Sometimes [Draco Malfoy]

|Diciassettesimo capitolo|

Stavo parlando tranquillamente con Pansy quando Draco si avvicinò a me pericolosamente.
Chiesi a Pansy se ci potevamo vedere dopo e lei si incamminò per andare in sala comune.

- perché sei qui? Gli domandai curiosa.
- beh che c'è ora non posso neanche stare con una mia amica?
- non sono tua amica, lo hai detto tu ricordi?
- sì, ricordo. Ma ormai è passato.
- oh no caro mio, ora tu mi hai persa e dovrai riconquistare la mia fiducia e anche me.
Detto questo me ne andai senza dargli il tempo per rispondere.

Avrei fatto pentire Draco della sua scelta. Avrebbe dovuto desiderarmi come io ho fatto con lui.
Passai tutto il pomeriggio con Daphne e Astoria perché (Astoria) ci doveva raccontare come andava con Theo.
Eh già finalmente l'ha calcolata, ha smesso di ignorarla e ora sono in buonissimi rapporti.
- allora, oggi lui mi ha chiesto se ci vediamo domani sera al Lago Nero e io ho accettato. Disse tutta elettrizzata ed emozionata pensando sicuramente a come sarebbe stato l'incontro.
- ok, allora che ne dite se domani pomeriggio andassimo a fare shopping? Chiese Daphne emozionata tanto quanto la sorella.
- scusate ma io non posso, non potremmo andarci oggi? Tanto mancano tre ore alla chiusura dei negozi. Affermai dispiaciuta, domani dovevo studiare con Pansy e Blaise in biblioteca.
- no, io non posso, stasera devo vedermi con Terence.
- wo wo wo tu e Terence Higgs?
- yes baby. Mi rispose facendomi l'occhiolino.

Restammo a parlare fino all'ora di cena e poi ci dirigemmo tutte e tre insieme verso la Sala Grande.
Ci sedemmo vicino ai ragazzi che ci avevano tenuto i posti.
Io dovetti sedermi vicino a Draco, la sfortuna oggi era dalla mia parte.

Dopo il solito discorso di Silente, che secondo me è inutile e patetico, iniziammo a mangiare.
Draco mise una mano sulla mia coscia e la tenne lì per tutta la durata della cena.
Appena fini il cibo che c'era nel mio piatto mi alzai e me ne andai salutando i miei amici.

Ma qualcuno mi segui....

- hey piccola perché scappi da me?
Mi domandò rincorrendomi.
Io, senza guardarmi dietro continuai a camminare.
Sentì qualcuno prendermi il braccio delicatamente e mi fece voltare verso di lui.
- parlami. Mi ordinò il ragazzo platinato che avevo davanti, guardandomi negli occhi.
Io distolsi lo sguardo e lui, con due dita,mi alzò nuovamente il mento impedendomi di guardare altrove.
- parlami. Ridisse continuando a guardami fisso negli occhi.
- ti prego di qualcosa, qualsiasi cosa. Mi supplicò.
- sei solo uno stronzo. Dissi per poi andarmene.
Sentì lui in lontananza che mi richiamava ma io non diedi peso a quello che diceva e proseguì per la mia strada.