Tanya Lily Potter

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-Amoreee!! Vieni! I ragazzi sono arrivati!-

Disse una quasi trentenne Hermione Granger, aprendo la porta alla sua migliore amica, Ginny. Ovviamente Harry era alle sue spalle.

Gli adulti sorrisero ampiamente lasciando passare per prime le ultime arrivate in famiglia, le piccole gemelle Potter: Mara e Crista.

Due vere scalmanate, la prima in particolare.

-Ciao, Hermione!- salutarono a gran voce la donna che ridacchiò, piegandosi sulle ginocchia e facendosi abbracciare dalle due piccine. Erano identiche.

I loro brillanti occhi smeraldini non potevano che ricordarle il fulgore che c'era ancora in quelli di Harry.

L'abbandonarono presto però, per correre da una nuova e biondissima Malfoy, Cherlyne.

Le gemelle corsero incontro alla ragazza, dall'aria molto più pacata e serena, anche se aveva dovuto imparare presto a farsi rispettare.

-Ciao, Herm!- si accodò alle sorelline il primogenito dei Potter. Capelli neri, folti e scarmigliati. Anche lui aveva preso tutti i tratti legati al suo cognome, era la fotocopia di Harry.

-James! Questa confidenza!- lo sgridò appunto la madre, vedendolo presto imbronciarsi -Ma mamma! Hermione la conosciamo da tutta la vita!- disse il ragazzino di ormai dieci anni compiuti, con un broncio talmente convincente che non riuscì proprio ad intenerire sua madre. Era stato proprio a causa di quel birbante che la donna nel tempo si era decisamente ammorbidita. Hermione, ridacchiante, rispose: -Hai ragione, James, puoi chiamarmi come vuoi! Fregatene!-

E quello sorrise compiaciuto, lanciando un'occhiata alla mamma che alzò gli occhi al cielo e notò Draco scendere le scale, nella sua elegante tenuta da casa.

Il biondo li raggiunse con aria annoiata, superando sua figlia, accerchiata dalle gemelle e James che sorrise ampiamente all'uomo -Ciao, Draco!- per poi correre dalle ragazze e unirsi a loro. Anche se sperava che a Cherlyne non venisse voglia di leggere loro "Storia di Hogwarts", ne era fin troppo appassionata.

Hermione si affiancò a suo marito che salutò affettuosamente Ginny, per poi dedicare il suo sguardo stizzito ad Harry, ancora fuori -Ne avete dimenticata una?-

Chiese, alzando un sopracciglio e la coppia lo guardò storto -Ovviamente no, Malfoy.- rispose Harry, voltandosi indietro, come fece sua moglie che chiamò, a gran voce -Tanya! Entriamo, forza!-

Quando i genitori si spostarono, mostrarono le spalle minute di una piccina dai lunghissimi boccoli, rossi come il fuoco e lucenti sotto i raggi solari.

L'avvolgevano come una criniera e, quando si volse, rivelò di essere in compagnia di uno dei pavoni bianchi che passeggiavano nei giardini di Malfoy Manor.

-Aspetti il Nottetempo?? Forza, mocciosa!- la incitò quindi Draco sentendo poi alle sue spalle la voce lamentosa del suo secondogenito -Ehi, papà! Non trattarla male!-

-Tu chiudi la bocca e impara.-

Infatti, dopo le sue parole, la bella Tanya aveva spalancato il suo sorriso, correndo velocissima verso il suo padrino, finendo presto fra le sue braccia -Draco!!-

E lo strinse forte al collo, sentendo l'altro baciarle la fronte e poi scendere a guardarla, incrociando gli occhi forse più belli che avesse mai visto.

Erano di un azzurro mare brillante, intenso e vivido, con sfumature che andavano dal celeste verso la pupilla e blu elettrico verso il contorno. Due pietre preziose.

-Beh, adesso basta! Viene con me!- lamentava Riven, al fianco del genitore, mentre tirava il polpaccio nudo della bambina. Quest'ultima gli rispose -Aspetta un po', Riv'!- e provò con le manine ad abbracciare tutte le spalle di Draco, poggiando il capo nell'incavo del suo collo. Il bimbo assunse un'espressione annoiata. Aveva ereditato tutti i tratti dei Malfoy, dai capelli platinati alle iridi argentee... insieme a certe espressioni del padre.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora