splendente.
"Bravo Rub!" esclamó il gemello, che aveva riaperto gli occhi "Ora cerchiamo di distruggere la cornice, forza!"
Le pietre iniziarono a brillare ancora piú forte, e le mani dei ragazzi a tremare, come se una forza stesse cercando di opporsi al loro potere.
Un forte vento si alzó.
"Cercate di non lasciare la presa!" esclamó Krista.
"É faticoso!" ribatté la sorella.
Piú passava il tempo, piú il vento si faceva forte, ed era piú difficile per i ragazzi tenere la mano attaccata alla cornice che vibrava.
Improvvisamente dalle mani dei quattro gemelli fuoriuscirono dei fasci di energia colorata che fluirono attraverso la cornice dorata, illuminandola di una luce bianca accecante; cosí facendo si polverizzó il mille scintille di luce, che aleggiarono vorticosamente attorno ai ragazzi.
"Ci stiamo riuscendo!" esclamó Ruben, soddisfatto.
I quattro lasciarono le loro mani dalla cornice, che si tramutó completamente in polvere splendente, e il grande quadro, non avendo un appiglio, cadde davanti ai ragazzi.
"Siii" gridarono soddisfatti.
"Ce l'abbiamo fatta ragazzi!" urló Amy.
La polvere splendente si stava adagiando al suolo della caverna, spegnendosi e diventando una sorta di cenere nera, che sfortunatamente macchió il quadro di Pollux.
"Oh no!" disse Ruben dispiaciuto; poi ci ripensó sù e aggiunse: "Va bene uguale...l'importante é che siamo liberi!"
I quattro varcarono la soglia che li aveva precedentemente fatti addentrare nella misteriosa caverna, attraversarono la stanzetta piena di quadri, e corsero stanchi morti in direzione del loro scompartimento.
"Forza Ruben, veloce!" incitó Krista.
"Non ci riesco, sono stanco!" rispose lui.
I quattro gemelli stavano correndo lungo il corridoio della locomotiva, che stava sfrecciando a tutta velocitá tra delle colline verdi.
Attraversarono svariati binari, e giunsero finalmente alla porta scorrevole del proprio scompartimento, dove avrebbero trovato Silver.
"Eccoci finalmente!" disse Amy, col fiatone.
Xander allungó il braccio ed aprí la porta, ma il folletto non c'era.
"Dov'é Silver?" chiese Ruben.
I ragazzi si guardarono intorno, ma lo scompartimento era vuoto.
"Dove può essersi cacciato quel folletto?" domandó Krista, un po' irritata.
"Tranquilli, sicuramente si sará preoccupato per la nostra assenza, e sará andato a cercarci per il treno." li rassicuró Xander.
"E se invece...gli fosse accaduto qualcosa di spiacevole?" ipotizzó Amy.
"Ma dai, non penso!" rispose Ruben "Silver é un folletto in gamba! Non essere pessimista!"
I quattro cercarono di convincersi che al piccolo Silver non fosse accaduto niente di brutto, dato che i presupposti per far accadere qualche strano evento c'erano eccome; si misero l'anima in pace e decisero poi, dopo essersi consultati tra di loro, di andare oltre il loro scompartimento alla ricerca dell'amico.
"Se andassimo avanti" intervenne Amy "arriveremmo alla cabina di comando di quella strana donna dai capelli rosa."
"Quindi?" ribattè la sorella.
"É stata proprio lei a vietarci di andare nell'Aula Omega, e dopo gli eventi che ci sono accaduti, non mi sembra il caso di..."
Amy venne interrotta da Xander.
"Secondo me é proprio da lei che dobbiamo andare! Dobbiamo scoprire cosa c'é dietro questo treno!"
I Gemini si guardarono tra loro, decisi e un po' impauriti, ma pronti per andare a cercare Silver e insieme scoprire il mistero della locomotiva, ma ad un tratto si udí un rumore.
Un vapore argentato vorticó davanti agli occhi dei ragazzi, e si materializzó proprio lui.
"Silveeeer!" urlarono i quattro all'unisono.
"Ragazzi finalmente!"
"Dove ti eri cacciato?" gli chiese Amy.
"No...voi dove vi eravate cacciati!?" disse in risposta, con un tono un pó inquieto.
"Ci sono accadute delle vicende strane e..."
Mentre Ruben gli parlava, Silver si mise a fissare la fronte del ragazzo, ed esplose.
"Rubeeen, finalmente ci sei riuscito!"
Voló ad abbracciarlo.
"La Beta Geminorum!
Ora tutti e quattro i frammenti della Gemma Geminorum si sono manifestati all'esterno dei vostri corpi!" urló.
"Mi stai stritolando!"
"Oh scusami Ruby" disse, allentando la presa "ma sono contentissimo!"
I quattro incitarono Silver a rientrare nello scompartimento e decisero di raccontargli tutto ció che avevano visto.
"Dite davvero?" chiese stupito. "Dunque la caverna custodiva un'enorme colonna piena di sangue?"
"Esatto!"
"Allora la locomotiva non é un posto sicuro! Sospetto che la Nowhere-corp si sia impadronita anche del treno..."
Krista sopraggiunse.
"Cavolo, dovevamo aspettarcelo, dato che alla stazione e ad Asterois non c'era un'anima viva!"
"Il mio sospetto é che..." aggiunse Silver "che le persone che, ahimé, sono state private del loro sangue, sono proprio..." il folletto fece un grosso sospiro e continuó "gli abitanti di Asterois!"
"Dici sul serio?" chiese Amy.
"Durante la vostra assenza, ho indagato sul motivo per il quale la locomotiva si fermasse a tutte le ore per un guasto, e dato che non poteva essere una coincidenza che si vedesse quella nebbia ricoprire il paesaggio ogni qualvolta si danneggiasse il treno, ho pensato che qualcuno stesse cercando di nascondere ció che accadeva all'esterno della locomotiva."
I ragazzi seguivano Silver attentamente.
"Ed ora che ho tutti gli elementi per formulare una teoria, posso affermare quasi senza dubbio che la Nowhere-corp si é impossessata dell'Asteroide e sta raccogliendo piú persone possibili per alimentare qualcosa! E il carburante che gli serve é proprio il sangue di queste persone!"
"É terribile...sacrificare delle creature innocenti per scopi personali" disse Amy.
"Questo ragazzi..." proseguí il folletto "potrebbe significare che la Nowhere-corp voglia solamente voi quattro e le vittime nel treno!"
"Se non fermiamo questa carneficina, la popolazione di Posto verrá decimata!" continuó Xander agitato.
"E le prossime vittime potremmo essere noi!" aggiunse il fratello.
"Dobbiamo subito andare dal capotreno!" disse decisa Krista.
Silver continuó.
"Krista ha ragione! Sia che il capotreno faccia parte della Nowhere-corp, sia che non ne faccia parte, dobbiamo andare da lei, forza!"
I cinque, dopo qualche minuto di riposo, si alzarono e si incamminarono rapidamente verso la cabina del treno, in cerca di risposte.
Mentre percorrevano i corridoi della locomotiva, si vedeva il paesaggio di Posto dalle finestre in vetro degli scompartimenti aperti: stavano attraversando una foresta di funghi giganti tutti colorati, mentre la Stella Maggiore e la Stella Minore si stavano pian piano smorzando, originando un sottile velo di tenebra che ricoprí la volta celeste.
"Si sta facendo buio!" indicó Silver, correndo.
Piú lo splendore dei due spicchi di luna si affievoliva, piú era facile notare che stavano apparendo gli astri che componevano le costellazioni dei Gemelli, dell'Acquario, del Capricorno e dei Pesci.
I cinque oltrepassarono anche il bagnetto dove era andata Amy qualche ora prima, facedole ricordare gli eventi legati agli specchi.
"Ok ragazzi, fermiamoci adesso!" ordinó il folletto.
I Gemini smisero subito di correre e ripresero fiato.
"Mamma che fatica!" esclamó Amy.
"La cabina di comando dovrebbe trovarsi a due vagoni da noi, quindi proporrei di avanzare con cautela da adesso in poi!" esclamó il folletto col fiatone.
I Gemini annuirono, ed insieme si diressero verso l'entrata del vagone successivo; lo superarono e si addentrarono finalmente nell'ultimo, o meglio il primo, vagone della locomotiva, il piú vicino alla cabina di comando del capotreno.
"Ok, siamo arrivati!" disse Xander.
La porta di legno nero era ancora là davanti ai ragazzi, ma questa volta c'era un'incisione maiuscola scritta in dorato:
"BUSSARE PER EVITARE DI DISTURBARE IL CONDUCENTE"
"Ma prima quest'affare non c'era!" esclamó Krista a gran voce.
"Shhhh!"
Silver, Xander ed Amy zittirono Krista all'unisono e lei si spaventó.
"Mi avete fatto prendere un colpo!" mormoró lei ad occhi chiusi con una mano sul petto e il cuore che palpitava all'impazzata.
"Non devi gridare Kry!" la rimproveró la gemella.
"Si Amy..." rispose Krista un po' seccata.
Nonostante fosse cosciente di aver fatto una stupidaggine, venire rimproverata da Amy la infastidiva.
"In effetti Krista ha ragione..." intervenne Xander "prima non c'era la scritta! La donna deve averla appesa quando ci ha visti ficcanasare prima!"
"Va bhe..." sopraggiunse Silver "proporrei di chiedere spiegazioni! Non ha senso indugiare dietro ad una porta."
"Allora busso per la seconda volta io?!" chiese Xander, mimando il gesto con la mano.
"Si" rispose il folletto sussurrando "vai!"
"TOC TOC"
La porta di nuovo si aprí magicamente, e i ragazzi videro di nuovo la donna vestita in smocking nero, con il cappello nero e gli occhiali da sole appuntiti, dirigere le attivitá della locomotiva, indisturbata mentre intonava un motivetto e con una mano si arricciava l'unico boccolo magenta che le fuoriusciva dal cappello a cilindro.
"Ah, siete ancora voi" disse gentilmente la donna.
"Eh chi diavolo dovrebbe essere se siamo solo noi nel treno!?" sussurró Krista agli altri.
"Avete bisogno di qualc..."
"Avremmo bisogno di chiederle delle informazioni!" ribatté il folletto.
"Oh!" rispose la donna stizzita "Chiedete pure".
I ragazzi non sapevano da dove iniziare; si guardarono tra di loro, poi Ruben si fece coraggio e aprí bocca.
"Noi...ecco noi siamo andati nell'Aula Omega!"
Un attimo di silenzio tombale.
La donna alzó le sopracciglia sorpresa.
"Ma, come...come vi siete permessi di...e come avete fatto ad uscire?"
La donna era diventata d'un tratto molto nervosa; le parole non le uscivano dalla bocca in modo corretto.
Ruben continuó: "E inoltre abbiamo visto un'enorme colonna e una moltitutide di corpi che..."
"Bastaaa!" urló lei.
I Gemini rimasero atterriti.
"Vi avevo detto di starne alla larga, come come come avete osato disobbedirmi!?" chiese lei, balbettando.
"Dunque lei é al corrente di ció che sta accadendo su questa locomotiva! O sbaglio?!" intervenne Silver.
"Non sono cose che vi riguardano..."
"Signora, se stessero cosí le cose, lei sarebbe coinvolta in un pluriomicidio, in una strage, in una carneficina!" si rivolse ad alta voce Krista alla donna.
"Io non so niente, ok?" rispose la donna inquieta.
"Lei mente!" sopraggiunse Silver.
La donna sbarró gli occhi: era palese che fosse al corrente di tutto, lo si leggeva nel suo volto e non potendosi piú controllare, con fare deciso urló:
"Fuori! Andate fuori immediatamente!"
"Centra per caso" continuó Silver, non facendosi intimorire "la Nowhere-corp?"
Al suono di quelle parole, la donna divenne paonazza ed inizió ad agitarsi.
"Uscite subito da quí!" ordinó furibonda.
Ruben aggiunse: "O lei ci spiega che sta accadendo o noi non ce ne andiamo!"
La donna abbassó lo sguardo e accennó un sorriso alquanto inquietante.
I ragazzi indietreggiarono un po'.
"Mi costringete ad usare le maniere forti!"
"Che intenzioni ha questa matta?" mormoró Xander.
La donna con le sue mani coperte da dei guanti bianchi, prese qualcosa di piccolo e rosa dal taschino destro della sua divisa nera, e se lo mise in bocca.
"Ma cosa sta facendo?" chiese Amy, che fece per incrociare davanti a se le braccia.
"Si é messa a masticare un chewing-gum!" esclamó Krista.
Poi la donna serró la bocca rapidamente e si voltó verso i ragazzi.
"Fuori!" disse, masticando.
Subito dopo inizió a soffiare, producendo una bolla rosa gommosa con il chewing-gum che stava masticando.
La bolla si gonfió a velocitá impressionante, schiacciando i Gemini e Silver verso la porta: era enorme.
"Oddio ma cosa?"
"Usciamo ragazzi!" ordinó il folletto.
Uscirono dalla porta della cabina, ma la bolla gommosa in quel momento scoppió rumorosamente, scaraventando i ragazzi qualche metro piú indietro.
"Ahia che male!" urló Amy.
I cinque rimasero incollati al pavimento del treno, a causa del chewing-gum della donna.
Erano completamente ricoperti di una sostanza rosa e gommosa, ed incollati sul pavimento della locomotiva.
"Non riesco a muovermi!" disse Xander, mentre cercava di dimenarsi.
"Chi diamine sei te?" chiese Ruben alla donna.
"Accidenti che schifo!" esclamó Amy.
La strana donna dai capelli magenta e il cappello a cilindro nero, teneva il capo abbassato e aveva uno strano sorrisetto stampato sulla bocca.
Poi alzó la testa, mostrando i suoi occhi violetto splendenti; infiló la mano nel taschino sinistro della divisa e ne estrasse una carta.
"Che sta facendo!?"
I Gemini erano confusi ed impauriti.
La carta che la donna teneva tra l'indice e il medio, aveva un aspetto alquanto familiare.
"Ma...quella carta..." sussurró Amy.
"Si, é simile a quella che abbiamo visto nella cittadina di Asterois!" intervenne Silver.
"Intendi dire quella carta infilata nel terreno con su scritto NC ?" domandó Ruben.
I cinque osservavano le azioni della donna che li guardava con un sorrisetto piuttosto strano e provocatorio.
La carta in questione che teneva tra le dita, era a scacchi neri e rosa.
La donna emise un ghigno malefico, ed inizió a ridacchiare; poi alzó il braccio verso l'alto e disse in tono teatrale:
"Benvenuti ufficialmente su L'Asteroide! Il mio nome é Vega, e voi Gemini siete caduti nella mia trappola!"
Un attimo di sgomento, paura e stupore.
"Nella tua trappola?" chiese Krista furibonda cercando di liberarsi da quell'ammasso rosato appiccisoso che le impediva di muoversi.
"Vega? E chi saresti?" domandó Ruben.
"Ragazzi..." sopraggiunse Silver "lei deve essere una degli scagnozzi di Onix!"
"Scagnozza a chi? Io sono la bellissima servitrice e protettrice del Maestro!"
Chiuse gli occhi e continuó sorridente, con un tono di voce piú basso e pacato.
"Chi pensate abbia sistemato l'Amphora, il Caper e i Pisces sul vostro cammino?!"
"Quindi...é stata lei!" parlottó Amy guardando i compagni ad occhi sgranati.
"Ci hai seguiti per tutto questo tempo?" gridó Ruben.
"Ma é naturale!" rispose in tono teatrale la donna in smoking "Non avreste notato una rosellina rossa nemmeno in un campo di spighe."
"Ragazzi" intervenne Silver "di certo qualche altra creatura avrà percepito la Gemma Geminorum. Non penso che sia stata lei a seguirci."
Vega divenne viola in volto ed iniziò a tremare.
"Come osi?"
A Krista venne da ridere.
"Dunque...tu folletto" si rivolse la donna puntando la carta verso Silver "sarai il primo a soccombere!"
"Oh no Sil!" urló Amy.
La donna intanto ridacchiava; poi agitó la carta a scacchi ed esclamò a voce alta:
"MUORI FOLLETTO!"
Proprio mentre stava per scagliare la carta addosso al povero Silver, quest'ultimo soffió piú forte che poté e devió la traiettoria della carta prima che potesse ferirlo.
"Tempismo perfetto Silver!" gridó Xander.
I Gemini sorrisero.
La carta cadde lontano, dietro le spalle dei ragazzi, esplodendo in scintille rosa-shocking simili a dei fuochi artificiali.
La donna rimase a bocca aperta.
"Come hai osato, lurido mostriciattolo?!"
Intanto il cielo si era fatto scurissimo e le quattro costellazioni brillavano fulgide.
"Dobbiamo a tutti i costi liberarci!" disse Amy, dimenandosi.
"Aspettate ragazzi!" intervenne Silver "Il potere di Ruben, se non ricordo male é il soffio infuocato!"
"Davvero?!" chiese stupito Ruben.
"Dunque puó liberarci senza l'uso delle braccia!" concluse il folletto.
"Forza Ruben, sei tutti noi" disse Amy.
"Luridi ragazzini" si lamentó Vega.
Ruben chiuse gli occhi, si concentró per bene, e dopo un paio di secondi, la Beta Geminorum si illuminó di arancione.
"Bravo Ruby!" disse Silver "Ora soffia! Mai sta' attento a non farci del male!"
"Hai capito Ruby?! Vacci piano col fuoco!" lo avvertí Krista.
Il ragazzo allora aprí gli occhi ed inizió a soffiare delicatamente.
Dalla sua bocca uscí una fioca e quasi trasparente fiamma lunga circa venti centimetri.
"Non mollare!" gli gridó il fratello.
Xander dietro all'apparente convinsione nascondeva un'inquietudine non indifferente. Aveva sempre avuto paura del fuoco, ma date le circostanze decise di tenere duro e superare questo suo timore.
Ruben chinó verso il basso il capo in modo tale che la fiamma squarciasse quella sostanza gommosa; piú roteava il capo, piú il chewing-gum si scioglieva.
Intanto Vega frugava agitata nelle sue tasche e nella scollatura per cercare qualche arma.
Ruben si liberó a fatica, anche se rimase pieno di residui appiccicosi su tutto il corpo.
"Ti sei liberato é?" sopraggiunse Vega "Il potere dei frammenti é immenso...e presto sará del Maestro, e di tutta la Nowhere-corp!"
"Non credo proprio!" disse convinto Ruben.
Il ragazzo soffió verso la donna, producendo stavolta una lingua di fuoco piú grossa e luminosa.
La malvagia donna prese il suo cappello a cilindro nero, e lo pose davanti a sè.
La fiamma di Ruben venne risucchiata nel cappello, per poi fuoriuscire nuovamente, in direzione del ragazzo.
"Ruben!" urló Silver.
Uno scudo di energia verde luminoso si materializzó davanti al viso di Ruben, proteggendolo dalla sua stessa fiamma, che si dissolse: era stata Amy, che era riuscita a liberare le braccia.
"Grande Amy!" urló Xander.
Mentre Silver soffiava delle nubi argentate per confondere Vega, Ruben velocemente si voltó, e soffió a sua volta delle fiamme verso i ragazzi, liberandoli dalla morza di quel chewing-gum.
"Consegnatemi i cristal..." urló la donna, che venne subito interrotta da Krista.
"Sei spacciata ormai!"
La ragazza alzó il braccio e la Gamma Geminorum si illuminó di violetto.
"Nooo!" urló Silver "In questo modo distruggerai il tetto della locomotiva, non farlo Krista!"
"Eh va bene...allora pensate voi a lei!"
Xander venne avanti.
L'Alpha Geminorum si accese di un azzurrino splendente e il ragazzo si concentró.
"Xander, sfrutta l'acqua che scorre nell'impianto idraulico della locomotiva!" incitó Silver.
"Si! C'é un bagnetto piú indietro, potresti sfruttare quello!" aggiunse Amy.
Passarono molti secondi sospesi, dopodiché dalle spalle dei Gemini arrivó un getto d'acqua fluttuante, che rapidamente andó ad infrangersi addosso alla donna.
"Ahhhh!" urló Vega, che venne trascinata a terra dalla corrente.
"Ottimo lavoro Xander!" disse Ruben.
Vega si rialzó, tutta gocciolante e tremante e disse:
"Per questa volta finisce quì tra noi, ma la prossima volta vi uccideró con le mie stesse mani!"
Poi raccolse il suo cappello a cilindro, staccó la rosellina rossa che aveva attaccata, e la gettó energicamente a terra.
La rosa esplose in una nuvola di fumo rosa, e quando si dissolse, Vega era sparita.
"Se n'é andata?!" chiese Xander.
"Cosí sembra!" rispose Krista.
Quando tutto sembrava essersi calmato peró, una voce rimbombante parló.
"Ah...lasciarvi senza un regalino mi sembra scortese!"
"Ancora tu?" disse Ruben.
"Non ti fai vedere vigliacca?" urló Krista.
"Ecco a voi! E adiooos"
La voce svaní e davanti agli occhi dei quattro gemelli e di Silver, sul pavimento bagnato della locomotiva, si materializzó una creatura rossastra a dieci zampe con una corazza: era un granchio.

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