pessima idea

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Il corvino sì affrettò a chiudere a chiave la porta della camera del fidanzato, stando ben attento a non fare rumore, i sensi tesi per captare qualsiasi tipo di movimento da parte della signora K.
Ma tutto taceva quella notte, con un sorriso luminoso sulle labbra sì voltò piano incrociando lo sguardo con quello di Eddie. Il ragazzo sì avvicinò fino a trovarsi a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
"Pessima idea hai avuto Rich, specialmente dopo questa mattina"
Il corvino alzò gli occhi al cielo
Eddie si riferiva ovviamente alla discussione, una delle tante tra lui e la madre di Eds, che infondo lo divertivano più che infastidirlo. Anche perché per quante volte quel carro armato di donna gli dicesse di stare alla larga dal figlio, LUI non sì sarebbe allontanato dal castano per nessun motivo al mondo.
E qualunque altro insulto a lui rivolto perdeva importanza, qualunque sguardo omicida, qualunque gesto maleducato e tutte le porte in faccia prese. Tutto perdeva importanza, fino a quando Eds lo avrebbe guardato in quel modo.
"Sì è arrabbiata, e più del solito. Se dovesse scoprire che-"
Il quattrocchi lo zittì con l'ennesimo bacio afferrandolo per la vita e sollevandolo da terra
"Non mi importa NULLA di cosa potrebbe succedere. Tu non sai quanto mi sei mancato"
"Ci siamo sentiti per telefono-"
"Giusto. Vedo che ti ricordi. Ma se vuoi ti posso rinfrescare la memoria di quella conversazione amore"
La frase sussurrata nel mentre le labbra si sfioravano appena gli provocò una piacevole scossa di eccitazione.
"Ti voglio"
Mormorò in risposta stringendosi maggiormente a lui.

••••••••
I vestiti caddero a terra completamente in disordine.
Richie lo spinse sul letto sfatto sovrastandolo poco dopo.
Afferrandogli la nuca Eddie lo tirò verso di sé baciandolo dolcemente. Il corvino rispose con entusiasmo intrecciando la lingua alla sua, soffocando un gemito di piacere.
Sì osservarono occhi negli occhi, sorridendosi complici.
Eddie aveva poi inclinato la testa all'indietro, soffocando un gemito più marcato contro il cuscino, nell'istante in cui sentì il compagno sostituire le proprie dita con la sua lunghezza, violandolo in un'unica spinta decisa, sfiorandogli appena la prostata.
Il corvino sì fermò, lasciandolo abituare all'intrusione e solo quando Eddie tornò a guardarlo annuendo con un dolce sorriso prese a muoversi, dapprima lentamente, poi con maggiore intensità, premendo le labbra contro le sue
"Rich, oddio Rich"ansimò il ragazzo intrecciando le dita tra i capelli neri del fidanzato "non s-smettere ti prego,  a-ancora"
Richie sorrise a quelle parole, stringendo  con una mano il fianco del compagno, mentre con l'altra aumentava le attenzioni date alla sua erezione pompandola al ritmo dei suoi affondi.
Eddie socchiuse gli occhi, pieni di piacere, stringendosi forte al corvino quando l'orgasmo lo raggiunse, violento e inaspettato, lasciandolo fremente e senza fiato.
Richie lo raggiunse dopo pochissimi attimi.
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Il cuore batteva forte, il respiro ormai regolare e la notte che era passata troppo in fretta....

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