|Ottavo capitolo|

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Siamo arrivate alla festa e i ragazzi si avvicinarono a noi con uno sguardo abbastanza arrabbiato.
- allora, ora... Iniziò Blaise
- voi vi... Continuò Theo
- cambiate... Stava per concludere Draco, poi tutti in coro insieme esclamarono
- IMMEDIATAMENTE! Noi a quelle parole scoppiammo in una grossa risata sonora.

Dopo alcuni minuti passati a bere qualche bicchiere di burrobirra (è alcolica in questa storia), entrammo in pista.

Ad un certo punto vedo Draco avvicinarsi a me, forse vuole chiedermi di ballare con lui.
Però un altro ragazzo lo precede e me lo chiede,
- Milady mi concede questo ballo?
- certo dico incerta ma gli prendo la mano e scendiamo in pista.

Draco continua a fissarci, sembra che stia cercando di fulminare con lo sguardo il ragazzo che ho di fronte, che mi guarda con un'aria felice.
È un ragazzo alto, capelli castano chiaro e occhi verdi. Penso sia Tassorosso (sappiamo benissimo di chi sto parlando).

- quello è il tuo ragazzo? Mi chiede con un ghigno sul volto.
- eh? Oh, n-no no. Dico rattristandomi.
- beh, perché ci guarda da tutta la sera e sembra mi voglia uccidere con un semplice sguardo. Afferma ridendo. Io lo imito.
- è fatto così, lo conosci, vero? Gli chiedo
- beh, chi non lo conosce? Mi risponde con un'altra domanda.
Io gli sorrido e dico
- io vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?
- no, no grazie.

Mi diresti verso il tavolo dove c'erano tutte le bevande.
Mi versai in un calice un po' di vino rosso.
Quando iniziai a bere vidi una persona avvicinarsi a me.

- Ehy! Esclamò, era Draco. Come si faceva a non riconoscerlo?
Con la sua chioma platinata, si distingueva tra mille, anche ad un kilometro di distanza.
- oh, ciao! Come va? Chiesi per rompere un po' il ghiaccio.
- bene. Tu?
- tutto ok.
Rimanemmo in silenzio per un paio di minuti e poi lui rompe il silenzio.
- senti, ma tu e quel tasso siete...?
- NO! Cioè volevo dire, no.
A quella frase un sorriso gli apparve in volto.

Continuammo tutta la sera a parlare del più e del meno, infondo, ma molto infondo, era simpatico.
- senti, io vado, ok? Si è fatto un più tardi quindi...
- oh, certo. Allora ci vediamo domani.
- certo, notte Draco.
- buonanotte Helena.
Momento momento momento, mi aveva appena chiamata per nome?

Mi diressi nella mia stanza ancora scioccata e forse lui se ne era accorto perché appena mi voltai, con la bocca semi-aperta, rise.

Speriamo che domani sia ancora così, gentile e simpatico.
Speriamo che non si dimentichi di questa serata passata insieme e sperando non fosse stato ubriaco e la mattina dopo di sarebbe scordato tutto. Beh, però se fosse stato ubriaco allora lo sapeva regere l'alcol.

Spazio autrice

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