Il silenzio più assoluto lo circondava.
Sì girò su un fianco, sospirando appena cercando di addormentarsi senza alcun risultato.Poco distante da lui Richie sembrava dormisse sereno.
D'istinto Eddie lancia uno sguardo alla sveglia posta sul comodino, le 3:45 circa. Sì scosta le coperte di dosso, alzandosi piano dal letto singolo, in punta di piedi raggiunge la sala.
Sì siede sul divano stringendosi nelle spalle, leggeri brividi di freddo lo pervadono.
Sì guarda le gambe coperte in parte dai pantaloncini corti blu della tuta, al di sopra indossa una maglietta bianca a maniche lunghe e ai piedi calze di lana del medesimo colore"Eddie, stai bene.. ?"
La voce di Richie lo fa voltare di scatto e il cuore accelera di conseguenza martellando forte nel suo petto, così forte che per un attimo temette che persino il corvino potesse sentirlo.
Le parole non trovano voce, sì trasformano in un gesto, Eddie sì rannicchia sul divano nascondendo in buona parte il viso al ragazzo.
"Eddie..?"
Nessuna risposta
"Eddie.. io-"
"Perché sei sveglio..?"
"Stavo dormendo. Mi hai svegliato"
A quelle parole il ragazzino sì morde con forza il labbro inferiore
"Eddie.."Eddie ...non Eds. Eddie.
Dio, basta ti prego
"Scusami" mormora allora
sprofondando ancora di più nel divano, cercando malamente di sfuggire dall'ennesimo dialogo.
Richie sì avvicina e gli tocca la nuca con il palmo della mano, districandogli poco tempo dopo i capelli castani
Il corpo di Eddie vibra come infreddolito e il ragazzo abbassandosi alla sua altezza gli sfiora un braccio e poi la mano le cui dita parevano due ghiaccioli a contatto con quelle incandescenti di lui.
"Eddie.."
Lo chiama ancora mentre afferra con una mano il plaid abbandonato sul lato del divano e dolcemente gli copre le spalle. Eddie segue il gesto con gli occhi, spalancandoli appena
"Grazie" mormora
"Di nulla" risponde Richie e rimane in silenzio, in attesa, fino a quando il corpo del castano non trema ancora e lo vede coprirsi nuovamente gli occhi lucidi con le mani. Allora gli afferra saldamente i polsi
"Eddie, non posso aiutarti se non mi dici cosa c'è che non va.."
Dice alzando un po' il tono di voce
"Dimmi cos'hai.."
Ma ancora una volta le parole che avrebbe voluto dirgli non escono e ancora una volta sì trasformano in un gesto, Eddie sì getta tra le sue braccia, sul suo petto e nasconde svelto il viso nell'incavo fra il collo e la clavicola.
Il ragazzo riccio lo stringe di riflesso, leggermente confuso e preoccupato sì solleva portandolo con sé, lo abbraccia per interminabili minuti prima di poggiare un ginocchio sul divano, per poi più sicuro sedersi e poco dopo sdraiarsi su di esso stringendo per tutto il tempo il plaid contro la schiena di Eddie e quest'ultimo al suo petto
"N-Non posso Rich"
"Cosa ..? Non puoi cosa..?"
Chiede sentendolo piangere contro la propria pelle
E non ottiene risposta
Socchiude gli occhi scuri facendo aderire il proprio corpo a quello del ragazzino, cingendogli la vita con un braccio e intrecciando la mano libera con la suaEddie sospirò, il pianto che andava pian piano a diminuire, il fiato caldo di Richie a solleticargli i capelli castani e tirò su col naso abbracciando a sua volta il ragazzo che sorrise anche se lui non poteva vederlo.
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moments reddie~
FanfictionDal testo: "Ho già intuito tutto Kaspbrak, non c'è bisogno" lo sorprese un po' il compagno ricambiando lo sguardo "Quella donna mette a dura prova la mia pazienza, facendo soffrire la persona più importante della mia vita e l'unica ragione che mi...