Il segreto svelato

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La mattina successiva, Hermione aprì gli occhi a causa dei piedi gelati e uno spiffero di aria fredda che le stava solleticando i fianchi. Il fuoco si era esaurito mentre una coperta doveva esserle scivolata in terra, visto che non la vedeva. "Ecco la responsabile" pensò con il tipico livore mattutino. Fece per muoversi, ma si rese conto solo dopo di avere entrambe le braccia di Ginny a stringerla forte. La testa della rossa era poggiata sul suo petto alla ricerca di calore.

-Che freddo...- borbottò la Weasley, mentre sfregava il nasino gelido sul suo collo.

A Hermione passò la rabbia in un momento. -Se mi liberi, ti accendo il fuoco.-

L'altra quindi annuì, ancora a metà fra il mondo dei sogni e quello reale. -Sì, sembra un buon piano...-

A Hermione scappò una mezza risata, trovando l'espressione dell'amica buffa mentre a occhi chiusi sembrava molto convinta della sua posizione. Venne liberata, ma non si mosse dal letto, perché la voce acuta di Pansy l'aveva appena allarmata.

-No, Dracuccio! Dove vai? Torna qui...!-

-Ssst! Resta a letto...-

Quello scambio fece svegliare una volta per tutte Ginny, imbronciata e pronta a dare battaglia pur di difendere qualche minuto di sonno in più, ma Hermione, sentendo i passi passi di Draco sul pavimento, attirò l'amica a sé e chiuse gli occhi, tirando su di loro l'unica coperta che avevano e scoprendo così i loro piedi accostati. Ginny si sentì stringere le mani sotto le coperte e, come Hermione, decise di far finta di dormire a sua volta, anche se non ne capì affatto il senso.

Draco era appena giunto in salone. Notò la coperta in terra e, dopo averla scossa, la piegò a doppio strato sopra i piedi delle due ragazze, poi diede loro le spalle e iniziò a scegliere i rami distribuendoli in maniera ordinata dentro il camino. Ovviamente erano tutti di dimensioni comparabili.

Ginny aveva schiuso un occhio per controllarlo, era curiosa. Tutto si sarebbe aspettata, tranne che avrebbe raccolto la coperta!

-Oh, uffi, ma in camera si stava così bene...!- Pansy era scesa dal letto lamentosa, indossava solo una vestaglia e delle ciabbattine pelose.

Quando Draco scattò indietro a guardarla, appariva furibondo. Ginny socchiuse l'occhio con cui li stava spiando, felice che nessuno dei due fosse interessato a lei ed Hermione.

Per sgridare la fidanzata, il Malfoy dovette togliersi la Magh fumante dalle labbra. -Vuoi chiudere o no quella boccaccia!?- Parlava sottovoce, ma era evidente quanto fosse irritato dal menefreghismo della strega.

La bruna alzò un sopracciglio, con vocina da saputella. -Eppure ti è piaciuto come l'ho tenuta ben aperta questa boccaccia, stanotte, no?-

Ginny sentì le dita di Hermione tremare fra le sue, ma forse era solo infreddolita. L'espressione di Draco era diventata improvvisamente bieca.

-Oh, ma lì dentro non ti batte nessuno, cara.- E fece un cenno alla loro camera da letto. -È per questo che sei ancora qui. - concluse, più insensibile che mai. E le diede di nuovo le spalle, tornando al suo fuoco.

 Pansy sembrava però aver colto soltanto il complimento. Si avvicinò a lui, sussurrandogli all'orecchio: -Conviene che te ne fai una ragione, non ne troverai altre migliori di me, tesoro.- E gli baciò il collo, mentre gli accarezzava il colletto del pigiama. -Io e te siamo fatti solo per questo, meritiamo di divertirci e di comandare... che se la prendano i piccioni questa bega.-

-Non funziona così, Pan'. Adesso vai in cucina, sto arrivando... visto che sono certo che tu sia del tutto incapace di preparare il caffé.-

-Certo che no, per cosa credi che siano stati inventati gli Elfi?- ridacchiò la bruna, seguita dalla risata mesta di Draco.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora