3-Cancer

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"Ma quello é un granchio!?" urló improvvisamente Amy.
"Si, é un enorme granchio!" aggiunse Ruben, con una smorfia quasi disgustata, ponendo enfasi su "enorme".
"Credo di sapere cos'é!" pensó Silver.
La creatura che si trovava ad un paio di metri dai Gemini e da Silver, proprio là sul pavimento bagnato della locomotiva, precedentemente allagato da Xander, era proprio un granchio rosso con due grosse chele nere dalle dimensioni abnormi.
"Ragazzi" intervenne Silver "non facciamoci prendere dal panico! Questo é il Cancer che ha preso vita!"
"Vuoi dire uno dei Monumenti Sacri?" domandó impaurita Krista.
Silver si giró verso di lei e fece "si" con la testa.
I cinque indietreggiarono un po'.
"Dobbiamo ucciderlo!" esclamó Xander "Avanti!"
Il ragazzo, sicuro di sè, cercó di attivare il potere dell'Alpha Geminorum, ma non ebbe alcun risultato.
"Dannazione, perché non ci riesco?!"
"Xandy, sei troppo debole per usare la gemma, lascia perdere!" gli rispose il folletto.
Nel frattempo il Cancer se ne stava immobile, come fosse imbalsamato.
"Ma non attacca questa bestia?" esclamó Ruben.
"Sta' contento Ruben!" aggiunse Krista.
"Che schifo, é orribile!" disse tremante Amy.
Proprio in quel momento, come se la creatura avesse udito le parole di Amy, alzó i suoi due occhietti neri verso la ragazza, a velocitá impressionante.
"Amy..." le si rivolse Krista "credo proprio che il gamberone ti stia fissando."
"Forse non avresti dovuto dirgli in quel modo!" ipotizzó Ruben.
Xander allora sbuffó e disse: "Ma dai ragazzi, é un animale! Non crederete che capisca quello che..."
Xander non finí la frase, che il Cancer rizzó velocemente le due enormi chele verso l'alto, ed inizió a camminare in direzione di Amy.
"Aaaaa!"
La ragazza urló di terrore e fuggí istintivamente a gambe levate verso la fine del vagone, mentre gli altri si spostavano per evitare che il granchio li attaccasse, rifugiandosi dentro gli scompartimenti.
"Amy! Dove vai?" urló Silver.
"Vigliacchi!" gridó la ragazza in preda al panico "Perché vi scansate?!"
Amy arrivó in fondo al vagone, e cercó di aprire la porta, ma non ci riuscí.
"Oh no!" intervenne Xander "Ma chi l'ha chiusa quella porta?"
"Deve essere stata Vega!" rispose Krista.
Il Cancer stava muovendo le sue zampe corazzate e velocemente si stava avvicinando alla ragazza impanicata.
Poi a quest'ultima rivenne in mente che il suo potere avrebbe potuto proteggerla dalla creatura, cosí si concentró ed incroció le braccia davanti a sè.
"E se non dovesse riuscirci...come ho fatto io?!" sussurró Xander.
"No! Amy ce la fará!" rispose Silver.
"Aiutooo!" gridó la ragazza.
Proprio quando il Cancer era a un metro dalla ragazza, la Delta Geminorum si illuminó di una luce verde, e si materializzó, per un pelo, quello scudo lucente che parecchie volte l'aveva protetta.
"Si" sussurró Silver, abbassando il capo.
Il Cancer urtó lo scudo di energia di Amy tra mille scintille verdi, e rimbalzó all'indietro roteando su sè stesso.
"Oh no! Ora ci tocca anche giocare a flipper!" gridó Krista.
La creatura, che aveva ritirato le zampe nella corazza, stava scivolando come un disco, sul suolo bagnato del treno, rimbalzando ai lati del vagone e rovinandone le pareti e le porte degli scompartimenti.
"Sta venendo di quá!" esclamó Xander.
"Ci penso io!" intervenne Ruben, la cui pietra rossa scarlatto brillava sulla sua fronte.
Il ragazzo avanzó, prese un grosso respiro, e soffió piú forte che potesse: una fiamma arancione fuoriuscí dalla bocca di Ruben, crescendo sempre di piú davanti ad esso.
"Formidabile!" disse il gemello, con gli occhi spalancati.
La fiamma non colpí a pieno il Cancer, ma lo sfioró, incenerendogli una chela.
"Grande Ruben!" esclamó Krista sorridendo.
L'enorme granchio si era fermato a qualche metro dai quattro, mentre Amy se ne stava accasciata alla porta del vagone, tremante.
"Ora lo finisco io!" disse Krista piú decisa che mai "E non mi interessa se si distruggerá il tetto del treno, quá é questione di vita o di morte!"
"Non farlo Krista!" la bloccó Xander "Ci sono due centimetri di acqua per terra! Se scagliassi un fulmine, probabilmente anche noi rimarremmo folgorati!"
"Ok...ma ricordate che quando avremo finito con questa faccenda, vedrete solo fulmini in cielo per un po'." concluse lei, sarcastica.
"Ruben, ce la fai a colpirlo di nuovo?" chiese Silver.
"Ci posso provare!" rispose lui.
Ruben si avvicinó con cautela al granchio, che sembrava di nuovo immobile, rimanendo ad una distanza estremamente piccola dalla creatura.
"Sta attento Ruben!" urló Amy dal fondo del vagone.
Il ragazzo in rosso prese un grosso respiro, la sua pietra brilló, ed espiró generando un'altra grossa fiamma.
Il fuoco che fuoriuscí, inizió a  bruciare la corazza e le zampe del Cancer, che sembrava non avere piú scampo, e si alzó una nuvola di vapore acqueo dal pavimento bagnato del treno.
Proprio in quel momento, l'altra chela del granchio si agitó di scatto ferendo una gamba di Ruben.
Il ragazzo urló dal dolore, e si buttó all'indietro per terra.
Per un attimo tutti temerono che la creatura si fosse rinvigorita; tuttavia questa prese fuoco e si trasformó velocemente in pietra.
"Ecco la statua del Cancer!" esclamó Silver con un sospiro profondo.
Amy stava camminando lentamente verso gli altri; Ruben si tolse gli occhiali e si sfregó gli occhi, mentre Xander e Krista osservavano il Cancer tramutato in pietra, qualche metro piú indietro.
Passarono tre secondi, dopodiché la statua dell'enorme granchio si illuminó di una luce bianca e abbaiante; si sollevó lentamente da terra per magia, e in un lampo accecante decolló perforando il tetto della locomotiva.
Una scìa raggiante,come una cometa, si vedeva viaggiare dalle finestre degli scompartimenti aperti, quando si dissolse in cielo disgregandosi in una nube di scintille vaganti: uno scenario magico.
D'un tratto tutta la fatica, la stanchezza e il dolore dei ragazzi venne meno alla vista di quello spettacolo; una nuvola di stelle nel cielo notturno si dispose componendo una nuova costellazione.
"É il Cancro!" indicó Ruben.
Ora il cielo presentava cinque costellazioni: i Gemelli, l'Acquario, il Capricorno, i Pesci e il Cancro.
Ruben si sedette a terra dolorante, si tolse uno stivale e si tiró sù un pantalone, dato che aveva un grosso graffio sanguinante sul polpaccio.
"Ahia Ruby" sussurró Krista, guardando il ragazzo a denti stretti.
Silver rassicurandolo disse: "Ora ti disinfetto io, torniamo allo scompart..."
"Ma Silver" lo interruppe Amy "l'Asteroide non é un posto sicuro! Inoltre il capotreno se n'é andato!"
"Hai ragione Amy! Ci converrá tornare nella mia casa, poi decideremo sul da farsi" concluse il folletto.
I cinque si guardarono intorno: il treno era un po' danneggiato e stava sfrecciando a tutta velocitá nell'oscuritá della notte.
Decisero perció, seguendo il consiglio di Silver, di fare ritorno alla casetta del folletto situata sopra il tetto esterno della locomotiva.
"Non avresti potuto trovare un posto migliore per situare la casa, eh Sil!?" chiese Xander, mentre stavano camminando a passo svelto seguendo Silver.
I cinque superarono il bagnetto da dove Xander aveva usato l'acqua per disfarsi di Vega; da lì in poi il pavimento dei vagoni del treno era asciutto, cosí i cinque accelerarono il passo, aiutando Ruben a camminare.
Finalmente giunsero nel proprio scompartimento; Silver afferró alla svelta il suo marzupio a tracolla verde foglia situato sulla poltroncina rossa, e ne estrasse un piccolo oggetto blu: una foglia seghettata e lucida.
Prima che i quattro gemelli potessero domandarsi cosa stesse per fare Silver, egli lanció verso l'alto la foglia azzurra, che si conficcó sul soffitto dello scompartimento, come fosse una lama tagliente.
La foglia si illuminó di un leggero bagliore celeste e un piccolo vortice di vapore argentato splendente le vorticó attorno prendendo la forma di una piccola galassia a spirale.
"É una Leaphantom, una foglia fantasma!" esclamó Silver "Saltate uno alla volta, avanti!"
Xander obbedí e fece un piccolo salto, venendo risucchiato da quel mulinello di vapore sul soffitto; gli altri tre seguirono a ruota l'amico, dopodiché anche Silver fece lo stesso e il passaggio si richiuse.
L'incantesimo aveva fatto oltrepassare ai ragazzi il soffitto dell'Asteroide, finendo direttamente all'interno della casetta incantata di Silver, che era appunto situata sopra lo scompartimento, in particolare nel salotto.
"Vi é piaciuto l'incantesimo?" chiese sorridente e soddisfatto il folletto.
I ragazzi erano stanchi e privi di forze, e Ruben aveva un polpaccio ferito, dunque si limitarono ad un "si" con la testa: l'aria che stavano respirando da qualche ora non era delle migliori.
I quattro, prima di adagiarsi sulle comode poltroncine della casetta, illuminata dalla calda luce di un camino acceso, si soffermarono ad osservare ció che si intravedeva dalle finestrelle tonde.
Lo scenario era fantastico poiché le cinque costellazioni splendevano fulgide rischiarando il cielo, che aveva preso un bel colore tendente al blu, decisamente differente da quello nero ed oscuro che avevano osservato la prima notte del loro avvento su Posto.
"Stiamo ancora sognando?!" pensó Xander.
Ruben intanto si sedette, e Silver gli andó a prendere un infuso magico, e fece degli impacchi sulla gamba del ragazzo, per curare e disinfettare la ferita che il Cancer gli aveva procurato.
Amy si sedette pure lei, pensando a quanto ancora sarebbero dovuti restare sul quel pianeta sconosciuto, lontani dai propri genitori.
Anche a Krista, mentre guardava la volta celeste, persa nella bellezza della sua oscuritá, venne un po' di nostalgia di casa e dei suoi genitori, sebbene non avesse mai celato il suo desiderio di scappare di casa ed andare lontano.
"Guardate che meraviglia!" disse Xander, indicando fuori dalla finestra.
L'Asteroide stava attraversando una vastissima pianura di cui non si intravedeva la fine: era una distesa immensa puntinata di scintille fluttuanti di ogni colore.
"Il regno delle Fate della Notte!" spiegó Silver, asciugando la gamba di Ruben "Questo significa che ancora l'Asteroide sta viaggiando verso la nostra meta!"
"É una buona notizia...no?!" balbettó Ruben sospirando.
"Il passato regno dell'Est di notte si trasforma in un luogo meraviglioso!"continuó il folletto.
"Il regno..." sussurró Krista, quasi incantata "dell'Est..."
"Che hai Kry?" le chiese la sorella.
"Oh...niente!"
Passarono dei minuti silenziosi.
"La Nowhere-corp..." sopraggiunse Krista voltandosi di scatto verso Silver "ora saprá che siamo diretti a Wasteland!"
"Temo proprio di si Kry...ma dobbiamo passare la notte quà, dopodiché cercheremo una strada alternativa per arrivare a Wasteland, dato Onix potrebbe inviare altri suoi servi per intralciarci il cammino!"
Xander aggiunse: "Se la Nowhere-corp dovesse sapere che la nostra meta finale é la sede della Place-corp, sarebbe un bel guaio!"
"Xander ha ragione!" l'appoggiarono Amy e gli altri.
"Un modo per nasconderci lo troveremo!" concluse Krista, sedendosi sulla poltroncina.
"Ok ragazzi, se vi volete accomodare sul tavolo della cucina vi vado a prendere degli spuntini freddi" disse Silver, dirigendosi verso la cucina.
"Come é buono quel folletto..." sussurró Amy "sembra cosí piccolo e innocente e invece ha un cuore grande, e forse é piú maturo e responsabile di noi quattro messi insieme".
Ruben e Xander le sorrisero.
Silver tornó con un vassoio di spiedini di pesce freddi, e tutti e cinque mangiarono senza chiedersi cosa fosse di preciso la loro cena.
"Io me me vado a letto Silver" disse Ruben, anzandosi dalla tavola.
"Si anche io sono stanca morta" aggiunse Amy "buonanotte!"
E Ruben: "Buonanotte a tutti"
I due se ne andarono rispettivamente nelle loro stanze, e rimasero solamente Silver, Xander e Krista a tavola.
"Sei pensoso Sil?!" chiese gentilmente Xander al folletto, dato che per tutta la cena non aveva aperto bocca.
"Sto riflettendo su ció che ci sta accadendo...riguardo la Nowhere-corp!" rispose, con lo sguardo fisso sul tavolo.
"Capisco!" disse a bassa voce Xander.
"La Stazione di Asterois é sempre stata un luogo sicuro, dove la Nowhere-corp non era mai stata, in quanto protetta da una barriera incantata potentissima, creata dai piú grandi stregoni della Place-corp. Invece ora sembra proprio che questa barriera sia stata distrutta..."
Xander e Krista sospirarono.
"Se ricordate bene, ad Asterois abbiamo trovato una carta stregata conficcata nel terreno...simile a quella che teneva in mano Vega."
Chiuse un attimo gli occhi e continuó.
Credo che sia stata scagliata proprio per infrangere la barriera magica che proteggeva la cittadina"
"Pf" sbuffó Krista.
"Ció che mi preoccupa é che..." continuó Silver con aria stanca "sicuramente Onix si sta preparando per un attacco potentissimo ed ho paura che si stia liberando dal sortilegio."
"Che sortilegio?" intervenne Krista.
Silver spiegó.
"Onix é stato, tempo fà, imprigionato dalla Place-corp all'interno di una grossa quercia fatata, in uno spazio tra le dimensioni...un posto oscuro dove la luce non arriva e la felicitá é solo un'ombra!"
"Ma Silver...te ci avevi detto che a governo di Posto c'é la Nowhere-corp!" continuó Krista "Ma se Onix é stato sconfitto come é possibile?"
"Oh cara Krista...ci sono talmente tante creature che fanno parte della Nowhere-corp che nemmeno tu possa immaginare!" rispose il folletto.
"Dunque" dedusse Xander "secondo te Silver, Onix sta cercando di liberarsi?"
"Penso di si...secondo me si sta servendo di un'energia oscura sconosciuta, per spezzare il sortilegio e vendicarsi della Place-corp!
Dopodiché, secondo le mie teorie, cercherá di impadronirsi dei frammenti della Gemma Geminorum per prendere il controllo di Posto!"
I tre rifletterono attentamente, cercando di trovare delle risposte; poi si alzarono e decisero finalmente di andarsi a riposare, e lasciare che la notte allietasse il loro sonno e portasse loro consiglio sulle decisioni che avrebbero preso la mattina seguente.

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