“e abbiamo finito” dice il ragazzo con un sorriso, allontanando finalmente l’ago dalla mia pelle ormai rossa e ipersensibile.
Guardo con un sorriso l’immagine disegnata sulla mia pelle, papà mi ucciderà, almeno ho l’appoggio di mamma.
Guardo la donna alla mia destra che ricambia il mio sguardo con un sorriso
“che ne pensi?” le chiedo porgendole il braccio per permetterle di osservare da più vicino il tatuaggio che si trova sul mio polso; è una piccola piuma stilizzata che ho disegnato io.
“è molto carina, vedrai che tuo padre lo adorerà” risponde lei e io le sorrido nuovamente.
Si potrebbe pensare in effetti che fare un tatuaggio a 15 anni è un po’ prematuro, ma avevo troppa voglia di farlo e poi ha un significato carino.
Piuma infatti è il nomignolo con cui mio padre mi chiamava da piccola, per via della mia corporatura esile, e ci sono molto legata.
Dopo aver pagato, usciamo dal negozio di tatuaggi e torniamo verso la macchina dove ci aspetta l'autista che ci porterà a casa.
“stasera siamo solo io e te?” chiedo alla mamma che annuisce
“sì, il papà lavora” annuisco in risposta, a volte vorrei che stesse di più a casa.
“possiamo vederlo in tv però se vuoi” propone lei
“va bene”.
Arrivate a casa andiamo insieme in cucina per prepararci la cena che, appena cotta, mangiamo in salone davanti la tv.
Quando vediamo papà in tv abbiamo ormai finito di mangiare e possiamo concentrarci sulle sue parole.
“non guardavo x-factor da anni ormai” ammetto alla mamma
“come mai?” mi chiede
“non lo so, a volte papà è troppo severo con i partecipanti e non mi piace vederlo così”
Mio padre è Simon Cowell, un famoso produttore discografico, che ormai da anni è entrato a far parte dei giudici di X-factor.
Non vorrei essere fraintesa, adoro mio padre, solo che a volte, per come si comporta con alcuni concorrenti, sembra molto cattivo.
“Triss sai benissimo com'è tuo padre, non è veramente come fa vedere in tv”
“sì lo so, ma a volte sembra vero pure a me” dico ridacchiando per l'assurdità della cosa, sembra quasi che non conosca mio padre a volte.
Mamma ride con me, poi ci mettiamo a vedere la puntata.
È una delle prime della stagione, ci sono state da poco le selezioni, ora ci dovrebbero essere le seconde.
Guardo la puntata osservando ogni partecipante attentamente.
Come al solito ce ne sono alcuni bravi e altri meno, a fine puntata vengono chiamati i partecipanti che passeranno alla prossima fase da solista.
I partecipanti vengono scelti ma mio padre non sembra soddisfatto, lo vedo sussurrare qualcosa agli altri giudici, poi chiamare un tecnico.
Pochi minuti dopo, cinque ragazzi tornano sul palco e mio padre prende parola.
“ho deciso di darvi una seconda possibilità” annuncia “come band”.
Vedo i cinque sorridere felici e abbracciarci e mi trovo a rimangiarmi le parole dette su mio padre poco fa.
La puntata finisce e io guardo mia madre
“ok forse mi sbagliavo, non è così cattivo dopo tutto”
Lei ride e mi accarezza la testa che avevo appoggiato sulle sue gambe.
“ora è tardi, vai a dormire, domani viene il professore alle 9:00” annuisco e mi alzo dal divano.
So che è estate e non dovrei avere scuola ma i miei hanno deciso di non farmi andare a scuola e di assumere un insegnante privato sin dalle elementari, volevano evitare che i bambini mi trattassero in modo diverso e, magari, cattivo come solo i bambini possono fare. Con il professore abbiamo quindi deciso di non seguire le classiche date di vacanza come le altre scuole e di togliere due settimane alle vacanze estive per metterle a quelle invernali.
Devo dire che, sebbene questo mi abbia impedito di farmi molte amicizie, non mi dispiace studiare a casa, il professore si concentra solo su di me ed è più facile imparare.
Mi dirigo in camera per mettere il pigiama e poi nel mio bagno per lavare i denti, poi vado a dormire, non ho fatto molto oggi, quindi sono ancora sveglia.
Prendo il mio iPhone 4 nuovo di zecca e vado su Twitter per vedere di che si parla in Inghilterra oggi.
Mi stupisco quando fra le tendenze vedo #xfactor e ci clicco subito sopra.
Ci sono tantissimi tweet che parlano della puntata appena finita e, soprattutto, alla formazione della nuova band.
Moltissime ragazze eccitate dall’idea di una nuova boyband, mi chiedo se funzioneranno come band.
Passo una mezz'ora a scorrere tra i tweet poi, quando sento gli occhi pesanti, spengo il telefono e la luce e mi metto a dormire.
Ciao ragazzi!
Questo è il mio secondo tentativo di scrivere una storia sui ragazzi, il primo è stato un po' fallimentare, non riesco a continuare la storia, quindi ho deciso di scriverne un altra.
Purtroppo non sono una scrittrice quindi non aspettatevi nulla di eccessivo
Spero vi piaccia la storia, se vi va votate e commentate :)
E.
STAI LEGGENDO
daughter of the devil
Fanfiction"adesso che c'è?" chiede "mi piace vederti così tranquillo" ammetto Scoppia a ridere, mettendo una mano davanti la faccia, probabilmente imbarazzato, poi si gira a guardarmi, un grande sorriso ancora sulle labbra. "tu come ti senti?" "come se non c...