4-Petricor

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Quella locomotiva a vapore di colore blu chiamata "Asteroide" su cui stavano viaggiando i ragazzi da quasi un giorno, stava continuando a sfrecciare senza sosta verso Wasteland, priva di un conducente; in tutto ció l'abitazione di Silver era posizionata proprio sopra la locomotiva, protetta da un incantesimo illusorio che ne impediva la percezione.
La luce del mattino non tardó ad arrivare: le due splendenti stelle a forma di luna crescente apparvero piú candide che mai, rischiarando il cielo scuro e donandogli le sue sfumature multicolori.
Dal corridoio dove si trovavano le camere da letto dei ragazzi e di Silver, una figura con i capelli arruffati in camicia da notte, si diresse verso la sala della casetta: era Amy.
"Ma...Silver?!" pensó tra sè e sè la ragazza, notando che il folletto non si trovava nè in sala nè in cucina.
Era strano, dato che il folletto si svegliava sempre prima dei quattro ragazzi.
"Eppure la porta della sua camera era aperta e lui non c'era dentro..."
Amy si avvicinó al tavolo della cucina, e notó una tovaglietta bianca con su un foglietto di carta scritto.
"Torno subito!" recitó la ragazza a bassa voce, riuscendo a decifrare la scrittura a stelle e lune.
La ragazza sollevó la tovaglia e vide che sulla tavola si trovavano quattro ciotoline con ognuna un uovo fritto, che magicamente si era conservato caldo e ancora scoppiettante. Sorrise.
Si udirono dei passi.
"Amy, che stai facendo?"
Era Xander.
"Buongiorno Xandy. Silver non é in casa e ci ha lasciato la colazione."
"Capisco!" disse lui.
I due si sedettero ed iniziarono a mangiare.
"Non ci aspettate?" chiese una voce.
Krista e Ruben stavano arrivando dalle loro stanze verso i fratelli, e tutti e quattri si sedettero e mangiarono le uova fritte.
"Silver sta ancora dormendo?" chiese Ruben, sbadigliando.
"No, é uscito!" rispose Amy.
"Bha!" continuó lui.
I quattro si alzarono ed andarono uno alla volta a lavarsi e a custodirsi in bagno.
Dopo Xander e Ruben, Amy entró in bagno e poi fù il turno di Krista che scoppió in un urlo furibondo, notando un grosso brufolo sulla fronte, proprio accanto alla Gamma Geminorum.
"Che cos'hai Kry?" le chiese Ruben.
"Lascia stare che é meglio!" rispose lei, adirata.
Ruben e Xander tornarono nella loro camera.
"No! Non ci voleva!" esclamó Ruben dispiaciuto.
Xander guardó ció che il gemello voleva mostrargli: i kimono colorati dei Gemini erano completamente distrutti, pieni di bruciature e graffi.
"Ed ora dovremo rindossare i nostri vecchi abiti!" disse Xander "Peccato, mi piaceva la divisa blu!"
Anche le ragazze andarono nella loro stanza e si rivestirono con i loro abiti usuali: Amy le solite scarpe bianche con i leggins verdi e la felpa rosa; Krista il completo sportivo nero con le scarpe borchiate; Ruben la tuta nera e gialla con le converse rosse e Xander con la stessa tuta del gemello nera e bianca e delle converse blu.
"Che peccato!" esclamó Amy.
"Non credevo affatto che queste divise sarebbero state usa-e-getta!" aggiunse Krista.
"Vediamola dal lato positivo" sopraggiunse Xander, entrando nella camera delle ragazze "cosí la gente in giro ed anche la Nowhere-corp non ci riconosceranno!"
Un attimo di sgomento.
"Chi ti ha dato il permesso di entrare in camera nostra Xander?!" urló Krista.
"Ops...scusate" rispose lui voltandosi di botto.
Ruben lo afferró velocemente e chiuse la porta della stanza delle ragazze, prima che Krista potesse tirargli una scarpa.
"Che diavolo ti é saltato in mente?" lo rimproveró Ruben.
"Che ne sapevo che si stavano ancora vestendo?!"
"Le donne sono fatte cosí fratello mio...impara da me!" disse Ruben.
"Pff...da te?!" aggiunse sarcastico il gemello.
Un rumore.
"Sono tornato ragazzi!" esclamó una voce squillante proveniente dalla sala.
I quattro, capendo che si trattava di Silver, si precipitarono subito verso di lui.
"Buongiorno Sil!" disse Amy.
"Buongiorno ragazzi, avete mangiato?"
"Si si" rispose Ruben.
"E quelli?!" domandó il folletto riferendosi agli abiti dei ragazzi.
"Sai...le nostre divise si sono rovinate e..."
Krista non fece in tempo a terminare la frase che il folletto la bloccò.
"Come siete ingenui ragazzi! Con chi credete di aver a che fare?!
Radon mi disse che basta un minimo innesco di energia magica per rinnovarle!"
"Ah, questa si che è una notizia buona!" disse Ruben.
"Che te lo dico a fare..." bofonchió Krista sotto i baffi.
"Che cos'é quello Silver? E dove sei stato?" intervenne Xander, facendo riferimento a uno strano sacco sulle spalle del folletto.
"Ora vi spiego!" rispose lui appoggiando l'enorme sacco sul pavimento.
"Allora...sono andato a dare un'occhiata alla locomotiva sotto i vostri piedi e l'ho perlustrata per bene, ma a dire la veritá non ho trovato niente di sospetto o che possa essere ricondotto alla Nowhere-corp, eccetto i danni provocati dal combattimento col Cancer!"
"E nell'Aula Omega?" sopraggiunse Amy "Ci sei stato nell'Aula Omega?"
"Purtroppo non ho visto nessuna Aula Omega..." rispose lui.
"Ma dai Silver, possibile che non ci sia stato?!" continuó Krista "C'era un passaggio proprio dietro a quell'enorme quadro che..."
"Stai parlando di questo?" esclamó il folletto facendo fluttuare fuori dal sacco l'enorme quadro, usando la magia.
L'opera d'arte che Silver si era portato dietro, era proprio quella che aveva aperto il passaggio che permise ai Gemini di entrare nella caverna dove avevano visto la strana colonna rossa splendente.
Ruben spalancó gli occhi dallo stupore.
Il quadro raffigurante un cielo stellato ed un enorme diamante splendente era ancora lì davanti agli occhi dei ragazzi.
"Il quadro di Pollux." disse a bassa voce Ruben.
"Esatto Ruby, é proprio lui!" continuó Silver "É un'opera antichissima di valore inestimabile raffigurante la Gemma Geminorum...io credo sia stupenda!"
Come precedentemente i ragazzi avevano osservato, in un angolo del quadro c'era scritto, anche se un po' macchiato di cenere:
"Ecco la raffigurazione del potente cristallo sacro che mi ha permesso di scrutare oltre l'orizzonte.
Rendo omaggio ad essa con la mia opera.
Senza l'immenso potere del Terzo Occhio non avrei potuto realizzare tutti i miei dipinti.
Ancora grazie alla pietra piú potente del mondo!"       Pollux
Il quadro sfortunatamente era un po' rovinato e macchiato di nero, dato che i Gemini avevano usato i loro poteri per aprire il passaggio.
"Perché lo hai preso con te Sil?" domandó Krista.
"Bhe...dato che ora la locomotiva non é piú un luogo segreto e sicuro, ho pensato di prendere almeno una delle opere d'arte che essa custodisce, cosí ho scelto quella che senza dubbio é la piú preziosa." rispose lui.
"Ma...non é un furto questo?" chiese la ragazza un po' incerta.
"Ma no Kry! Una volta giunti alla sede della Place-corp restituiró il quadro all'organizzazione!"
"Capisco" rispose lei.
"E l'Aula Omega?" insistette Xander.
"Purtroppo dietro al quadro ho trovato solamente uno spesso muro..." disse Silver "la Nowhere-corp deve aver fatto traslocare tutto quello che fino a poco prima nascondeva nel treno!"
I quattro fecero cenno al folletto di aver compreso, e lo aiutarono a sistemare il grande e pesante quadro su una parete libera della casa.
La splendida opera realizzata da Pollux, passato sovrano del regno del Sud, raffigurante la Gemma Geminorum in tutto il suo splendore, era ora situata sulla parete di una stanza vuota della casa di Silver: la stessa stanza contenente quel forziere da dove i quattro gemelli avevano preso gli abiti dei Gemini il secondo giorno del loro arrivo su Posto.
"Che ne dite ragazzi?!" chiese Silver, squadrando l'opera con un occhio chiuso.
"Si, ci stà!" rispose Ruben.
"Ah peró!" intervenne Krista "Devo ammettere che il signor Pollux era bravo coi pennelli eh!"
"Si, il quadro é davvero stupendo." aggiunse Amy.
I cinque rimasero qualche minuto ad ammirare la bellezza della creazione, quando Silver decise di prendere in mano la situazione.
"Allora ragazzi" intervenne convinto "é giunto il momento che aspettavo!"
"Eh?"
"Dato che la locomotiva sopra la quale stiamo viaggiando é sotto il controllo della Nowhere-corp, proporrei finalmente di scendere per poi prendere una strada alternativa per Wasteland!"
"Si, hai ragione Sil" annuí Amy.
"E come faremo a raggiungere Wasteland senza nessuna indicazione?" domandó Xander.
"Eh bhe...questo lo decideremo una volta scesi dal tetto del treno..." rispose il folletto.
Xander aveva chiaramente notato che Silver stava cercando di sentirsi sicuro di quello che diceva, ma la veritá era che nemmeno lui sapeva minimamente come raggiungere Wasteland.
"Se lo dici tu." lo assecondó il ragazzo.
I cinque andarono nella sala della casetta dove dalle finestrelle tonde si poteva osservare uno scenario fantastico: un prato verde e vastissimo si estendeva fino all'orizzonte, disseminato di rocce e rovine di antiche costruzioni in pietra.
"Guardate che belle le rovine di Petricor!" indicó Silver.
"Questo posto si chiama Petricor?" chiese Xander curioso.
"Si, un tempo era una cittá molto importante, ma fù poi devastata da Onix!" rispose.
"Era famosa per le sue piogge miracolose" continuó "che provenivano direttamente dall'Eridano! Ve lo ricordate?"
Silver fece riferimento al fiume di acqua splendente che fluttuava adagiato in un letto di roccia, che avevano percorso i cinque dopo essere stati nella cittá di Oltremare.
"Un tempo le persone raccoglievano la magica pioggia che cadeva su questa terra, poiché conteneva una sostanza chiamata Petricor, e la usavano per curare i loro cari."
"Ora non funziona piú cosí?" domandó Ruben.
"Eh...purtroppo da quando la Gemma Geminorum sparí da questo mondo, gli equilibri naturali di Posto mutarono notevolmente; l'acqua dell'Eridano non evapora piú e di conseguenza non piove sulla terra di Petricor da tempo."
I binari della locomotiva solcavano l'enorme prato verde, e in lontananza si vedeva che prendevano una forma come di un'enorme spirale che vorticava su se stessa formando una valle cuneiforme nel terreno.
"Ma...cos'é quel coso?!" mormoró Krista tra sè e sè.
"Dovrebbe essere il Nautilus" rispose Silver, consultando la mappa.
"Ma i binari si vanno a contorcere in un mulinello?!" sopraggiunse Ruben.
"Esatto Ruby! Vedrai che sará divertente!" rispose il folletto sorridente "Una volta giunti dall'altra parte scenderemo dall'Asteroide!"
"Se lo dici te..." concluse il ragazzo.
L'Asteroide proseguí lungo il suo percorso, quando giunse finalmente in prossimitá del cosiddetto "Nautilus".
Il posto in questione era un vero e proprio avvallamento nel suolo verde di Petricor: i binari del treno scendevano giú attorcigliandosi in una spirale dal diametro iniziale di un centinaio di metri, fino a stringersi e convergere in una grotta rocciosa.
"Che bello!" esclamó Amy.
"Per quale motivo dovremmo scendere lá sotto?!" chiese poi Krista.
"Dall'altra parte di quella galleria" rispose Silver "giungeremo, secondo la mappa, nella grande cittá di Volcania. È un'antica dogana che unisce i due storici regni dell'Est e del Sud."
La locomotiva a vapore stava percorrendo il Vortice con la casetta di Silver adagiata sopra.
Xander stava alla finestra ad osservare il tragitto fino a che non sarebbero giunti alla caverna; Krista, Ruben ed Amy invece si erano accomodati sulle poltroncine della sala, mentre Silver continuava a squadrare attentamente la mappa.
"Alla cittá di Volcania scenderemo dal treno e chiederemo indicazioni agli gnomi per raggiungere Wasteland!"
"Ok, come vuoi te Sil!" disse Ruben.
Amy si stava specchiando con il suo specchietto portatile mentre la Delta Geminorum brillava di una luce verdina.
"Il riflesso che vedo ora porta il mio abito da scolara, la pietra come al solito non é sulla mia fronte, e sullo sfondo mi sembra di vedere la casetta!" elencó Amy.
"La casetta?" chiese Krista.
"Si, la nostra casetta Kry!"
"Parli della casetta di legno che abbiamo in giardino?"
"Esatto! Ogni volta che mi specchio in casa di Silver vedo che il mio riflesso si trova nella nostra casetta di legno in giardino...non so spiegarmi perché!" rispose Amy.
"Che strano!" sopraggiunse Xander, che stava guardando fuori dalla finestra "Insomma...é curioso che se usiamo la magia e sbattiamo le palpebre mentre ci specchiamo vediamo il nostro riflesso in posti differenti."
Ruben stava riflettendo, quando gli balenó improvvisamente qualcosa in mente.
"Grazie al cosiddetto terzo occhio..." pensó a voce alta.
"Che stai dicendo Ruby?" chiese Amy.
"...sono riuscito a scrutare oltre l'orizzonte..." continuó lui.
"La Gemma Geminorum!" disse convinto "Il quadro di Pollux!"
I quattro lo fissarono incerti.
"Se vi ricordate, sul quadro di Pollux c'era un ringraziamento alla pietra, e lui la chiama il Terzo Occhio tramite il quale scruta oltre l'orizzonte."
"E quindi?" incalzó Krista.
"La pietra secondo me é in grado di farci vedere le cose in un altro modo." continuó il ragazzo "Secondo me Pollux faceva riferimento a questo, o meglio al riuscire a vedere dei posti che con i suoi occhi umani non sarebbe stato in grado di vedere!"
"Puó darsi!" disse il gemello.
"Ecco come ha fatto a raffigurare il nostro Sistema Solare!" insistette Ruben "Usando la Gemma Geminorum!"
"Potrebbe essere!" lo appoggió il fratello.
"Il Terzo Occhio eh?!" ripeté Silver "Non è da escludere...ad ogni modo preparatevi ad attraversare la caverna. Siamo quasi arrivati!"
I gemelli andarono alle finestrelle per osservare ció che accadeva: l'Asteroide era sceso in fondo al cono della valle e stava per imboccare la galleria rocciosa.
"Ci siamo!" disse Silver.
Il treno sfrecció a tutta velocitá entrando nella buia grotta, squarciando l'oscuritá di essa che subito cessó.
Non appena la locomotiva entró nella galleria, delle luci al neon si accesero magicamente sul soffitto roccioso.
"Notevole!" esclamó Ruben.
"Il confine della regione Est di Posto sta per essere varcato!" esclamó Silver.
"Cosa?" seguitó Amy.
"Oltre la galleria, come ho detto prima, si trova il braccio Sud di Posto, dove un tempo era situato il regno meridionale di Pollux!"
"Quindi...stiamo attraversando bene o male tutti i passati regni dei sovrani defunti!" affermó Xander.
"Certo." intervenne Krista "Fino ad ora l'Asteroide ha viaggiato nel regno della regina Alhena!"
Krista era rimasta particolarmente affascinata dal regno orientale che avevano il giorno precedente visto e percorso con la locomotiva, ed un pochino le dispiaceva di lasciarlo.
La caverna-galleria non sembrava lunga, poiché si vedeva giá un punto luminoso in lontananza, cosí i cinque attesero fino a quando non sarebbero poi giunti alla cittá di Volcania.

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