-Due giorni dopo -
"No tu adesso ti fermi e mi ascolti" disse con una calma invidiabile Richie chiudendosi la porta di casa alle spalle.
Eddie non sì era fermato un secondo per tutto il tragitto di ritorno, non gli aveva rivolto la parola se non per insultarlo o per dirgli che lo odiava e non fu da meno una volta arrivato a casa. Sì tolse le scarpe da ginnastica lasciandole abbandonate sul pavimento e con velocità anche la giacca che lanciò sul divano prima di dirigersi verso la loro camera sbattendo violentemente la porta.
Richie sì mise le mani tra i capelli, sospirando appena. Strinse forte i pugni, tremando nervoso.
Sì tolse piano la giacca appendendola, sì sistemò la camicia prendendo un altro respiro mentre sì avvicinava con circospezione alla porta della camera.D'istinto appoggiò la testa contro di essa, cercando di calmare il battito cardiaco. E quando fu abbastanza sicuro della propria voce, bussò con ritrovata decisione
"Vattene! Non voglio vederti!"
"Eds, apri la porta"
"No"
"Apri ho detto, dobbiamo parlare"
"No, sei sordo per-"
"EDS APRI QUESTA CAZZO DI PORTA OPPURE GIURO CHE LA BUTTO GIÙ !"Dall'altra parte il ragazzo sussultò mordendosi il labbro inferiore. Con mani tremanti aprì piano, perfettamente conscio di non essere pronto a fronteggiare il compagno
Richie, vicinissimo, lo guardò dritto negli occhi prima di avvicinarsi e aprire per bene con uno scatto deciso il battente lasciando Eddie completamente esposto.
"Dobbiamo parlare" ripeté con serietà fissandolo intensamente
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moments reddie~
FanfictionDal testo: "Ho già intuito tutto Kaspbrak, non c'è bisogno" lo sorprese un po' il compagno ricambiando lo sguardo "Quella donna mette a dura prova la mia pazienza, facendo soffrire la persona più importante della mia vita e l'unica ragione che mi...