Il Coraggio della Serpe

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Record: Ancora 44, ragazze! Alla fine della storia mancano solo sette capitoli! Poi... inizierà tutto il resto, chissà se resterete con me o sparirete nel nulla, lo scoprirò presto XD A martedì! Baci!

-Chi è quello che Hagrid porta in braccio?! Ron, chi è?!-

Il cielo plumbeo gettava sull'entrata diroccata dell'attuale Hogwarts una patina uggiosa, umida e fredda. La polvere dispersa nell'aria infastidiva gli sguardi arrossati e affaticava i respiri dei giovani combattenti, posti a difesa della scuola e delle loro stesse vite, contro i mangiamorte. Questi ultimi, capitanati da un vittorioso Lord Voldemort, si erano fatti largo nell'ingresso esterno della scuola, deflagrato dalle molte battaglie. Mentre li raggiungevano mostravano ai loro rivali una plateale soddisfazione, soprattutto data dal mezzo gigante che teneva in braccio un loro ben noto compagno.

-Harry Potter, è morto!!-

Urlò con gioia il Signore Oscuro, tenendo a sottolineare ciò che si era già palesato ai loro occhi.

Per Ginny fu un colpo sentire quelle parole, il suo cuore prese a palpitare di rabbia e disperazione, tanto che si mosse avanti, urlante –NO! NO!!- il fratello tentò di fermarla, ma Draco ed Hermione che le stavano poco davanti, lo fecero al suo posto.

-Silenzio! Stupida ragazza...- Gridò Voldemort, inquadrando il trio, ma soprattutto Draco, in effetti.

Il biondino lo fissava solamente, con la solita aria schifata che i Malfoy si portavano dietro, come la loro insopportabile alterigia.

Voldemort fece dei passi verso di loro, era tornato a fissare Ginny –Harry Potter... è morto.- confermò di nuovo, mentre la Weasly, ora fra le braccia del fratello, aveva preso a singhiozzare, con rinnovato sconforto. Sapeva che cosa aspettava il suo fidanzato ma fino all'ultimo aveva sperato che si salvasse, che trovasse un altro modo per distruggere l'Horcrux dentro di lui. Non riusciva ad accettare che fosse andata in quel modo.

–Da oggi in poi, porrete la vostra fiducia... in me!- sottolineò eloquente la serpe, per poi lasciarsi sfuggire una nuova risatina, davanti agli sguardi di odio e terrore che ogni componente di quella scuola gli stava dedicando.

Diede loro le spalle, dunque. Rivolgendosi ai suoi mangiamorte e urlando vittorioso, ancora una volta –Harry Potter è morto!!-

In ritorno ebbe chiassose risate, fra le quali si erse, gracchiante come nessun'altra, quella di Bellatrix. Solo i Malfoy si erano limitati a stirare un sorrisino di circostanza, anche se sembravano dolenti nel farlo. I loro suardi erano dedicati al loro primogenito. Cosa ci faceva ancora con quegli insulsi Grifondoro?

Voldemort si rivolse di nuovo ai suoi nemici, aprendo le mani di lato, in segno di accoglienza –È arrivato il momento di dichiararvi! Venite avanti e unitevi a noi... o morirete.- ultimò poi chiudendo le braccia e  perdendo improvvisamente tutta l'aria divertita. Assunse la solita espressione minacciosa, propria del serpente quale era.

Ci fu un lunghissimo silenzio, dove il Lord osservava la totale immobilità dei ragazzi e degli adulti. Nell'ammutolimento generale si poté avvertire il sussurro di Lucius Malfoy –Draco... Draco...!- lo chiamò varie volte, ma il biondo rimase a fissare Voldemort, mentre stringeva forte la mano di Hermione. La ragazza prese a tremare, intimorita più per come il ragazzo stava fissando il Signore Oscuro che per ciò che stava succedendo. Cosa aveva intenzione di fare? Sembrava pronto a saltargli addosso.

-Draco... vieni qui, forza...- lo intimò a quel punto Narcissa, con voce bonaria, vedendo che i richiami del marito non funzionavano.

Il platinato, a quel punto, mosse dei passi verso il Signore Oscuro, liberando dalla presa Hermione. La bionda divenne purpurea e sgranò gli occhi,  riacciuffando la mano del ragazzo e puntando i piedi. Aveva forse intenzione di affrontarlo da solo?! Era impazzito!?

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora