BISOGNO

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Lo sbatté al muro, la mano destra ancora tra i suoi capelli corti e le labbra che non smettevano di baciarlo, di rubargli il respiro.
"Rich" serrò gli occhi al suono del suo nome, leccando piano le labbra di Eddie, facendole sue.
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Eddie sapeva che per Richie era stato uno sfogo, una sorta di ricerca di sollievo contro il dolore che lo stava distruggendo. Ricordava com'era piombato in camera sua quella mattina, approfittando del fatto che sua madre fosse uscita, ricordava il suo sguardo e le sue parole
"Ho bisogno di te Eds. Ti prego, ti supplico"
Ricordava il discorso confuso riguardo il suo incubo ad occhi aperti: la sala giochi, il rifiuto, Bowers e i suoi, le lacrime e infine Pennywise.
Eddie Kaspbrak aveva ascoltato tutto, ed aveva compreso. Per questo non sì era tirato indietro, aveva concesso alle sue mani morbide di stringersi attorno alle sue spalle e alle sue labbra di baciarlo ovunque.
•••
"Rich" serrò gli occhi al suono del suo nome, leccando piano le labbra di Eddie, facendole sue.
Richie gli tolse la maglietta con foga, affondando le dita nella schiena del castano per premerlo contro di lui.
Eddie ricambiò i tocchi, sospirando lentamente mentre i vestiti di entrambi coloravano il pavimento della stanza
Il quattrocchi era impaziente, lo sentiva, l'aveva voltato di schiena velocemente, troppo velocemente e l'aveva spinto sul letto sovrastandolo, piegandosi su di lui.
Anche la fretta con cui l'aveva preparato stordì il ragazzino per un breve attimo, eppure non ebbe il tempo di domandare - che poi non serviva affatto, conosceva già la risposta - che il corvino lo penetrò con un colpo secco
Represse il grido di dolore mordendosi le labbra con forza e premendo il viso contro le lenzuola spiegazzate, ed ancora una volta non ebbe il tempo di chiedere nulla che il ragazzo iniziò a spingersi dentro di lui stringendogli i fianchi con forza
Eddie sprofondò nuovamente sulle lenzuola per attenuare le urla ora finalmente di cieco piacere. Era strano, farlo in quel modo, eppure tremendamente eccitante. Sì ritrovò a muoversi contro di lui, sempre più veloce.
Il corvino sì sporse in avanti appoggiandosi su di lui, premendo il petto contro la sua schiena nuda, affondando il viso nell'incavo tra il collo e la spalla.
"Ti amo" gli mormorò, le labbra posate sull'orecchio ed Eddie gemette "Anch'io"
Richie sorrise e sì sorresse con le braccia per non pesargli addosso. Gli baciò una guancia con delicatezza, continuando a spingersi in lui.
E fu un alternarsi di spinte forti e profonde a movimenti leggermente più dolci e ritmatici.

•••••
Era preoccupato, non poteva negare di esserlo. Sì voltò piano verso il ragazzo disteso al suo fianco accarezzandogli i ricci scuri
"Eds .. io..."
"Ssh va tutto bene" mormorò avvicinandosi
Il più alto sospirò rivolgendogli uno sguardo intenso un misto tra sollievo e preoccupazione
Eddie sì avvicinò ancora nascondendo il viso nel suo petto, inspirando piano il suo profumo a pieni polmoni.
"Non mi odi vero?"
"Come potrei?"
"Ti sono saltato addosso Eds, non ho scuse, mi dispiace. Quell'incubo è stato così reale, che io -"
"Non importa" decretò stringendogli un fianco con un braccio, arricciando il nasino quando sorrise "Avevi bisogno di me, come potevo tirarmi indietro? Non l'avrei mai fatto Rich"
Quel tono sincero fece sussultare il corvino e il suo cuore prese a battere ancor più velocemente
"Sei meraviglioso Eddie Kaspbrak" mormorò contro il suo collo, abbandonandosi al suo tocco.

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