Il waffle mancato

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-Bene, è l'alba. Ci sei, Potter?- domandò Draco, nel dare un calcio al piede di Harry: il ragazzo stava osservando le fiamme agitate davanti a lui.

Dopo la mezzanotte ne avevano approfittato per allenarsi poi, verso le quattro, si erano seduti attorno al fuocherello. Si erano scambiati giusto qualche parola, preferendo la lettura alla conversazione.

-Sì, sì... ci sono.- Harry sbadigliò rumorosamente, alzando entrambi i pugni in aria mentre si stiracchiava. -Comunque non avrò problemi a dormire. Son davvero stanco- disse in direzione del compagno.

-La Melanottina però è essenziale, ci farà risparmiare un sacco di tempo.-

Quando i ragazzi tornarono in casa Draco aprì l'anta di un pensile, tirando fuori un barattolo riempito di pasticche. Harry lo raggiunse e se ne fece depositare sul palmo della mano tre.

Il biondo, mentre prendeva le sue e riponeva il vasetto al suo posto, asserì: -L'effetto della pastiglia è di un'ora soltanto, quindi dovrai prenderle una di seguito all'altra, a ogni risveglio.- Vide il bruno stringere le palpebre: era molto stanco e non sembrava aver capito.

Draco alzò lentamente un sopracciglio notando la sua espressione intontita: capì di dover esemplificare, ma lo fece con una certa frustrazione. -Una adesso, dormi, fra un'ora ti svegli, prendi la seconda, dormi, dopo un'altra ora di sonno prendi la terza e dormi di nuovo, poi ti svegli... Speriamo per davvero!-

-Ah, okay...- rispose l'altro, prendendo subito la prima.

Draco sbatté le palpebre, osservandolo attento. - Ah, ma vuoi dormire sul pavimento? Ma allora sei proprio coraggioso...- commentò col suo solito sarcasmo, facendogli intendere che non l'avrebbe mai trascinato a letto di peso.

Harry capì a mala pena le sue parole: il mondo aveva iniziato a vorticargli intorno, cosa che l'aveva portato a sbandare. -Oh, mamma... è davvero efficace! Buonanotte!- E, seppur a tentoni, si spostò di corsa in camera propria, sbattendo il ginocchio sul separatore in vimini, ma riuscendo per un soffio a raggiungere il letto. 

Draco osservò lo spettacolo con desolazione, scuotendo il capo e muovendosi ai fornelli per scaldarsi una tisana e fare prima colazione. "E questo dovrebbe diventare il salvatore di tutti i maghi? Siamo messi malissimo."

Dopo aver acceso il fuoco nel camino, tirò fuori dal frigo un bel waffle caldo, appena fatto. L'odore della superficie abbrustolita lo fece rabbrividire... ma non poté godere della croccantezza di quella gustosa pietanza, perché inaspettatamente il biascichio di Harry attirò la sua attenzione. Erano passati nemmeno dieci minuti.

 -Ah! Cosha shta shushedendo!?-

Il biondo si era già seduto al tavolo a sorseggiare la tisana rilassante e aveva tutte le intenzioni di versare del buon miele di biancospino sul suo waffle fumante, ma dovette interrompersi nel vedere il compagno uscire di gran carriera dalla proprio camera.

La testa gli si era gonfiata come un pallone.

Draco scoppiò a ridere, ma l'idillio del momento passò veloce: gli era appena andata di traverso la tisana. Iniziò a tossire, ma si alzò comunque in piedi e raggiunse il suo cappotto appeso all'ingresso, tirando fuori dalla tasca una valigetta.

Com'era ovvio, quelle grida attirarono sul posto sia Ron che Hermione. Il primo afferrò per le spalle Harry, scuotendolo. -Miseriaccia, Harry! Cosa ti sta succedendo!?-

Hermione invece era corsa con le mani alla bocca, allibita. Poi domandò, agitata: -Harry! Cosa hai mangiato? Sembra uno shock anafilattico!- Nella sua mente stava cercando di ricordare un incantesimo che potesse fare fronte alla reazione allergica, ma non gliene veniva nessuno. Non era forte in magia curativa e l'essenza di Dittamo non sarebbe stato in grado di risolvere la cosa.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora