6-Rosa del Deserto

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"Waw..." esclamó Ruben "la mappa si é trasformata in una bussola."
"Significa che stiamo seguendo la pista giusta ragazzi!" disse estasiato Silver, con il viso gocciolante di sudore e gli occhi brillanti.
"Mi congratulo con voi" li elogió Alkaid.
I Gemini circondarono il folletto, col naso sulla bussola dorata: il nord, il sud, l'est e l'ovest non erano rappresentati, tuttavia sulla rosa dei venti c'era una vera rosa bianca disegnata proprio al centro.
"Ma..." disse perplesso Ruben "dov'é l'ago metallico? Quello magnetico..."
"Non ci servirá Ruby" spiegó il folletto, indicando col dito una sferetta minuscola d'oro tra il fondo della bussola e il vetro che la ricopriva.
"Quel pallino siamo noi?!" chiese incerta Krista.
"Credo proprio di si Kry!"
"Quindi non ci resta che raggiungere il centro, cioé quella rosa bianca!"
"Esatto Xandy!"
Sul fondo della bussola, c'era una linea rossa che congiungeva la sferetta dorata con il centro della rosa: era il tragitto che avrebbero dovuto percorrere.
"Dobbiamo andare di lá!" indicó il folletto.
D'un tratto da sotto i piedi dei ragazzi qualcosa apparve chiaro. Parte della sabbia dorata del deserto si levó e un sentiero roccioso si materializzó davanti a loro, scomparendo tra le dune con le pale eoliche.
"Sembra stato tutto programmato" disse Ruben sorridendo.
"Sicuramente é la mappa di Nekoluna che é incantata! Mi ricordo che la estrasse da un calderone pieno...é impregnata di un incantesimo potente!"
"Allora procediamo?" sopraggiunse Alkaid, quasi impaziente.
Si incamminarono finalmente lungo il dorato sentiero.
"Ahhh!"
Amy gridó a squarciagola.
"Che c'é Amy?" chiese impaurito Ruben.
"Amy non urlare cosí, mi metti paura!" continuó Xander.
La ragazza era terrorizzata e guardava la sabbia ai lati del sentiero.
"Che c'é?" domandó Silver.
"C'era uno...uno...uno..."
"Cosa?" chiese Xander impaziente.
"Uno scorpione!"
"Oddio, pensavo chissà cosa!"
I ragazzi sospirarono.
Krista non proferí parola.
"Non pensavo ti facessero schifo gli insetti...!" esclamó Ruben.
"Primo: lo scorpione non é un insetto!" irruppe Xander irritato "Secondo: gli scirpioni pungono...ed hanno il veleno."
"Era grosso e nero...brr" tremó di disgusto Amy.
"Ma sono cosí belli ed eleganti gli scorpioni" disse Ruben "prima o poi ne compreró uno imbalsamato e lo appenderó in..."
"Basta Ruben!" lo zittí il gemello.
Krista mentre camminava, per sicurezza guardó per terra.
Una figura nera e velocissima spuntó da sotto la sabbia al lato del sentiero; salí sul piede della ragazza prima che potesse rendersene conto e si infiló sotto le sue vesti.
"Ah!"
Krista gridó di dolore e con l'altro piede si tolse la bestia dal polpaccio.
"Eccolo!" gridó Amy.
La Beta Geminorum brilló di arancione e Ruben soffió una fiamma viva che bloccó la bestia.
"Si é lui..." esclamó Silver "lo Scorpio!"
"Me ne immaginavo..." disse Krista dolorante; si alzó il pantalone nero a lune argentate e vide un graffio sanguinante che colava: era stata punta dallo scorpione.
Intanto il corpo della bestia bruciava sul sentiero roccioso; si illuminó poi e sfrecció in cielo.
"Chissá perché volano tutti alla Stella Minore?" pensó Xander ad alta voce.
Alkaid alzó lo sguardo e si incantó sulle due stelle a mezzaluna splendenti; poi tornó in se e andó a soccorrere Krista con gli altri.
"Ti serve aiuto?"
"No grazie..." rispose Krista.
L'uomo come se non avesse sentito la risposta della ragazza ferita, si inginocchió e dalla spaccatura del mantello nero fuoriuscí ciondolando una collana con un piccolo oggetto color miele, come un fiore fatto di scaie di pietra sottili.
"Maledetta bestiaccia..." esclamó Alkaid.
"Ti fa male Kry?" chiese Ruben.
"Ovvio! Secondo te mi fa bene?!"
"Ho qui l'olio di tarassaco!" disse Silver.
Il folletto frugó nella sua borsetta verde a tracolla e ne estrasse una boccetta col liquido trasparente e un batuffolo bianco.
Disinfettó la ferita di Krista, che sembró rimarginarsi in fretta e non darle piú dolore.
"Grazie mille Silver" ringrazió lei.
Alkaid abbassó il capo, e si rimise in piedi.
"Quella é la Rosa del Deserto." sussurró Amy, indicando il ciondolo dell'uomo incappucciato.
"Oh...ti piace?" chiese Alkaid.
"É il mio...tesoro personale ecco."
"Se non sbaglio dovrebbe essere una specie di gesso!" disse Xander.
"Esatto Xandy!" rispose Amy "Ho sempre voluto possederne una...sono bellissime!"
Amy aveva ragione: il ciondolo di Alkaid era una rosellina chiamata proprio "rosa del deserto", una formazione minerale di cristalli di gesso tipica dei paesi desertici.
"Invece di pensare alle rose del deserto, potreste aiutare Krista!" intervenne Ruben.
"Ma mi é passato tutto Ruben, grazie!"
"Ehe, l'olio di tarassaco é fenomenale!" ridacchió Silver.
"Mi dispiace molto ragazza!" esclamó mortificato Alkaid "Ti ha fatto parecchio male?"
"Come una grossa spina che ti entra dentro." rispose lei.
"Giá..." mormoró a bassa voce con un timbro diverso dal solito "che ti entra dentro..."
Il male di Krista era ormai passato, anche se lo scompiglio generale e lo spavento erano ancora presenti, seppur lievi; cosí i ragazzi ed Alkaid procedettero per il sentiero roccioso.
"Sil" intervenne curioso Ruben "La Rosa dei Venti é ancora quí nel deserto?"
"Chi lo sa!?" rispose dubbioso "Potrebbe. Anche se non vedo il senso di lasciarla quí, dato che non ha piú una funzione!"
"Intendi proteggere la Gemma Geminorum?" intervenne Amy.
"Esatto Amy!"
"Quel diamante..." mormoró Alkaid, in capo al gruppo.
"L'ho visto una sola volta e mi é bastata per rimanere accecato...sapete, non mi piace la luce."
"Eh l'avevamo capito..." borbottó Krista all'orecchio di Xander.
"In che occasione l'avete vista Alkaid, la Gemma, se mi posso permettere?" chiese Silver al guardiano.
"Quando..."
Alkaid esitó un istante "quando si frantumó!"
"Waww!" esclamó Xander.
"Ero quí quando...Onix combatté contro i valorosi quattro regnanti, dopo aver decimato i loro eserciti.
Quando riuscí ad ucciderli ahimé...in punto di morte i quattro fratelli pronunciarono l'Exponentia Genesis, la Candida Rosa si schiuse e la Gemma Geminorum si coloró come un prisma riflettente, e si spaccó."
"Deve essere stato pazzesco..." ammiró a occhi spalancati Ruben.
"Quando i quattro frammenti scomparvero da questo mondo, il Westerlund si tramutó in un deserto e le statue sacre sbiadirono la loro luce..."
"Quindi é quí che combatterono per l'ultima volta...i sovrani di Posto" disse Amy, immaginando la triste scena della morte dei quattro fratelli, accompagnata da oscuritá e tenebre.
"Poveri sovrani..."
L'Exponentia Genesis fu scaiato poco prima della morte dei sovrani, come se le loro menti in quell'istante fossero collegate; ma non fu una decisione presa al momento, bensí l'intento di pronunciare quella formula misteriosa fu premeditato dai quattro molto tempo prima di affrontare la fatale battaglia.
"La pallina si sta muovendo sulla bussola!" indicó il folletto.
"Si, ci stiamo avvicinando...me lo sento!" esclamó Alkaid.
L'uomo incappucciato tossí.
"Che hai Alkaid?" chiese Amy.
"Oh niente, niente...non mi sento molto bene ultimamente!" rispose con voce roca.
Camminarono ancora. La sferetta dorata che indicava la loro locazione attuale, si stava progressivamente avvivicinando alla rosa bianca, ovvero al centro sia della bussola, che del deserto.
Man mano che il tempo passava, la salute di Alkaid sembrava peggiorare; tossiva, parlava con voce rauca e camminava piú lentamente.
Successe una cosa strana.
Mentre camminavano lungo il sentiero, proprio nel punto in cui la sfera metallica nella bussola si trovava a metá percorso, Alkaid rimbalzó su una barriera trasparente.
"Ma cosa?" chiese Silver.
"Che ha Alkaid?" domandó Amy.
"Attento!" urló Xander.
Il corpo dell'uomo col mantello nero venne scaraventato molti metri piú indietro, nella calda sabbia di Wasteland alle spalle dei Gemini.
"C'é...una barriera..." osservó Ruben, con la propria pietra rossa che brillava.
"É vero" affermó Silver "la percepisco chiaramente!"
"E perché Alkaid é stato respinto dalla barriera?" continuó Xander, guardando l'uomo privo di sensi alle sue spalle, il cui mantello nero era stato quasi del tutto scoperto.
Ai piedi di Krista era volato un oggetto: la Rosa del Deserto, ciondolo di Alkaid.
Krista la squadró, e nell'incertezza fece un gesto istintivo: alzó il piede e schiacció energicamente la rosellina di gesso frantumandola a contatto con la stradina rocciosa.
Gli altri la guardarono sbalorditi.
"Ma che diavolo fai Kry?" esplose Amy.
Ruben e Xander si guardarono tra loro, per poi lanciare occhiate impaurite al folletto, che teneva la bussola dorata tra le mani.
"Kry, ti posso chiedere perché...?" fece Silver guardando la ragazza, che si limitó ad indicare il corpo inerme di Alkaid.
"E ora che succede?" si chiese tra sè e sè Ruben.
Il manto nero dell'uomo si stava pian piano trasformando in sabbia e volava al vento come sorretta da una brezza invisibile.
"Si sta...polverizzando!" gridó Xander.
Quando quel vortice di sabbia dorata si tolse dal terreno, una figura nera si vide giacere dolorante.
"Ma cosa...?" disse Amy.
"Alkaid che vi é successo?" domandó Silver.
Il guardiano, sotto il mantello, era un uomo robusto e muscoloso, aveva due grandi occhi verdi privi di pupilla, un viso squadrato con dei capelli color nocciola legati con un codino e una veste nera aderente con due stivaletti marroni.
"Aspettate un attimo..." intervenne cauta Krista "non soccorretelo!"
Alkaid prese il cappello nero che si trovava per terra accanto al suo corpo; si rialzó in piedi e se lo mise in testa.
"Ma é...un cilindro!" esclamó Xander.
"La sua divisa guardate..." continuó Krista.
"E quindi?" chiese Amy.
"Una rosellina..." disse la gemella "lui é l'ultimo del Trio della Rosa!"
"Ma che dici Kry?" domandó Ruben.
"Perspicace la ragazza!" disse Alkaid con una voce calda e profonda e un tono scherzoso; decisamente differente da quella di prima.
L'uomo indossava un abito nero simile ad uno smoking, solamente che era privo di maniche, i pantaloni gli arrivavano strappati fino alle ginocchia e davanti, la giacca nera aveva una scollatura profonda che lasciava notare un muscoloso petto liscio e lucido.
"Alkaid..." intervenne stupefatto Silver "non é come dice lei vero?"
Lui ridacchió.
"Alkaid...Alkaid...Alkaid...
oramai quello stupido guardiano depresso non esiste piú.
Il mio nome é Altair e sono l'ultimo membro del Trio della Rosa!"
"Oh Santo Cielo!" esclamó Xander.
"Che hai fatto al vero Alkaid?" esclamó furibondo Ruben.
"L'ho fatto uccidere da mio fratello Deneb!"
"Ora capisco perché la barriera magica gli ha impedito di andare oltre...é uno dei 118." sopraggiunse Silver "E stando a quanto mi ha detto Maud, é il frutto generato dal seme della Superbia!"
"Avarizia...accidia...superbia..." mormoró Xander riflettendo.
"Si esatto. Quella reginetta smorfiosa sa troppe cose a parer mio!" esclamó Altair.
"Non parlare cosí di Maud!" lo ammoní Ruben.
"Oh quante sciocchezze...piuttosto voi quattro avete ucciso Vega, la mia donna! Ora mi toccherá sceglierne un'altra..." disse l'uomo muscoloso guardandosi intorno.
"Tu! Tu sarai la mia donna!"
"Che cosa?" urló Amy.
"Non provare a sfiorarla!" ruggí Ruben.
"Non ti piaccio quindi?" domandó ingenuamente Altair ad Amy.
Lui si bació il bicipite enorme.
"No...sei brutto!" esclamó la ragazza tremante.
"Avanti, vieni da me!"
Altair si diresse verso Amy, e proprio in quell'istante un fulmine viola cadde dal cielo.
"Ahhh!" gridó l'uomo.
La saetta lo mancó, e lui saltó vicino ad Amy.
"Non toccarla!" gridó Krista.
"Vieni zuccherino!"
Altair prese Amy per la vita, e protrasse le labbra in avanti per baciarla.
"Lasciami" gridó la ragazza cercando di divincolarsi dalla pesante presa dell'uomo.
"Oh...sii una brava ragazza, baciami!"*
I ragazzi e Silver si fiondarono su di lui, ma questi prese rapidamente una carta a scacchi neri e arancioni da un taschino e la scosse energicamente.
Dal suolo del deserto si alzó una folata di vento carico di sabbia bollente, che fece volare via i ragazzi e il folletto.
"Avanti, fa la brava!"
"Ma non mi piaci!" si lamentó Amy, incapace di muoversi a causa della forza straordinaria dell'uomo.
"Lasciami!" gridó.
La sua pietra verde brilló e uno scudo luminoso si materializzó attorno a lei, rigonfiandosi e lasciando Altair fuori, che cadde all'indietro.
La ragazza, col cuore a mille, corse verso gli altri, scaraventati metri piú in là.
"Come state?"
"Bene!" rispose la sorella "Tu piuttosto..."
"Io sto benissimo!" rispose Amy.
Altair si rialzó e corse in loro direzione.
"Levati di torno!" ordinó deciso Ruben.
Il ragazzo soffió una fenice di fuoco, ma anch'essa venne schivata dall'uomo tutto muscoli.
"Allora prendete!" esclamó Altair, agitando la carta a scacchi.
Cinque turbini di sabbia si alzarono da terra e investirono in pieno i Gemini e Silver.
"Dunque sei stato tu a dire allo Scorpio di ferirmi. Maledetto!" gridó Krista, rialzandosi da terra mentre si scrollava la sabbia dalle vesti.
Silver si alzó e voló velocissimo verso l'uomo dagli occhi verdi; quando fu vicino soffió una nube illusoria sul suo viso, confondendolo.
"Stupido elfo!" fece Altair.
"É un folletto!" rettificó Ruben.
Silver gli fece l'occhiolino.
"Se ci fosse un'oasi..." disse Xander tra sè e sè, mordicchiandosi le labbra dall'agitazione.
Amy prese la rincorsa e scattó.
"Ci penso io!" esclamó coraggiosa.
La ragazza fece un salto e si libró in aria di qualche metro.
"Devono essere le alette sugli stivali che le fanno saltare così!" affermó Silver.
Atterró a pochi metri da Altair, mise la mano aperta davanti a se e la Delta Geminorum si accese.
"Non si tratta una ragazza come hai trattato me." disse Amy.
"Delta Nebula!"
Dal palmo della sua mano fuoriuscí una nube di scintille rosate e una miriade di petali fucsia che investirono il corpo dell'uomo con lo smoking strappato.
"Che odore nauseabondo!" strilló Altair, coprendosi il viso.
"Io sento...profumo di rose." disse Krista annusando l'aria.
Amy agitó il braccio e lo roteó, manipolando la nube rosa attorno al nemico, che vorticó in un turbine di petali.
All'interno del ciclone di Amy, Altair stava tossendo soffocato.
"Mi gira la...tes...ta"
Il turbine si dissolse e Altair era per terra, immobilizzato.
"Vega...sei tu?" bofonchió l'uomo allucinato dalla Delta Nebula.
"Presto la raggiungerai!" urló Ruben.
"Ora utilizzeró il mio nuovo potere!" sopraggiunse Xander, alzando il braccio al cielo.
"Alpha Qua...!"
"No!" disse una voce.
Altair si rialzó e corse velocemente verso Xander; il ragazzo balzó in aria ed evitó il contatto con l'uomo.
"Ah scappi?" lo provocó Altair.
Quest'ultimo afferró la sua unica carta a scacchi neri ed arancioni; la guardó, chiuse gli occhi e respiró profondamente.
"Sei la mia unica carta...la mia ultima possibilitá...non fallire!" mormoró l'uomo muscoloso.
Altair bació la carta e alzó il braccio al cielo. La carta riflesse la luce diurna ed accecó i ragazzi.
"Ti invoco ultima bestia!
Prendi vita Monumento Celeste! Assorbi il potere dell'oscuritá ed utilizzalo per distruggere i Gemini.
Leo...manifestati a me!"
"L'ultima bestia..." ripeté a bassa voce Silver.
La carta di Altair si illuminó di una potente luce dorata e questo la scaió davanti ai ragazzi, conficcandola proprio sul terreno desertico.
Un alone di sabbia d'oro vorticó attorno alla carta alzando una colonna; quando svaní, una figura ruggente dello stesso colore della sabbia, apparve piú feroce che mai davanti agli occhi schivi dei quattro gemelli e di Silver, pronti per difendersi al meglio.








*nota: ció che dice Altair ad Amy, ovvero "Oh, sii una brava ragazza, baciami!" in inglese "Oh, be a fine girl kiss me!" é una formula utilizzata in astronomia per ricordarsi facilmente la scala della temperatura superficiale delle stelle (dalle piú calde alle piú fredde) che difatti si indicano con le seguenti lettere: O, B, A, F, G, K, M.

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