|Sedicesimo capitolo|

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Il giorno dopo, più precisamente la mattina mi alzai contro la mia volontà, in quel momento avrei voluto solo stare sola a piangere e smetterla di fingere sorridendo.
- hey, amo cos'hai? Mi chiese preoccupata Astoria.
- niente amo, tranquilla. Risposi non molto convinta della mia risposta.

Esco dalla stanza e mentre attraverso uno dei tanti corridoi di Hogwarts lo vedo...
Mi passa accanto e io cerco di ignorarlo anche se è praticamente impossibile non calcolarlo.
Solo a pensarci le lacrime salirono agli occhi e le mani cominciarono a tremare.

Mi appoggiai al muro con una mano cercando di riprendermi.
' respira Hel, respira ' cercai di autocalmarmi non riuscendoci minimamente.
Cercai di non farlo notare agli studenti che passavano di lì o al ragazzo platinato che mi stava guardando.

Quando finalmente mi ripresi ritornai sui miei passi ed entrai in camera mia frettolosamente senza guardarmi alle spalle.
Tutta la mattina la passi a piangere nel mio letto abbracciando il mio cuscino ormai sporco di mascara, colato precedentemente.

Decisi di uscire dalla camera per prendere una boccata d'aria e andai al Lago Nero...
Quando arrivai vidi quello che non avrei mai voluto vedere.
Lui...e un'altra ragazza.
Mi aveva già rimpiazzato.
Stavano parlando allegramente, ridevano e scherzavano.
Erano così felici insieme, mi ricordi quando io ero al posto di quella ragazza. Ero così felice e spensierata quando stavo con lui, ma ora...ora è cambiato tutto.
Ora sono triste, sola e... arrabbiata. Arrabbiata con lui, con me e con il mondo.

La ragazza pian piano di stava avvicinando a Draco e lui non si spostò di una virgola.
Erano così vicini, così dannatamente vicini! Fino a quando Draco non cancellò quella distanza e la baciò.
Davanti ai miei occhi, come se non fosse niente, come se non fosse successo niente!
Le prese i fianchi e la tirò a sé, i loro corpi si toccarono e lei circondò il collo di lui con le sue braccia.
Oramai le lacrime scendevano da un bel po' e nessuno si era accorto di niente.

Dovevo mostrarmi forte e irremovibile. Insensibile e dura.
Così feci mi asciugai le lacrime, gli passi accanto e rimasi impassibile.
Con la coda dell'occhio vidi che Draco mi stava guardando malinconicamente.
Mi sfiorò la mano cercando di fermarmi ma io continuai a camminare.
Non potevo stare male per lui ogni volta che lo vedevo.

Avevo deciso che Draco non mi avrebbe più fatto né caldo né freddo. Non avrebbe più influenzato nel mio comportamento e avrei resistito ad ogni sua provocazione.
Parola di Helena Belle White.

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