L'ultima battaglia

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Purtroppo non ho trovato un video dove viene omessa la scena dove Neville stacca la testa a Nagini, per cui temo dovrete limitarvi a ignorarla, insieme a un'altra scena, vedremo se intuite il perchè XD

Record: Ehhh indovinate un po'?? Sempre 44 entro sabato! Ciao!


Draco dedicò la sua aria più soddisfatta all'essere, scandendo poi: –Hai stretto così tanto la presa intorno a coloro che desideravi ti venerassero e ti seguissero... che alla fine è rimasta solo l'ombra di loro. Un mucchietto di insulsi vigliacchi che credono davvero che la magia e la forza dipendano dal sangue, quando sono solo degli ipocriti che hanno scelto come loro capostipite esattamente ciò che detestano, un mezzosangue.-

E lì, i mangiamorte presero a lanciarsi delle occhiate, mentre Bellatrix, ripresasi la propria bacchetta, era tornata presto all'attacco –Inutile ragazzino, Ava...!-

-Avada Kedavra!!- urlò però qualcun altro, prima di Bellatrix che, puramente scioccata, volse lentamente il capo alle sue spalle, vedendo sua sorella, Narcissa, con la bacchetta puntata verso di lei e gli occhi pieni di lacrime.

-Ciccy... tu...-

In quegli ultimi anni sua Bellatrix le aveva fatto del male, allontanandola da suo marito, tormentando suo figlio... non le avrebbe permesso di ucciderlo. Nemmeno ora che il ragazzo si era palesemente legato a una mezzosangue. Era ammirata dal coraggio che stava dimostrando, era cambiato e cresciuto... anche se non grazie a lei, e certo non grazie a suo padre.

Era molto diverso da loro, lo avevano cambiato le torture, le imposizioni. Lo avevano immerso in un contesto che avrebbe potuto schiacciarlo, esponendo la loro rinominata famiglia al vilipendio di ogni mangiamorte, Voldemort per primo. Avevano dimenticato chi rappresentavano, quanto in realtà le loro radici fossero radicate nella storia della magia. Avevano dimenticato di essere dei Malfoy, tanto da non essere più degni di quel nome.

Lui, invece, era stato l'unico ad alzare la testa. Forse lo avevano aiutato, forse lo avevano convinto... ma nessuno sarebbe mai stato in grado di spingerlo a un tale gesto, a mostrare quell'innegabile coraggio che era sempre mancato ai Serpeverde della loro famiglia. Per cui, certamente, se per primo non fosse stato una persona diversa, quel giorno non sarebbe stato lì, a combattere ad armi pari contro l'essere più potente del mondo.

Come madre, gli doveva almeno quel gesto.

Draco e Lucius erano rimasti scioccati davanti allo sgretolarsi del corpo di Bellatrix, come tutti.

Tranne Voldemort però, lui continuava a fissare Tanis e mormorava –Mi hai... mi hai mentito... quella sera... io credevo che tu...-

Tanis Riddle inclinò appena il capo, sorridendo vagamente al padre –Che cosa? Pensavi davvero che a una come me potesse davvero interessare qualcosa di tutto questo? O magari... di te? Non sei stato capace a ottenere niente, nella tua vita. Hai solo sparso distruzione, malvagità e gesti infami. Non ti sei mai messo davvero in gioco con le persone, le hai sempre classificate come utili o inutili. Non hai voluto altro che un modo per raggiungermi ingannando la mamma, per poi attirarla in una trappola, avvelenarla e ucciderla. E tutto per avere quella dannata Passaporta, prendermi e utilizzarmi come l'ennesima pedina.- e lo indicò, schifata –Come potevi sperare che io potessi provare affetto per uno come te? Tu ami distruggere le esistenze delle persone, nella speranza di ricavare ammirazione, rispetto e devozione. Ma hai sempre e solo ottenuto paura.- stabilì la ragazza, seria, alzando il mento gelidamente e scandendo –Io non sarò mai come te.-

Voldemort lì digrignò i denti e levò la bacchetta su di loro, ma Hermione gli impedì di attaccarli parando una forte barriera protettiva.

-Voi! Siete degli ingrati! Vi avrei resi dei veri combattenti! Insieme avremmo raccolto tutto il potere magico che risiede in questo mondo! Saremmo potuti diventare invincibili e invece...!-

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora