riproviamoci.

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Sorrise tristemente mentre con la schiena scivolava lungo la porta fino a sedersi sul pavimento.
Doveva rimanere calmo.
Altrimenti sarebbe stato ancora più difficile.
"Non ti aprirò Eddie, smetti di insistere per favore"
"Non ho dove andare"
"Vai dove sei stato per quasi dodici giorni"
"Ti prego aprimi, ti scongiuro fammi entrare"
Richie sì passò una mano sul viso, tentando inutilmente di asciugare le lacrime.
Sì sentiva tramortito dal dolore.
E desiderava solo che Eddie se ne andasse via, in fretta possibilmente.
Ma il castano non era della stessa opinione.
"Rich ? Lo so che ci sei ancora..."
"Eddie vattene"
Ripetè con il cuore in gola.
Passò di nuovo una mano sugli occhi arrossati, poi la fece scivolare tra i ricci scuri. Sì girò un poco guardando la porta , altri due colpi lo fecero trasalire. Trattenne un singhiozzo, sentendo ancora una volta un nodo formarsi in gola e le lacrime che minacciavano di uscire copiose

"Apri" sussurrò Eddie, seduto sul pianerottolo, la fronte appoggiata contro la porta
"Voglio vederti" continuò con voce dolce

••••••••••••

Eddie non aveva mai visto tanta sofferenza negli occhi del corvino.
"Lo so, vi ho visti"
Il cuore perse un battito, la testa vorticò tremendamente, e rischiò di scoppiare a piangere
Richie rimase fermo dov'era lo sguardo ancora incatenato al suo
"Perché ...?"
"Non lo so"
"Ultimamente è la tua risposta a tutto. Come se non dipendesse da te. Come se non fossi tu a prendere decisioni Eddie"

Eddie ...non Eds. Eddie.
Pensò tristemente il ragazzino

"Lo ami?"
"C-Cos-"
"LO AMI ?" Quasi ringhiò Richie superandolo con un'ampia falcata, sbattendo poco dopo la porta con una tale forza che Eddie tremò
"No" rispose sentendo il fiato del compagno sui capelli. Lo sentì sospirare alle sue spalle, non ebbe il coraggio di voltarsi e non ce ne fu bisogno infondo perché seppur più lentamente il corvino tornò dinnanzi a lui
"Mi dispiace..."
Disse osservando il ragazzo tremare lievemente, sì muoveva un poco come un bimbo irrequieto ed Eddie fu sorpreso per la seconda volta
"Mi dispiace da morire"
Lo fermò stringendogli i polsi tra le mani
E con sorpresa da parte di entrambi Richie non sì scostò al contatto
"Eddie.."
"Ti prego"
"Non posso"
Disse mentre una lacrima sfuggiva al suo controllo
"Non ci riesco Eddie.."
Il ragazzino strinse più forte i suoi polsi avvicinandosi d'un passo, lo guardò dritto negli occhi
"Ascoltami...Quando mi sono innamorato di te...Avevo paura. .. Tanta.  .. Poi quando stavamo insieme ero felice ..." iniziò con voce rotta
"Poi è successo qualcosa, così velocemente mi ha cambiato... Avevo bisogno di sostegno Rich, non di quei litigi"
"Stai dicendomi che non ero presente quando avevi bisogno di me? Davvero? Ma ti rendi conto che-"
"Lo so ! Credimi, ti prego. È più colpa mia che tua ! È solo colpa mia ! Sono io che ho distrutto entrambi !"
Gridò senza fiato, sentendo una fitta al cuore dolorosa e precisa
"Ho lasciato che la mia incertezza mi impedisse di amarti !"Ho ascoltato più del dovuto le parole di mia madre, ma è LEI santo cielo ! ...Ho cercato in Derek qualcosa che avevo già..."
Sentì le lacrime salate tra le labbra e scivolare lungo il viso , il mento e il collo fin sulla maglietta di cotone.
Ma sì preoccupò di tenere la voce il più ferma possibile
"Lui... Non mi conosceva Rich... mi trattava diversamente... credevo di poter -"
"Cosa ?!"
"Io... per favore .."
Strinse ancora più forte i polsi del ragazzo, le lacrime che non accennavano a diminuire ad appannargli la vista
"Lasciami"
disse ad un certo punto il corvino, con una serietà che gelò il sangue ad Eddie, facendolo piangere ancor di più se possibile
"Lasciami, per favore"
"A-Ascoltami ... per.. f-favore... i-io-"
Tossì portandosi svelto una mano a coprire la bocca, sentendo l'aria venire meno nei polmoni
E un dolore famigliare al petto
La gola bruciò, le orecchie fischiarono
Tremò visibilmente
Provò a prendere un respiro profondo, un nuovo colpo di tosse glielo impedì e sentì le gambe cedere
Come di riflesso l'altro sì avvicinò subito toccandogli le spalle esili, poi afferrandolo con decisione affinché lo guardasse
Rabbrividirono entrambi al contatto
Tremendamente dolce, sentito nonostante tutto
"M-Mi dispiace... t-tanto ... tantissimo..."
"Eddie calmati"
"S-Scusami... ti prego! ... "
"Smettila di piangere, respira"
"Ti p-prego ... R-Richie.. scusami !"
La voce uscì appena
"Respira !"
"N-Non volevo s-scappare da T-TE !
N-Non... volevo... D-Devi credermi. ..
N-Non volevo !"
Gridò ancora. Gli occhi scuri oramai gonfi, le labbra screpolate, il viso completamente rosso e lucido di lacrime
Richie continuò a guardarlo mentre gridava ed ebbe paura. Paura che da un momento all'altro svenisse tra le sue braccia se non riusciva a calmarsi un po' e paura di quello che ancora provava per LUI.
Non riusciva ad odiarlo.
Non riusciva ad allontanarsi completamente da LUI.
Gli occhi di Eddie sfavillarono mentre lì chiudeva all'ennesimo colpo di tosse
E Richie non resistette più ,  lo abbracciò forte staccandosi subito dopo pochi secondi consapevole che ogni fibra del suo corpo lo stesse odiando
Eddie traballò un poco sul posto per il gesto e alzò ancora gli occhi nei suoi
"H-Ho p-paura ..  ." ammise tremando e piangendo ancora
"Di cosa ?" Chiese in un sussurro, guardandolo mentre nascondeva le piccole mani con la manica della felpa
"C-Che ..t-tu ..  n-non mi v-voglia .. . più .."
Il ragazzo riccio spalancò gli occhi, e lo guardò mentre asciugava malamente le lacrime dal viso
"Mi d-dispiace .. . Tanto ... m-mi manchi...da m-morire "
"Ho bisogno di tempo Eddie"

Ho bisogno di te

"Puoi dormire qui...sul divano" mormorò allontanandosi dal ragazzino 

•••••
~~~

"A volte fatico a credere che tu ti sia innamorato di me Eds" saltò fuori il ragazzo, di punto in bianco, smettendo di accarezzargli i capelli castani
"Ma Rich cos-"
"È vero" lo bloccò svelto "So perfettamente che tipo di ragazzo sono...so che i miei difetti superano i miei pregi e tu ... meriteresti di meglio, saresti più felice con qualcun altro"
"Sei impazzito?! Io sono felice, e lo sono stando con te" disse Eddie con la sicurezza nella voce...

~~~
"Ti amo" ribadì sicuro "Nulla potrà mai cambiare questo"
  ~~~

"Come saprai ??"
"Non lo so. Nessuno può saperlo. Ma preferisco vivere senza rimpianti Rich " disse avvolgendogli poco dopo le braccia al collo
"Perciò vivi al mio fianco. Vivi con me"  
~~~

Quel momento , un fulmine a ciel sereno, quel ricordo di quel giorno ai Barren, in cui era stato lui quello insicuro. Era stato lui a mettere in dubbio la loro storia d'amore.

Eddie aveva fatto di peggio, è vero.
Ma era stato il suo modo di affrontare il dolore.
Era imperdonabile però. Era stato un tradimento senza amore e sentimenti , ma comunque di un tradimento sì trattava e la cicatrice sarebbe rimasta per sempre.
Avrebbe bruciato

Due kamikaze avevano colpito il castano : sua madre e Derek Smith
Una per ferirlo, nel momento esatto in cui aveva trovato il suo equilibrio.
E la mamma è sempre la mamma, quello che dice rimarrà per sempre nel cuore del figlio.
Anche le cattiverie.
L'altro  gli aveva offerto una via di fuga dal passato e la sua somiglianza con Richie aveva rafforzato l'attrazione reciproca.

Non siamo perfetti, nessuno di noi.
Abbiamo tutti luce e oscurità nel cuore.
Dipende quale parte scegliamo.
E vale la pena, davvero...
Credete nell'amore
                AMATE FOLLEMENTE
      E    Lasciatevi amare
È accettabile l'insicurezza.
Essere innamorati fa ' una paura del diavolo. Sentire di dipendere completamente da un'altra persona.
Il trucco è trasformare l'insicurezza in forza. E se qualcosa va storto prendetevi il vostro tempo, non è debolezza accettare il dolore e chiudersi in esso per un po'.
Ma poi rialzatevi, è importante tornare a vivere.

   ••••••
Richie sì girò su un fianco, non riusciva a dormire, guardò verso la finestra.
Fuori era buio, pioveva copiosamente e un brivido gli percorse la schiena, sì alzò ...

Eddie sì strinse maggiormente nella coperta, guardò verso la finestra della sala, vide solo buio e di riflesso sì rannicchiò di più sul divano. Dopo pochissimi attimi sentì un rumore di passi, alzando il viso vide la sagoma di Richie
Sì specchiò nei suoi occhi.
Accettò la sua mano e sì lasciò guidare al buio verso quella che ricordava essere la loro camera da letto.
Senza dire una parola il corvino lo coprì con la coperta,  cautamente gli accarezzò un fianco per avvicinarlo maggiormente contro il suo torace. Poggiò dopo pochi istanti le labbra sulla sua spalla e vi strusciò il naso. Mosse piano il bacino e fece toccare insieme le loro gambe seguendo la forma del corpo del ragazzino, per circondarlo interamente
Gli accarezzò un braccio fino ad arrivare alla sua piccola mano che strinse.
Eddie non oppose nessuna resistenza, sentendo gli occhi bruciare ancora di lacrime
Un bacio tra i capelli lo fece sorridere, strinse forte le mani del ragazzo alle sue spalle rannicchiandosi completamente contro il suo corpo, condividendone il calore e il respiro.

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