Quando Louis entra in casa, Zayn va a sedersi nella sedia occupata da lui fino a poco fa, senza dire una parola.
Rimaniamo un minuto in silenzio, lui spegne la sua sigaretta nel posacenere, mentre io ne ho ancora metà, sono molto più lenta di loro, ma preferisco così
"a che punto della storia sei arrivata?" chiede dopo un po', indicando con il mento il libro che tengo sulle gambe
"oh, credo che si stiano per incontrare" dico improvvisamente entusiasta, questo libro mi sta prendendo veramente tanto
Zayn annuisce "ti va di leggere ad alta voce?" chiede poi
Rimango un attimo in silenzio, stranita dalla richiesta, poi però annuisco e apro il libro alla pagina dove ho lasciato il segno.
Ricomincio a leggere, questa volta ad alta voce, finendo anche la sigaretta e spegnendola nel posacenere.
Zayn mi ascolta in silenzio, guardando il giardino buio e prestando attenzione alle mie parole.
Ogni tanto interviene, facendo domande su quello che era successo prima e io gli faccio un veloce riassunto.
Andiamo avanti così per più di un'ora fino a quando non mi accorgo che il libro è finito.
Chiudo il libro e mi giro verso Zayn, sento la gola stanca per aver letto per tanto tempo.
Mi stupisco quando lo vedo addormentato, con la testa appoggiata sulla spalla e le labbra schiuse, da quanto tempo dorme?
Rimango in silenzio, osservando i tratti del volto di Zayn, e senza volerlo penso a quanto mi piacerebbe fargli un ritratto.
Senza pensarci oltre, mi alzo velocemente ed entro in casa.
Quando trovo una penna e un pezzo di carta torno fuori, felice di trovarlo ancora sulla sedia nella stessa posizione, deve dormire profondamente.
Mi siedo di nuovo sulla mia sedia e appoggio il pezzo di carta sul libro.
Comincio a disegnare il suo viso, le sue labbra rosse, il labbro inferiore leggermente più carnoso di quello superiore, la mascella accentuata che si nota anche se è messo in questa posizione, le ciglia lunghe e scure.
Lo disegno nei minimi dettagli, anche se la poca luce non aiuta i miei occhi, che cercano di rendere in disegno l'immagine che ho davanti a me.
Quando ho finito, sono abbastanza contenta di come è venuto, lo piego e lo infilo fra le pagine del libro, per poi appoggiarlo sul tavolino che si trova tra le due sedie.
Non ho idea di che ore siano, probabilmente molto tardi ma il mio cervello sembra non avere la minima intenzione di lasciarmi dormire.
Porto le gambe al petto, abbracciandole con entrambe le braccia, e appoggio la testa sulle ginocchia, osservando il buio davanti a me.
A molte persone uno scenario simile farebbe molta paura, a me invece piace, mi dà la possibilità di immaginare cosa ci sia dietro a quel buio, lasciando alla mia testa la libertà di inventare mille possibilità.
Fin da bambina ho sempre giocato tantissimo con la mia immaginazione, probabilmente perché sono sempre stata una bambina sola, non ho mai avuto molti amici, quindi per divertirmi mi affidavo completamente alla mia mente.
Mia madre ha notato questa mia qualità e ha subito pensato a farmi fare mille attività che ampliassero la mia immaginazione.
È questo il motivo per cui mi piace disegnare, ho un buon orecchio musicale e leggerei per ore intere, sono la mia unica via di fuga.
Mi giro a guardare Zayn che continua a dormire profondamente accanto a me.
Ha indosso solo una maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini, starà morendo di freddo.
Mi alzo e mi avvicino a lui, poggiando delicatamente una mano sulla sua spalla e scuotendolo piano.
"Zayn" dico in un sussurro, cercando di svegliarlo
"hei" ripeto scuotendolo leggermente più forte, ma niente, rimane a dormire profondamente.
Sposto la mano dalla spalla al viso, accarezzandogli lo zigomo, perdendomi nell'osservazione dei suoi tratti definiti.
Avvicino le labbra al suo orecchio
"Zayn svegliati" sussurro di nuovo
Lo guardo sobbalzare e aprire gli occhi, e mi allontano da lui.
Inizialmente sembra spaesato, poi quando il suo sguardo si posa su di me si calma.
"scusami, mi sono perso la fine del libro" dice aggiustandosi sulla sedia e stropicciandosi gli occhi con uno sbadiglio.
Gli sorrido e scuoto la testa "Non ti preoccupare, devi essere stanco, perché non vai a dormire?"
Annuisce e si alza, aggiustandosi i pantaloncini in vita, raggiunge la porta-finestra poi si gira a guardarmi
"tu non vieni?" chiede mentre mi siedo di nuovo.
Faccio segno di no con la testa e lui fa un'espressione confusa
"come mai?" chiede
"non ho sonno" rispondo con un'alzata di spalle.
la storia non sta piacendo tantissimo :/
a me però piace, quindi non credo che smetterò di postarla nè di scriverla, mi diverte e non ho motivo di fermarla
spero voi stiate bene
E.
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daughter of the devil
Fanfiction"adesso che c'è?" chiede "mi piace vederti così tranquillo" ammetto Scoppia a ridere, mettendo una mano davanti la faccia, probabilmente imbarazzato, poi si gira a guardarmi, un grande sorriso ancora sulle labbra. "tu come ti senti?" "come se non c...