Distanze e gelosie ..?

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Trattenendo uno sbadiglio Derek rientrò in cucina poggiando distrattamente il piatto perfettamente integro sul bancone
"Il tavolo diciotto, dicono che c'è poco sugo ad accompagnamento a questo arrosto"
Il cuoco gli scoccò un'occhiata tra lo scocciato e il comprensivo.
Avere a che fare con la gente è pesantissimo delle volte. Alcune persone sono viziate ed abituate ad avere tutto quello che chiedono.
E la maleducazione è all'ordine del giorno.
Nonostante tutto, ti viene chiesto di essere corretto, puntuale e sorridente sempre.
"Aggiungo subito del sugo, scusati con il cliente"
"Sarà fatto" ribatté il ragazzo riccio senza nascondere il nervoso che provava
"Smith, cortesemente devi essere-"
"Lo so, le chiedo scusa Mario, sono solo stanco non ho dormito bene"
Mario sospirò sistemandosi il grembiule. Era un uomo massiccio sui cinquant'anni con corti capelli scuri e barba leggera perfettamente curata. I suoi occhi azzurri scrutarono Derek e subito dopo sì spostarono sulla sala alle sue spalle dove un ragazzino castano visibilmente stanco sforzava un sorriso nel mentre era intento a scrivere un'ordinazione sul taccuino
"Direi che siete in due, anche Kaspbrak sembra essere su un altro pianeta stasera" riportò lo sguardo sul ragazzo passandogli svelto il piatto con l'aggiunta di sugo "Prendetevi una pausa, bevete un caffè e poi rimettetevi al lavoro, tra mezz'ora torna il capo" disse preciso e serio
Derek lo ringraziò con lo sguardo prima di tornare in sala

••••••••

"Come sì chiama il tuo ragazzo ?"
Aveva chiesto Luca appoggiato al muro affianco al corvino, appena fuori il retro del ristorante
Derek alzò gli occhi verdi sul collega/amico stringendo più forte tra le mani il bicchiere di caffè nero
"Richie"
Rispose Eddie difronte a entrambi spostando il peso da un piede all'altro
"Diminutivo di Richard ?"
"Sì"
"Quanti anni ?"
"La mia stessa età"
"E da quanto state insieme ?"
"Dacci un taglio Luzio" disse Derek parlando per la prima volta da quanto l'amico lì aveva raggiunti.
Il biondino sì voltò verso di lui, passando una mano tra i capelli mossi, sfoderando un sorriso luminoso
"Stavamo conversando Smith"
"Lo metti a disagio"
"Proprio TU non dovresti parlare !"
"Cosa vorresti insinuare ?! "
"Lo sai benissimo ! "
"Volete smetterla per favore ?" riportò l'attenzione Eddie alzando lievemente la voce "Io sono qui eh..? !" Finì mordendosi il labbro inferiore
Derek gli sorrise malizioso staccandosi dal muro per raggiungerlo in pochi istanti
"Tranquillo cucciolo che lo noto, non c'è bisogno che alzi la voce per reclamare la mia attenzione "
Luca Luzio scosse la testa portandosi il bicchiere di caffè alle labbra
"Dovremo rientrare"
disse secco dopo aver bevuto un sorso
Il ragazzo riccio scrollò le spalle "Noi, abbiamo ancora un po' di tempo" disse riferito a se stesso ed Eddie. Quest'ultimo fece per ribattere ma una carezza decisa e al tempo stesso delicata tra i suoi capelli corti gli fece mancare il respiro
"Sembri stanco Kaspbrak. C'è qualcosa che non mi dici...?"
Chiese Derek scendendo lento con la mano sulla guancia accaldata del castano, gli passò il pollice sulle labbra tremanti ed Eddie le schiuse automaticamente
Una porta che veniva aperta e subito dopo sbattuta con violenza lo riportò velocemente alla realtà. Con un breve movimento del capo vide che era stato Luca, che nel rientrare aveva sbattuto la porta, lasciandoli soli. Lievemente sorpreso il ragazzino riportò lo sguardo su Derek mormorando dopo un tempo fin troppo lungo "Non lo so "
Il ragazzo più alto allora piegò la testa da un lato avvicinandosi pericolosamente
"Sicuro..?"
Eddie ingoiò saliva boccheggiando
"Sì " disse spostandosi per superarlo e ristabilire così una certa distanza tra loro due
Era ormai vicinissimo alla porta quando sì fermò. Derek sì accostò alle sue spalle accarezzandogli un braccio e baciandolo dolcemente al lato del collo.

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