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Dopo cinque interminabili ore trascorse ad ascoltare i professori che spiegavano, finalmente suonó quell'attesissima campanella e i quattro amici, tutti presi dal raccontarsi a vicenda la giornata scolastica, si avviarono ad uscire da scuola.
"Dopotutto non é male come scuola!" disse Amy "Escluso il fuori."
"Si hai ragione! Per fortuna che oggi non ci sono toccate materie pesanti, altrimenti sarebbe stato da suicidio!" ribatté Xander sbuffando.
Krista aggiunse: "Noi ci siamo presentati uno alla volta ed é stato un po'...ecco..."
"Cosa?" domandarono Amy e Xander all'unisono.
"Bhe...diciamo che durante le presentazioni é inevitabilmente uscito fuori che siamo entrambi gemelli tutto quà! C'é stata qualche risatina di sottofondo e qualche domanda." rispose Ruben.
"E quindi?" chiese Xander.
"É mia sorella che se la prende per qualsiasi cosa! Non le si puó fare neanche un complimento!" aggiunse Amy.
E Ruben: "Va bhe tralasciamo...tanto siamo abituati ai commenti della gente!"
Detto questo, Ruben e Xander salutarono le loro amiche e salirono sulla macchina parcheggiata della madre che li stava aspettando curiosa, pronti per tornare a casa.
I ragazzi avevano sempre vissuto l'essere gemelli come una cosa normale, a cui non dare molta importanza. Non si rendevano conto della fortuna che avevano ricevuto nell'avere qualcuno accanto a loro che li capisse e li conoscesse profondamente come nessun'altro al mondo.
Avevano sempre attirato l'attenzione della gente, e di questo Ruben ne era sempre andato fiero, mentre Xander si imbarazzava spesso di ció.
I loro battibecchi scaturivano dal differente modo di approcciarsi alle cose quotidiane, ma la maggior parte delle volte, la loro complicitá e capacitá di intuire il pensiero dell'altro avevano dell'incredibile.
Krista ed Amy invece all'apparenza potevano sembrare addirittura l'una l'opposta dell'altra, sia per il carattere che per il modo di apparire, ma in fondo tra loro c'era qualcosa di piú forte e profondo del semplice legame sanguigno.
Spesso litigavano per il modo di agire dell'altra e per le loro divergenze, ma poi si riappacificavano sempre, riflettendo su quanto potessero essere fortunate ad avere una sorella da cui poter prendere esempio in certe situazioni.
Mentre Xander e Ruben erano fratelli gemelli che avevano condiviso la stessa sacca nove mesi nel grembo di Meissa, Krista ed Amy erano gemelle eterozigote, tuttavia fisicamente erano quasi uguali.
Quell'estate i ragazzi avevano trascorso parecchi giorni insieme, tra le escursioni faticose sulle Montagne Rocciose del Colorado, e la loro prima crociera tutti insieme nel Mar dei Caraibi.
Ruben e Xander viaggiavano a bordo della macchina di Meissa in direzione della periferia, verso la "Milky Way", mentre le due gemelle si incamminarono a piedi lungo una stradina che portava verso casa loro, proprio accanto alla scuola, nel vocabolo "Golden Oak" di Glenwood Springs.
Imboccarono un sentiero di pietra e giunsero davanti all'edificio rosato numero 2.
La loro famiglia era composta solamente dalle gemelle e i loro genitori, e casa Windrose era piccolina, ma aveva un grosso giardino con una moltitudine di piante, e un pratino all'inglese; una cannella ed una casetta di legno che fungeva da ripostiglio per gli attrezzi.
Suonarono il campanello.
Aprí la porta la madre Agata e le gemelle entrarono in casa.
Subito questa, una casalinga dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri e spalancati chiese alle figlie: "Ragazzeee! Come é andato il primo giorno di scuola? Chi avete conosciuto? I professori come sono?
Che materie avete fatto? Vi siete divertite?"
Mentre Amy, dotata di una grande pazienza, restava in silenzio in attesa che la madre terminasse quella lunghissima lista di domande petulanti, Krista stava giá andando in escandescenza.
"Avete conosciuto già qualche ragazzo?! Spero delle femmine...nom vorrete parlare con i maschi già dal primo anno!"
Amy rise.
"Kry." esclamò la madre, di bassa statura "C'è qualcosa che non va?!"
"No mamma. È tutto ok." rispose la ragazza seria.
"Ti ha dato fastidio qualche ragazzo piú grande?
Dillo a mamma. A mamma puoí dire tutto, perchè la mamma..."
Krista si tolse subito il suo zaino nero, lo appoggió energicamente in un angolo e interruppe la madre dicendo: "Mamma...piantala! A tavola ti racconteró tutto ma ora lasciami in pace che sono stanca morta! Ok?" Appese il giacchetto e voló in camera sua.
Amy guardó Agata che aveva preso una strana espressione in volto pensando "é sempre la solita!".
Krista era una ragazza ribelle a cui non piacevano nè gli ordini, nè le regole.
Di solito aveva un abbigliamento "dark" e portava sempre una croce di cristallo al collo che infastidiva i genitori, cristiani praticanti ed eccessivamente ossessionati dalla blasfemia. Era appassionata di musica rock e persino il suo zaino di scuola era completamente ricoperto dei nomi dei suoi artisti preferiti.
La sorella Amy, al contrario, era una tipa piú tranquilla ed ordinata che aveva un portamento più elegante e femminile; portava sempre un fermaglio a forma di rosa rossa tra i capelli castani.
Pranzarono, e Krista raccontó come si era svolto il primo giorno di scuola ai genitori, placata anche dalla presenza del padre, che in pausa pranzo era tornato a casa.
Stephen era molto piú alto della madre, era robusto e calvo. Era di indole tranquilla ed era molto scherzoso.
"Tutto bene all'osservatorio Pa'?" chiese curiosa Krista.
"Non ci lamentiamo." rispose Stephen divorando gli spaghetti al pomodoro.
Gli Aster e gli Windrose finirono di pranzare, ed il pomeriggio Ruben ebbe l'idea di incontrarsi tutti e quattro per andare a fare una passeggiata sfruttando uno degli ultimi giorni di sole d'autunno, cosí chiamó le amiche, approfittando del fatto che non avrebbero dovuto svolgere nessun compito di scuola per il giorno seguente.
Xander e Ruben per l'occasione si erano infilati delle tute comode: Xander bianca e nera, Ruben nera e gialla, e un paio di converse rispettivamente blu e rosse.
Amy decise di indossare un paio di leggins verde smeraldo, una felpa rosa shocking e delle sneakers bianche, mentre Krista si infiló una tuta tutta nera, delle scarpe borchiate e la sua solita collana con la croce.
Si incontrarono davanti ad una quercia chiamata da loro "La Cerqua", che li teneva legati fin dall'infanzia da ricordi incancellabili e sulla cui corteccia del tronco avevano inciso le iniziali dei propri nomi: XARK.
"Sbrigati Amy!" gridó Krista alla sorella.
"Arrivo!" rispose lei, rimasta indietro.
Ruben e Xander le stavano aspettando alla grossa e vecchia quercia.
"Ahhh!" sospiró Ruben sorridente "La nostra Cerqua!"
"Si!" continuó il gemello guardando il grosso tronco dell'albero secolare.
"Eccomi!" esclamó Amy.
La ragazza, giá col fiatone, si fermó, osservó la scritta incisa sul tronco e disse: "Vi ricordate quando l'avevamo fatto?!
Sono tornata a casa tutta contenta e l'ho detto a mamma."
"Ah giá!" esclamó Xander ridendo.
"Agata ti ha sgridata vero?!" continuó Ruben.
"Si. Ahah hai pianto per tre giorni." disse Krista.
"Da quel giorno mi é venuta la fissa per le piante..." continuó Amy.
"Abbiamo fatto male alla Cerqua...ma in fondo eravamo solo bambini, no?!" disse Ruben.
"Allora...pronti?" sopraggiunse Xander, deciso "Andiamo!"
I quattro ragazzi si incamminarono quando a Xander venne la brillante idea di risalire la valle il piú in alto possibile per scorgere il tramonto. Venne appoggiato dagli altri, eccetto che da Amy, che temeva le sarebbero venuti i calli ai piedi a forza di camminare.
"Dobbiamo proprio andare lassú?" domandó la ragazza.
"Eddai Amy per stavolta e basta!" cercó di convincerla Ruben.
"E va bene..." disse a bassa voce Amy.
"Vedete come si persuade una donna?" mormoró Ruben, guardando il fratello.
"Patetico..." sussurró quest'ultimo.
I ragazzi iniziarono la scalata e dopo circa un'ora di camminata erano stanchi ed assetati.
Per fortuna Amy portava sempre con sè il suo zaino verde bottiglia, che per l'occasione aveva riempito di effetti personali ed aveva portato anche una bottiglietta d'acqua.
Dopo i classici litigi tra fratelli per l'acqua, terminarono la bottiglia e si fermarono sotto un albero per fare una sosta e riprendere fiato.
Passarono dei minuti.
I ragazzi potevano ritenersi soddisfatti poiché da lí sopra erano in grado di osservare un bellissimo e caldo tramonto.
La scena era spettacolare: quell'enorme palla di luce sembrava incendiarsi sempre di piú fino a colorarsi di rosso e nascondendosi dietro i monti, donava una colorazione stupenda al paesaggio autunnale sottostante e tingeva di rosa le nubi che sovrastavano il cielo.
Inevitabile fu l'emozione che quello scenario suscitó in Ruben, Krista, Xander e Amy che da piccoli erano soliti stendersi tutte le sere d'estate sotto la Cerqua ad osservare la morte del Sole.
"Se avessi il materiale immortalerei la scena con le tempere." disse Ruben sorridente.
"Si certo." ribattè Amy "Mi avevi promesso che mi avresti fatto un quadro da appendere in camera..."
"Ah si?! E quando?"
"Circa due anni fà!"
Ruben rise, e cosí i ragazzi.
"Ringrazia che non te lo ha fatto due anni fà..." intervenne ironico Xander "altrimenti vedevi che pasticcio combinava!"
"Ma smettila scemo!" lo rimproveró il gemello.
"Ragazzi. Ok...non sará passato troppo tempo? Cioé, é bellissimo il paesaggio e questo non lo metto in dubbio...ma non sarà ora di tornare a casa?" disse un pó inquieta Krista, attirando l'attenzione degli altri.
"Possibile che sei sempre cosí frettolosa Kri? Zitta e goditi la scena!" ribattè Amy, e Xander aggiunse: "No. Krista ha ragione, si sta facendo buio e i nostri saranno preoccupati. Scendiamo dai! Andiamo Rub..."
Xander non fece in tempo a finire di chiamare il fratello che subito voltandosi di spalle si accorse che Ruben era sparito.
"Ragazze" disse rivolto ad Amy e Krista "ma Ruben dove diavolo si é ficcato?"
Amy sopraggiunse: "Oddio spero che non gli sia accaduto niente di male!" ed ancora Krista: "Ma dai! Si sará incamminato prima di noi!"
Xander ed Amy scartarono subito l'ipotesi di Krista e si misero a cercare Ruben nei dintorni; Krista li seguí non avendo alternative.
"Ma era vicino a noi un attimo fà..." balbettò Xander.
Dopo aver camminato, ispezionato la zona e chiamato il compagno a squarciagola, udirono una voce piuttosto lontana provenire da un boschetto: era quella di Ruben.
"Ragazzi veniteee!" gridava.
I tre ragazzi, spaventati ma allo stesso tempo sollevati, si chiesero come potesse essere finito lí e si addentrarono nel bosco.
Ma chiamarlo bosco era un po' riduttivo: era una vera e propria foresta.
I tre ragazzi si ricongiunsero con Ruben e dopo una serie di abbracci da parte di Amy, egli disse che era finito in questo luogo per aver seguito una figura evanescente che fluttuava nell'aria.
"Ruben ma sei impazzito o cosa?" esclamó incerto Xander.
"Xander...possibile che non devi mai fidarti di quello che dico! Santo Cielo ti dico che ho visto ció che ho visto. Ero incuriosito, e cosí ho cercato di seguirlo!"
"Avrá sicuramente battuto la testa!" aggiunse Krista.
Amy invece aveva iniziato a tremare di terrore avendo udito le parole di Ruben.
"Ma questo bosco da dove è saltato fuori?" chiese Krista "Non l'abbiamo mai visto prima!"
Le due coppie di gemelli guardavano e scrutavano ogni singolo punto di quella che poteva sembrare una foresta fuori dal comune.
Ma la cosa che inquietó ancora di piú i quattro avventurieri era che la stradina di breccia in discesa che avevano preso per arrivare in quel preciso punto della foresta, ora non c'era piú.
Era sparita.
Se solo ci fosse stato qualcuno che avesse ripreso la scena, avrebbe notato di sicuro le facce sconvolte, perplesse e impaurite dei ragazzi, specialmente di Amy, che si era divorata le unghie delle mani ed era pronta a togliersi le scarpe per passare a quelle dei piedi.
Eppure, in quel luogo, i ragazzi non si sentivano soli.

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