capitolo 61

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È passata una settimana dall'episodio con Zayn e abbiamo avuto a malapena una conversazione.

Entrambi ci siamo limitati ad ignorarci e a volte evitarci, non posso dire che la situazione mi piaccia, ma se è questo che vuole lo accetto.

Le sue parole continuano a rimbombarmi in testa e se prima mi facevano sentire triste e stupida, ora mi fanno soprattutto arrabbiare.

Tutto quello che è successo fra noi di sicuro non è stato solamente voluto da me, comportarsi così adesso è da vero ipocrita.

Scuoto la testa, adesso non posso pensare a lui, sto per tenere la mia prima lezione di pittura.

L'altro giorno, infatti, Owen mi ha detto che il corso ha raggiunto il giusto numero di iscrizioni e che oggi si sarebbe svolta la prima lezione.

Faccio un grande respiro prima di entrare nella classe, ancora vuota.

La disposizione della stanza è diversa da quella a cui sono abituata, le sedie sono ora disposte in ordine in mezzo alla stanza, davanti a piccoli tavolini e cavalletti.

Sorrido alla dimensione dei mobili, sono tutti grandezza bambino.

Anche se trovo dolci gli oggetti grandezza bambino, il mio rapporto con i bambini non è magnifico, non sono molto paziente e tendono ad irritarmi facilmente, ma farò uno sforzo.

Mi siedo così al mio tavolo, aspettando nervosamente l'arrivo dei bambini che non tardano a spuntare uno alla volta dalla porta.

li osservo muoversi goffamente per prendere posto e non posso negare di essere completamente terrorizzata.

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Alla fine, la lezione va molto meglio di quanto mi aspettassi

i bambini sono stati tranquilli e mi hanno ascoltato con attenzione.

Torno a casa più tranquilla, soddisfatta del mio lavoro.

Altra cosa positiva è che quando tengo il corso, Owen mi fa uscire prima, quindi ho anche il tempo per rilassarmi a casa.

Quando entro a casa la trovo vuota come mi aspettavo, in questi giorni i ragazzi tornano sempre dopo cena, distrutti dalla stanchezza, mi dispiace vederli così.

Visto che è ancora presto, vado a fare una doccia veloce e poi mi siedo sul mi siedo su un divano nel salottino, con l'unico piano di non fare assolutamente nulla fino ad ora di cena.

Dopo un po' però, il freddo mi spinge ad alzarmi per accendere il camino.

Quando il fuoco è vivo e scoppiettante, mi siedo per terra, come al solito affascinata dalle fiamme.

Evidentemente resto parecchio incantata dalle fiamme perché non sento nemmeno la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi.

Quando dei passi si avvicinano, infatti, sobbalzo, presa alla sprovvista.

Osservo la figura di Zayn passare per il salotto.

I nostri sguardi si incontrano per un secondo ma lui procede dritto, per poi chiudersi in camera.

Rimango un attimo ferma, stupita da quanto successo, poi prendo il telefono per controllare l'orario.

Le sette meno venti, è presto rispetto al solito.

Stranita dall'insolito silenzio nella casa, mi alzo, per poi scendere al piano di sotto per controllare se ci sono gli altri ragazzi.

Come mi aspettavo, la casa è completamente vuota.

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