|Venticinquesimo capitolo|

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Appena uscimmo dall'aula...

La Granger, insieme ai suoi due amichetti, mi fermó.

- che vuoi sanguemarcio? Gli chiesi incrociando le braccia al petto attendendo con impazienza una sua risposta, sapevo che voleva rimproverarmi di qualcosa...
Così fece, iniziò a blaterare qualcosa. Molto di voi, forse quasi tutti, si chiederanno perché odio tanto la sanguemarcio, beh per due semplici ragioni:
Si crede la migliore in tutto e per tutto, anche quando sappiamo benissimo tutti che non è così e poi perché non fa altro che parlare, parlare e parlare. Deve sempre fare uscire qualcosa da quella sua bocca. È insopportabile.

- non mi chiamare più così! Volevo dirti che comunque il tuo scherzo di ieri non è stato affatto di buon gradimento...

Che scher...ahhh. Ora ricordo! Hahaha beh, dovete sapere che noi serpi siamo in continuo conflitto con i grifoni e ci facciamo scherzi a vicenda. Però forse noi esageriamo un tantino e superiamo il limite la maggior parte delle volte.

Sta di fatto che ieri, io Pansy Blaise e Draco gli abbiamo fatto uno scherzo per vendicarci.

Abbiamo ricoperto tutta la loro sala comune di cacca-bombe. Appena entrarono e accenderò la luce un fetore inondò la stanza.

C'era così tanta puzza che dovettero starsene fuori per alcune ore.
Non poterono entrare fino all'ora di cena, poverini...mi hanno fatto pena...no, non è vero hahaha.

- in realtà a me è piaciuto molto vedervi lì fuori a patire il freddo che inondava il corridoio. Eravate tutti vicini vicini per cercare di riscaldarvi l'uno con l'altro, haha.

Stavo letteralmente piegata in due dal ridere, avevo persino le lacrime agli occhi al solo ricordo di loro tutti appiccicati gli uni agli altri.

- ah, beh se ti diverte così tanto perché non scherzi con noi ora? Mi domandò la Granger, ridendo.

-Che c'è sei da sola e non ci sono i tuoi amici a difenderti? Chiese lenticchia rivolgendosi sempre a me.

- oh poverina avrà paura. Concluse Potter, imitando un perfetto idiota con una faccia spaventata.

Non parlai, schioccai le dita e basta. In tempo zero Blaise, Draco e Pansy erano dietro di me con le bacchette in mano pronti a duellare.

Dallo stupore il Golden trio assunse un misto tra una faccia sorpresa e una spaventata, come quella che aveva imitato prima Potter prendendomi in giro.

In un secondo le loro bacchette erano nelle nostre mani e loro, disarmati e in minoranza, si arresero e corsero via. Gli lanciammo le bacchette quando ormai eravamo lontani.

~~~~~~~~~~~~~

- avete visto le faccie del Golden trio quando siete apparsi? Hahah.

- sì, Potter era tipo "no, non mi fate niente, vi prego" rispose Draco imitandone la faccia alla perfezione.

- haha e poi Weasley che con quella faccia sembrava dicesse "aiuto, me la sto facendo sotto" haha. Continuò Blaise.

Ci piaceva prendere in giro altra gente, ci faceva sentire più forti, potenti e indistruttibili.

Mentre i tre se la ridevano io stavo pensando a che fine abbiano fatto Daphne e Astoria.

Non le vedevo da un bel po'. Si saranno stancate di stare con noi? No, non può essere che sia successo così, tutto all'improvviso. Sarà sicuramente accaduto qualcos'altro di più preoccupante, ma il problema era che io non ne sapevo niente.

Decisi di lasciar stare sarebbero tornate quando avranno risolto. Anche se mi sentivo un po' in colpa al solo pensiero che non potrai aiutarle nel momento del bisogno.

Pansy di accorse che ero sovrappensiero allora annunciò che avrebbero dato una festa.

- che ne dite se organizzassimo una festa, solo noi, intendo noi serpeverde. Nella sala comune, come ai vecchi tempi.

A quell'annuncio io ritornai alla realtà e annuì felice della sua idea.
Non organizzavamo feste o party da ormai quasi un anno. Dovevamo svagarci un po', rilassare e divertirci soprattutto.

Mandammo fuori i ragazzi, perché ci dovevamo preparare e poi dovevano addobbare la sala comune.

Pansy scelse un vestitino rosso bordeaux abbastanza corto fino alla vita poi dal bacino in giù si allargava. Ci abbinò un rossetto dello stesso colore, forse un po' più scuro e un filo di mascara accompagnato da una linea di eyeliner. Lasciò i capelli al loro stato naturale, cioè lisci leggermente mossi man mano che si scendeva verso le punte.

- sembri una principessa, Pan. Mi complimentai io, sfoggiando uno dei miei più sinceri sorrisi. Lei ricambiò e mi aiutò a sistemarmi.

Io avevo optato per un semplicissimo top nero che metteva in risalto il mio seno, ma non troppo e una gonna abbastanza corta da lasciar desiderare. Era rossa e nera, le linee formavano delle specie di quadrati.

Indossai un paio di stivaletti sempre e rigorosamente neri, perché di sa il mio colore preferito è proprio il nero.

Mi ha sempre attirato questo tipo di colore, non ho la più pallida idea del perché, ma so semplicemente di adorarlo.

Per la acconciatura scelsi di tenermelo sciolti, prorlio come Pansy, e di renderli mossi.

Mentre per il trucco ho preferito farmene uno senza troppe complicazioni e dilemmi.

Sulle labbra ho scelto di adagiare un rossetto rosso opaco, mentre sulle palpebre ho sistemato una linea di eyeliner seguita da un po' di mascara sulle ciglia.

- Finito! Esclamai io soddisfatta del lavoro da me riuscito alla perfezione.

Pansy esultò contenta iniziando ad incamminarsi verso la porta della stanza e io la raggiunsi subito dopo.

Quando arrivammo c'erano già tutti, ragazzi e ragazze di ogni età dal primo al settimo anno.

- eccole! Esclamò Blaise vedendoci entrare nella sala - mancavate solo voi.

- sì, scusate ma sapete qua per truccarci ci è voluta mezza vita... Rispose Pansy indicandomi con un cenno di testa. Io ribattei immediatamente dicendo
- hey, non sono io quella che si è fatta mille problemi per un vestito!

Ridemmo tutti all'unisono e ci dirigemmo verso la pista per ballare.

- mademoiselle mi concede questo ballo? Mi chiese Draco protendono la mano. Io accettai ammiccando una risata.

- con piacere monsieur.

Lui mi sorrise. Io anche. Ancora quella sensazione strana. Sembra che uno sciame di farfalle stia ballando sul pezzo musicale che hanno appena messo.

Appoggiai la testa al suo petto e lui poggiò una sua mano sulla mia schiena.
Mi sentivo protetta, al sicuro con lui, tra le sue braccia. Come se fosse capace di difendermi da tutto e da tutti.

- sai, mi sembra strano che stiamo ballando insieme senza discutere.
Affermai sorridendo sempre sul suo petto.

- già, se qualcuno due settimane fa' mi avrebbe detto che avrei avuto il piacere di ballare con te gli avrei riso in faccia. Penso che anche tu lo avresti fatto.

- sì, è vero. Non avrei mai pensato di poter passare del tempo con Draco Malfoy senza litigare.

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Ero seduta ad un tavolo a bere del whisky incendiario deprimendomi.
Ero così distrutta da voler solo e soltanto ubriacarmi fino a non reggermi più in piedi.

Ero distrutta dentro tanto da voler dimenticate quel giorno per sempre.

Vi starete chiedendo il perché, beh più o meno dieci minuti fa' mi hanno sconvolto la vita con cinque semplici parole...

Sometimes  [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora