Parenti Serpenti

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Era passato un anno dal ritorno di Lord Voldemort. L'estate stava finendo e il sesto anno a Hogwarts stava per cominciare.

Gabriel si era assentato per tutta la stagione, visto che iniziava ad avere alcuni permessi da suo padre.

Dopotutto lo aveva servito ampiamente per tutto il corso dell'anno, aggiornandolo sull'evoluzione che stava prendendo l'intera situazione riguardante Voldemort e il suo obbiettivo. Aveva spiato quei mortali persino all'interno delle mura scolastiche, non potendo fare a meno di notare la pateticità delle azioni dell'unico che conosceva all'interno, ovvero il sedicenne Draco Malfoy. Il ragazzo era arrivato persino ad allearsi con una persona infima come quella Umbridge, una donna che aveva rinnegato sua madre e suo fratello, ritenendoli dei deboli poiché lei Babbana e lui Magonò. Una persona ignobile, dunque. Quell'anno le sue considerazioni sul platinato erano persino peggiorate: sarebbe diventato ancora più miserabile di suo padre, ormai era appurato.

Questo era ciò che aveva desunto dall'evolversi degli eventi e che poi aveva riferito a suo padre, ovviamente non disdegnando commenti poco rispettosi verso la meschina famiglia al centro di tutta quella cloaca che presto o tardi sarebbe implosa. Lo sorprendeva in realtà che non l'avesse mandato da Potter, il cosiddetto "bambino sopravvissuto" e che si prospettava essere il Salvatore di tutti i maghi.

La verità unica e sola era che continuava a non sentirsi parte di quel mondo, nonostante il tempo impiegato a osservarli. Non gli importava niente di stare al loro fianco, erano tutti infinitamente prevedibili, soprattutto i buoni con le loro storie tristi e che li avevano forgiati. Si trattava sempre della solita solfa e il cattivone era proprio un grande cattivone che non faceva altro che circondarsi di persone patetiche, pronte a sbandierare la loro autorità solo sui più deboli, ma che obbedivano come delle miserabili pecorelle sotto lo sguardo bieco del loro padroncino.

Fu proprio per questo motivo che, a quella prima festa estiva a cui stava assistendo, lo sorprese molto non vedere Draco nella folla, mentre vantava le innumerevoli gesta compiute a scuola, affiancato dall'Inquisitore supremo che gli dava corda... anche se poi, chiaramente, Potter e i suoi amichetti avevano avuto la meglio. Questo dimenticavano sempre di dirlo e non a caso: dopo il grande fallimento di Lucius, Voldemort aveva perso del tutto la fiducia in lui.

Si guardò intorno, gironzolando fra le ampie sale di Malfoy Manor adibite a festa. Non poteva negare avessero quantomeno buon gusto, ma il denaro riempiva moltissime mancanze.

Trovò Draco distante dalla folla, seduto su un piccolo divano a due posti, posizionato davanti a un quadro che raffigurava il simbolo della sua famiglia: un grande Serpente bianco dagli occhi cangianti e lucenti come pietre preziose. Questi cambiavano colore a ogni spostamento e il suo corpo sinuoso si avvolgeva attorno al loro nome, stampato sulla tela e in corsivo. Draco lo fissava a bocca serrata con la mano stretta al bracciolo. Tremava visibilmente, eppure non c'era affatto freddo.

Gli si avvicinò a passo felpato, mentre lo sentiva fare profondi respiri. Dedicò uno sguardo a quell'egocentrico quadro, poi tornò su di lui: -Stai male, moccioso?- Draco scattò verso il suo interlocutore, spalancando gli occhi allibito. Nonostante fosse estate, il suo corpo era del tutto coperto dagli abiti, fino al collo. Indossava persino dei guanti di seta. Eleganti, ma certo non adatti alla stagione.

-Sparisci, sporco mezzosangue- gli rifilò, con enorme disgusto. Gabriel ne fu molto sorpreso.

Normalmente anche lui, come suo padre, non disdegnava offrirgli la sua falsa ammirazione o affetto, anche quando erano soli... benché non fosse capitato molte volte.

Se proprio doveva scegliere, preferiva di gran lunga confrontarsi con Lucius. Dopotutto era un uomo arguto e sferzante, quando non era piegato a novanta per il suo Oscuro Signore. Il figlio, invece, sembrava non aver ereditato nemmeno quelle piccole scintille di sagacia degne di nota.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora