capitolo 51

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Stringo gli occhi quando sento i passi avvicinarsi e sobbalzo quando una mano poggia sulla mia schiena.

"hei" dice la voce di Zayn alla mia destra

Lo sento sedersi accanto a me, poi avvolge il suo braccio intorno alle mie spalle

"Triss per favore guardami"

Lentamente alzo la testa, incontrando lo sguardo preoccupato di Zayn, e le lacrime ricominciano a scendere velocemente

"cosa è successo?" chiede ma il groppo che ho in gola mi impedisce di rispondergli

"ti prego bambina, parlami"

"u-un messaggio" riesco a dire con uno sforzo enorme, vedo l'espressione sorpresa sul viso di Zayn

"un messaggio? E da chi?"

Riesco solo a guardarlo dritto negli occhi in silenzio, il respiro ancora affannato

"chi ti ha mandato un messaggio Triss"

"m-mio papà"

Per l'ennesima volta, l'espressione di Zayn cambia, questa volta la rabbia si impossessa del suo sguardo, ma non dice nulla.

Al solo pensiero, sento il respiro affaticarsi di nuovo e lascio andare un verso di frustrazione

"basta ti prego" dico sottovoce, mentre cerco di nuovo di prendere boccate d'aria.

D'improvviso, il contatto con Zayn mi sembra eccessivo e sento il bisogno di allontanarmi.

Mi sposto di lato il più possibile, cercando di procurarmi dello spazio libero.

Zayn aggrotta le sopracciglia in un'espressione confusa, poi cerca di avvicinarsi di nuovo

"n-no per favore s-stai lontano" balbetto, il cuore mi va a mille

"Triss non voglio farti del male" dice con tono ferito

"ti prego" lo supplico con gli occhi e la sua espressione si addolcisce

Rimane fermo dov'è, giocando nervosamente con le mani, si capisce che vorrebbe aiutarmi di più, ma non si rende conto di quanto in effetti mi stia già aiutando

"cosa posso fare?" chiede

"raccontami qualcosa" rispondo velocemente, ho bisogno di distrazione

Sembra pensarci un po'

"ho scoperto che mi piace cantare solo due anni fa" comincia a dire

"non l'avevo mai fatto seriamente prima, poi le mie sorelle mi hanno costretto a fare un corso e da lì me ne sono innamorato" continua 

Non alzo lo sguardo, rimango a fissare un punto davanti a me ma cerco di concentrare la mia attenzione sulle sue parole.

"per un po' non volevo dirlo a nessuno, avevo paura che sarei stato preso in giro, ma poi la mia insegnante di canto ha insistito perché io facessi degli spettacoli nei locali di Bradford" fa una pausa, spostando lo sguardo nuovamente sulle sue mani, mentre io sento il respiro regolarizzarsi, sta funzionando

"all'inizio ero terrorizzato, la sera del mio primo spettacolo mi sono chiuso in camera e non volevo uscire, le mie sorelle mi hanno dovuto minacciare, ma poi lo spettacolo è andato benissimo e in molti mi hanno fatto i complimenti" mi giro finalmente a guardarlo, sentendomi già più tranquilla.

"poi un giorno la mia insegnante mi ha mostrato l'annuncio dei provini di X-factor e ha preteso che io partecipassi, ed eccomi qua" conclude.

Rimaniamo un po' in silenzio, il mio respiro si è ormai regolarizzato, anche se le mani tremano ancora leggermente.

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