Arriviamo in un parco, Zayn si guarda intorno, poi si siede su una panchina.
Rimango in piedi accanto a lui, cercando di riprendere il fiato e incrociando le braccia al petto, in attesa di una sua mossa.
Ma lui non fa nulla, si limita a guardare a terra, riprendendo a sua volta il fiato.
"e adesso?" chiedo, senza ottenere risposta
"ci hai fatti correre fino a qui per sederti ad una panchina?" non provo nemmeno a nascondere il mio tono irritato.
Quando il suo telefono emette il suono di una notifica, Zayn alza lo sguardo su di me, mettendosi di nuovo in piedi.
"aspettami qui, torno subito" dice, per poi incamminarsi nuovamente a passo svelto verso una direzione ignota.
comincio a fare dei passi verso di lui ma si gira verso di me
"ferma lì" ordina
Rimango ferma a bocca spalancata, guardandolo mentre si allontana, poi scuoto la testa, sedendomi finalmente alla panchina, non credo che capirò mai questo ragazzo.
Rimango sola per diversi minuti, durante i quali mi limito ad osservare le persone che passano.
Dopo meno di un quarto d'ora, Zayn riappare alla mia vista, questa volta camminando con più calma.
Alzo gli occhi al cielo nel vedere il suo solito sorrisetto irritante quando mi vede seduta alla panchina ad aspettarlo obbedientemente.
Si ferma a pochi passi dalla panchina, guardandomi divertito, vorrei dargli uno schiaffo quando fa così.
"che sei andato a fare?"
"compere" risponde senza argomentare ulteriormente
"che tipo di compere?"
"cose da grandi bimba" questo nomignolo suona diversamente quando lo dice lui, è parecchio irritante
"sei proprio uno stronzo" dico piano, ma non abbastanza da non farmi sentire evidentemente perché ride divertito.
"dai andiamo a casa, ci aspetta la macchina" dice poi, incamminandosi dalla parte opposta da cui siamo venuti.
Corrugo le sopracciglia, confusa dalla direzione che prende
"non dovremmo andare di là?" chiedo alzandomi dalla panchina e facendo qualche passo per essere sentita
Non si gira nemmeno per rispondermi
"ci aspetta all'uscita del parco" dice continuando a camminare.
Faccio una corsetta per raggiungerlo e per un po' camminiamo in silenzio.
Osservo il parco, non c'ero mai venuta qui, è molto carino e molto diverso da quelli in cui sono sempre andata.
Invece dei soliti precisissimi giardini all'inglese, questo sembra più un piccolo boschetto attrezzato.
Ovunque ci sono grandi alberi che fanno ombra sui diversi tavolini di legno sparsi qua e là, quando ero seduta ho potuto anche notare che c'è un laghetto.
Probabilmente data la fine dell'estate e l'imminente inizio della scuola, il parco non è molto frequentato, tranne che per alcune coppie che passeggiano mano nella mano.
Sposto di nuovo lo sguardo su Zayn, che ora cammina a testa bassa, guardando i suoi piedi che si muovono velocemente.
Davvero non riesco a capirlo, riesce a farmi cambiare umore in pochi millisecondi, e questo non è sempre positivo.
Non credo di aver mai incontrato qualcuno di più irritante.
"perché non mi vuoi dire cosa hai preso?" domando di nuovo
"perché sono fatti miei Beatrice"
Sbuffo, ammutolita di nuovo
"e poi credimi, non sono cose che fanno per te" continua
Alzo gli occhi al cielo
"ti comporti come se avessi appena comprato della droga" dico ironica
Rimane in silenzio, mentre le sue labbra si curvano leggermente verso l'alto, mantenendo lo sguardo basso, oh no non può essere serio.
"non mi dire che..." comincio, portandomi una mano alla bocca
Il suo silenzio mi dà la risposta che aspettavo
"hai veramente comprato della droga?" chiedo, alzando il tono di voce involontariamente
Zayn si blocca, lanciandomi uno sguardo assassino, mi fermo anche io, guardandolo incredula
"abbassa la voce cazzo"
"Zayn cazzo stiamo andando in giro con della droga" questa volta parlo con un tono più basso
"stai tranquilla è solo erba"
"solo erba? Ah beh allora è tutto ok, ora sono tranquilla"
Zayn alza gli occhi al cielo mentre ricomincia a camminare
"vedi che avevo ragione a non dirtelo?"
"oh sì, molto meglio non dirmelo in effetti" ribatto sarcastica, seguendolo.
Dopo pochi minuti, riusciamo a vedere il cancello d'uscita, ma quasi mi strozzo quando vedo i due poliziotti ai lati di esso.
Rallento e Zayn se ne accorge e mi afferra la mano, rallentando leggermente a sua volta ma spingendomi ad andare leggermente più veloce.
A mano a mano che ci avviciniamo sento il cuore battere forte nel mio petto e involontariamente stringo la presa sulla sua mano.
"stai tranquilla, non succederà nulla" dice piano, girando leggermente la testa per guardarmi.
Faccio un respiro profondo, dando un velocissimo sguardo ai due agenti che ormai sono molto vicini e stringendo ancora un po' la mano di Zayn.
Cerco di tenere lo sguardo dritto mentre arriviamo davanti al cancello e credo di aver trattenuto il fiato mentre lo passavamo.
"vedi? Non è successo nulla" dice girandosi di nuovo verso di me e sorridendomi
Annuisco velocemente, ancora troppo presa dallo spavento appena provato per poter parlare
Come aveva detto Zayn, la macchina ci aspetta all'uscita, ci avviciniamo e Zayn apre lo sportello facendomi entrare.
Una volta entrambi dentro, abbasso lo sguardo e arrossisco nel vedere le nostre mani ancora unite.
Zayn nota il mio imbarazzo e sorride divertito, per poi allontanare la sua mano dalla mia
"andiamo a casa, sto morendo di fame" dice all'autista, che annuisce e mette in moto.
Non ci posso fare niente, amo Zayn in questa storia.
spero che stiate bene e che la storia vi stia piacendo
E.
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daughter of the devil
Fanfiction"adesso che c'è?" chiede "mi piace vederti così tranquillo" ammetto Scoppia a ridere, mettendo una mano davanti la faccia, probabilmente imbarazzato, poi si gira a guardarmi, un grande sorriso ancora sulle labbra. "tu come ti senti?" "come se non c...