~ lacrime ~ part 4

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Eddie aveva evitato la domanda, con un'abilità invidiabile.
Richie aveva insistito.
Poco dopo, un medico era anche entrato a visitarlo, interrompendo il discorso dei due ragazzi.
Ed era passata un'altra ora.
"Qual è l'ultima cosa che ricordi..?" Aveva chiesto dopo alcuni minuti di silenzio il castano
"Ho ricordi confusi. Dei voti, un corso serale con dei compagni simpatici. Una luce, una bambina bellissima e delle grida"
Eddie sì irrigidisce un poco, imponendosi di non scoppiare più in lacrime
"E-E poi..? Ricordi a-altro..? Oltre alla t-tua famiglia intendo... ricordi d-dove a-abiti.. ? " chiese pieno di speranza appoggiandosi con le mani al bordo del letto, accartocciando le lenzuola
Richie sembrò rifletterci per bene, ci mise qualche minuto a rispondere accennando un sorriso dolce
"Al momento mi viene in mente un appartamento, piccolo e ordinato. Un profumo buonissimo, un sapore che ricordo vagamente sulle labbra. C'è un'immagine ma è sfocata. Delle risate. L'immagine di una doccia.
Lì, in quella casa e-ecco, non so se ci abito io oppure-"
"Sì, ci a-abiti tu" mormorò il castano, interrompendo involontariamente il flusso di pensieri del compagno
Richie lo guardò più a lungo negli occhi scuri aspettando che continuasse
"Io s-sono..."

                 Sono il tuo ragazzo

"s-sono ... il tuo .. c- coinquilino .."
Disse mordicchiandosi l'interno guancia, sentendo la sofferenza dentro di sé mangiarlo vivo.

•••••••
Passò un giorno ed Eddie tornò a trovarlo ...

"Quindi noi due, siamo amici ?" Chiese tranquillamente Richie scostando il vassoio del pranzo e assaggiando con un sorriso raggiante il budino al cioccolato
Eddie venne attraversato da un brivido, che tentò di mascherare.
Era stanco, dormiva pochissimo ultimamente la notte.
Annuì comunque sforzando un po' la voce
"S-Sì .. siamo.. a-amici"
Non resistette.
Quel giorno non resistette
Le lacrime ebbero ancora una volta la meglio.
Sì coprì quasi del tutto il viso rosso con il braccio, sentendosi come non mai imbarazzato, triste,
sfinito semplicemente
stanco morto da tanta era la sofferenza di quei momenti
"Eddie, perché piangi in questo modo..?" Chiese ancora il ragazzo decisamente preoccupato stavolta. Fece per allungare una mano verso di lui, ma confondendolo ulteriormente Eddie sì scostò ristabilendo subito la distanza che c'era tra loro due
"Perché ..?" insistette ancora cercando il suo sguardo
"H- Ho avuto paura. Ho paura. Puoi biasimarmi.. ?!" Non sì rese pienamente conto di aver alzato un po' la voce verso la fine di quella frase e Richie sembrò non preoccuparsi di farglielo notare.
Sembrò comprendere.
Continuò ad osservarlo, perdendosi nei dettagli del suo viso rosso di pianto, e poco dopo il silenzio tornò nella piccola stanza d'ospedale, rotto soltanto da qualche singhiozzo di Eddie
"Bevi un bicchier d'acqua Eddie"
"No, sto bene così"
"Sicuro?"
"Sì, sono sicuro"
Di nuovo silenzio, che durò fin quando un infermiere avvertì che l'orario per le visite era terminato.

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