Uno di noi

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Record: Eccomi qui! Il Record rimane a 44, ragazze, entro martedì! Baci!!


Il pranzo quel giorno si era svolto in un placido silenzio, anche se Hermione e Draco si tenevano la mano sotto il tavolo, davanti allo sguardo di Ginny che li fronteggiava.

Harry era capotavola mentre Ron era seduto dall'altra parte, fra suo fratello e Fleur. Pansy aveva iniziato a chiedersi che cosa ci facesse lì, non vedeva l'ora di andarsene e Draco immaginava bene cosa le stesse ronzando per la testa. Non potevano fidarsi di lei, quindi non gli restava molta scelta.

-Voldemort sa cosa stiamo facendo, ed è furibondo. In passato sono sempre riuscito a sapere cosa pensava ma ora... è ferito. Temo che sia diventato ancora più pericoloso.- scandì convinto Harry, guardando i commensali ma vedendo solo alcuni di loro ricambiare lo sguardo.

-Dobbiamo trovare un modo per tornare a scuola senza essere visti, Harry.- lo avvisò Ginny, l'altro annuì -Ho un piano.-

E Draco sbuffò, appesantito -Sentirvi ripetere questa frase diventerà il mio incubo ricorrente...-

Hermione quindi gli chiese -Come vuoi fare? Piton è il nuovo preside, non possiamo entrare dalla porta principale!-

-Andremo a Hogsmeade, a Mielandia. Passeremo dal passaggio segreto in cantina.- sentenziò il bambino sopravvissuto, mentre Draco gli rispondeva -Il paese pullula di mangiamorte, dovrete essere pronti a combattere.- sottolineò, vedendo gli altri annuire.

Bill fissava il fratello, preoccupato delle occhiata glaciali che stava lanciando alla coppia. Era furibondo e non era certo che gli sarebbe passata tanto presto. Fleur non appariva più felice. Si era dimostrata gentile con il Malfoy solo perché i tempi lo richiedevano, ma sapere come si era innestato nel gruppo che aveva imparato a conoscere ed apprezzare, le aveva fatto capire di averci visto giusto su di lui qualche anno prima, al Torneo TreMaghi. Ricordava bene come l'aveva usata, anche se non ne aveva mai fatto parola con Bill. Non era altro che una serpe... anche se magari era dalla loro parte.

Quando si alzarono dal tavolo, Draco baciò il capo a Hermione e le sussurrò qualcosa all'orecchio, vedendola guardarlo allarmata, ma lui annuì solamente. Poi si allontanò e uscì di casa. Harry approfittò della sua assenza per chiedere a Ron -Ho bisogno di sapere cosa vuoi fare.-

E il rosso si alzò in piedi, rispondendo -Ovviamente verrò. Ho iniziato con voi... non mollerò adesso. E' della vita della mia famiglia e della nostra che si parla.-

Hermione sorrise debolmente, sperando di incontrare i suoi occhi vacui, ma lui osservava solo Harry, che aveva ammorbidito lo sguardo -Allora d'accordo. Stanotte partiremo col favore delle tenebre. Cerchiamo di riposarci.-

I ragazzi abbandonarono quindi la sala e Ginny chiese ad Hermione -Cosa sta facendo Draco?-

-Informa Gabriel dei nostri avanzamenti.- non era la verità, Gabriel li teneva d'occhio senza alcun ausilio, ma Draco le aveva detto di rispondere così.

Quando tutti si spostarono nelle loro camere, Pansy ne approfittò per scappare. Era ormai chiaro che non poteva restare lì. Voldemort li avrebbe uccisi tutti, ne era certa e lei non avrebbe mai scelto la parte dei perdenti. Quando riuscì a uscire dalla villa però, qualcuno le disse alle spalle -Imperio.-

Riconobbe la voce di Draco, poi la sua mente si spense.

Solo qualche ora più tardi, quando l'incantesimo sarebbe svanito, si sarebbe resa conto di trovarsi di nuovo rinchiusa in una delle abitazioni di Draco. E vi sarebbe rimasta per una settimana.

...

Quando riuscirono a raggiungere Hogsmeade, come aveva previsto Draco, la zona era sorvegliata da una moltitudine di mangiamorte, l'allarme rumoreggiava dolorosamente intorno a loro, ma per fortuna Aberforth, il fratello di Silente, aveva offerto loro un passaggio per la scuola.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora