|quarantaquattresimo capitolo|

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Certe volte crediamo che una cosa differente dagli altri ci possa estraniare dal mondo e dalle persone, ma ci sarà sempre un soggetto che ci farà ritrovare la luce anche in un momento di buio totale e questa persona non ci lascerà mai.

Entrammo in classe e tutti mi guardarono straniti e allarmati.

- beh, che avete da guardare razza di imbecilli! Esclamò il mio ragazzo difendendomi e proteggendomi da sguardi indiscreti e ben poco accetti.

Tutti si rigirarono a guardare il proprio libro aperto per la lezione successiva.

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*un po' di mesi dopo*

' narratore '

Ah, già si poteva respirare l'aria d'estate e si cominciava a sentire il caldo estivo che stava pian piano arrivando.

Ebbene sì, era già Aprile inoltrato.
Per essere precisi era il 19 Aprile e oggi sarebbe stato un giorno importante per due persone in particolare.

E no, non sto parlando di Helena e Draco ma bensì di Pansy e Blaise.

I due si erano messi assieme esattamente un anno fa', e se oggi Blaise non se ne sarebbe ricordato probabilmente la ragazza dai capelli corvini lo avrebbe lasciato seduta stante.

- ma buongiorno, ragazza! Esclamò sprizzando gioia e serenità da tutto i pori la mora rivolta alla bionda.

- ciao Pan, ma perché così felice oggi? Ah, giusto. Beh, auguri!

La andò ad abbracciare e insieme si prepararono per andare in Sala Grande.

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Era ora mai da mezz'ora che Zabini e Parkinson erano chiusi nella stanza di lui a discutere e urlare come pazzi.

Mentre Draco e Helena stavamo silenziosamente ascoltando la conversazione che però non lo sembrava affatto esserlo, sembrava più una litigata.

- ti rendi conto di quello che hai potuto dimenticare? Il nostro anniversario! Gli urlò lei contro, battendo i pugni sul petto di lui.

- non ti incazzare così, non è così tragico, me ne sarei ricordato prima o poi. Sbraitò lui di ricambio facendo gesti incomprensibili che accompagnavano le urla.

- idiota, scemo e perfino stronzo! Sei soltanto un coglione Blaise Zabini! Detto questo lei si avvicinò alla porta e abbassò la maniglia di scatto facendo prendere uno spavento ai due ragazzi, che stavano ascoltando le urla da ormai troppo tempo per capirci ancora qualcosa, e cogliendoli troppo alla sprovvista tanto da essere obbligati a fare finta di passeggiare tranquillamente come se nulla fosse accaduto o avessero sentito niente.

Pansy neanche se ne accorse presa dalla troppa rabbia e orse nel dormitorio che condivideva con la ragazza bionda che in quel momento stava fingendo di non aver origliato l'intera litigata tra i due.

- vado da lei...

- io da lui...

Detto questo si scambiarono un bacio e ognuno si diresse verso il proprio dormitorio.

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Erano passate diverse settimane dalla litigata dei due ormai ex-innamorati.

Sì, proprio così, Pansy aveva lasciato Blaise come si era presupposto un po' prima della lotta tra i due.

Al contrario, Draco ed Helena erano più uniti che mai.

Perché?

Beh semplice, qualche giorno prima Voldemort diede loro una notizia a dir poco sconvolgente e si erano promessi di non lasciarsi ed essere uno accanto all'altro sempre, in qualunque occasione.

Flashback

Io e Draco ci stiamo addentrando nel vialetto per entrare nella nuova reggia di mio padre, Villa Malfoy.

Avevamo una paura tremenda di quello che ci avrebbe potuto annunciare quel giorno.

Tramite lettera non era stato molto chiaro e i noi due non avevamo capito benissimo quello che ci aspettava una volta raggiunta la Malfoy Manor, ecco perché eravamo entrambi colmi d'ansia fino al midollo.

Ci tenemmo la mano ed entrammo in casa contemporaneamente raggiungendo la sala da pranzo per riunirci con gli altri Mangiamorte e con mio padre.

Io terrore aumentava sempre ogni secondo di più senza fermarsi ad uno stadio di medio livello, arrivando al più alto livello di paura.

- oh figliola mia, da quando tempo. Draco, è un piacere rivederti. Dai su sedetevi che vi devo annunciare una cosa importante. Ci ordinò indicando due sedie accanto a lui.

- mio signore credo... Prima che potesse finire la frase il Mangiamorte mio padre gli puntò la bacchetta contro ed esclamò:

- Avada Kedavra!

- ora va meglio, allora come sapete tutti voi provo un odio profondo per Harry Potter, il suddetto bambino sopravissuto a ME! Però non accadrà un'altra volta, infatti ho deciso che tra due settimane attaccheremo Hogwarts.

Nella sala su alzarono numerosi mormorii, alcuni sonori altri meno.

- silenzio! -esclamò il Signore Oscuro battendo la mano sul tavolo creando un boato nella stanza, le voci di fermarono improvvisamente e lui continuò a parlare- bene, come ho detto poco fa' attaccheremo il castello e voi due -disse indicando me e il mio ragazzo- dovrete fare un lavoretto per me...

Fine Flashback

' narratore '

Draco ed Helena dovevano portare a termine il lavoro importano da Lord Voldemort qualche giorno fa'.

Entrarono nella stanza delle necessità per l'ennesima volta quel giorno e ricominciarono il loro impegno per riuscire a finirlo prima che il tempo a loro disposizione finisse.

Perché se sarebbe finito sia Draco che Helena sarebbero morti, seduta stante senza doppi ripensamenti.

Perché il Signore Oscuro sarebbe stato capace anche di uccidere la propria figlia senza provare la minima emozione di tristezza o di infelicità.

Come diceva sempre Voldemort:

- l'oscurità e la luce sono come gatto e topo, solo che il primo è solito a uccidere il secondo.

- Draco, facciamo una pausa...? Proposi io nel vano tentativo di distrarmi un po' dal lavoro che ci aveva assegnato Voldemort.

All'inizio ero contenta di aver trovato mio padre biologico, ma ora...che si com'è realmente non ne sono più così tanto felice, anzi tutt'altro che allegra.

- d'accordo, cosa facciamo nel frattempo? Mi chiese con uno dei suoi soliti ghigni stampati sul viso sempre con un'aria maliziosa.

- non lo so, potremmo... Non mi lasciò neanche finire la frase che unì le sue labbra così rosee e sottili con le mie così rosse e carnose.

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Erano passati esattamente cinque mesi e qualcosa da quando io e Draco lo abbiamo fatto nella stanza delle necessità.

Eh, beh io non ne ero uscita illesa, ma bensì incinta...lo so, lo so cosa penserete adesso, che vorrò tenerlo e che lascerò la scuola ma avete ragione solo sulla prima frase, non lascio la scuola, esigo finirla per prendere il diploma e poter lavorare.

Draco ne è stato contento dal primo minuto che lo ha scoperto e non ha più cambiato idea.

Anche io ne sono immensamente felice, a dire i vero spero sia un maschio, biondo platino come il padre e occhi verdi lucenti come me, la madre.

Non vedevo l'ora, un mini Malfoy nelle nostre vite....

Spazio autrice

Scusate per l'assenza però sapete, no? È Maggio anche per me e sono piena fino al midollo di verifiche ed interrogazioni.
Cercherò di essere più attiva e magari in estate ci sarà una novità....

Detto questo vi saluto





Sometimes  [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora