capitolo 47

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Mangiamo tutti in cucina, e i ragazzi parlano eccitati dell'uscita del video di stasera.

Rimango in silenzio, sorridendo nel vedere la loro felicità, sembrano dei bambini.

Se devo essere sincera, mi dispiace un po' non potere partecipare all'evento stasera, ma non ho intenzione di rivedere mio padre così presto, non credo di poterlo reggere adesso.

Quando finiamo di mangiare mi offro di lavare i piatti, così rimango da sola in cucina.

Sciacquo i piatti e li insapono uno ad uno, di solito è un lavoro che mi annoia parecchio, ma oggi non mi dispiace, vivere con tante persone mi piace molto, soprattutto perché con i ragazzi non ci si annoia mai, ma ho bisogno di momenti sola con me stessa.

Faccio tutto in poco tempo, godendo del silenzio, rotto solo dal rumore dei piatti che metto in ordine dopo averli lavati ed asciugati.

Una volta finito, mi asciugo le mani sulla felpa, sono troppo pigra per prendere un asciugamano.

Quando mi giro però, quasi non mi prende un colpo nel vedere Zayn seduto al tavolo che mi osserva.

Porto la mano al petto, sentendo il mio cuore battere fortissimo per lo spavento.

"ti ho spaventata?" chiede, il solito sorrisetto che curva le sue labbra leggermente verso l'alto

Lo guardo con gli occhi leggermente aperti, per poi abbassare le sopracciglia con fare ironico

"no, ma come ti viene in mente" dico, andando verso la porta della cucina.

Lo sento alzarsi e venirmi dietro e mi viene da sorridere, a volte si comporta come un bambino

"dobbiamo montare i mobili della tua camera"

"e per dirmelo dovevi rimanere ad osservarmi mentre lavavo i piatti?" chiedo

"no, però mi andava di farlo, adesso andiamo"

Detto questo mi supera, prendendo il mio braccio e trascinandomi verso il corridoio.

Si ferma davanti alla sua porta, indicando la porta accanto

"prego, entra prima tu"

Faccio due passi avanti e poggio la mano sulla maniglia della mia futura camera.

Quando la apro vedo una grande stanza vuota, l'unica cosa è una grande finestra che porta ad un balconcino.

Mi dirigo subito verso la finestra, che spalanco, facendo entrare la brezza nella stanza.

Quando esco in balcone, che non è poi così piccolo come pensavo, scopro con stupore che è in comune con la stanza di Zayn.

Mi giro verso di lui che mi ha seguito, sulle labbra ha di nuovo il suo sorrisetto, questa volta non lo trovo così irritante

"credo che saremo costretti a dividerlo" dice

Gli rivolgo un sorriso

"non so se riuscirò a sopportarlo, credo che farò costruire un muro" scherzo e lui alza gli occhi al cielo divertito.

Torniamo insieme dentro e noto gli scatoloni al muro

"proviamo a montare il letto?" chiedo

Annuisce e insieme prendiamo lo scatolone più grande e tiriamo fuori tutti i pezzi.

Dopo aver letto attentamente il libretto delle istruzioni, cominciamo a lavorare in silenzio, entrambi molto concentrati.

Devo dire che mi aspettavo un lavoro più semplice, i pezzi sono abbastanza pesanti, e capire dove metterli non è intuitivo come pensavo.

Nel giro di mezz'ora siamo ancora all'inizio e la fatica si fa sentire.

"non credevo fosse così complicato" sbuffo con in mano un pezzo che non ho idea di dove vada

Zayn annuisce, sbuffando a sua volta, totalmente coperto di sudore, ho già detto che questi pezzi sono pesantissimi?

Facendo forza con le ginocchia, si alza in piedi e porta le mani dietro la testa, sfilandosi la maglietta in un solo movimento e buttandola a terra di lato.

Arrossisco e abbasso lo sguardo alla vista del suo petto, sforzandomi a concentrarmi quando si abbassa di nuovo al mio livello, ricominciando il lavoro come se nulla fosse.

Bene, adesso non riesco nemmeno a concentrarmi, idea geniale Zayn.

Dopo dieci minuti, sembra aver capito come procedere a montare il letto e adesso va molto più spedito.

Io invece vengo continuamente distratta dai suoi muscoli che si flettono sotto la pelle imperlata di sudore, così non va.

Velocemente mi alzo da dove sono e mi avvicino alla finestra, spalancandola sperando di fare arrivare più aria nella stanza calda.

Faccio dei profondi respiri alla finestra per calmarmi, non posso comportarmi in questo modo adesso, sembrerò strana.

"che succede? Tutto bene?" chiede quando si accorge di quello che faccio.

Mi giro verso di lui, sforzandomi di non fare scendere lo sguardo sul suo corpo e tenerlo sul suo viso, e annuisco velocemente, deglutendo.

"s-si tutto bene, solo un p-po' di caldo" balbetto, sentendo la faccia andare a fuoco, ma per quale motivo mi comporto così?

Annuisce e torna a guardare quello che fa, concentrandosi di nuovo

"questo lato è quasi finito" dice, alzando poi lo sguardo per guardare il mio, che è a malapena iniziato

"dai ti aiuto"

Lo guardo alzarsi e andare dove prima ero seduta, poi girarsi verso di me e fare cenno di avvicinarmi.

Piano piano mi avvicino a lui, e mi abbasso alla sua altezza, osservando il lavoro che compiono le sue mani.

In realtà più che il lavoro, osservo le sue mani, sono davvero belle.

Le dita lunghe e affusolate sono ornate da piccoli tatuaggi e svariati anelli e si muovono esperte e veloci.

Deglutisco di nuovo, mi devo concentrare

"capito?" chiede, fermando il movimento delle mani e girandosi a guardarmi.

Quando nota la mia espressione confusa, ridacchia e mi prende le mani.

Le sue mani grandi, guidano le mie nei movimenti da fare, e io devo fare un enorme sforzo per riuscire finalmente a concentrarmi sul movimento giusto da compiere.

"tutto chiaro ora?"

Annuisco "chiaro"

Zayn sorride e si alza

"brava ragazza" dice, tornando al suo posto.


ai ai Triss

in realtà non la biasimo, non credo che mi comporterei diversamente se fossi in lei

voi che ne pensate?

spero vi stia piacendo la storia

E:

daughter of the devilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora