|Ventiquattresimo capitolo|

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La mattina seguente...

Draco pov's

Mi svegliai poco prima di lei.
La iniziai a fissare, era così dannatamente bella. Stava un angelo sceso in Terra, non avevo mai visto ragazza più perfetta di lei, seriamente ero semplicemente sbalordito da tanta bellezza.

'Peccato che è la tua migliore amica' affermò la voce nella mia testa, no ma a cosa sto pensando? Non può piacermi lei, e poi, se io le dicessi questo non posso sapere come la prenderebbe...bene, male?

Ciò nonostante rimasi a guardare, scrutando ogni punto del viso analizzandolo per bene.

Aveva delle labbra carnose e le ciglia lunghe, il naso era sottile e non presentava nessuna gobba formata dall'osso, che normalmente quasi tutti avevano.

La cosa che mi attirava di più in lei erano gli occhi, di un colore così acceso quando lei era felice che però di spegnevano se diventava triste. Come se avesse il potere di controllare il cambiamento del colore dei suoi occhi, era strano, molto. Però anche le labbra erano fantastiche, le adoravo.

Era strano però, io non ho mai provato dei sentimenti per una ragazza così forti in passato. E sì che ne ho avute di ragazze ai miei piedi, ma mai come lei. Lei era una delle poche, se non l'unica che riusciva a tenermi testa senza innamorarsi di me o chiedermi di scoparla.

No, non era così anzi era tutto il contrario, sapeva benissimo come resistermi, come resistere alle mie provocazioni e sapeva come stuzzicarmi.

Si era molto sviluppata in questi anni, ora, al posto della piccola protuberanza che si trovava nella parte alta del suo petto si intravedeva un vero seno, era diventata una donna. Non era ancora maggiorenne, aveva sedici anni, ma si poteva benissimo definire una donna di tutto punto.

Lei iniziò a svegliarsi interrompendo i mille e mille pensieri che inondavano la mia mente in quel momento.

- buongiorno furetto. Mi salutò lei appena sveglia, era ancora visibilmente assonnata.

- ti prego, smettila di chiamarmi così, non lo sopporto questo soprannome. Ce ne sono migliaia di nomignoli che mi potresti assegnare e tu scegli proprio quello che odio di più al mondo? La rimproverai io, come tutte le altre centinaia di volte che mi aveva chiamato in quel modo.

Aveva iniziato a darmi questo soprannome quando il professore di difesa contro le arti oscure, Alastor Moody, mi aveva trasformato in quell'essere talmente raccapricciante e peloso.

Portavano grande rancore per quel uomo, che si era accorto fosse un ex auror. È grazie a lui se ora le celle di Azkaban era piene, non tutte, ma la maggioranza le aveva riempite lui. Tra queste aveva arrestato anche mia zia e altri miei familiari Perche credeva che facessero parte dell'esercito del Signore Oscuro, che fossero mangiamorte. Era vero, ovviamente, una pazza svitata come mia zia che non diventa una spudorata assassina di mezzosangue? Impossibile.

Per chi non la conoscesse sto parlando di Bellatrix Lestrange, molti la conoscono come Bella. Anche se di bello lei non aveva proprio niente. Aveva sempre quell'aspetto trasandato e cupo, seriamente ogni volta che la vedevo un brivido mi accompagnava la schiena.

Ma ora non parliamo di lei, piuttosto ammiriamo la meravigliosa ragazza che avevo la fortuna di trovare davanti ai miei occhi. Mi farà impazzire, prima mi rifiuta e cerca di ignorarmi, poi mi stuzzica cercando di farsi notare da me. Certo anch'io facevo così, mostravo che non me ne frega niente di lei e poi quando un altro ragazzo le si avvicinava..BUM.. partivano le mille emozioni indescrivibili, era un misto di gelosia, possessività, rabbia tristezza e molte altre che in questo preciso momento non riesco a riconoscere...

Ma sapevo e volevo a tutti costi che lei fosse mia. Mi apparteneva. Ecco, forse è per questo che molti pensano che io sia troppo tossico nei suoi confronti e forse è vero.

Ma cosa ci posso fare, ero fatto così, quello che è mio è mio. Non si tocca, né si ammira.

Lei si alzò dal letto verde su cui era sdraiata e scavalcò le mie gambe per scendere. Però mentre lei cercava di farlo sollevai le mie gambe e lei cadde su di me, le sorrisi e si alzò appoggiando le mani sul mio petto.

Mentre lei si trovava in bagno, sotto la doccia, io mi cominciai a vestire indossando la solita divisa della scuola che rispecchiava la casa di cui facevo parte.

Lei uscì dal bagno e addosso aveva soltanto un asciugamano che le circondava tutto il corpo fino alle ginocchia e un'altra telo sulla testa per raccogliere i capelli, ciò nonostante alcune chiocche erano fuoriuscite.

Teneva una mano sul petto come se avesse paura che da un momento all'altro l'asciugamano sarebbe potuto cadere scoprendo il suo bellissimo corpo nudo.

Ho aggiunto bellissimo Perche è vero, ha delle curve nei punti giusti e le forme del suo organismo sono perfette.

- puoi andare ora se vuoi... Mi invitò lei ad andare, ma non capivo se volesse intendere uscire dalla camera o dirigermi in bagno dati che prima ne avevo urgente bisogno ma entrò prima la ragazza.
Così decisi di chiederglielo sdrammatizzando la situazione.

- oh sono di così cattiva compagnia? Domandai mostrando il mio ghigno, come sono solito fare ogni volta che qualcuno mi parla, anzi credo proprio che lo faccio solo con lei tanto spesso perché le dà fastidio e io lo faccio apposta.

- non avevi detto che dovevi andare in bagno prima? Beh puoi andarci ora... è libero. Mi rispose lei non mostrando alcuna emozione, era impassibile quella ragazza certe volte.

- oh sì giusto, grazie... Feci una pausa vedendo che il suo volto assunse la forma di una faccia sorpresa, forse perché era la prima volta che la ringraziavo per qualcosa? Sì, credo proprio di sì. Ma decidi di rompere le sue aspettative continuando a parlare

- .... piccola. Odiava quando la chiamano così, infatti dopo aver pronunciato la parola da lei più odiata la faccia felice di trasformò in una faccia incazza.

- sei odioso quando fai così, Malfoy. Affermò lei girando i tacchi avviandosi verso il suo armadio.

Io ridacchiai alle sue spalle e mi chiusi in bagno volevo farmi anch'io una doccia calda per rilassare il mio corpo.

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Siamo in classe, ora ci avrebbe stata la lezione di pozioni con il professor Lumacorno.

- bene ragazzi, oggi studieremo una nuova pozione...La pozione Felix Felicis qualcuno mi sa dire quali sono gli effetti è che cos'è?

Io ovviamente alzai la mano e parlai solo quando il professore mi concedette la parola.

- la pozione fa capitare a chi la beve occasioni propizie per raggiungere certi obiettivi o sentirsi capaci di poter fare ogni cosa. Il soggetto che la beve avverte immediatamente la sensazione di dover fare al più presto qualcosa.
Quando la si ingerisce sembra che una vocina proveniente dalla testa della persona che ha assunto la sostanza, lo incoraggia a comportarsi in un certo modo, però tuttavia la persona è libera di scegliere se obbidire alla voce oppure no.
Ovviamente se si declina l'intenzione sarebbe abbastanza controproducente non approfittare dei benefici della pozione e d'altronde, una conseguenza sarebbe di avvertire la sensazione di avere infinite possibilità di riuscire nell'intento ma di non volerle realizzarle.

Terminai io aggiungendo un sorriso alla fine che il professore ricambiò gentilmente.

- straordinaria signorina White, non si poteva dare risposta più completa. Aggiungo 10 punti a Serpeverde per l'impegno e la bravura della studentessa White

Gli studenti appartenenti alla mia casa esultarono e il professore continuò la lezione.

Appena uscimmo dall'aula...

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