|trentottesimo capitolo|

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Draco Lucius Malfoy era geloso....

Appena tutti prendemmo posto il vecchio preside annunciò l'entrata di un nuovo studente...

Ovviamente starà parlando di Dylan. Pensai.

- buongiorno a tutti quanti studenti, oggi daremo il benvenuto ad un nuovo ragazzo. Ha frequentato fino a ieri un'altra scuola di magia quindi entrerà a fare parte direttamente del sesto anno. Diamo un caloroso benvenuto e accogliamo con un applauso Dylan Thomas Wood.

Nella Sala scoppiò un forte applauso che accompagnò l'entrata del mio migliore amico.

- signor Wood, ora si sieda sullo sgabello davanti a me e subito dopo le posizionerò il Cappello Parlante in testa così da poter vedere a che casa farà parte per il resto del suo cammino ad Hogwarts.

Lo informó la McGranitt mentre prendeva il cappello parlante in mano.

- mhhh intelligente e curioso tipico di un Corvonero, ma non mi convince...hai coraggio da vendere e non ti tiri mai indietro davanti ad un ostacolo...mhhh oh sì, beh io ti colloco in... Grifondoro!

Mi lanciò subito uno sguardo di malinconia misto tristezza e io feci lo stesso.

Sinceramente mi aspettavo che venisse smistato in serpeverde, dato il suo carattere scontroso e ambizioso come il mio...ma va bene comunque.

Saremo comunque amici, no?

Però c'è solamente una cosa che mi provoca molta preoccupazione ed è quella che Dyl possa diventare amico di quei tre, amico di quel trio, o come quasi tutti a Hogwarts lo chiamano il Golden trio.

Però se lo diventerà me ne farò una ragione, vorrà dire che gli staranno simpatici.

Anche se ne dubito fortemente che una so tutto io come la Granger o un vanitoso come Potter possa diventare amico di Dylan.

Dopo aver scambiato qualche occhiata di intesa con il ragazzo moro (Dylan) ritornai a conversare con Higgs e continuammo fino al termine della colazione.

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Eravamo in classe, dovevamo avere lezione di difesa contro le arti oscure.

Anche quest'anno avremmo cambiato professore, tutti gli insegnanti che avevamo avuto fino ad adesso erano o svitati, o dei lupi mannari o strambi e strani.

Speriamo che il o la insegnante di quest'anno sarà in un certo senso normale.

Mi sedetti accanto a Pansy che mi sorrise calorosamente e mi domandò come stessi.

Come dovrei stare?

Bene(?) No, non ci credevo neanche io.

Se ce li starete chiedendo con Pansy sì, abbiamo chiarito.

Era leggermente arrabbiata del fatto che non glielo avessi detto quando l'ho scoperto anche io ma le spiegai che mio padre mi impedì di dirlo a qualcuno.

Anche con Blaise stessa storia, io l'ho perso sto per avermi ignorato e lui pure.

Tutto filava bene, tranne che per un piccolo piccolissimo dettaglio.

Con Draco non avevo intenzione di chiarire.

Lui non mi ha degnata nemmeno di uno sguardo per farmi capire che lo stava facendo apposta.

Almeno Pansy e Blaise si erano scusati, lui rimane e rimarrà sempre il ragazzo pieno di orgoglio fino al midollo osseo.

D'un tratto entrò una figura bassa e abbastanza robusta.

Sembrava un maiale con una parrucca in testa, talmente era rosa e dava quella sensazione di vomito arcobaleno e gattini.

- buongiorno ragazzi, io sarò la vostra nuova professoressa di difesa le arti oscure.

Aveva una voce così stridula da far scoppiare i timpani perfino a quelle galline di turno.

- bene, aprite il libro a pagina 394.

- professoressa ma non dovremmo esercitarci nella pratica? Chiese lo sfregiato.

- beh, cari i miei ragazzi- odiosa cercava di sembrare carina e dolce ma io vedevo che dentro di lei bruciava fuoco e si annidava il diavolo- quest'anno faremo solo teoria, la pratica non serve.

- non sono d'accordo! Ribatté Potter e per una volta, mi addolora dirlo, sono d'accordo con lui.

Non potevamo non fare almeno della pratica per esercitarci negli incantesimi di difesa.

- signorino....

- Potter. Continuò fermo e sembrava abbastanza arrabbiato e il maialino se n'era accorta.

- bene, signorino Potter. Non devi essere d'accordo lei, ma bensì il ministero mi ha concesso il potere sulla cattedra di Difesa contro le arti oscure e io e soltanto io posso decidere cosa fare e cosa non fare.

- non mi sembra giusto perché dobbiamo esercitarci per sconfiggere colui-che-non-deve- essere-nominato.

- Lui non sta tornando e ora la smetta, non diffonda notizie false in giro solo per attirare l'attenzione.
Gracido quella specie di pon-pon rosa maiale.

- non sto diffondendo false notizie! È la verità, io l'ho incontrato.

- adesso basta! -che voce orribilmente acuta- venga nel mio ufficio dopo le lezioni.

Detto questo continuò la lezione e io non feci che pensare a Lui, non sapevo da che l'arte stare se ci fosse stata una guerra magica.

E ci sarà sicuramente, dati che mio padre avrebbe dichiarato guerra a Harry Potter e ovviamente urti a Hogwarts lo avrebbero difeso.

Non avevo se schierarmi con mio padre o se con Hogwarts.

Hogwarts per me era come una seconda casa, però non mi sentivo parte di essa al cento per cento.

Ma neanche dalla parte del male, insieme a mio padre non mi sarei sentita a mio agio completamente.

Non mi sentivo né cattiva né buona, una via di mezzo.

Questo pensiero inondava la mia testa e non mi accorsi nemmeno che la lezione finì e rimasi da sola in classe, o almeno così credevo....

Spazio autrice

Chi ci sarà in classe con Helena?

Sto cercando anche di dare nuovi soprannomi a Dolores maialino Umbridge.

Consigliatomi altri soprannomi, da affidarle.

Detto questo vi saluto.

Sometimes  [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora