6-Rosa Dei Venti

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La Foresta degli Specchi, se prima metteva inquietudine, ora con gli specchi infranti e una miriade di frammenti vitrei sul terreno, era ancora piú cupa e spettrale.
Solo quel cielo splendente di stelle metteva a proprio agio i Gemini; senza di esso probabilmente non avrebbero proseguito con tanta forza di spirito.
La bussola dorata di Silver indicava metá percorso, in quanto la sferetta della loro posizione era nel mezzo della linea violetta.
Ben presto avrebbero raggiunto l'immagine della rosa bianca, cosí procedettero a passo svelto e si avvicinarono il piú possibile a quelle due figure fluttuanti con le fiamme sopra il capo.
Dentro quella foresta illuminata esclusivamente dai raggi delle costellazioni celesti, il tempo sembrava essersi fermato e i ragazzi non ne percepivano lo scorrere.
Pareva come se vagassero da circa mezz'ora in quel luogo, quando in realtá il tempo fuori dalla foresta stava trascorrendo molto piú velocemente.
Dopotutto si trovavano in uno spazio tra le dimensioni, un luogo quasi abbandonato a cui solo poche persone era concesso accedervi.
Al centro della Foresta degli Specchi forse avrebbero trovato la Place-corp e Propus che li attendenva. Chi lo sapeva?!
La linea viola sulla bussola dorata che Silver portava sul palmo, segnava che erano vicinissimi alla rosa bianca disegnata sul fondo.
"Manca poco" fece il folletto.
I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
Superarono la zona in cui gli specchi stregati si erano infranti, per passare in un'altra zona in cui questi ancora erano intatti e pronti a disorientare qualsiasi viandante, senza alcuna distinzione.
Una bagliore bianco e nebbioso si vedeva in lontananza. La sferetta dorata sulla bussola era proprio su un petalo della rosa bianca.
Erano quasi arrivati a destinazione e man man che camminavano si avvicinavano a quella nube offuscata.
"Che enorme energia positiva..." bisbiglió incantato Silver socchiudendo gli occhi ed abbandonandosi ad una sensazione che solo lui poteva percepire.
Le due creature alate si fermarono di scatto e si voltarono verso i ragazzi, che si fermarono sussultando.
La luce bianca si intensificava sempre di piú; poi scomparve, lasciando intravedere piú avanti un'alta siepe circolare con boccioli bianchi, che occupava proprio il centro della Foresta degli Specchi e di Wasteland, di circa una ventina di metri di diametro.
I gemelli e il folletto si strofinarono gli occhi, data la potente luce abbagliante che li aveva accecati. La Nana Bianca e la Nana Nera li guardavano col cappuccio che copriva loro il volto, e dietro le loro figure, la verde siepe circolare sembrava emanare un leggero bagliore.
"Che cos'é quello?" chiese Ruben, indicando col capo la siepe di boccioli bianchi.
Davanti ad essa c'era un'entrata composta da un arco di foglie con una tenda bianca semitrasparente.
"Avviciniamoci alle guardiane, sù.." incitó non molto deciso il folletto.
I ragazzi esistarono un momento, poi avanzarono verso le due creature.
Una di esse, la Nana Bianca, quella con la veste bianca, l'ala da pipistrello nera e la fiamma gialla sopra il capo, porse la mano coperta dalla manica bianca al folletto.
"Credo voglia qualcosa." ipotizzó a bassa voce Xander.
"Ma io non ho niente!" disse a denti stretti il folletto.
L'altra creatura, quella nera con la fiamma azzurra e l'ala bianca piumata, mosse un braccio ed indicó la mano di Silver.
"Forse vogliono la bussola..." bisbiglió Amy.
Silver aprí la mano destra lentamente e fece per dare la bussola dorata alla Nana Nera; poi confuso, rapidamente mosse la mano verso la Nana Bianca, e ancora alla Nana Nera.
"A chi la do ora?" gracchió indeciso.
Krista prese il braccio di Silver e lo direzionó verso la guardiana bianca, che lentamente afferró la bussola con la manica.
Mentre la Nana Bianca si staccava fluttuante dai Gemini, trasformata in una fiamma gialla senza nemmeno salutare o ringraziare, la Nana Nera si voltó e accompagnó i ragazzi alla tenda trasparente che faceva da entrata alla siepe rigogliosa.
La guardiana inclinó il capo incappucciato verso la tenda, e la fiamma azzurra attecchí su di essa, che prese fuoco e si disintegró. Nello stesso momento tutti i boccioli sulla siepe si aprirono e sbocciarono in bellissime rose bianche.
"Ma sono..." intervenne Amy "rose senza spine!"
Ora si vedeva chiaramente cosa celava la tenda: la siepe faceva da recinzione ad un'ampia regione circolare che aveva al centro un enorme bocciolo floreale bianco alto due metri.
"Quindi questa é la...la Rosa dei Venti?" si chiese sbalordito Silver, davanti alla bellezza della gemma bianca.
"Ma é chiusa!" indicò Krista.
La Nana Nera si congedó, trasformandosi in una fiamma celestina e i cinque varcarono l'arco di foglie sopra le loro teste.
La regione su cui misero piede era una piattaforma di marmo bianca, sul quale erano rappresentati quattro bracci appuntiti dorati, al cui centro si trovava il grande bocciolo.
"Il disegno sulla piattaforma é come la rosa dei venti che é disegnata su ogni bussola che indica i punti cardinali!" esclamó il folletto librandosi di qualche metro per osservare dall'alto la scena.
Anche l'Isola di Posto aveva quella forma, e se era vero che quella piattaforma occupava proprio il centro della Foresta degli Specchi, e questa era al centro del deserto di Wasteland, i Gemini in quel momento si trovavano proprio nel punto centrale dell'Isola, sotto la Stella Maggiore e quella Minore.
"Che bella!" ammiró Ruben.
"Si é bellissimo questo posto ma..." intervenne Krista "Propus non é quì!"
"Sicuramente c'é un modo per raggiungere la Place-corp!" disse Xander.
"Si, anche perché siamo al centro, e le due grandi stelle dovrebbero trovarsi allo Zenit per noi!" esclamó Amy.
I ragazzi d'istinto alzarono lo sguardo al cielo sperando inutilmente di vedere le due falci di luce bianca, ma niente; la volta celeste era scura ma piena di stelle come nella piú limpida delle notti.
"La mitica Rosa dei Venti..." pensó ad alta voce il folletto, gli occhi puntati sull'alto bocciolo.
"Forse se ci avviciniamo" disse Ruben, i nostri cristalli automaticamente si riuniranno e la Pietra integra rientrerá nel fiore!"
"Nah.." obiettó Krista "voli troppo con la fantasia Ruby."
I ragazzi e il folletto si guardarono intorno e videro che Xander non era piú accanto a loro.
"Xandy?!" esclamó Silver.
"Si sono quì!"
Il ragazzo stava perlustrando il perimetro dell'area sacra delimitato da quella siepe di rose senza spine, mentre gli altri quattro, cautamente, si avvicinarono al bocciolo gigante.
Amy lo sfioró e avvertí una sensazione piacevole sulle dita, come di freschezza, e un odore gradevole le carezzó il naso.
"Sento..." disse Amy ad occhi chiusi "odore di rose fresche"
Gli altri annusarono l'aria.
"Che strano, a me sembra di avvertire odore di lavanda!" esclamó Krista.
"Petricor" affermó Silver.
"La cittá?" chiese Ruben.
"Ma no Ruben!" esclamò Xander da lontano "Il Petricor é l'odore che si avverte dopo che é piovuto."
Ruben inspiró profodamente col naso.
"Che strano, a me sembra di sentire odore di...di tempera ad acrilico."
"Blea..." disse Amy.
"Pare che ognuno avverta l'odore che piú gli piace!" spiegò Silver, sfiorando il morbido fiore bianco.
"E tu che senti Xander?" domandó curiosa Krista al ragazzo che si trovava vicino al 'braccio nord' della rosa dei venti disegnata sulla piattaforma circolare.
"Mh..." rifletté lui "Si. É vago ma lo sento"
"Dai non tenerci sulle spine!" esclamó Amy.
"Ma come Amy" intervenne Ruben "non vedi che queste rose non hanno le spine?!"
Le due gemelle e Silver risero.
"Misto di cozze e vongole!" continuó Xander annusando l'aria.
"Oddio Xander, cosí mi farai brontolare lo stomaco." ruggí Krista.
Era strano: come se tutti i pensieri negativi e le preoccupazioni fossero venute meno in quel luogo; decisamente un contrasto evidente con la Foresta degli Specchi, che incuteva un senso di angoscia ed ansia.
Xander si avvicinó alla punta del braccio d'oro a nord, che come tutti e quattro i bracci, presentava delle piccole piattaforme dorate circolari.
Il ragazzo entró nel cerchio e l'Alpha Geminorum si accese.
"Cosa...?" si chiese tra sè e sè.
"Ragazzi!" esclamó poi a gran voce.
"Si Xander!?" chiese in risposta il fratello.
"La mia pietra brilla...senza un motivo particolare"
La luce della stella blu sulla fronte di Xander brillava celestina e sembrava non smettere.
"É la prima volta che brilla cosí forte!" disse Silver, volando verso il ragazzo.
"Non so, sono solo entrato in questo cerchio.
Quando sono passato per i cerchi vicino agli altri bracci non é accaduto nulla!"
"Dunque..." pensó il folletto, guardando i piedi di Xander "sei in cima al braccio settentrionale della Rosa dei Venti, non deve essere una coincidenza!"
Krista aveva intuito una cosa, cosí si avvicinó al braccio dorato di destra, ed entró nel cerchio sulla sua punta.
Anche la Gamma Geminorum si accese di una luce fortissima.
"Lo sapevo!" disse Krista.
"Amy! Prova ad andare sul braccio ad ovest!" ordinó il folletto.
Amy camminó verso sinistra, percorse il braccio disegnato in oro sulla piattaforma ed arrivó in cima ad esso, posizionandosi sul cerchio.
La sua pietra smeraldina di accese.
"Manco solo io...chissá che accadrá" pensó Ruben.
Il ragazzo fece una corsetta ed entró nella piccola piattaforma dorata del braccio meridionale, proprio quello a due passi dall'arco di foglie dell'entrata.
La Beta Geminorum si illuminó di arancione.
"Bravi ragazzi" sorrise eccitato Silver.
Improvvisamente tutte le rose che ornavano la siepe circolare intorno all'area si illuminarono di bianco, e il bocciolo enorme emanó un fioco bagliore.
"Si sta...aprendo" balbettó Amy estasiata.
Quell'enorme bocciolo centrale stava piano piano sbocciando, aprendosi in una bellissimo fiore bianco con gli stami e il gineceo dorati.

Quell'enorme bocciolo centrale stava piano piano sbocciando, aprendosi in una bellissimo fiore bianco con gli stami e il gineceo dorati

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"Ma le rose non sono fatte cosí!" esclamó incerta Krista.
Amy uscí dalla piattaforma e si avvicinó all'immenso fiore.
"É simile ad una rosa canina" disse affascinata "solo che ha..."
La ragazza si mise a contate gli enormi petali bianchi, facendo rapidamente il giro del fiore.
"Venti...venti petali. É assurdo!"
I ragazzi si avvicinarono al fiore.
Le pietre sulle loro fronti smisero di brillare non appena uscirono dalle piattaforme dorate.
"La Rosa dei Venti si é...aperta" affermó Silver stupefatto.
"Siamo stati noi a farla sbocciare!" rettificó Ruben soddisfatto.
"Quì un tempo si trovava la Gemma Geminorum!" disse Xander.
"Guardate!" sopraggiunse Krista "Guardate in alto...le due Stelle!"
Gli altri quattro alzarono lo sguardo al cielo e notarono che le due luci bianche della Stella Maggiore e Minore si stavano accendendo; anche il cielo si stava schiarendo e la luce delle costellazioni stava sbiadendo, superata da quella delle due falci calanti.
"Si sta facendo giorno" disse Ruben.
"E giá." confermó Amy.
"E ora che si fa?" chiese Xander, e Krista: "Magari cadrá Propus dal cielo e..."
"Entriamo!" esclamó Silver tutto a un tratto.
"Dove?" chiese Ruben incerto.
"Credo intenda nel fiore" spiegó Krista.
"Ma cosí dovremmo pistare i petali" bofonchió a denti stretti Amy.
"Quando si é trattato di rovinare il quadro di Pollux niente da ridire Amy, quindi se necessario calpesteremo la Rosa!" esclamó Ruben.
"Avanti che aspettate?!" sopraggiunse la voce di Xander, che era giá entrato all'interno della corolla, tenendo i piedi nel centro del fiore tra i piccoli stami dorati.
"É morbido, guardate!" continuó Xander saltellando.
"Eddai Xandy basta!" si lamentó Amy.
Gli altri tre gemelli e il folletto saltarono nel centro dell'enorme rosa canina, ritrovandosi, malgrado la ristrettezza dello spazio, a calpestare i migliaia di stami dorati che componevano il centro tondo del fiore.
La Stella Maggiore e quella Minore ora splendevano come di giorno in alto nel cielo, e questo aveva acquisito la sua tipica colorazione striata arcobaleno.
Gli enormi petali bianchi della rosa poggiavano a terra e circondavano i ragazzi e Silver, emanando un fioco riflesso bianco.
L'Alpha, la Beta, la Gamma e la Delta Geminorum presero a brillare intensamente, come quando i ragazzi si trovavano agli apici dei bracci della piattaforma.
"Perché ci hai detto di entrare quì Sil?" fece Amy, cercando di non calpestare i piedi ai compagni.
"Perché...é quí che allo Zenit ci sono le due stelle." affermó guardando Krista.
"Le pietre stanno risuonando..." intervenne Ruben "magari ora si riuniranno automaticamente"
"Ne dubito" sussurró il fratello.
"Guardate" indicó Krista in alto "guardate quella luce!"
I cinque alzarono di nuovo lo sguardo per una frazione di secondo e videro una luce potentissima provenire dalla Stella Maggiore.
"Sta arrivando..." mormoró il folletto.
Un raggio di luce velocissimo partí dal grande astro a mezzaluna e cadde proprio sulla Rosa dei Venti.
"Non vedo niente!" esclamó Amy.
"Cos'é questo lampo?!" domandó confuso Ruben.
Improvvisamente i corpi dei ragazzi divennero sempre piú leggeri.
"Santo Cielo...sento che mi sto per staccare da terr..."
Xander non finí la frase, che si ritrovó con un piede soltando poggiato sul centro del fiore.
"Ho capito!" disse il folletto "Andremo sù!"
Lentamente i corpi dei cinque si alzarono da terra e quando si trovavano sospesi a qualche centimetro, presero a salire ad una velocitá incredibile.
"Oddioo!" gridó Amy "ho le vertiginiiii!"
"Stiamo salendooo" esclamó Xander, le vesti blu che gli si agitavano al vento.
"É come nei film..." gridó Ruben tra la luce bianca "spero solo che non stiamo per entrare in una nave aliena!"
Krista abbassó lo sguardo. I piedi le ciondolavano e pure i pantaloni della tuta nera a mezzelune.
"Non mi piace, non mi piace..." si lamentó Amy tremante.
Salivano e salivano.
Mentre sopra di loro era impossibile riuscire a vedere da cosa quella luce bianca fosse prodotta, sotto i loro piedi si vedeva il deserto di Wasteland che si allontanava sempre piú.
"Sembra di stare in aereo." pensó Krista, che aveva sempre adorato viaggiare in aereo, al contrario della gemella.
"La vista da quassù é a dir poco mozzafiato!" disse Ruben estasiato.
"Giá..." lo appoggió il fratello.
"Chissá dove ci fermeremo?!" si chiese Silver.
"In Paradiso...forse!" pensó a voce alta Krista, ripensando alla frase impressa sulla mappa di Nekoluna.

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