|Ventunesimo capitolo|

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Quando mi svegliai i miei amici corsero verso di me e mi riempirono di domande riguardo il mio stato, io cercai di tranquillizzarli ma loro insistevano e continuavano a domandarmi le stesse identiche cose.
La mia testa in quel momento stava per scoppiare per colpa del forte rumore che vi si trovava nella stanza dove mi avevano medicato.
Gli altri si allontanarono un po' per parlare con Madama Chips, Draco rimase lì con me.

- come stai baby? Mi chiese Draco, non lo avevo mai visto più preoccupato per me.

- bene, grazie furetto. Risposi sorridendogli calorosamente.

- di cosa? Mi richiese lui assumendo una faccia interrogativa.

- grazie di starmi sempre accanto, grazie di sopportarmi ogni volta che devo sfogarmi o che devo parlare con qualcuno, ti ringrazio di tutto quello che fai e hai fatto per me...

- e che farò... Non ti lascerò mai sola principessa. Disse lui interrompendomi.

Mi prese la mano e la strinse forte appoggiandola al suo petto, proprio dove si trovava il suo cuore.

Ed ecco che le lacrime iniziarono a cadere sulle mie guance bagnando la mia toga che indossavo da tutta la mattina.

- no, no. Non piangere piccola, sei così bella quando sorridi. Non smettere mai di sorridere principessa.

In quel momento Draco era più dolce di una caramella, dovevo godermi quel momento perché sapevo che lui era fatto diversamente e che non sarebbe stato più così dolce tanto spesso.

Provavo delle strane sensazioni, mai provate prima, sentivo come se...come se delle farfalle volassero dentro il mio stomaco, ma non ce n'erano alcune bensì un intero sciame.

Mi sentivo strana e..e incredibilmente felice di avere quel ragazzo che mi aveva tormentata per ben quattro anni, ma che ora era l'unico ragazzo che mi faceva sentire speciale, unica e non lo avrei lasciato per nessuna ragione al mondo.

Non riuscivo a capire il perché delle mie sensazioni quando il biondino si avvicinava a me, quando mi prendeva la mano, quando mi susurava qualcosa all'orecchio facendomi ridere o quando semplicemente mi passava accanto.

Non sapevo se anche lui provava le mie stesse emozioni, ci speravo. Avrei voluto sapere come si sentiva lui quando stava di fianco a me o quando una parte del suo corpo veniva a contato con il mio.

Finalmente mi lasciarono uscire da quella stanza bianca dell'ospedale della scuola. Se mi avessero, anche solo ancora per un minuto, tenuta lì dentro probabilmente sarei impazzita.

- allora che facciamo? Chiese Blaise a tuto il gruppo.

- che ne dite, se ci vendicassimo per quello che hanno fatto a Hel? Ripose Draco con un'altra domanda, che però sembrava piuttosto retorica.

- non devi neanche chiedermelo. Gli rispose Astoria.
- ci sto. Continuò Pansy
- ovviamente. Questa volta a parlare fu Blaise.

- ragazzi grazie, ma non ce n'è alcun bisogno...

Tutti mi guardarono con uno sguardo incredulo alzando le sopracciglia verso l'alto aspettarti che cambi idea, e così feci subito dopo aver pronunciato l'ultima frase.

- oh ma chi voglio prendere in giro ovvio che voglio vendicarmi, andiamo a fargli vedere chi comanda tra serpi e grifoni.

- questa sì che è la mia migliore amica. Disse Blaise esultando

- così ti riconosco. Esclamarono all'unisono Pansy e Astoria.

- vai piccola facciamo vedere, non solo ai grifoni chi comanda ma a tutta la scuola. Mi incoraggiò il biondino platinato che mi tenne la mano per tutto il tempo, da quando ero uscita da quell'orribile stanza.

Sorrisi, ogni volta mi faceva sentire speciale, incredibilmente unica.

Ci avviammo verso la sala comune dei Grifondoro e chiamammo il Golden trio e i fratelli di lenticchia.
Solo così potevamo giocare ad armi pari, non ci importava se i gemelli lenticchia erano più grandi, volevamo solo dimostrare che le serpi erano forti.

Eravamo pronti, con le bacchette in mano aspettando che anche gli altri uscissero dal dormitorio.

Prima di cominciare io e Draco ci lanciammo uno sguardo si intesa, sorridemmo insieme e lui mi prese la mano, facendo intrecciare le nostre dita.

Iniziarono a volare incantesimi, era come l'altra volta, ma ora non mi sarei fatta abbattere tanto facilmente.

Cominciai a lottare contro la Granger dato che avevamo entrambe i voti più alti della nostra classe.

- expelliarmus! Urlò lei, ma io lo schivai come se avessi saputo già che lo avesse lanciato.

- stupeficium! Contrastai io, la ragazza dai capelli ricci castani volò dall'altra parte del giardino, era lì dove stavamo combattendo.

C'erano molti studenti che si godevano lo spettacolo, facendo apparire pop corn.

Circa quindici studenti erano della nostra parte mentre da quella dei grifoni c'erano altrettanti studenti, le altre case erano in disparte perché non sapevano da che parte schierarsi.

Notavo che c'era un ragazzo in particolare che mi guardava intensamente, sembrava quasi ammaliato. Un momento..era Cedric, il ragazzo castano, con gli occhi verdi che mi aveva fatta litigare con Draco un po' di tempo fa'.

Non gli rivolsi nemmeno uno sguardo, Draco lo aveva notato e mi ha lanciato uno sguardo come per dire 'dopo ci penso io a quello lì'.
Avevo già paura che potesse scoppiare un'altra rissa tra lui e Diggory.

Sarebbe stato in grado anche di finire in punizione pur di difendermi, e questo era una delle cose che più amavo del suo lato tossico.

In tutto questo noi stavamo ancora combattendo...
- stupeficium! Il solito incantesimo usato la maggior parte delle volte dai grifoni, tranne la Granger, lei usava incantesimi diversi ogni volta. Voleva dimostrare che era intelligente e brava, beh lo avrei dimostrato anch'io...quindi tutto d'un fiato urlali uno dopo l'altro questi incantesimi

- filipendo, era indirizzato a lenticchia, quel ragazzo era talmente rimbambito che lo avrei potuto disarmare anche prendendogli la bacchetta utilizzando soltanto le mani.

- fastrunom questo era, invece, per due gemelli, mi avevano stancata così ho deciso di stordirli un po'.

- languelingua questo era esclusivamente per la secchiona,so-tutto-io, sanguemarcio. Così avrebbe smesso di lanciare incantesimi definitivamente. Non riuscì più a pronunciarne neanche uno, e io scoppiai in una grossa risata insieme ai miei compagni.

Mancava solo il sopravissuto, avevo deciso di lanciargli un bel incantesimo

- bene bene, Potter. Credo che tu sia rimasto da solo, come farai a combattere contro cinque persone? Gli chiese Pansy ridendo di lui, come tutti gli altri serpeverde.

Decisi che era ora di finirla e lanciai l'ultimo incantesimo contro il prescelto

- riddikulus!
In men che non si dica Potter si era trasformato in un pollo. Non smettevamo di ridere, ci stavamo letteralmente piegando in due dalle risate.

Mentre Potter continuava a girare per il giardino facendo versi tutti ritornammo ai nostri dormitori, fieri di aver vinto contro quei buoni a nulla.

Oggi sarebbe stato una giornata da non dimenticare, soprattutto per la trasformazione di Potter in un pennuto. Glielo avremmo ricordato per molto, molto tempo...

Spazio autrice

Ho fatto questo capitolo mooolto più lungo degli altri...
Spero che vi stia piacendo la storia.
Ricordatevi di mettere una stellina alla storia, mi aiutereste davvero tanto.
Detto questo vi saluto ❤️

Sometimes  [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora