Volevo che fossi tu

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38 ragazze!! Per un pelo! Bravissimeee!! Il prossimo record sarà 39 entro le 18 di Mercoledì 28! Coraggio!! <3


Draco sospirò sonoramente, ammorbidendo la propria espressione e obbedendo alla ragazza –Ti sei ripresa, vedo-

Constatò, con un cenno del capo. Lei strinse le labbra, cercando di trattenere i singhiozzi e le lacrime, ma con pochi risultati –Dov'eri?! Perché non c'eri?!-

Gli domandò, avanzando verso di lui, che fece spallucce –Mi facevo il caffè, pensavo di farne un po' anche a te, per darti una bella svegliata ma mi sembri già a posto... quindi penso che passerai.-

E le stirò un sorrisino falso, vedendola raggiungerlo senza più freni e sgridarlo –Sei un vero idiota, Draco Lucius Malfoy!!- e fece per schiaffeggiarlo, ma lui la trattenne, anche se con un po' di difficoltà all'inizio, visto che sembrava averci messo molta forza e decisione. La vide però arrendersi in fretta quando lui, sbuffante, la intimò ad abbracciarlo piuttosto che picchiarlo –E tu sei proprio una sciocca...-

Le rifilò, scendendo a cercare i suoi occhi, mentre lei si era presto aggrappata alla sua camicia, non potendo fare a meno di pensare che in quel sogno idilliaco, dove si era immaginata fin troppe cose, sarebbero stati proprio quelli gli occhi che avrebbe voluto incrociare –Dovevi essere tu a svegliarmi, non c'eri... non... non gli avresti dovuto permettere di...-

-Lui non l'avevo calcolato, effettivamente.-

-Abbracciami! Cavolo!- gli ordinò ancora lei, davanti all'espressione intenerita di Ginny che aveva appena affiancato il fidanzato.

Draco sospirò stancamente e l'avvisò –Sarà l'ultima cosa che mi ordinerai, Granger. Puoi starne certa.- le sussurrò all'orecchio, abbracciandola forte e sentendola allacciarsi al suo collo, singhiozzante –È stato orribile...- rivelò, mentre sperava di cancellare la terribile sensazione di venir stretta fra le braccia sbagliate, dalla persona sbagliata.

-Sì, i Sogni dei Ghiacciai fanno questo effetto...-

-Non... non mi riferivo a quello!- lo sgridò sul collo, pizzicandoglielo persino.

Lui, annoiato, intuì che si stava riferendo al risveglio e replicò –Beh, fattela passare in fretta, l'abbraccio sta finendo e tu devi dire a Weasley di andarsene, altrimenti dovrò cacciarlo via io.-

Le disse, tirando su il capo e cercando i suoi occhi, immergendo la mano fra i suoi capelli. Hermione lo guardò un momento, chiedendosi perché era così distante ma si volse verso Ron che, a bocca schiusa, osservava la coppia al centro della sala, stretta in quell'abbraccio che sarebbe dovuto essere il suo.

Hermione lo guardò, ma non poté fare a meno di stringere la mano attorno al polso di Draco che non comprese il tremore che l'aveva attraversata. Ne era impaurita?

-Ron, parleremo più avanti. Ora esci, per piacere.-

La ragazza sembrava cercare di mantenere un'aria decisa mentre osservava il rosso Weasley, ma Draco non era certo che fosse tranquilla.

Ron invece non riusciva davvero a capacitarsi della cosa. Non riuscì a proferire alito, uscì rabbioso dall'abitazione e filò in tenda, notando Pansy seduta sul tavolo, mentre singhiozzava.

Il giovane Weasley, sentendola, perse parzialmente la sua ira e le domandò –Perché stai piangendo?-

La vide voltarsi di scatto, con gli occhi spalancati e tentennante per un momento, poi riprese a piangere –Nulla...-

Lui però intuiva il perché di quelle lacrime, in quei giorni si erano scambiati qualche parola, visto che rimanevano solitamente da soli, in tenda. I primi giorni lui non aveva nemmeno voluto vederla, poi però... lei gli aveva chiesto scusa, dicendogli che non aveva avuto scelta davanti al Veritaserum.

I.  Quando l'Argento incontrò l'Oro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora