~ terrore ~ part 2

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Un ragazzino castano sui vent'anni, richiama l'attenzione di buona parte del personale del pronto soccorso
"Signore, deve attendere"
"Non me ne frega niente ! Il mio ragazzo è stato investito, voglio vederlo  !"
"Abbassi la voce"
Eddie sta' per ribattere quando un medico gli sì avvicina
"Edward Kaspbrak.. ? Prego, da questa parte. Vedrò subito di informarlo al meglio"
Eddie annuisce mentre segue svelto l'uomo lungo i corridoi dell'ospedale.
Ha sempre detestato gli ospedali. Gli davano quasi ansia e tutto quel via vai di persone. Medici, infermieri. Feriti e famiglie e parenti a cui tocca la scomoda sala d'attesa dove ti senti sotto gli occhi di tutti e impotente di fronte al destino.
Sì morde il labbro inferiore, contemporaneamente sì passa una mano tra i capelli castani.
Comprende di essere arrivato quando l'uomo - senza smettere di spiegare il quadro clinico - gli indica la stanza sulla destra.
Un po' insicuro e tremando per l'emozione, poggia una mano sulla porta.

Le ultime parole del medico, dette con una calma  invidiabile lo bloccano al terreno, il suo cuore perde un battito e spalanca gli occhi scuri

•••••••
La stanza è luminosa.
Sul letto sul fondo Richie lo guarda, sbattendo le palpebre pesanti più e più volte, come se cercasse di mettere a fuoco il suo viso. Buona parte della testa  del corvino è fasciata, dei tubicini fuoriescono dalle sue narici e proseguono fino ad un macchinario accanto al suo letto, al braccio sinistro ha una flebo. 

Eddie sente il proprio cuore battere forte contro la gabbia toracica e gli occhi farsi  nuovamente umidi. Le parole escono senza che lui riesca a controllarle sopraffatto dall'emozioni provate   
"Rich, n-non sai che p-paura ho prov-"
Ma viene interrotto proprio dal ragazzo che ama quanto avvicinandosi cauto tenta di accarezzargli una mano
"Tu, chi sei...?"

•••••••   

        "Amnesia transitoria. Perdita di     memoria temporanea ed improvvisa,dovuta al forte schok subito."

Le parole del medico gli martellano nella testa, precise e dolorosamente reali. 
Eddie sente il terrore cominciare a farsi strada in lui. Lo sente invadere ogni fibra del suo corpo.

Richie, non sì ricordava di lui.

Non può essere vero... non è reale... non sta succedendo a me ..  non sta succedendo a NOI

Pensa poco prima di crollare sulle ginocchia, lasciandosi andare ad un pianto incontrollato.

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