7-Arpie

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Le vele blu di Argo sventolavano agitate da una brezza innaturale; la bandiera raffigurante la Stella del Microcosmo veniva percossa violentemte da un vento portatore di sventura. "Che sia l'aura maligna lasciata dagli Strix o l'avvento di un nuovo pericolo?" pensava il serpente corallo.
Solamente il cauto Promezio si era accorto dell'alone negativo che aleggiava intorno al vascello.
Il drago a tre teste risaliva in volo sulla postazione di vedetta.
"Hey Fi, non avevi detto di aver visto tre figure alate che seguivano gli Strix in volo?" domandó Cobalto al fratello.
"Ah...l'ho detto?" rispose Forforo.
"Che sciocco Fi! Certo che l'ha detto!" si rivolse Potassio al fratello in mezzo.
"Avverto un'energia potente..." sibiló Promezio osservando il profondo cielo scuro.
"Che c'é Promezio?" gli chiese Ruben.
"Un energia potente e negativa."
"Dove?" domandó Xander.
"Si ssssta avvicinando."
"Allora non era finita...lo sospettavo." rifletté il ragazzo dalla divisa blu.
Amy e Titanio si guardarono tra loro impauriti, mentre Krista lanciava occhiate perplesse a Propus, che sembrava sminuire le parole del serpente con lo sguardo.
"Sbaglio o Promezio e Propus non vanno d'accordo?" chiese silenziosamente Amy a Titanio.
"Bhe...diciamo che é il Capo che non lo sopporta piú di tanto." rispose il colosso "Questo perché Promezio ha sempre guardato storto la regina dell'Est..."
"Di che parlate?" irruppe Krista.
"Eh...niente di importante." rispose Amy.
Krista sapeva che la sorella mentiva; tuttavia si voltó e si avvicinó ai gemelli.
"Ecco l'ha fatto ancora." disse Amy a denti stretti.
"Cosa?" chiese Titanio.
"Mi ha letto nella mente...é una cosa che capita tra gemelli."
"Oh..." esclamó stupito Titanio, con occhietti neri spalancati.
Mentre Silver si confrontava con l'amico Selenio al timone, Propus scrutava il cielo, e il drago azzurro a tre teste guardava all'orizzonte sull'Albero Maestro; i ragazzi si avvicinarono al bordo della nave, eccetto Amy, che preferì restare di compagnia al timido Titanio.
"Quanto saremo alti?" esclamó Ruben guardando giú.
"Parecchio suppongo." rispose Krista.
"Guardate!" indicó Xander.
Dalla nave non era piú osservabile la terraferma; il mare prendeva il suo posto, buio e freddo.
"L'Oceano Ennosigeo." disse Xander ammaliato.
"Quindi stiamo per andare nella faccia oscura di Posto?!"
"Suppongo di si, Kry." rispose Ruben.
"Mette i brividi quel mare...in un certo senso." continuò Krista a bassa voce.
I tre ragazzi instintivamente si voltarono di spalle e videro due lucine bianche in lontananza: Mebsuta e Mekbuda.
Promezio fluttuó dai tre ragazzi in sella al suo libro arancione.
"Farete meglio a prepararvi."
"Oh! Mi hai spaventata." esclamó Krista.
"Prepararci?!" chiese Xander perplesso.
"Discordia..."
"Che dici?!" avanzó Ruben.
"I tre...ssssssemi della dissssscordia." spiegó il serpente corallo.
"I semi della discordia?" chiese la ragazza col kimono a mezzelune.
"Si avvicinano...le figlie della discordia...le tre sorelle."
"Ma di che parli?" domandó Xander, coi nervi a fior di pelle.
"Stanno arrivando.
Stanno arrivando le..."
La frase di Promezio venne interrotta e al contempo completata da Fosforo, gli occhi verdi e luminosi, che gridava dall'alto:
"Arpieeeeee!"
Propus si voltó di scatto verso i Gemini.
"Arpie?" fece Silver a Selenio.
"Che vogliono le Arpie da noi?" domandó Amy a Titanio.
"Fanno parte dei 118.
Sono le figlie del Ficus nate dai semi della discordia." spiegò lui.
"Ciurma!" invocó Propus
"Prepararsi all'attacco!
Non permetteremo che gli uccelli della discordia seminino il caos."
"Ben detto!" gridó Cobalto.
Ora erano visibili: tre figure si avvicinavano ad Argo.
Tre bestie dal piumaggio dorato fecero la loro apparizione alla fioca luce delle stelle: erano come dei grossi avvoltoi d'oro; la loro apertura alare era di circa quattro metri e possedevano dei becchi neri e lunghi incurvati verso il basso.
"Sono terrificanti..." mormoró Amy, accostandosi a Titanio.
Gli occhi delle bestie ardevano d'odio, rossi scarlatto con le pupille nere a fessura. Parevano affamate e agitavano le grosse ali rimanendo sospese in aria, oltre le vele.
"Non sono molto intelligenti!" sopraggiunse Promezio, cercando di placare l'ansia dei gemelli, che fissavano impietriti le sagome dorate.
"Allora..." balbettó Krista ingurgitando la saliva "allora le colpiró prima che se ne accorgano!"
La ragazza decisa chiuse gli occhi e fece scattare la luce della Gamma Geminorum. La stella viola richiamó un fulmine purpureo che saettó in cielo e colpí velocemente le tre Arpie.
"É tutto inutile..." sussurró Propus.
La folgore si dissipó come assorbita dal corpo delle bestie.
"Il metallo del loro manto é immune a questo tipo di attacchi Krista!" le gridó Propus.
"Quindi significa che...sono inutile." mormorò la ragazza guardando le Arpie.
"Siamo in due Kry!" la consoló Xander.
Nel frattempo Ruben aveva soffiato una fenice di fiamme in loro direzione, ma queste si separarono, ed ognuna scattó in una direzione diversa.
"Oh nooo!" gridarono Fosforo, Cobalto e Potassio all'unisono.
Un'Arpia stava fluttuando attorno all'Albero Maestro.
"È raccapriccianteee..." mugugnò Fosforo.
"Ma sta' zitto e non fare il piagnone." lo rimproveró Cobalto, il quale non riusciva a nascondere il terrore.
"Non sto piangendo!"
"Intanto che voi litigate io uccido la bestiaccia."
Potassio guardó fisso l'uccello; strizzó gli occhi gialli e questi si illuminarono.
Dei laser colpirono la bestia, che si allontanó.
Intanto un'altra Arpia volava vicino alla prua di Argo.
Propus caricó l'arco dorato e scaió una freccia di luce bianca.
L'Arpia la evitó.
"Sono veloci." affermó Selenio.
"Ci penso iooo!"
Silver si libró in aria, col completo blu a stelline argento che sventolava; inspiró l'aria potentemente e rigettó una nube argentata sull'uccello.
La bestia venne confusa e chiuse gli occhi.
Si agitava in aria violentemente, cosí d'istinto divaricó le robuste zampe dorate munite di artigli e spruzzó un liquido gelatinoso verso Silver.
"Sta' attento Sil!" urló Propus.
Questo spiegó le ali bianche e sfrecció in volo davanti al folletto. Piegó in avanti le ali piumate e protesse Silver.
"Ahh!"
Gemette di dolore: il liquido verdastro aveva corroso le ali di Propus, che fumavano ed erano bruciacchiate.
"Perché l'hai fatto Prop...?"
"Non fare queste domande stupide Sil!" rispose lui, atterrando.
Il Capitano si voltó di scatto e diede un pugno in aria. Dal suo polsino dorato fuoriuscirono tre piumette d'oro che si infilzarono sull'ala dell'Arpia: tuttavia questa sembrò non avvertire dolore.
L'ultima Arpia cercava di distruggere col grosso becco nero la bara magica di Amy, che imperterrita incrociava gli avambracci.
Promezio e Titanio erano fuori dallo scudo, e il gigante bianco tentava in tutti i modi di colpire a pugni la bestia.
"Non...ci riesco! É troppo veloce."
Amy cedette e la barriera s'infranse.
"Santo Cielo no!" gridó Xander.
Un lampo di luce gialla e l'Arpia non poté colpirli. Rimase ferma a mezz'aria, immobilizzata e avvolta da una sfera di luce gialla.
"Promezio, grazie!" disse Amy.
Il serpente aveva gli occhiali tondi illuminati e il suo grosso libro emanava una luce abbagliante.
"Ora la colpiscoooo!"
Titanio si avvicinó alla bestia e le sferró un pugno.
L'Arpia venne congelata all'istante e l'incantesimo di Promezio svaní, lasciando cadere a terra il grosso blocco di ghiaccio che si frantumò.
La bestia tuttavia, presto riprese vigore e voló in alto, ricongiungendosi alle altre due sorelle.
"Sembrano invincibili!" esclamó Ruben.
"Sembrano...ma non lo sono." lo confortó Titanio, serrando l'enorme mano destra.
"Tutti insieme!" gridó Propus alzandosi in volo.
Il drago azzurro fluttuó fuori dalla postazione di vedetta: le sue tre teste guardarono fisse una delle bestie e dai loro occhi produssero dei laser verdi, gialli e blu.
Mentre un'Arpia veniva irradiata dai raggi energetici di Potassio, Cobalto e Fosforo, quella al centro venne colpita da un enorme pugno di ghiaccio volante che la scaraventó metri piú in alto, tra ghiaccioli e scaie acuminanti.
Propus tese l'arco dorato per l'ennesima volta, si concentró, la sua freccia splendente si materializzó, e chiuse un occhio.
"Eh via!"
La freccia partí rapida colpendo in pieno la terza Arpia, che sembró esplodere in una sfera di luce.
"Non l'ho...trapassata." affermó mortificato Propus, mentre atterrava.
Krista osservó spaventata le ali dell'uomo, piene di bruciature dovute agli escrementi delle bestie.
"Non sono decedute." esclamó Selenio
"Uffa non ce la faccio a guardare mentre combattete...devo fare qualcosa!"
La creaturina staccó le mani dalla leva con la mezzaluna; voló in alto con le sue ali da libellula, e con prontezza di spirito staccó delle foglie verdi dal suo abito vegetale e le scaió contro le Arpie.
"Delle...Leablades..." disse con ammirazione Silver.
Il folletto si voltó di scatto verso i quattro gemelli e incitó loro ad attaccare; poi si alzó in volo accanto a Selenio e sbuffó una nube argentea contro le bestie.
"Tocca a voi...avanti." sussurró loro Titanio.
"Ma noi...non..." ansimó Xander.
"Attenti!" gridó impanicato Propus.
Delle poltiglie gelatinose di colore verde cadevano in direzione dei ragazzi.
"Oddio, sono troppo vici..."
Amy non fece in tempo a generare la sua barriera, ma uno scudo di luce gialla li protesse.
Gli escrementi acidi rimbalzarono contro la barriera e finirono sul ponte della nave.
"Pro...promezio." balbettó Ruben.
"Grazie ancora." sorrise Amy.
Il serpente li guardó un attimo attraverso gli occhialetti inondati di luce, poi si giró verso le Arpie.
"Devo...colpirle!"
Amy, dissolta la barriera, prese un'espressione seriosa, e piena di energia fece brillare la Delta Geminorum.
"Dunque, la formula come...ah giá!Delta Nebula!"
La ragazza aprí la mano destra davanti a sè, e una tempesta di petali fucsia partí dal suo palmo verso gli uccelli dorati.
"Strepitosa Amy!" gridó Silver.
La nube rosa vorticó attorno alle Arpie, manipolata dalla mente di Amy, e queste rimasero sospese in aria dal mulinello di petali, prive di sensi.
"Finitele ragazzi!" urló Amy ai tre compagni.
"Ci penso io!"
Krista guardó il cielo e urló:
"Gamma Ray Burst!"
Una saetta viola piombó sul suo capo, e lei venne interamente pervasa da una luce lilla.
"Il suo attacco...il suo attacco piú potente..." balbettó Propus ad occhi sbarrati e voce rauca.
"Beta Pulsar!"
Ruben mise le mani a pistola davanti a sè, e una miriade di scintille apparvero nell'aria ed andarono a convergere oltre la mano del ragazzo, creando la palla di fuoco pulsante.
"Ecco il vero potere ereditato da Pollux...sono fiero di lui." sibiló tra sè e sè Promezio.
"Tocca a te Xan." disse Amy al ragazzo.
"Si...ora anch'io mi renderó utile."
"Alpha Quasar!"
Nelle nubi bianche apparveró nell'aria; rotearono attorno al corpo del ragazzo e generarono per la seconda volta quella glaciale stella azzurra.
"Eh bravo il mio Xanderuccio." mormoró sorridente Silver.
"Sono i miei ragazzi, ahah!" ridacchió soddisfatto all'amico Selenio, con gli occhi accesi come zaffiri.
"Al mio tre lasceró il vortice e voi colpirete ok?!" esclamò Amy.
I ragazzi annuirono.
"Uno, due...tre!"
La nube rosata che sosteneva in aria i corpi inerti delle Arpie si volatilizzó.
Xander, Ruben e Krista si guardarono; Ruben fece scattare la sua "pistola" e Xander diede un pugno energico alla sfera celeste.
Mentre le due stelle dei gemelli partivano una a fianco all'altra, il raggio viola di Krista le scaturí dall'indice della mano.
Tutte e tre le Arpie vennero colpite in pieno dai poteri dei Gemini: una esplose avvolta dalle fiamme, un'altra venne inglobata da una sfera nera e saette violacee, mentre la terza si ritrovó in un enorme riccio di ghiaccio.
La statua di ghiaccio dal nucleo dorato precipitó e si infranse sul ponte, mentre delle altre due bestie non rimase che un mucchietto di cenere scura che aleggiava e due sassolini neri che precipitarono.
"Ce l'abbiamo fatta." affermó Xander ad occhi spalancati.
I Gemini erano soddisfatti; nei loro volti si leggeva la fierezza di aver eliminato ancora una volta dei componenti della Nowhere-corp.
Tra i ghiaccioli dorati sul ponte, si distinse un cristallo grosso con un oggetto nero incastonato all'interno.
Propus si avvicinó e lo pestó energicamente, quando non si infranse lasciando uscire il seme scuro al suo interno.
Altre due grosse mandorle nere caddero accanto a quella.
"Eccoli...i loro cuori." esclamó Propus.
"I sssssemi della dissscordia!" continuó Promezio.
"Non ci resta che distruggerli!"
Propus li raccolse da terra e li lanció in aria; chiuse la mano e sferró un pugno in loro direzione.
Dal suo polsino dorato sfrecciarono tre piumette d'oro che trapassarono i semi polverizzandoli in aria.
Tre fiaccole gialle apparvero in un angolo del cielo scuro. Ruben riconobbe una costellazione che il primo giorno di scuola il professor Rigel aveva mostrato alla classe: l'asterismo del Triangolo.
"É sempre bene distruggere i nuclei di queste bestie." sussurró Titanio ad Amy.
"Giá..." lo appoggió Promezio "al minimo contatto con dell'energia negativa potrebbero rigenerare altre creature demoniache."
"Fiú" sospiró Ruben.
"Per fortuna che siamo usciti illesi dal combattimento." esclamó Krista.
L'ordine fù presto ristabilito tra i marinai di Argo.
Promezio provvide, con l'uso della magia, a far fluttuare fuori dalla nave i resti dell'Arpia congelata; Potassio, Cobalto e Fosforo volarono fino alla postazione di vedetta, rassegnati ormai al fatto che il serpente non sarebbe risalito fin lassú.
Titanio entró nella porta di legno che mandava sulla stiva a poppa, e Propus si congratuló con i ragazzi.
"Vi ho finalmente visti all'azione Gemini.
Siete formidabili."
"Oh bhe noi..." balbettó Xander imbarazzato.
"Si...ce la caviamo" esclamó fiero Ruben.
"Hai visto che attacchi che hanno imparato?" intervenne Silver.
Propus annuí sorridente.
"Quelle tecniche le avete ereditate direttamente dai sovrani, sapete?"
"Oh...non lo sapevamo." rispose Amy a nome di tutti.
Ruben rifletté; aveva creduto fino a quel momento che era stata Virginia a dorargli quegli attacchi speciali grazie al Fiore Stellato, ma se quanto diceva Propus era la realtá, quei poteri erano innati in loro.
"Lei ha solo provveduto a far nascere in voi quella luce che avete sempre custodito." disse Propus, guardando Ruben, come se gli avesse letto nella mente.
"Ma come...?"
"Era una ninfa celeste proprio buona...peccato che abbia subito una sorte tanto crudele."
L'uomo alato guardó il cielo, individuando in fretta la costellazione della Virgo.
"E pensare che era stata proprio la Nowhere-corp a riportarla in vita..."
"Giá..." disse Ruben a malincuore.
"Ma di che parlano?" chiese a bassa voce Xander alle compagne.
"Oh Xandy, sei incorreggibile." ridacchió Amy "Virginia...non ti dice niente?!"
"Pensa se avessimo conosciuto la vera lei, la vera Virginia." riprese Krista "Probabilmente i nostri poteri sarebbero diventati ancora piú grandi."
"Non ne sono convinto Kry." continuó Silver "Il potere stellare é sempre stato sigillato nel vostro corpo e nella vostra anima.
Come dice il Capitano, l'anima effimera della Virgo ha solo contribuito a far sbocciare i veri Gemini."
Krista gli sorrise; tutti guardarono l'immensitá del cielo oscuro che sovrastava quel pianeta magico, puntinato di fiaccole splendenti che presto avrebbero abbracciato la piú totale oscuritá.

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