Basta una scintilla

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Un tempo, la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts era stata famosa per aver ospitato Harry Potter, il bambino sopravvissuto.

Lo aveva visto crescere, educato e istruito ma, prima di ogni altra cosa, per lui Hogwarts era stato il primo luogo che aveva chiamato casa.

Questa storia parlerà di un tempo diverso, dove la scuola di magia più importante di tutta la Gran Bretagna, non sarà conosciuta per due teste rosse casiniste o per l'intelletto della strega più brillante della sua età, né per il rampollo di un antichissima famiglia Purosangue.

Ma piuttosto per una lunga faida, qualcosa che poggia le sue radici in tempi diversi da questi e che obbligheranno i due protagonisti ad affrontarsi per ottenere un ormai ambito titolo. Qualcosa che nel passato era stato bistrattato ma che oggi ha un enorme valore per chi ambisce ad ottenerlo.

...

Dormitorio femminile dei Serpeverde, quinto anno.

Evil Stehodensky, secondogenita di Tanis e Gabriel Stehodensky, era sdraiata sul suo letto mentre organizzava l'agenda all'interno del proprio Magiphono. Aveva fin troppi intrattenitori, per cui era costretta a segnarseli. Confondersi con i nomi ormai era diventata routine, ma confondersi con la camera o il dormitorio sarebbe stato ben più problematico, per cui aveva preso da tempo la buona abitudine di scriversi tutto.

Aveva certe esigenze, non poteva perdere tempo a cercare "quello giusto".

Ebbe però un vistoso sussulto quando la sua amabile compagna di stanza, nonché amica del cuore, entrò in camera come una furia, lanciando su letto lo zaino e accendendosi rapidamente una Magh -Ciao!- berciò, mentre il fumo nero fuoriusciva dalle sue labbra, circondandola di una nebbia oscura che la rese piuttosto inquietante.

Non stava passando un bel periodo e lo sapeva bene.

Mise da parte il telefono e si sededette dritta. La lunghissima chioma corvina scivolò in avanti, lucente come se fosse stata bagnata.

-Ta', non puoi fare così, lo sai.-

Sentì la compagna liberare un ringhio gutturale e darle le spalle, aprendo rapidamente la finestra e salendo sul balconcino, cosa che, come al solito, le mise agitazione -Dai, scendi. Perché adesso mi devi far preoccupare?-

-Non esiste questa cosa, Evil. Non esiste in alcun modo.-

Stabilì gelidamente l'altra, spostando la voluminosa chioma che la circondava e abbracciava, il suo tratto distintivo.

Grazie a quei ricci, chiunque era in grado di notarla a decine di metri di distanza. Non si poteva confondere Tanya Potter con nessun altro in quella scuola.

Anche se, in realtà, questo non era dovuto soltanto a quella criniera fiammeggiante. Ma al fuoco che l'aveva sempre animata e che era in grado di coinvolgere chiunque l'avvicinasse.

-Cos'è successo, stavolta?- le domandò l'amica, avvicinandosi a lei e acciuffando uno dei suoi tanti boccoli, iniziando a giocarci. Erano davvero morbidi.

-È diventata la sua fidanzata, lo sta sbandierando in tutta la scuola da stamattina...-

Evil alzò ambedue le sopracciglia, con aria perplessa -Chi è diventata la fidanzata di chi?-

Tanya spostò lentamente gli occhi azzurri su di lei, facendole capire quanto fosse stupida la sua domanda -Secondo te? Chi è che mi sta dando all'anima da quando è iniziata la scuola?!-

-Ah, parliamo della Scineton??-

E Tanya strinse la mascella, tornando a guardare fuori -Proprio quella gran puttana.-

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora