5-Aries

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Mentre i 118 organizzavano i propri piani nell'ombra in quel luogo lontano sia dalla luce delle stelle, sia da quella della Gemma Geminorum, i cinque avventurieri avevano attraversato finalmente la cittá di Mykes, per percorrere una pianura verde da cui si vedevano delle colline.
Krista si era tolta il suo crocefisso di cristallo dal collo ed a Ruben erano state date delle lenti a contatto speciali, poiché gli occhiali a montatura dorata donatogli dal folletto, gli si erano rovinati.
"Ruby!" esclamó Krista "Lo sai che sei un gran figo senza occhiali?"
"Ahah!" rise lui "Lo sapevo giá Kry!"
"Ma finiamola!" disse scherzoso Xander "É identico al sottoscritto ora...solo leggermente piú brutto!"
"Che idiota Xander!" rispose il fratello dandogli una pacca sulla testa.
I cinque risero.
"Sil, toglimi una curiositá."
"Che c'é Ruby?" chiese sorridente il folletto.
"Ma tu ci riconosci a me e Xander ora che non porto gli occhiali?"
Silver guardó lui e gli amici impietrito.
"Ma che razza di domanda é?!"
"Non so...mi chiedevo se...?!"
"Ma é ovvio che vi riconosco!" esplose Silver tutto agitato.
Amy e Krista ridacchiarono divertite; Ruben sorrise.
"Sono contento Sil, ma non era scontata la tua risposta" disse Xander.
"Io vi riconoscerei sempre!
Siete due persone diverse, non vedo come io possa confondervi."
I quattro gemelli erano sorpresi e divertiti di aver sentito quelle parole; la maggior parte della gente spesso non riconosceva i ragazzi e a loro dava un po' fastidio essere sempre confusi o sentirsi sempre dire da sconosciuti la frase 'Ma siete proprio uguali!'
Questo fatto faceva riflettere tutti e quattro: nessuno su Posto li aveva mai confusi.
Passarono dei minuti.
"...quindi eri sonnambulo Xandy?" chiese Amy al ragazzo.
"Eh...cosí dice Krista!"
Lei lo fulminó con lo sguardo.
"Vuoi forse insinuare che mento?"
"Xander é sempre sonnambulo!" affermó il gemello.
"Ah...che palle che siete!" esclamò il ragazzo.
Questo voltó la testa verso destra ed intravide una specie di muro di roccia in lontananza.
"Che cos'é quello?"
"Ah eccola là!" indicó Silver "La Grande Muraglia che circonda il deserto di Wasteland!"
"Ma...allora andiamo a scavalcarla no?!" domandó Krista.
"Waw Kry! Sei proprio un genio!" esclamó Xander sarcastico.
Il folletto ridacchió.
"No Kry...non ci si puó avvicinare alla muraglia, é impregnata di Magnetar!"
"Cos'é il Magnetar?" chiese Amy.
"É un incantesimo che attrae a se ogni cosa nei dintorni! Se entrassimo nel suo raggio d'azione finiremmo la nostra vita attaccati alla muraglia!"
"Oddio!" esclamó spalancando gli occhi Ruben.
"Ci sono un sacco di scheletri attaccati al muro sapete?!"
Silver raccontava tutto ció come se niente fosse, tuttalpiú sorridendo, e ai ragazzi questo inquietava.
"Ah giá!" intervenne Xander "É per questo che stiamo percorrendo il perimetro della muraglia!"
"Non potevamo, dal braccio Nord dell'Isola, raggiungere Antarica senza fare questo giro inutile?" sopraggiunse perplesso Ruben.
"É quello che stavo cercando di dirvi ieri a pranzo!" esclamó Krista a braccia conserte.
Silver rispose dopo qualche secondo.
"Avanti ragazzi, ne abbiamo giá parlato ieri alla mensa a Spatifillo...non ritirate fuori questo discorso..."
Arrossí.
"Ma ancora non ci hai risposto Silvy!" disse Amy.
"Me l'aveva spiegato Nekoluna una volta il motivo di questo giro ma..." proseguí guardando il cielo con gli occhi semichiusi.
I ragazzi erano curiosi, ma allo stesso tempo sospettosi che tutto il viaggio che avevano compiuto fosse stato inutile.
"Bhe...io...io non mi ricordo il motivo!"
"Fantastico!" gridó Krista "Potevamo anche andare subito ad Antartica, invece di fare il giro del mondo in ottanta giorni...per tornare al punto di partenza!"
"Io mi sono attenuto a quello che la mappa mi ha indicato...e comunque non stiamo tornando al punto di partenza. Siete cambiati tutti e quattro, e questo è già sufficiente."
I Gemini si guardarono incerti e perplessi tra loro.
"Che fregatura!" sussurró Xander.
"Non disperate ragazzi, é tutto scritto nella profezia di Nekolun..."
"Una volta me la farai leggere questa maledetta profezia Sil!" irruppe ironica Krista.
Il folletto sospiró.
"Siamo vicini alle colline!" indicó Amy con il dito.
Ad un centinaio di metri davanti ai ragazzi, si alzavano dei rilievi collinari che si trasformavano progressivamente in rilievi montuosi di modesta altezza.
"Ecco! Oltre alla Catena di Ghiaccio si trova Antartica!" disse Silver.
"Come faremo a scalare tutta quella roba?" intervenne Krista.
"Gallerie non ce ne sono?" continuó Ruben.
"Non so..."
"A questo punto facevamo prima a rimanere sull'Asteroide!" esclamó Xander "Tanto la Nowhere-corp sa dove ci troviamo!"
"Eh vabhe...é andata cosí!" disse il gemello.
I quattro gemelli e il piccolo folletto Silver, si avvicinarono senza indugio alle verdi colline; arrivarono finalmente ai piedi di queste e tirarono un grosso sospiro.
"Eccoci!" esclamó soddisfatto Ruben, con le mani sui fianchi e l'espressione di chi ha scalato una montagna.
"Ehi Rub, togliti quell'espressione dal viso, il bello arriva adesso!"
Krista, come sempre, in perfetto tempismo infranse la soddisfazione dell'amico, che le rivolse una smorfia di disappunto.
"Il Magnetar si é affievolito!" disse Silver chiudendo gli occhi.
"E...ora?" continuó Xander, grattandosi il capo.
"Silver, tu voli...noi no!" esclamó Amy, guardando perplessa il folletto.
Questo pensó due secondi, poi intervenne sicuro.
"Ho un idea!" gridó sorridente.
Il folletto esplose in una nube d'argento.
Il vapore fece aggrottare le sopracciglia dei ragazzi, tranne che di Ruben, che aveva delle speciali lenti a contatto donategli dal folletto stesso.
"Ah, ed ora dove é andato?!" sbuffó Amy.
"Ecco! Ci ha lasciati qui...che ingrato di un elfo!" disse Xander.
"1, é un folletto! 2, non dire stupidaggini Xander!" lo riprese Krista.
"Elfi, folletti...ma che cambierá mai?"
Silver riapparve davanti a loro: era stato nella sua camera da letto, ed aveva raccolto delle foglioline blu lucide, da alcuni vasetti sulla sua parete.
"Ah...giusto! Le Leaphantom!" azzeccó Ruben.
"Ecco, tenete!"
Silver ne distribuí una ad ogni ragazzo; i cinque raggiunsero il punto piú vicino alla collina.
"Dunque: attraverseremo le colline fino a che possiamo! Sapete...l'effetto della Leaphantom non dura molto, speriamo di attraversare almeno le colline!"
I ragazzi annuirono.
"E se dovesse svanire l'effetto?" chiese Amy.
"E bhe...sarebbe orribile...cioé speriamo che non succeda, altrimenti rimarremo incastrati nella roccia!"
"Oh Silver!" ruggí irrequieta Krista "Non pensavamo fosse tanto pericoloso!"
"Ce la farai Kry"
"Facciamo come sempre, no Sil?!" chiese Amy.
"No no no no no!" ripeté rapido il folletto "Non dovrete conficcare nel terreno le foglie, ma su voi stessi!"
"Cooosa?" gridó Xander.
"In che senso Sil?" domandó Ruben.
"Non saranno le colline a lasciarsi attraverare da noi...saremo noi ad attraversare le colline!"
I Gemini si guardarono tra loro confusi.
"Ci stai dicendo che diverremo dei fantasmi?" chiese Krista.
"Siiiiiiii!" urló sorridente il folletto.
"Fará male?" domandó Amy.
"Forse un pochino." rispose Silver.
"Al mio tre vi pungerete con la punta delle Leaphantom, e salterete in terra... dopodiché, quando saremo giú, ci prenderemo per mano." ordinó Silver.
"Oook." esclamó tibubante Ruben.
Mentre i gemelli riflettevano su dove pungersi con le foglie, Silver urló:
"Uno, due e tre!"
I ragazzi velocemente e senza pensarci sù, si punsero con le foglie blu, saltarono in terra e in men che non si dica si ritrovarono in un luogo buio, fluttuanti e con il corpo argentato.
"Siamo dei fantasmi quindi!" affermó Xander.
"Non...ho sentito niente." balbettó Amy toccandosi la spalla.
"Giá, nemmeno io." convenne Ruben.
"Forza!" incalzó il folletto argentato.
I cinque si diedero la mano, e insieme volarono a massima velocitá.
"Che bello volare!" disse Amy "Lo facevo nei sogni...perchè solo lí non avevo le vertigini."
"Eh giá! Quà possiamo farlo anche da svegli!" la appoggió Ruben, tenendole la mano.
Il ragazzo cercava di non pensare alla morte della ninfa Virginia per non essere giú di corda, e sembrava avesse riacquistato la serenitá quella mattina.
Attraversarono le colline in poco tempo; l'interno era buio, ma i ragazzi emanavano un leggero bagliore argenteo.
D'un tratto la luce inizió ad affievolirsi e i corpi dei Gemini ad appesantirsi.
"Ecco...sta per svanire!"
"Oddio Silvy ho paura!" disse Amy.
La velocitá di volo si fece inferiore, e una strana sensazione li pervase: sembrava come se l'aria si stesse facendo pesante, e l'ossigeno sempre piú rarefatto.
"Ci siamo! Ora saliremo in superfice!" esclamó Silver.
Il folletto guidó il gruppo ed iniziarono a risalire.
L'atmosfera si fece affannosa.
I ragazzi per un attimo temerono di restare incastrati nella collina per sempre; Silver tuttavia sapeva cosa stava facendo.
Risalirono. I loro corpi riacquistarono materia proprio quando fuoriuscirono dalla superfice rocciosa e si ritrovarono distesi su un prato.
"Fiu!" sospiró Amy.
"Ehi Silver!" gridó Xander "Aiutatemi ragazzi!"
"Oh no Xander!" esclamó il gemello.
Un piede del ragazzo era rimasto incastrato sottoterra.
I cinque scavarono e Xander tiró un sospiro di sollievo, con lo stivale tutto interrato e una caviglia che gli dava fastidio.
"Ho temuto che non avrei rivisto piú il mio piedino!" disse Xander, distendedosi sul prato.
"Aha si!" rise Ruben.
"Xander" ridacchió Krista "da quando hai questo capello bianco?!"
"É vero guardate!" indicó Amy.
"Stai invecchiando Xandy!" esclamó Silver.
"Ma finitela!" gridó lui, stizzito.
"Ahii! Dannazione Amy ma che fai?"
Amy aveva reciso il capello bianco dalla testa dell'amico.
"É argentato! Che bello!" disse lei.
"Si dia il caso che é mio!" se lo riprese Xander.
"Si ma sono stata io a vederlo per prima!" sopraggiunse Krista.
"Tra i tre litiganti il quarto gode!" intervenne Ruben, strappando di mano il capello argentato a Xander.
"Ruben, falla finita!"
Xander se lo riprese, ma nella foga lo fece cadere a terra e lo perdette.
"Ecco!" sbuffó.
"Ragazzi?!" esclamó Silver "Sembrate dei bambini!"
I cinque ridacchiarono tra di loro, poi si alzarono e si guardarono intorno: si trovavano su di una motagna, e in lontananza si vedeva una valle tutta bianca.
"An...Antartica!" sussurró ad occhi spalancati Silver.
"Siamo quasi arrivati Geminiii!" gridó Ruben sorridente.
I ragazzi erano piú che soddisfatti: da Antartica sarebbero stati in grado di giungere direttamente a Wasteland, la terra della desolazione, il luogo desertico situato al centro dell'Isola di Posto, meta dei ragazzi.
Rimasero ad osservare ogni angolo del paesaggio montuoso, illuminato dalla luce della Stella Maggiore e da quella Minore.
Era il loro quinto giorno su Posto, era tanto che stavano lontani da Little-Acorn Glenwood Springs e dai loro familiari. Provavano una sensazione strana, una miscela di serenitá, soddisfazione, ma anche di ansia, curiositá e a volte paura e tristezza.
"Avanziamo!" incitó come sempre Silver.
"Che viaggione che abbiamo fatto eh!" affermó Xander "Da Nord a Est, da Est a Sud, e da Sud a Ovest!"
"Siamo a Nord-Ovest ora...per la precisione!" lo corresse Silver.
Iniziarono a percorrere una discesa verde disseminata di rocce aguzze.
"Come mai proprio da Antartica possiamo andare a Wasteland?" chiese Amy.
"É stata Maud, allora potente strega del nord ed ora sovrana, ad offrirsi volontaria per proteggere l'entrata del deserto!
Sai Amy, ce ne erano quattro di entrate per Wasteland: a Nord-Est a Sud-Est, a Sud-Ovest e a Nord-Ovest, ossia Antartica!"
"Ce n'erano?!"
"Si, purtroppo i guardiani furono uccisi dalla Nowhere-corp, cosí resero le tre entrate inagibili!"
"Ma quanti danni ha fatto la Nowhere-corp?" proseguí Xander.
Silver guardó in basso.
"Quindi Maud é la regina di Antartica!?" seguitó Krista.
"Esatto! É una donna estremamente gentile e buona! E protegge con cura le porte di Wasteland! Quando fu attaccata oppose resistenza e contrastó l'avanzata dei..." il folletto ci pensó un attimo "dei 118. Si i 118!
Ora che sappiamo il loro vero nome dobbiamo chiamarli cosí!"
Camminarono velocemente e percorsero la discesa giungendo in una regione verde e pianeggiante.
"Che bello...mi é sempre piaciuta moltissimo la montagna!" disse Amy spalancando le braccia e socchiudendo gli occhi.
"Heidi, sei tu?" le fece scherzosamente la sorella.
"Guardate che spettacolo! É uno stambecco!"
Ruben indicó una creatura bellissima, che stava saltando tra le rocce lontane.
"No...un montone!" lo corresse Krista.
"Ma i montoni mica sono cosí magri!" esclamó Xander "Se fosse uno stambecco?!"
"In ogni caso é bellissimo ed elegante!" osservó affascinata Amy.
La capra marrone scuro dalle corna arricciate, saltava tra le rocce; poi scese e si diresse verso i ragazzi, nella regione erbosa pianeggiante.
"Sta venendo qua! Che carino!" esclamó Amy.
"Carino...ma se ci incorna sono quai!" disse Krista.
"Spostiamoci!" consiglió Silver.
I ragazzi avanzarono lungo il campo.
D'un tratto la capra divenne di un marrone tendente al nero e i suoi occhi rossi e infuocati.
"Ragazzi...ma cosa...?!"
Xander chiamó gli altri e indicó la creatura, che stava venendo verso di loro correndo a testa bassa.
"Oddio...se fosse l'Aries?"
"Cosa Sil?" chiese Ruben.
"Un altro monumento stregato!"
La grossa capra ormai nera era ad una ventina di metri da loro e correva all'impazzata.
"Sta arrivando!" gridó Krista.
"Amy, crea la barriera io lo confonderó!"
Amy annuí, chiuse gli occhi ed incroció gli avambracci davanti alla fronte.
Lo scudo verde si materializzó, e Silver ne rimase volontariamente fuori.
Questo soffió un raggio di vapore grigio luccicante che investí la bestia ormai a dieci metri da esso.
Niente da fare. La creatura continuó imperterrita a correre, squarciando la nube di vapore come se niente fosse.
Silver fluttuó ad alta quota e il montone si avvicinó alla barriera di Amy.
"Ragazzi, attenti! É proprio l'Aries!" urló Silver.
"Ce la faró!" digrignó Amy, decisa a spazzarlo via "Lo faró balzare all'indietro! Lo purificheró io una buona volta!"
La ragazza era piú convinta che mai.
La bestia imbizzarrita con gli occhi rossi, arrivó alla bolla verde e la incornó, proprio come fece il Taurus.
Delle scintille verdi schizzarono dallo scudo fluorescente.
"É...potentissimo..." ansimó lei.
L'Aries scosse la testa, cosí la barriera si infranse in mille scintille smeraldo e un flash accecante; un'ondata di energia luminosa scaraventó i ragazzi tre metri indietro, e sbatterono la schiena al suolo.
"Oh no!"
Silver si fiondó sui ragazzi.
"Non avrei dovuto scansarmi...dovevo pensarci io..."
"Tu non centri Sil!" ansimò Amy a terra "Io non sono stata in grado di..."
La bestia prese la rincorsa e venne in loro direzione.
Krista istintivamente si alzó in piedi, malgrado il dolore, e scaió una saetta purpurea sull'animale.
Lo sfioró, e questo fece un grosso balzo in un esplosione di polveri, poi si rizzó e ripartí: sembrava come se non provasse alcun dolore, come se fosse ancora fatto di pietra.
Era ormai a due metri dai Gemini.
Silver si pose davanti e venne colpito dalla bestia.
"Silveeer!" gridarono i ragazzi preoccupati.
Ruben si mise in ginocchio e soffió una lingua incandescente che lo colpí sul muso e il bestione si fermó, agitando il capo.
I ragazzi indietreggiarono.

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