La farsa

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Record: E rimane 39, bellezze! Coraggio, coraggio! Confido in voi! Avete tempo fino a Sabato alle 18!!


Tanis e Gabriel erano tornati fra i Mangiamorte da alcuni giorni. La coppia però solitamente dormiva in una delle stanze riservate agli ospiti della grande Villa Malfoy.

O meglio, lei ci dormiva. Gabriel aspettava che si addormentasse e poi la mattina si faceva trovare in camera... cosa che però non era successa quel giorno.

Quando Tanis non lo vide, storse la bocca infastidita, poi si preparò per uscire. In quel lungo periodo che avrebbero passato lontani dalla dimensione Demoniaca, aveva preferito lasciare i suoi gatti-toro a casa.

Quando si smaterializzò, lo fece a casa Gaunt, luogo che suo padre aveva scelto come dimora, condividendola con il suo schiavetto, Codaliscia. I due stavano comunicandosi qualcosa ma il rumore dei suoi tacchi li fece voltare. La bruna aveva le braccia incrociate sul petto e guardava il rudere con disgusto.

-Mia cara! Benvenuta!- la salutò il genitore, raggiungendola, mentre Codaliscia interveniva -Quindi cosa gli rispondo, mio Signore?-

Voldemort mosse la mano con fare annoiato e gli rispose -Ci penserò più tardi, Codaliscia. Adesso, sparisci...- e prese la figlia a braccetto, portandola al piano inferiore.

-Non dovreste vivere qui, padre. Perché non occupate la casa dei Malfoy e li cacciate via?-

E l'altro le sorrise appena -Questa casa è abbandonata, mia cara, oltre ad avere molti utili schermi che mi proteggono dall'arrivo degli Auror che sappiamo essere ancora tanti.-

-Beh, che vengano, li fulminerò tutti in un momento...- sbuffò lei, infastidita, sentendolo ridere appena, mentre lei scattava a guardarlo -Non sto scherzando e lo sapete bene! Mi avete fatta restare con quel dannato Mezzodemone quando nel frattempo vi sarebbe potuto succedere chissà che cosa!-

-Solo Potter potrebbe essere un problema, è per trovarlo che ti ho mandato con quell'uomo. Ma mi fa piacere vederti già pronta alla guerra. Il tuo aiuto sarà fondamentale.-

-Lo so bene. Sono pronta da quando mi avete liberata da quella psicotica di mia madre.- e sbuffò, roteando gli occhi -...E di Potter non so nulla, come vi ho mostrato. Il Mezzodemone non mi ha ancora detto dove si trovano, anche se è chiaro che si stanno costantemente spostando. Non so dove vogliano andare né perché stiano prendendo tempo...-

-Nagini è scomparsa. Non è più tornata da me.-

E lì, Tanis si volse verso di lui, di scatto -Oh, no... questo vuol dire che...-

-Sì, hanno il mio sesto Horcrux... inoltre sono riusciti a distruggere il primo, il Medaglione di Salazar Serpeverde. Anche se non ho idea di come abbiano fatto. E' successo poco prima che tornassi...-

-Maledizione, quel dannato non me l'ha detto! Perché diavolo non mi avete informata!? Sto cercando di lavorarmi quell'idiota ma se avessi saputo che eravate così in pericolo...!- berciò la ragazza, offesa con il genitore per non essere stata informata.

-Lo so, lo so, tesoro. Non devi darti pensiero alcuno per me... ho già trovato la soluzione.- e, presa di nuovo a braccetto, la portò in un piccolo studio, nei sotterranei del rudere. Attaversarono un cunicolo rivestito da numerose ragnatele, mentre la mezzodemone faceva luce con la sua mano libera.

-Pensate che se non hanno ancora ucciso Nagini... è perché il metodo che hanno usato con il medaglione, non possono utilizzarlo con lei?-

-Penso proprio di sì, mia cara. E questo mi fa ben sperare. Nagini non è una sciocca, ha la mente di un essere umano... sai, ti ho raccontato di lei.-

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora