VIVIMI

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Richie sorride avvicinandosi, gli afferra il mento facendo scontrare prepotente le labbra alle sue. Eddie risponde al bacio con entusiasmo intrecciando le braccia dietro il suo collo. Avverte le mani del corvino sui fianchi, un fremito di felicità lo pervade e con un sorriso luminoso si avvicina ancora di più premendosi contro di lui.
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Sì staccano senza fiato guardandosi negli occhi.
Erano soli ora ai Barren, avevano trascorso il pomeriggio con gli altri tra bagni improvvisati, scherzi e chiacchierate come il perfetto gruppo di amici che erano.
Ma Eddie sì era accorto, attento com'era, che qualcosa turbava il corvino. Ed era intenzionato ad indagare.
••••••••
"A volte fatico a credere che tu ti sia innamorato di me Eds" saltò fuori il ragazzo, di punto in bianco, smettendo di accarezzargli i capelli castani
"Ma Rich cos-"
"È vero" lo bloccò svelto "So perfettamente che tipo di ragazzo sono...so che i miei difetti superano i miei pregi e tu ... meriteresti di meglio, saresti più felice con qualcun altro"
"Sei impazzito?! Io sono felice, e lo sono stando con te" disse Eddie con la sicurezza nella voce, seppur staccandosi dal corpo dell'amato come se ne fosse rimasto scottato "E ti amo, tantissimo" finì senza smettere di guardarlo negli occhi scuri
"Lo so che mi ami, ma devi ammetterlo Eds, tra noi due non-"
Una spinta improvvisa lo fece barcollare all'indietro ma Richie non ne rimase così sorpreso esattamente come le parole che susseguirono quel gesto
"Zitto! Sta zitto Rich! Non provarci nemmeno a dire una cosa del genere!" Un'altra spinta e gli occhi scuri incatenati ai suoi "Solo tu mi fai sentire al sicuro! Da sempre! Sei sempre stato il mio migliore amico! Tu e nessun altro!Tu che baciandomi mi togli il respiro e mi fai impazzire quando facciamo l'amore!" Gridò il ragazzino più basso "Ho sempre detto che sei un'idiota! Che parli a sproposito e-" dovette fermarsi suo malgrado, tossì rumorosamente, l'aria che improvvisamente veniva a mancargli nei polmoni
"Eds!"
Richie accorse subito in suo aiuto, ma il castano lo spinse via, cadendo sull'erba. Era arrabbiato, tanto da farsi girare la testa. Ed era incredulo, deluso dalla poca fiducia che era venuta a galla in quel discorso.
Fanculo le paranoie
Richie Tozier pensava davvero che lui non lo meritasse? Che era uno sciocco ad essersi innamorato di lui? Che non apprezzasse i suoi difetti in egual misura dei suoi pregi?!
"Ti riaccompagno a casa Eds"
Quell'unica frase lo riportò velocemente alla realtà
"No! Io non mi muovo da qui" disse stringendo i ciuffi d'erba tra le dita sottili
Richie sospirò passandosi entrambe le mani tra i capelli ricci, gli sì sedette difronte cercando i suoi occhi ma Eddie non ricambiò lo sguardo, continuò a respirare piano per calmarsi
E Richie lo osservò: i capelli castani leggermente mossi dal vento, il viso teso e arrossato, gli occhi chiusi, il nasino all'insù cosparso di lentiggini, le labbra appena schiuse dalle quali fuoriuscivano brevi respiri.
La t-shirt bianca appena umida dal bagno di quel pomeriggio, la felpa rossa aperta che gli ricadeva larga sulle spalle esili e fin sulla vita sottile, facendolo sembrare ancor più piccolo di quanto già non fosse - il suo piccolo - i jeans appena più corti dei suoi talmente in buono stato da sembrare nuovi, perfettamente puliti così come le scarpe da ginnastica bianche.
"Eds?"
Riprovò avvicinandosi cauto
ma il più basso sì spostò più indietro, come per sfuggirgli
"Non chiamarmi Eds." Sussurrò alzando piano lo sguardo osservando attentamente a sua volta il corvino: i suoi capelli scuri, mossi e disordinati gli ricadevano appena sopra le spalle e in avanti sulla fronte, il viso pallido eppure seducente nonostante gli occhiali dalla spessa montatura, leggere lentiggini sulle guance e sul collo niveo, le labbra carnose ed invitanti - come sempre- abbassò lo sguardo sulla camicia verde leggermente spiegazzata, immaginando senza fatica il torace del ragazzo, seppur magro forte e ben definito. I jeans scuri lunghi, rattoppati in più punti, le scarpe da ginnastica nere.
"Come ti senti Eddie?"
"Prima arrabbiato ed ora deluso. Come puoi pensare quelle cose?"
Disse ignorando la domanda, o meglio ignorando la domanda riguardante la propria salute, sapeva perfettamente di aver avuto un breve seppur intenso attacco, ma non gli importava minimamente, voleva invece comprendere il comportamento del compagno, più di qualsiasi altra cosa
Richie sembrò cogliere e rispose " Voglio solo il meglio per te, te lo meriti. Sei talmente meraviglioso. Ed io non vado bene, non ne faccio una giusta, ti ho ferito già troppe volte, e tua madre non mi sopporta, a dirla tutta mi odia non saremo mai in buoni rapporti e sai anche che non ho molti soldi e-"
"Non mi è mai importato nulla dei soldi Rich"
"A me sì. Mi importa. Odio dover rinunciare a portarti fuori a cena. Voglio darti tutto Eds e-"
"Tutto quello di cui ho bisogno sei TU" replicò interrompendolo una seconda volta
Cazzo, perché non capiva?
"Meriti di meglio. È più giusto così. Guarda avanti, tra qualche anno, tra dieci anni per esempio, io..." gli prese le mani intrecciando le dita alle sue "Io vorrò sposarti Eddie Kaspbrak, ti vorrò mio per sempre, ma ad allora quello che sento manca adesso, mi manca adesso di darti, sarà un qualcosa a cui non potrò ... non potrò più.. ignorare... " abbassò gli occhi sentendoli lucidi, odiandosi senza sapere bene il motivo "Mi lascerai Eds, chi non lo farebbe?, e sarà ancora più difficile e doloroso di adesso"
Eddie sì morse il labbro inferiore, tutto sì sarebbe aspettato tranne quella dichiarazione, non aveva mai pensato a come sarebbe stato un domani con Richie, un matrimonio, una vita insieme. Era pensieri bellissimi, agognati e da sognatore. E Richie lo era, un sognatore della miglior specie.
In un certo senso Eddie capiva quelle paure, ma una voce più forte in lui gridava di mandarle a quel paese, perché di minima importanza rispetto al loro amore. Ora il problema era farlo capire anche al suo ragazzo.
"Tua madre poi farà peggio di adesso per tenerci lontani-" riprese Richie "sbraiterà parlando con ancora più persone intorno a noi e-" strinse più forte le sue mani "e non è colpa tua amore mio, è lei che -"
"E lei che è pazza?" Eddie sì lasciò sfuggire una risata " Sì lo è. Ma è mia madre una parte di me le vorrà bene in eterno "
Richie abbassò lo sguardo, grattandosi la testa ed Eddie sorrise luminoso, intenerito dal ragazzo più alto
"Ti amo" ribadì sicuro "Nulla potrà mai cambiare questo"
"Eds rendi tutto più difficile"
"Non ti lascerò Rich"
Promise arrivando al punto, sollevandogli il volto con entrambe le mani
"Quindi tu non lasciare me, ti prego"
Richie ricambiò lo sguardo, tremando di piacere suo malgrado
Dio, come facesse quel nanetto ipocondriaco ad essere così meraviglioso, a donargli così tanta sicurezza, speranza, fiducia, amore e forza semplicemente sfiorandogli il viso e sorridendogli..sarà sempre un mistero per lui
"Come saprai che-"
"Non lo so. Nessuno può saperlo. Ma preferisco vivere senza rimpianti Rich " disse avvolgendogli poco dopo le braccia al collo "Perciò vivi al mio fianco. Vivi con me"
Ecco il mondo sarebbe potuto finire in quell'istante, non avrebbe avuto importanza
Il corvino sentì le lacrime agli angoli degli occhi, ma le trattenne orgoglioso, poggiando con coraggio la propria fronte contro quella del ragazzino. "Grazie" sussurrò ed Eddie sì lasciò sfuggire un sospiro quando le braccia del ragazzo gli circondarono il corpo stringendolo forte a sé, facendo combaciare i loro petti , non riuscì più a trattenersi e baciò con passione le labbra del corvino. Richie ricambiò il bacio all'instante, posando le mani sul fondoschiena di Eddie stringendolo maggiormente, e il ragazzino ansimò spingendosi contro di lui, contro il suo bacino, facendo sfiorare le loro erezioni. Tremarono entrambi rilasciando un gemito, approfondendo il bacio.
Senza mai interrompere il contatto, Richie sì sdraiò sull'erba fresca trascinando con se il ragazzo più basso, che ora a cavalcioni sopra il suo corpo, prese a muoversi lentamente contro di lui, movimenti fluidi e perfettamente sincronizzati, capaci di mandarlo fuori di testa
"E-Eds, se continui non r-risponderò delle mie a-azioni" Lo avvertì, il fiato corto, il corpo accaldato, i battiti cardiaci forti nelle orecchie
Eddie sorrise liberandosi della felpa e subito dopo della t-shirt, rimanendo a petto nudo davanti al corvino
"È quello che voglio Rich" disse sicuro, ansimando quando Richie gli circondò i fianchi nudi, sporgendosi per baciarlo ancora.

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