Sometimes [Draco Malfoy]

|Ventesimo capitolo|

Mi svegliai sentendo che qualcuno mi stava accarezzando la guancia.
Mi rigirai nel letto e aprì leggermente gli occhi. Stavo cercando di mettere a fuoco la figura della persona che mi aveva svegliato quella mattina e non mi sorpresi nel vedere che si trattava di Draco.

- cosa ci fai qui? Gli chiesi ancora del tutto assonnata, sbadigliando un paio di volte.

- sono venuto a svegliare la mia serpe preferita. Mi rispose con un'aria tutt'altro che turbata.

- sono onorata di avere questo privilegio, allora. Dai, mi cambio e andiamo in sala comune.

Presi i miei vestiti, entrai in bagno e mi preparai.
Non amavo truccarmi esageratamente quindi mi misi solo un po' di mascara e mi feci una linea di eyeliner.
Uscì e rimasi a guardare Draco impegnato a frugare tra i miei vestiti.

- stai cercando dei vestiti attillati da poter buttare? Gli chiesi ridendo, lui appena sentì la mia voce sobbalzò.

- eh? Chi? Io...ma va'! Balbettó evidentemente in imbarazzo grattandosi la nuca.

- sisi, ok andiamo dai, gelosone.
Sorrisi alla mia affermazione e lui fece lo stesso prendendomi la mano, intrecciando le sue dita con le mia camminavamo felicemente per i corridoi della scuola.

Andammo in sala comune e io mi fermai a parlare con Daphne mentre Draco continuò a camminare e andò a prendere posto su una delle poltrone che si trovavano in stanza.

*Quando entrammo in sala comune*

- Draco te la posso rubare due minuti? Chiede Daphne appena entrammo in sala.

- ok, se ci tieni proprio. Rispose facendo il finto broncio arrabbiato.
Io e la mia amica ridemmo guardandolo, io gli diedi un bacio sulla guancia e lui andò.

Mentre parlavo con Daphne il ragazzo biondo platino mi continuava a guardare desideroso che io andassi da lui.
Gli feci cenno di aspettare e gli sorrisi.

Finì di chiaccherare con la ragazza bionda e presi posto.
Nel frattempo arrivarono anche Theo, Astoria, Pansy e Blaise.
Daphne se ne dovette andare perché doveva incontrarsi con Terence. Quei due non me la raccontavano giusta, lei continuava a negare l'apparenza, ma io non ci cascavo.

Mi sedetti sulle gambe di Draco e mi appoggiai al suo petto.
Lui avvolse le sue braccia alla mia vita e io appoggiai le mie braccia sulle sue.
Iniziammo a parlare del più e del meno, certe volte Draco mi susurava qualcosa all'orecchio facendomi ridere silenziosamente.
Ogni volta che io ridevo lui mi stringeva sempre più forte gli altri se ne accorsero e ci guardarono con uno sguardo pervertito.
Tutti tranne Astoria, strano.
Noi scuotemmo all'unisono la testa in segno di negazione e loro risero di gusto.

In effetti c'era un certo legame tra me e io biondino ma niente di quello che gli altri pensavano.
Eravamo intimi certo, ma non a tal punto, eravamo amici, molto legati l'uno all'altro.
Mi divertivo così e sembrava che anche lui si divertiva.

Andammo tutti insieme in Sala Grande per fare colazione ma nel tragitto Potter e il suo gruppo di grifoni si scontró con noi.

Al suo gruppo si erano aggiunti alcuni ragazzi e alcune ragazze.
Oltre a lenticchia e la sanguemarcio c'erano anche i fratelli gemelli di lenticchia e la sorella del rosso.
Praticamente mezza famiglia Weasley si trovava lì, davanti a noi.

Eravamo sei contro sei, ci lanciavamo sguardi mortali e ci fulminammo a vicenda.

Potter si avvicinò a me forse anche un po' troppo, non sapevo cosa fare. Cercai di respingerlo ma non ci riuscì così entrarono in mio soccorso Blaise, Theo e Draco. Si piazzarono davanti a me e i gemelli affiancarono il sopravissuto.

Me lo sentivo stava per cominciare una rissa in mezzo ad un corridoio della scuola.
Tutto d'un tratto cominciarono a volare incantesimi.

Vidi un lampo rosso toccarmi il petto e io volai di qualche metro più in dietro.
Tutti i miei amici vendono in mio soccorso, cercando di aiutarmi ad alzarmi ma non riuscì neanche a stare in piedi diretta dagli altri.

Draco mi appoggiò la testa alle sue gambe e cercò di tenermi sveglia, però non resistetti fino all'arrivo dell'infermiera e caddi in un sonno profondo.

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Mentre stavo sdraiata sul letto con gli occhi chiusi riuscivo a sentire le voci dei miei amici che chiedevano preoccupati all'infermiera di come stessi, ma tra tutte le voci c'era una che saltava fuori particolarmente ed era quella di Draco.

Cercai di muovermi o di poter semplicemente parlare, ma non ci riuscì. Volevo fare qualcosa ma il mio corpo non me lo permetteva, era come se un Pietrificus totalus mi avesse colpito.
Era una delle sensazioni più brutte della mia vita, non avrei mai augurato a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico, di sentirsi in queste condizioni.

Dopo numerosi tentativi e grandi sforzi riuscì a muovere la mano e il primo che se ne accorse fu Blaise che mi teneva la mano da quando era entrato. Infondo era il mio migliore amico.

Esultò e tutti si girarono all'unisono con gli occhi pieni di gioia e speranza. Erano ormai tre ore che ero svenuta, tutto per colpa di quei stupidi grifoni che non sapevano trattenersi dal farsi vedere coraggiosi e forti.

Gliel'avrei fatta pagare cara, parola di una serpeverde.
Parola di Helena Belle White.